Grazie delle risposto, prima di tutto, davvero!
Scusate se non rispondo singolarmente e magari salto delle domande, non riesco a fare uno ad uno.
Chiarisco che non avevo assolutamente intenzione di passare il fine settimana con l'amante, fingendo di essere con le amiche. A parte che lui ha il braccialetto elettronico e quindi ci muoviamo in un confine che più stretto non si può, ma, in ogni caso, non credo che sarei in grado, per tanti motivi.
Non penso neppure che sia una questione di gelosia o sospetti, mio marito è un uomo diretto e se fosse questo me lo direbbe, semplicemente.
E' proprio l'impostazione del nostro rapporto che è sempre stata non esattamente equilibrata. Non attribuisco colpe a lui, come non lo faccio con me stessa, perché è vero che sono cresciuta addomesticabile, ma non ho intenzione di fustigarmi per questo, solo di capire con il confronto con gli altri dove pensare di "riequilibrare", per quanto possibile.
E' una questione di controllo. Mio marito è un po' maniaco del controllo e questo gli ha pure fatto ottenere risultati, perché lo sa esercitare. Io non ero in grado di vederlo, per ragioni mie. Richiamando D.F. Wallace, è come quando sei immerso in acqua, non sai cos'è l'acqua; così a volte sono i matrimoni e le famiglie.
Ancora ora non riesco sempre a vedere il limite.
Io capisco che vada in panico quando vede che non aderisco all'idea che ha di me. In una circostanza così, quello che vorrei è che, prima di pensare al suo panico, mi chiedesse cosa voglio io, cosa è importante per me. Ma questa cosa ormai me la sono messa via.
L'unica cosa su cui posso lavorare è una maggiore contrattazione, per la quale mi serve a volte accorgermi che ciò che mi viene chiesto è troppo.