Un altro giro di giostra

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Caciottina

Escluso
Ricorderei Giovanni 8,7.
Per chi è cattolico credo la cosa sia importante.
"Neanch’io ti condanno: va’ e d’ora in poi non peccare più” disse Gesù.
Non è una questione da poco.
Se accettiamo un sistema di valori cattolico, dobbiamo contemplarvi anche quello del perdono.
si ma fammi capire...
io sono atea....non credo ad una sola parola della Bibbia.....e l ho letta tutta.

il verso dice va e dora in poi non peccare piu....
e' specificato quante volte si puo sbagliare?
cioe'...il perdono cattolico ti consente di fare un po come ti pare perche tanto poi, visto che sei cattolico, non puoi fare altro che perdonare?
e se non ce la fai a perdonare, non sei piu cattolico?
 

danny

Utente di lunga data
ognuno ha i propri motivi per non tradire o mettersi la maschera.....
io penso che le pulsioni non vadano represse...vadano elaborate invece....
vuoi con o senza il partner, e' a discrezione di chi ha le pulsioni....
il tradimento non ha nulla a che vedere con la responsabilita, che e' talmente vasto come concetto che non si puo circoscrivere al tradimento....
le umane debolezze che hanno tutti come dici tu, sono appunto debolezze....momenti....
troppi ne ho avuti io.....mai nessun momento debole e' stato cosi forte da spingermi a tradire....
non e' cosi automatico....pulsione-tradimento
io mi ci faccio grandi risate e me le interpreto a modo mio le pulsioni....
a volte mi dico: daje sei ancora fica, piaci e ti piacciono...stop....risata
altre volte mi dico solo che e' normale....come fare la pipi....
mai una volta ho messo in dubbio il mio amore per il mio compagno solo per un paio di pulsioni....
quando le pulsioni diventano cosi irrefrenabili da portarti a tradire allora li i problemi sono altri....
pur avendo le pulsioni, io non mi sono mai sentita repressa....
qualora lo fossi, allora certo non tradire, lascerei.....
per poi capire che ho fatto una cazzata? bene allora li la responsabilita e' mia e me la prendo.....
fino a quel momento....dove sta la responsabilita?
Così ho fatto io finora, esattamente come te.
Se guardo la cosa dal punto di vista soggettivo ti do assolutamente ragione.
Nella vita ho imparato però che la soggettività non basta nel voler comprendere qualcosa.
 

Caciottina

Escluso
Così ho fatto io finora, esattamente come te.
Se guardo la cosa dal punto di vista soggettivo ti do assolutamente ragione.
Nella vita ho imparato però che la soggettività non basta nel voler comprendere qualcosa.
non puoi comprendere qualcosa che non ti appartiene.
non hai tradito tu....
ci sono persone che capiscono le ragioni del tradimento che hanno commesso dopo anni e anni.....
magari tua moglie ancora lo deve capire....come fai a capirlo tu?
per atteneteri al tuo credo...allora devi perdonare senza capire....
perdona e basta e vai avanti.....

se vuoi capire.....davvero capire.....e' li che forse metti in gioco il perdono....
secondo me il perdono va affrontato a sangue freddo....
 

danny

Utente di lunga data
si ma fammi capire...
io sono atea....non credo ad una sola parola della Bibbia.....e l ho letta tutta.

il verso dice va e dora in poi non peccare piu....
e' specificato quante volte si puo sbagliare?
cioe'...il perdono cattolico ti consente di fare un po come ti pare perche tanto poi, visto che sei cattolico, non puoi fare altro che perdonare?
e se non ce la fai a perdonare, non sei piu cattolico?

Non sono cattolico... ma non ritengo sia un peccare ad libitum quello che intende Gesù.
Piuttosto si prende atto che l'errare è una parte dell'esperienza umana che ci accomuna tutti.
E che lo stesso errare possa costituire una parte dell'apprendimento.
A scuola quando i bambini imparano qualcosa fanno tanti errori le prime volte.
Poi imparano a non farne più.
Il perdono è necessario per intraprendere questo cammino.
In cui noi siamo tutti studenti, e nessuno è maestro.
 

Divì

Utente senza meta
divina,

a me sembra un pochino riduttivo.....che sia o no seriale, il peccato, diciamo cosi, lo ha commesso....
non e' solo una questione di poco rispetto e poca amorevolezza....
si tratta proprio di una pugnalata
che poi tu abbia ribaltato la situazione perdonandolo e volendo ricomnciare perche sei sicura del vostro amore e' un altro discorso ed e' ammirevole...
Mah, vedi, io mi sono avvicinata al Vangelo a quasi 40 anni, essendone completamente a digiuno. Non avevo molti pregiudizi, diciamo che il mio chaperon in questo viaggio della fede e' stato proprio mio marito.

Il peccato miss ce lo portiamo dietro tutti e si chiama egoismo, e la risposta e' l'amore, che e' esattamente quello che ha detto Gesu'.


Per questo non mi sento ammirevole, perche' non sono sicura che sia l'amore a guidarmi. Magari e' il mio egoismo, o la paura di restare sola.

Certamente io non sono il suo giudice, ma essendo colei che subisce le conseguenze dei suoi comportamenti, vorrei vederlo meno propenso a ritenere che perdonare significhi dimenticare.
 

lunaiena

Scemo chi legge
Ciao a tutti.

E così anche io sono finita nel magico mondo dei tradimenti.

Ho aspettato un po’ a scrivere, leggo da qualche settimana il forum, ho cercato le storie dei partecipanti e quindi eccomi qui.

Ho 53 anni, sposata da 16, dopo un matrimonio precedente durato 6 anni , conclusosi molto civilmente.
Ho scoperto che mio marito mi tradiva quest’anno,mentre eravamo in vacanza: credo sia un classico, si trascorre più tempo insieme e riesci ad osservare meglio le cose e i comportamenti.
Ho fatto quello che non ho mai fatto in vita mia, gli ho preso il cellulare e ho letto decine di sms.
Non li cancellava …. ed è un archiviatore di professione.
Del resto non l’ho mai controllato, e lui lo sapeva.
Come molti ho fatto fatica a tirargli fuori la verità tutta intera, ci ho messo due mesi, è una storia che sono sicura che ci saranno occasioni per raccontare, se servirà.

E’ iniziata più o meno un anno fa, al rientro delle vacanze del 2012, diciamo che la fase “sessual-sentimentale” è durata da ottobre a maggio, basandosi su sms, telefonate e incontri fugaci, e si è trascinata a ridosso delle vacanze con alterne vicende (lei - a suo dire - probabilmente frequentava anche altri, cosa che lo faceva ovviamente star male).
Per fortuna ha scelto, per farmi le corna, una persona più che altro interessata a cercare conferme della propria capacità di sedurre, che ha trovato terreno fertile in lui, sempre debole di fronte alle donne seduttive e un po' sfuggenti, cosa che io non sono stata mai.
Comunque quando l’ho scoperto era sostanzialmente già finita, anche se lei per il suo narcisismo alimentava la sua dipendenza, sebbene sapesse bene che le vacanze avrebbero potuto segnare la fine del loro “rapporto”.

A botta calda, dopo il consueto sbalordimento e la sensazione di mondo che crolla eccetera eccetera, ho deciso di capire, di ascoltare, conoscere la verità fino in fondo, una volta capito che lui non avrebbe mai potuto scegliere l’altra. Per far questo ho attraversato il deserto a piedi scalzi, negli ultimi tre mesi, vi risparmio la descrizione di ciò che ho provato perché è ciò che conoscete bene.
Premesso che avevo percepito un suo interesse per questa persona, e avevo cercato di farglielo notare (sentendomi dire che avevo una fervida immaginazione) ma mai e poi mai mi sarei aspettata che si sarebbe spinto fino al tradimento.
Avrei voluto che si confidasse con me prima, o in alternativa che non si facesse scoprire, avrei voluto non sapere niente, ma a volte gli uomini hanno strani modi per chiederti aiuto e quindi ho ingoiato la pillola, lui è tornato pienamente in sé, con l’aria del sopravvissuto, di quello che l’ha scampata bella.

Oggi siamo a questo punto: ti amo tantissimo, amo solo te, è stato un errore, ho sbagliato, non doveva succedere, ti prego guarda avanti. Caccia i fantasmi e pensa al nostro futuro, voglio farti felice.

Ma i fantasmi stanno lì, l’eco delle parole che le scriveva o di quel che mi ha raccontato sta lì, l’immagine di loro insieme sta lì. E fa male. Ogni giorno di meno, ma a volte morde così forte da togliermi il respiro.

Perché sono qui e perché ho deciso di partecipare oltre che leggere?

Perché ho deciso di andare avanti, perché NOI è ancora importante, perché ho accettato di compiere questo cammino di “perdonanza”, anche se lui non è diverso da tutti coloro che tradiscono, ed è per me una persona nuova rispetto a ciò che credevo, anche se il dolore a volte si ripresenta sordo e assoluto, come un altro giro di giostra.

Perché lo amo.

Perché sono stanca di sviscerare solo con lui ciò che è successo, lui a cui in questo momento ho bisogno di sentir dire altre cose, raccontare altre cose.
Perché non mi basta il suo “ce la faremo” ma voglio conoscere persone che ci sono passate e ascoltare le loro storie. Di alcuni di voi mi sento compagna (ho letto 3d fino al 2010….), ma tutti mi state insegnando delle cose, e vi ringrazio in anticipo.

So cosa devo fare, so che sarà dura, e so anche che lo farò anche se il giro di giostra mi uccide e forse non vale la pena.

Vorrei che qualcuno mi dicesse che andrà tutto bene, anche se so che nessuno potrà farlo, probabilmente.
andrà tutto bene se hai fatto la scelta giusta...

io no ho facoltà di perdonare ...ma solo di cercare di comprendere e capire...
 

Caciottina

Escluso
Non sono cattolico... ma non ritengo sia un peccare ad libitum quello che intende Gesù.
Piuttosto si prende atto che l'errare è una parte dell'esperienza umana che ci accomuna tutti.
E che lo stesso errare possa costituire una parte dell'apprendimento.
A scuola quando i bambini imparano qualcosa fanno tanti errori le prime volte.
Poi imparano a non farne più.
Il perdono è necessario per intraprendere questo cammino.
In cui noi siamo tutti studenti, e nessuno è maestro.
no stai mischiando 2 cose che non c entrano nulla.
i bambini a scuola che imparano non vanno perdonati se sbagliano....non esiste il perdono il quel contesto....li e' imparare e crescere....

e' tuo rischio e pericolo danny perche tu se vuoi perdonare per il perdono e' necessario (ma poi perche se non sei cattolico?) allora poi non stupirti se dall altra parte ci marciano...
 

Simy

WWF
Non sono cattolico... ma non ritengo sia un peccare ad libitum quello che intende Gesù.
Piuttosto si prende atto che l'errare è una parte dell'esperienza umana che ci accomuna tutti.
E che lo stesso errare possa costituire una parte dell'apprendimento.
A scuola quando i bambini imparano qualcosa fanno tanti errori le prime volte.
Poi imparano a non farne più.
Il perdono è necessario per intraprendere questo cammino.
In cui noi siamo tutti studenti, e nessuno è maestro.

sicuramente errare ci accomuna tutti, ma non è detto che si debba necessariamente perdonare.

la storia del "perdono" cattolico sembra quasi una scusa ad errare... della serie: tanto poi esiste il pentimento e il perdono
 

Caciottina

Escluso
Mah, vedi, io mi sono avvicinata al Vangelo a quasi 40 anni, essendone completamente a digiuno. Non avevo molti pregiudizi, diciamo che il mio chaperon in questo viaggio della fede e' stato proprio mio marito.

Il peccato miss ce lo portiamo dietro tutti e si chiama egoismo, e la risposta e' l'amore, che e' esattamente quello che ha detto Gesu'.


Per questo non mi sento ammirevole, perche' non sono sicura che sia l'amore a guidarmi. Magari e' il mio egoismo, o la paura di restare sola.

Certamente io non sono il suo giudice, ma essendo colei che subisce le conseguenze dei suoi comportamenti, vorrei vederlo meno propenso a ritenere che perdonare significhi dimenticare.
senti divina scusa ma mi tiro fuori dal discorso adesso perche io sono atea. molto atea, sono stata addirittuta scomunicata dalla chiesa cristiana.
per me, purtroppo o per fortuna, la parola di Dio o Gesu che sia non ha alcun valore.

quindi non potrei ribattere perche sinceramente non so di cosa stiamo parlando...nonostante abbia letto la Bibbia e rispetto tutte le religioni del mondo, non saprei argomentare perche tutto quello che so e' che non credo in nulla se non in me stessa e nelle cose che per me sono importanti davvero....

se il discorso resta su questo piano allora ti auguro davvero tutto il bene del mondo e mi sembri cosi forte e sicura di te e quello che fai che sono sicura come gia detto che andra tutto bene...

altrimenti ne riparlemremo piu in la :)
 

danny

Utente di lunga data
non puoi comprendere qualcosa che non ti appartiene.
non hai tradito tu....
ci sono persone che capiscono le ragioni del tradimento che hanno commesso dopo anni e anni.....
magari tua moglie ancora lo deve capire....come fai a capirlo tu?
per atteneteri al tuo credo...allora devi perdonare senza capire....
perdona e basta e vai avanti.....

se vuoi capire.....davvero capire.....e' li che forse metti in gioco il perdono....
secondo me il perdono va affrontato a sangue freddo....

Quali ragioni del tradimento possono esserci così tanto ignote?
Si tradisce perché ti piace una persona, ti piace il rapporto con questa persona, ti emoziona sentirla, chattare o messaggiare con lui, baciarlo, dargli appuntamenti. e nel desiderare o ottenere queste cose l'emozione è assai più forte della paura di far male a qualcun altro. Tutto il resto è un castello di giustificazioni atte a preservarci dai sensi di colpa. "Ti ho tradito perché ero depressa"... disse mia moglie, "Ti ho tradito perché mi trascuravi", dicon tutti... ma quando mai... nessun marito saprà offrirti le stesse emozioni di un amante... e non dico mica che siano migliori... solo più forti, almeno all'inizio...
Ma alla fine, la verità è una sola "Ti ho tradito perché mi è piaciuto. E l'ho voluto e deciso io".
Umane debolezze, nel soggiacere alle piacevolezze della vita senza pensare chi pagherà il conto.
Un cacciatore spara alle prede, si diverte... ma quanto è consapevole del dolore della morte dell'animale ucciso?
Non ci pensa... nessuno ci pensa.
Ma se dopo ci si rende conto di quanto male si può fare... e ci si pente... il perdono, quello sì, è una fase importante.
I traditori seriali citati prima non si pentono mai.
 

scrittore

Utente di lunga data
uh quante cose leggo qui ora....

perdono peccato...vangelo...
e se vi dicessi che qualcuno considera il tradimento come punizione nei confrontri dell'altro?

non siamo tutti buoni...non tutti desiderano la monotonia del paradiso sapete? :)
 

danny

Utente di lunga data
no stai mischiando 2 cose che non c entrano nulla.
i bambini a scuola che imparano non vanno perdonati se sbagliano....non esiste il perdono il quel contesto....li e' imparare e crescere....

e' tuo rischio e pericolo danny perche tu se vuoi perdonare per il perdono e' necessario (ma poi perche se non sei cattolico?) allora poi non stupirti se dall altra parte ci marciano...

I bambini a scuola errano, e vengono corretti.
Il giudizio serve per correggerli, ma non è definitivo. Mai.
Questo è il "perdono" a scuola.
Oggi prendi 4, domani fai il compito corretto e prendi 8.
Imparare dai proprio errori. A scuola non si è mai sempre asini. Si cresce.
 

danny

Utente di lunga data
uh quante cose leggo qui ora....

perdono peccato...vangelo...
e se vi dicessi che qualcuno considera il tradimento come punizione nei confrontri dell'altro?

non siamo tutti buoni...non tutti desiderano la monotonia del paradiso sapete? :)
Ti direi "che ti ha fatto così male quell'altro, e soprattutto, perché tradire andando contro te stesso solo per fare del male ad altri (partner e amante, entrambi ingannati)?
Succede anche questo, ma indubbiamente è il tradimento più triste, in cui nessuno degli attori gode della situazione.
 

Caciottina

Escluso
I bambini a scuola errano, e vengono corretti.
Il giudizio serve per correggerli, ma non è definitivo. Mai.
Questo è il "perdono" a scuola.
Oggi prendi 4, domani fai il compito corretto e prendi 8.
Imparare dai proprio errori. A scuola non si è mai sempre asini. Si cresce.
guarda che sei tu che ti stai disperatmente arrampicando sugli specchi e cerchi una giustificazione dove non puo esserci.....
il perdono.....io ti perdono (cattolico o no) e' che tu mi hai ferito, tradito, umiliato, fatto del male, quello che vuoi....
io ne prendo atto.....e ti perdono.....
dove sta il torto nel bambino che prende 4? il tortop a chi? a se stesso forse....si perdona da solo e la prossima volta prende 8?
non e' cosi danny.....sbagli perche non hai studiato.....e prendi 4....se ti frega di andare bene a scuola e vuoi imparare allotra ti metti sotto e studi....senno continui a non studiare e prenderai sempre 4.....
non vedo necessita di perdono in questo...
 

scrittore

Utente di lunga data
Ti direi "che ti ha fatto così male quell'altro, e soprattutto, perché tradire andando contro te stesso solo per fare del male ad altri (partner e amante, entrambi ingannati)?
Succede anche questo, ma indubbiamente è il tradimento più triste, in cui nessuno degli attori gode della situazione.
mah... se vuoi la mia...io ho goduto...ah! come ho goduto! :)
 

danny

Utente di lunga data
guarda che sei tu che ti stai disperatmente arrampicando sugli specchi e cerchi una giustificazione dove non puo esserci.....
il perdono.....io ti perdono (cattolico o no) e' che tu mi hai ferito, tradito, umiliato, fatto del male, quello che vuoi....
io ne prendo atto.....e ti perdono.....
dove sta il torto nel bambino che prende 4? il tortop a chi? a se stesso forse....si perdona da solo e la prossima volta prende 8?
non e' cosi danny.....sbagli perche non hai studiato.....e prendi 4....se ti frega di andare bene a scuola e vuoi imparare allotra ti metti sotto e studi....senno continui a non studiare e prenderai sempre 4.....
non vedo necessita di perdono in questo...

Un traditore sbaglia.
Uno studente sbaglia.
Lo studente studia e non sbaglia più. E il giudizio dell'insegnante cambia.
il traditore si pente, riconosce lo sbaglio e non lo commette più.
Qualche similitudine c'è, ma se vuoi cambio metafora.
Il traditore seriale è come lo studente che non studia.
Becca sempre 4, perché non vuole imparare dai propri errori.
Ma non credo che in questo caso si stia parlando di un traditore seriale.
 

Leda

utente Olimpi(c)a
Grazie, ahime' sono della vergine e sono un vulcano sotterraneo....

Pero' si' sono lucida, logica e razionale, e questo lungi dall'uccidere la romanticona che E' in me e che si appassiona ai post di Ultimo, la fa stare ancora peggio. Voi non avete idea delle borse sotto gli occhi che mi sono venute a piangere per due mesi....

Conosco bene Galimberti, e di norma lo apprezzo molto, soprattutto perche' ha ridato dignita' alla filosofia calandola (o cercando di calarla) nella realta', ma qui a parer mio il suo e' un approccio troppo filosofico ad un tema che, purtroppo, mi sembra sgusciare come un anguilla ed e' scarsamente riconducibile agli schemi del pensiero astratto.

L'uomo (l'essere umano) e' un pessimo animale da esperimento....

Io ho 53 anni, quando ho sposato mio marito ne avevo 37. A questo punto se ho bisogno di un tradimento per essere consegnata a me stessa, comincio a preoccuparmi....

Ovviamente cerco di capire cosa gli e' successo (a mio marito, intendo) e comunque di traditori Gesu' ne ha avuti altri. Ora, mio marito e' Giuda o Pietro?

:carneval:
Uh! Vado un sacco d'accordo con quelli della Vergine! :carneval:
Siccome non sono cattolica, non so rispondere all'ultima domanda (troppa poca preparazione, ahimè!), ma penso che si potrebbe ribaltare la tua considerazione precedente ammettendo che quello che aveva URGENTE bisogno di ridefinire se stesso era tuo marito... che è riuscito d'amblè a tradire due sistemi di riferimento importanti come il suo rapporto con te e i precetti religiosi in cui crede. Vedi tu... Credo che facesse molta fatica a ritrovarsi in entrambi: forse non gli rimandavano più un'immagine di sè in cui si riconoscesse.

A te lo sforzo di ridefinirti arriva come una tegola, ma di sponda, perchè comunque se lui si è dimostrato diverso da come lo credevi, anche tu non sarai più la stessa nel rapportarti a lui. Dico bene?
La mia provocazione nasceva da questa riflessione :)
 

Divì

Utente senza meta
senti divina scusa ma mi tiro fuori dal discorso adesso perche io sono atea. molto atea, sono stata addirittuta scomunicata dalla chiesa cristiana.
per me, purtroppo o per fortuna, la parola di Dio o Gesu che sia non ha alcun valore.

quindi non potrei ribattere perche sinceramente non so di cosa stiamo parlando...nonostante abbia letto la Bibbia e rispetto tutte le religioni del mondo, non saprei argomentare perche tutto quello che so e' che non credo in nulla se non in me stessa e nelle cose che per me sono importanti davvero....

se il discorso resta su questo piano allora ti auguro davvero tutto il bene del mondo e mi sembri cosi forte e sicura di te e quello che fai che sono sicura come gia detto che andra tutto bene...

altrimenti ne riparlemremo piu in la :)
Io ti capisco, credimi.

Comunque ho parlato di cattolicesimo appunto per inquadrare mio marito, non tanto per fare proselitismo.

Il mio sistema di valori e' evidentemente, molto piu' forte, visto che anche senza essere cattolica non ho tradito. E si' anche io penso che il perdono sia un atto umano, un atto di volonta', che quindi va pensato e ragionato. Potrei perdonarlo anche se giungessi alla conclusione che non lo amo piu' e che vado a vivere da sola. In questo caso per me significa solo capire cosa gli e' successo.

Il perdono di Dio, quello lo deve chiedere a Dio, non a me.

Poi se vuoi abbandonare il 3d ti capisco e ti "perdono" :rolleyes:
 

Caciottina

Escluso
Io ti capisco, credimi.

Comunque ho parlato di cattolicesimo appunto per inquadrare mio marito, non tanto per fare proselitismo.

Il mio sistema di valori e' evidentemente, molto piu' forte, visto che anche senza essere cattolica non ho tradito. E si' anche io penso che il perdono sia un atto umano, un atto di volonta', che quindi va pensato e ragionato. Potrei perdonarlo anche se giungessi alla conclusione che non lo amo piu' e che vado a vivere da sola. In questo caso per me significa solo capire cosa gli e' successo.

Il perdono di Dio, quello lo deve chiedere a Dio, non a me.

Poi se vuoi abbandonare il 3d ti capisco e ti "perdono" :rolleyes:
non avevo capito....
mi perdoni?

non credo che, se tu non sei cattolica, ma lo e' il marito, ma il marito non e' qui, dovremmo continuare su quel piano....
o no?
 
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