una brutta storia...

Nicky

Utente di lunga data
Credo che ci sia confusione sul pentimento.
Riconoscere di aver fatto del male è già pentimento.
Si spera che si sia fatto facendo del bene a se stessi, almeno.
Non so cosa intendiate per pentimento.
In ogni caso quello che ha detto Gaia è che è stata capace di contenere il danno verso suo marito e verso il suo matrimonio. E mi sembra che sia vero e questo non lo ha fatto solo per sé stessa.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Riconoscere di aver fatto una “cattiva azione“ nei confronti del coniuge, non mi sembra che sia ipocrisia.
Semmai è ipocrisia mentire al tradito.
Tra l’altro mi sembra evidente che tutti o la maggior parte dei traditori non vogliano assolutamente perdere il coniuge, la casa, il benessere dato dalle doppie entrate, Natale in famiglia, la minestrina e il letto fatto, senza dire la divisione dei compiti che alleggerisce la vita.
Dove sta l’ipocrisia?
La motivazione per cui non vuoi perderla fa la differenza.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Chi non ha tradito può, giustamente, faticare a comprendere.
Ma tutti quelli che hanno stigmatizzato le parole di Gaia hanno tradito. Il che vuol dire che almeno in un momento della propria vita hanno anteposto le proprie necessità a quelle del coniuge.
Quindi, una volta detto che, nei confronti del coniuge è una brutta azione, cosa aggiungerebbe fingersi pentiti?
Nessuno si finge pentito, almeno io.
Personalmente e col senno del poi non solo non mi pento affatto ma penso che avrei dovuto fare di più.
Solo, a volte si incontrano letture e narrazioni oscillanti tra l'ipocrisia e la morale fai-da-te che non tengono conto, tra le altre cose, di un fattore parecchio rilevante, e cioè il fatto di non essere stati scoperti.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data

Lara3

Utente di lunga data
Credo che ci sia confusione sul pentimento.
Riconoscere di aver fatto del male è già pentimento.
Si spera che si sia fatto facendo del bene a se stessi, almeno.
Spesso i reali pentiti sono quelli che hanno trovato un peggior sesso fuori ( pardon peggior partner ).
Il tradimento è una scelta e la consapevolezza che l’altro starà male se si viene scoperti, non ha impedito che questo accada.
Quindi il benessere dell’ufficiale non aveva molta importanza.
Si è pentiti di essere stati scoperti, questo si.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Spesso i reali pentiti sono quelli che hanno trovato un peggior sesso fuori ( pardon peggior partner ).
Il tradimento è una scelta e la consapevolezza che l’altro starà male se si viene scoperti, non ha impedito che questo accada.
Quindi il benessere dell’ufficiale non aveva molta importanza.
Si è pentiti di essere stati scoperti, questo si.
Ma sai che io credo che il sesso sia un mezzo per ottenere altro?
A meno che ci sia proprio fame.
Potrebbe pure non essere il massimo, ma la gratificazione di chi ti vuole è esaltante.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Ma sai che io credo che il sesso sia un mezzo per ottenere altro?
A meno che ci sia proprio fame.
Potrebbe pure non essere il massimo, ma la gratificazione di chi ti vuole è esaltante.
Incredibile ma non sono d’accordo🤣
 

Nicky

Utente di lunga data
Nessuno si finge pentito, almeno io.
Personalmente e col senno del poi non solo non mi pento affatto ma penso che avrei dovuto fare di più.
Solo, a volte si incontrano letture e narrazioni oscillanti tra l'ipocrisia e la morale fai-da-te che non tengono conto, tra le altre cose, di un fattore parecchio rilevante, e cioè il fatto di non essere stati scoperti.
Certo, ma quello che può accadere in caso di scoperta è di rendersi conto che ciò che si è perso aveva più valore di quello che si è vissuto.
Questa consapevolezza, però, ce l'ha già una persona che mette fine a una relazione extra, a volte anche senza essere stata scoperta.
Forse non poteva averla prima, perché ci sono pulsioni che prevalgono a volte e perché serve anche viverle per metterle nelle giuste dimensioni.
È chi persiste che è in una situazione diversa.
 

Jacaranda

Utente di lunga data
Riconoscere di aver fatto una “cattiva azione“ nei confronti del coniuge, non mi sembra che sia ipocrisia.
Semmai è ipocrisia mentire al tradito.
Tra l’altro mi sembra evidente che tutti o la maggior parte dei traditori non vogliano assolutamente perdere il coniuge, la casa, il benessere dato dalle doppie entrate, Natale in famiglia, la minestrina e il letto fatto, senza dire la divisione dei compiti che alleggerisce la vita.
Dove sta l’ipocrisia?
Ipocrisia e’ attribuire la colpa all’altro.
Dire “mi andava”.. invece della sequela dei “ mi sentivo trascurato..” mi sembra un assunzione di responsabilità non indifferente
 

Jacaranda

Utente di lunga data
Spesso i reali pentiti sono quelli che hanno trovato un peggior sesso fuori ( pardon peggior partner ).
Il tradimento è una scelta e la consapevolezza che l’altro starà male se si viene scoperti, non ha impedito che questo accada.
Quindi il benessere dell’ufficiale non aveva molta importanza.
Si è pentiti di essere stati scoperti, questo si.
Questo perche’ e’ acclarato che il traditore non si penta dell’atto in se (altrimenti perché lo avrebbe fatto?), ma della sofferenza postuma che la scoperta dell’atto provoca a chi si vuole bene.
Sono sicura che se il marito di Gaia scoprisse per un infausto susseguirsi di eventi e lei vedesse un livello di sofferenza mai immaginato (se non lo provi non lo immagini).. ne soffrirebbe anche lei . Che non significa non assumersi le colpe, ma venire a contatto con un fattore nuovo mai provato..e altamente scombussolante e cioe’ l’effetto di nostre azioni sugli altri e di riflesso poi su noi stessi.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ipocrisia e’ attribuire la colpa all’altro.
Dire “mi andava”.. invece della sequela dei “ mi sentivo trascurato..” mi sembra un assunzione di responsabilità non indifferente
Non avevo colto la valutazione sulla “giustificazione“.
 

Gaia

Utente di lunga data
Questo perche’ e’ acclarato che il traditore non si penta dell’atto in se (altrimenti perché lo avrebbe fatto?), ma della sofferenza postuma che la scoperta dell’atto provoca a chi si vuole bene.
Sono sicura che se il marito di Gaia scoprisse per un infausto susseguirsi di eventi e lei vedesse un livello di sofferenza mai immaginato (se non lo provi non lo immagini).. ne soffrirebbe anche lei . Che non significa non assumersi le colpe, ma venire a contatto con un fattore nuovo mai provato..e altamente scombussolante e cioe’ l’effetto di nostre azioni sugli altri e di riflesso poi su noi stessi.
Ma infatti il punto sta qui. Io so perfettamente che gli ho fatto del male.
Ed è per questo che questo segreto morirà con me.
Non vedo per quale motivo dovrei scaricare questo macigno su di lui.
Oggi noi siamo mediamente felici per essere una coppia che sta insieme da 20 anni.
Io come detto più volte non ho alcuna recriminazione da fargli come uomo e come marito. E’ perfino simpatico e potrebbe essere anche il mio migliore amico se non fossimo sposati.
Ma forse non è chiaro che a loro da fastidio il fatto che io non mi cerchi una scusa.
Mentre loro si assolvono per determinati comportamenti dando la ‘colpa all’altro’ (attenzione non sto giudicando la loro situazione) io non lo faccio.
Dico chiaramente che sono stata una stronza egoista. E mi carico tutta, ma propria tutta la responsabilità di ciò che ho fatto.
Certo ci tengo a specificare che l’ipocrisia e’ tutta loro, a parer mio. Non esiste una giustificazione a certi comportamenti nel senso che il tradimento è sempre una scelta. E poiché si poteva benissimo farne un’altra (parlare e chiudere prima di ferire) credo che loro siano solo quelli che prima fanno un danno e poi piagnucolano come i pupi, quando invece per una cosa del genere, se scoperti si dovrebbe solo chiedere scusa e abbassare il capo sperando che l’altro trovi in sé la forza di perdonarti.
 

Lara3

Utente di lunga data
Questo perche’ e’ acclarato che il traditore non si penta dell’atto in se (altrimenti perché lo avrebbe fatto?), ma della sofferenza postuma che la scoperta dell’atto provoca a chi si vuole bene.
Sono sicura che se il marito di Gaia scoprisse per un infausto susseguirsi di eventi e lei vedesse un livello di sofferenza mai immaginato (se non lo provi non lo immagini).. ne soffrirebbe anche lei . Che non significa non assumersi le colpe, ma venire a contatto con un fattore nuovo mai provato..e altamente scombussolante e cioe’ l’effetto di nostre azioni sugli altri e di riflesso poi su noi stessi.
Ma davvero un traditore non riesce a immaginare la sofferenza del tradito se dovesse scoprire il tradimento?
Immagina il tradito deluso e arrabbiato come quando perde il bus?
Che persone magnificamente ingenue questi traditori 😊
 

Lara3

Utente di lunga data
No, se lo immagina eccome, ma confida nel fatto che non lo saprà mai e che quindi questo peccato non avrà conseguenze.
Lo stesso vale quando si passa con il rosso?
Se basta immaginare che non saranno conseguenze, in molti passerebbero con il rosso….ma ci tengono alla loro pelle oltre al portafoglio. Nel caso di un tradimento si tratta della pelle del tradito, che vuoi che sia …
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Lo stesso vale quando si passa con il rosso?
Se basta immaginare che non saranno conseguenze, in molti passerebbero con il rosso….ma ci tengono alla loro pelle oltre al portafoglio. Nel caso di un tradimento si tratta della pelle del tradito, che vuoi che sia …
ti ricordo che hai tradito pure te, anzi hai pure mollato il puttaniere per l'amante
 
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