una brutta storia...

Marjanna

Utente di lunga data
No, lo pensa seriamente, solo che ha aggiunto "Forse" per stemperare l'attimo romantico nei tuoi confronti.
Fidati 😎
Quando mi dicono fidati di solito vogliono vendermi qualcosa che è una inculata. 😂

Comunque il discorso sui figli era collegato non tanto alle percezioni che si possono avere (al sud dicono che la natalità è maggiore rispetto al nord) ma ai dati usati in statistica e chiamati indicatori demografici.
Qui puoi vedere una tabella con le nascite dal 2010 al 2023: https://www.statista.com/statistics/781315/number-of-births-in-italy/
Qui si può vedere una tabella con la popolazione straniera residente dal 2010 al 2024: https://www.statista.com/statistics/798256/number-of-foreign-residents-in-italy/
Qui il tasso di natalità diviso per regioni nel 2023: https://www.statista.com/statistics/567990/birth-rate-in-italy-by-region/
e poi altri tabelle riguardanti Italia: https://www.statista.com/topics/5925/demographics-in-italy/#statisticChapter

Dovete litigare di nuovo?
Eddai @Marjanna posa anche tu l'ascia da guerra!
Figurati, mica è guerra. Brunetta se la gode con sti argomenti.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Quando mi dicono fidati di solito vogliono vendermi qualcosa che è una inculata. 😂

Comunque il discorso sui figli era collegato non tanto alle percezioni che si possono avere (al sud dicono che la natalità è maggiore rispetto al nord) ma ai dati usati in statistica e chiamati indicatori demografici.
Qui puoi vedere una tabella con le nascite dal 2010 al 2023: https://www.statista.com/statistics/781315/number-of-births-in-italy/
Qui si può vedere una tabella con la popolazione straniera residente dal 2010 al 2024: https://www.statista.com/statistics/798256/number-of-foreign-residents-in-italy/
Qui il tasso di natalità diviso per regioni nel 2023: https://www.statista.com/statistics/567990/birth-rate-in-italy-by-region/
e poi altri tabelle riguardanti Italia: https://www.statista.com/topics/5925/demographics-in-italy/#statisticChapter



Figurati, mica è guerra. Brunetta se la gode con sti argomenti.
Apprezzo il riconoscimento del valore dei dati.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Dice anche che l’età media italiana è di 46.6 anni e che nel 2050 si stima che sarà di 53.4
Italiani sono, giustamente, anche tanti non di origine italiana.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Apprezzo il riconoscimento del valore dei dati.
Puoi apprezzare quanto ti pare.
Io ogni giorno che apro i quotidiani della mia zona, ripeto ogni giorno, mi leggo di furti e danni e il 90% che risalgono a stranieri.
Poi puoi girare i discorsi quanto ti pare e ed essere brava a rimettere in riga le "affermazioni pubbliche".
Personalmente non ho niente contro persone di altre nazionalità di base, ma non ho alcuna intenzione di stare zitta e fare ping pong pure in un forum, per la vetrinetta pubblica. Le forze dell’ordine non ci stanno più dietro, sta crescendo un divario che non è più gestibile.
E quello che esce nei giornali è una piccola parte, in cui sono potuti intervenire.
Se vuoi capire capisci, se per te è un gioco dialettico a me su sti argomenti esce male, perchè parto già con le palle girate... non è questione di musica, piatti tipici, balli e altro, neppure per mancanza di tolleranza verso chi ha un percorso diverso alle spalle, e se vuoi sei in grado di capirlo benissimo. Se non lo capisci, perlomeno valuta che non è che sto vaneggiando, ma quello che scrivo è raccolto dai dialoghi con più persone, timorose di esprimersi per tematica delicata (ovvero razzismo). Per questo ne ho scritto, perchè ho notato troppe persone che stanno zitte, e sti cazzi che sono razzisti.
 

The Reverend

Utente di lunga data
Dove vivo io, provincia di Pordenone, trovare mamme italiane con più di due figli è una rarità. Figurarsi 3 o 4. Gli immigrati arabi, africani o medio orientali ne hanno minimo due, molti 3 o 4
 

danny

Utente di lunga data
Puoi apprezzare quanto ti pare.
Io ogni giorno che apro i quotidiani della mia zona, ripeto ogni giorno, mi leggo di furti e danni e il 90% che risalgono a stranieri.
Poi puoi girare i discorsi quanto ti pare e ed essere brava a rimettere in riga le "affermazioni pubbliche".
Personalmente non ho niente contro persone di altre nazionalità di base, ma non ho alcuna intenzione di stare zitta e fare ping pong pure in un forum, per la vetrinetta pubblica. Le forze dell’ordine non ci stanno più dietro, sta crescendo un divario che non è più gestibile.
E quello che esce nei giornali è una piccola parte, in cui sono potuti intervenire.
Se vuoi capire capisci, se per te è un gioco dialettico a me su sti argomenti esce male, perchè parto già con le palle girate... non è questione di musica, piatti tipici, balli e altro, neppure per mancanza di tolleranza verso chi ha un percorso diverso alle spalle, e se vuoi sei in grado di capirlo benissimo. Se non lo capisci, perlomeno valuta che non è che sto vaneggiando, ma quello che scrivo è raccolto dai dialoghi con più persone, timorose di esprimersi per tematica delicata (ovvero razzismo). Per questo ne ho scritto, perchè ho notato troppe persone che stanno zitte, e sti cazzi che sono razzisti.
Relativamente a un fatto di cronaca appena avvenuto dalle mie parti:
Tarik Banour, membro dell’associazione Smis (Spazio Marocchino Italiano per la Solidarietà), parla di scontri tra marocchini ed egiziani, pronti alla tattica della “terra bruciata”.

E' una tattica per il controllo del territorio. Una parte di essa consiste nell'intimidire le persone che abitano nella città per far sì che abbiano paura ad uscire di casa, lasciando così le strade in mano così al controllo criminale "etnico".

Sempre lui: In Italia ci sono più di 500mila stranieri senza permesso: il dramma nasce da lì. Una massa enorme d’invisibili che non hanno diritto a nulla di regolare, né a un lavoro, né a una casa, né a una famiglia, né alla salute, né ai diritti civili e conseguentemente ai doveri che comporta l’essere cittadini. È un problema enorme, di cui devono farsi carico i parlamentari di tutti i partiti. Chi delinque non ha giustificazioni, ma le istituzioni devono adoperarsi per rimuovere le ragioni che spingono in quella direzione"

L'immigrazione ha un costo. Richiede investimenti. Che non ci sono. E' tutto fuori controllo e dove non esiste controllo nascono mafie, realtà parallele di gestione del territorio, che passano inevitabilmente attraverso l'aumento della violenza e di conseguenza dell'intimidazione.
Il problema italiano è che si pensa di sfruttare l'immigrazione solo per abbassare il costo della manodopera e i diritti civili dei lavoratori senza occuparci dei problemi che essa inevitabilmente comporta, compresa la disgregazione sociale che già sta avvenendo nelle periferie monoetniche.
Siamo su una polveriera.
Stiamo importando i problemi di un'area del mondo conflittuale e pensiamo di risolverli come farebbe uno struzzo.

Pensate che avere tra qualche anno uno, due milioni di immigrati NON REGOLARI uniti a una popolazione giovane di seconda e terza generazione priva di lavoro e distante culturalmente dagli italiani sia gestibile?
Noi italiani possiamo evitare di essere razzisti con un'operazione culturale e di rimozione degli stimoli naturali di difesa, ma non si può impedire a un marocchino, un egiziano, un senegalese, un nigeriano avulso dal nostro contesto di esserlo o diventarlo, anche nei nostri confronti.
"Italiani di merda" è una frase che mi dicono viene pronunciata troppo spesso ultimamente con accenti che non sono i nostri.
E l'ho sentita pure io.
 
Ultima modifica:

Eagle72

Utente di lunga data
Puoi apprezzare quanto ti pare.
Io ogni giorno che apro i quotidiani della mia zona, ripeto ogni giorno, mi leggo di furti e danni e il 90% che risalgono a stranieri.
Poi puoi girare i discorsi quanto ti pare e ed essere brava a rimettere in riga le "affermazioni pubbliche".
Personalmente non ho niente contro persone di altre nazionalità di base, ma non ho alcuna intenzione di stare zitta e fare ping pong pure in un forum, per la vetrinetta pubblica. Le forze dell’ordine non ci stanno più dietro, sta crescendo un divario che non è più gestibile.
E quello che esce nei giornali è una piccola parte, in cui sono potuti intervenire.
Se vuoi capire capisci, se per te è un gioco dialettico a me su sti argomenti esce male, perchè parto già con le palle girate... non è questione di musica, piatti tipici, balli e altro, neppure per mancanza di tolleranza verso chi ha un percorso diverso alle spalle, e se vuoi sei in grado di capirlo benissimo. Se non lo capisci, perlomeno valuta che non è che sto vaneggiando, ma quello che scrivo è raccolto dai dialoghi con più persone, timorose di esprimersi per tematica delicata (ovvero razzismo). Per questo ne ho scritto, perchè ho notato troppe persone che stanno zitte, e sti cazzi che sono razzisti.
Senza l'immigrazione bloccheresti mezzo paese. Purtroppo è un dato di fatto che l'edilizia, l'agricoltura, la manovalanza negli allevamenti, e tanti operai in fabbrica sono immigrati. Sono una parte della forza lavoro del paese. Se dobbiamo essere incazzati dobbiamo esserlo contro i delinquenti in generale, non contro i delinquenti immigrati. Se si parla di reddito di cittadinanza subito tutti pensano al sud fannullone ecc. Peccato che giusto ieri è stato condannato per il rdc il bossi junior. Il punto è sempre quello. Le accuse vanno fatte puntuali e non "al fascio"
 

Brunetta

Utente di lunga data
Relativamente a un fatto di cronaca appena avvenuto dalle mie parti:
Tarik Banour, membro dell’associazione Smis (Spazio Marocchino Italiano per la Solidarietà), parla di scontri tra marocchini ed egiziani, pronti alla tattica della “terra bruciata”.

E' una tattica per il controllo del territorio. Una parte di essa consiste nell'intimidire le persone che abitano nella città per far sì che abbiano paura ad uscire di casa, lasciando così le strade in mano così al controllo criminale "etnico".

Sempre lui: In Italia ci sono più di 500mila stranieri senza permesso: il dramma nasce da lì. Una massa enorme d’invisibili che non hanno diritto a nulla di regolare, né a un lavoro, né a una casa, né a una famiglia, né alla salute, né ai diritti civili e conseguentemente ai doveri che comporta l’essere cittadini. È un problema enorme, di cui devono farsi carico i parlamentari di tutti i partiti. Chi delinque non ha giustificazioni, ma le istituzioni devono adoperarsi per rimuovere le ragioni che spingono in quella direzione"

L'immigrazione ha un costo. Richiede investimenti. Che non ci sono. E' tutto fuori controllo e dove non esiste controllo nascono mafie, realtà parallele di gestione del territorio, che passano inevitabilmente attraverso l'aumento della violenza e di conseguenza dell'intimidazione.
Il problema italiano è che si pensa di sfruttare l'immigrazione solo per abbassare il costo della manodopera e i diritti civili dei lavoratori senza occuparci dei problemi che essa inevitabilmente comporta, compresa la disgregazione sociale che già sta avvenendo nelle periferie monoetniche.
Siamo su una polveriera.
Stiamo importando i problemi di un'area del mondo conflittuale e pensiamo di risolverli come farebbe uno struzzo.

Pensate che avere tra qualche anno uno, due milioni di immigrati NON REGOLARI uniti a una popolazione giovane di seconda e terza generazione priva di lavoro e distante culturalmente dagli italiani sia gestibile?
Noi italiani possiamo evitare di essere razzisti con un'operazione culturale e di rimozione degli stimoli naturali di difesa, ma non si può impedire a un marocchino, un egiziano, un senegalese, un nigeriano avulso dal nostro contesto di esserlo o diventarlo, anche nei nostri confronti.
"Italiani di merda" è una frase che mi dicono viene pronunciata troppo spesso ultimamente con accenti che non sono i nostri.
E l'ho sentita pure io.
Le problematiche delle masse povere creano attriti e poi scontri. È una cosa sempre avvenuta ovunque.
Lo abbiamo visto in Francia e tantissime volte negli Stati Uniti, ma se non si impara niente, forse è perché non si vuole imparare niente.
Evidente chi ha il potere di compiere scelte vuole la conflittualità permanente.


A me sembra impossibile, ma sono passati vent’anni.
 

danny

Utente di lunga data
Senza l'immigrazione bloccheresti mezzo paese. Purtroppo è un dato di fatto che l'edilizia, l'agricoltura, la manovalanza negli allevamenti, e tanti operai in fabbrica sono immigrati. Sono una parte della forza lavoro del paese. Se dobbiamo essere incazzati dobbiamo esserlo contro i delinquenti in generale, non contro i delinquenti immigrati. Se si parla di reddito di cittadinanza subito tutti pensano al sud fannullone ecc. Peccato che giusto ieri è stato condannato per il rdc il bossi junior. Il punto è sempre quello. Le accuse vanno fatte puntuali e non "al fascio"
Senza immigrazione dovresti semplicemente alzare gli stipendi per attrarre gli italiani che vanno fare i baristi e i camerieri altrove e soprattutto investire risorse per alzare il livello di competitività dell'Italia.
Ma è troppo tardi, ormai per questo discorso.
Quindi ci accontentiamo di giocare come stiamo facendo da 20 anni al ribasso, entrando finalmente anche noi gradualmente nel terzo mondo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
"Italiani di merda" è una frase che mi dicono viene pronunciata troppo spesso ultimamente con accenti che non sono i nostri.
E l'ho sentita pure io.
E io non dimentico la finale dei mondiali dell’82 con gli italiani che urlavano insulti vari ai tedeschi.
Non era solo calcio, lo era per il riscatto, ma non lo era per le frustrazioni subite da chi esultava.
Riguardiamo quel film terribile che è Pane e cioccolata.

 

danny

Utente di lunga data
Le problematiche delle masse povere creano attriti e poi scontri. È una cosa sempre avvenuta ovunque.
Lo abbiamo visto in Francia e tantissime volte negli Stati Uniti, ma se non si impara niente, forse è perché non si vuole imparare niente.
Evidente chi ha il potere di compiere scelte vuole la conflittualità permanente.


A me sembra impossibile, ma sono passati vent’anni.
Non è che non si impara.
Lo si sa ma costa.
Costruire case popolari, aumentare le risorse disponibili per le forze dell'ordine, migliorare il settore della giustizia, rendere applicabili le regole e le leggi, investire sull'istruzione, anche solo più banalmente investire sulla raccolta dei rifiuti, che ultimamente il mio quartiere sembra una discarica tra materassi, mobili, divani, lavatrici abbandonati qua e là, aiutare i senzatetto, che mi sarei stancato di vederli cagare sulle aiuole, investire nelle carceri, nel lavoro, nei processi di integrazione "reale" e non la farsa delle odierne nascenti banlieau nostrane ha un costo che nessuno in 20 anni ha voluto sostenere.
Ho visto stranieri dormire negli edifici abbandonati, nella soffitte, nelle catene, nelle auto, ho visto bande di marocchini accoltellarsi di notte, e ti assicuro che ci sono zone vicino a casa mia dove quando fa buio hai veramente paura di andarci, ci sono enclavi ormai che stanno crescendo, aree suburbane degradate nelle quali non entreresti nemmeno te, che sei più aperta di tanti alle differenze culturali...
Non possiamo importare il modello slum senza perdere di vista la nostra stessa concezione di stato.
L'immigrazione non è una risorsa che serve per pagare le pensioni, ha un costo che richiede investimenti necessari e che sono stati evitati agitando lo spettro del razzismo come maschera.
La morale è che noi siamo come un vecchio caseggiato dove non si fanno interventi di manutenzione perché non ci sono più soldi da spendere.
 

danny

Utente di lunga data
E io non dimentico la finale dei mondiali dell’82 con gli italiani che urlavano insulti vari ai tedeschi.
Non era solo calcio, lo era per il riscatto, ma non lo era per le frustrazioni subite da chi esultava.
Riguardiamo quel film terribile che è Pane e cioccolata.

Io mi ricordo una serata molto divertente nell'82 invece.
Ma gli insulti non sono coltellate, auto bruciate o distrutte come capita ormai da me con le bande dei marocchini.
Pian piano stanno rimandando solo loro perché chi può fugge.
 

danny

Utente di lunga data
Vi porto solo un esempio della nostra "precarietà".
Gran parte dei vigili del fuoco sono italiani, ovviamente, e volontari.
Volontario vuol dire che vengono pagati 10 euro a intervento ma danno la disponibilità di una notte.
Ovvero devi avere giovani in salute e ben messi che sacrifichino parte della loro vita sottoponendosi a un rischio per pochi spiccioli.
La nostra sicurezza è aggrappata allo spirito volontario di questi ragazzi, esattamente come il servizio delle ambulanze vede ugualmente volontari.
Ma lo stipendi di un VVFF è poco superiore ai 1500 euro.
Ci sono edifici abbandonati e aree vicino a Milano dove spesso si scatenano incendi, perché i senzatetto che vi abitano li causano.
Ora, il paradosso è che noi abbiamo clandestini senzatetto e sfruttiamo per gestirli volontari sottopagati.
E' un pasto gratis ma non esiste che uno stato calibri le risposte con questa modalità.
Il problema è essenzialmente questo, anche se, va detto, che pure la Francia che ha investito enormi risorse, circa 2 miliardi di euro l'anno in media più tutto il resto, ha comunque problemi.

La domanda finale è:
quanto sareste disposti a pagare di tasca vostra come tasse per gestire l'immigrazione in maniera decente, ovvero per rispondere a tutte le esigenze indicate sopra?
il 5% del vostro stipendio o della vostra pensione?
il 10%? Sareste disponibili a sacrificarvi per fornire case agli immigrati, associazioni di aiuto, più risorse alla polizia, più carceri, più moschee, più risorse alle scuole multietniche?
 

Marjanna

Utente di lunga data
Relativamente a un fatto di cronaca appena avvenuto dalle mie parti:
Tarik Banour, membro dell’associazione Smis (Spazio Marocchino Italiano per la Solidarietà), parla di scontri tra marocchini ed egiziani, pronti alla tattica della “terra bruciata”.

E' una tattica per il controllo del territorio. Una parte di essa consiste nell'intimidire le persone che abitano nella città per far sì che abbiano paura ad uscire di casa, lasciando così le strade in mano così al controllo criminale "etnico".

Sempre lui: In Italia ci sono più di 500mila stranieri senza permesso: il dramma nasce da lì. Una massa enorme d’invisibili che non hanno diritto a nulla di regolare, né a un lavoro, né a una casa, né a una famiglia, né alla salute, né ai diritti civili e conseguentemente ai doveri che comporta l’essere cittadini. È un problema enorme, di cui devono farsi carico i parlamentari di tutti i partiti. Chi delinque non ha giustificazioni, ma le istituzioni devono adoperarsi per rimuovere le ragioni che spingono in quella direzione"

L'immigrazione ha un costo. Richiede investimenti. Che non ci sono. E' tutto fuori controllo e dove non esiste controllo nascono mafie, realtà parallele di gestione del territorio, che passano inevitabilmente attraverso l'aumento della violenza e di conseguenza dell'intimidazione.
Il problema italiano è che si pensa di sfruttare l'immigrazione solo per abbassare il costo della manodopera e i diritti civili dei lavoratori senza occuparci dei problemi che essa inevitabilmente comporta, compresa la disgregazione sociale che già sta avvenendo nelle periferie monoetniche.
Siamo su una polveriera.
Stiamo importando i problemi di un'area del mondo conflittuale e pensiamo di risolverli come farebbe uno struzzo.

Pensate che avere tra qualche anno uno, due milioni di immigrati NON REGOLARI uniti a una popolazione giovane di seconda e terza generazione priva di lavoro e distante culturalmente dagli italiani sia gestibile?
Noi italiani possiamo evitare di essere razzisti con un'operazione culturale e di rimozione degli stimoli naturali di difesa, ma non si può impedire a un marocchino, un egiziano, un senegalese, un nigeriano avulso dal nostro contesto di esserlo o diventarlo, anche nei nostri confronti.
"Italiani di merda" è una frase che mi dicono viene pronunciata troppo spesso ultimamente con accenti che non sono i nostri.
E l'ho sentita pure io.
La cosa triste è che il tutto venga trattato come un giochetto da salotto, stile dibattito sinistra vs fasci, senza voler guardare la storia attuale. Io non vivo in un quartiere di una grande città, vivo in un paese, vicino ci sono altri paesi e città, non certo delle dimensioni di Milano, ma è un territorio dove le persone si spostano per lavorare. Sono in esponenziale crescita gli episodi di crimini da parte di immigrati, da auto a cui vengono sfondati i finestrini poste in parcheggi per andare a lavorare, parcheggi considerati sicuri fino a qualche tempo fa, furti in case anche con presenti chi le abita, furti con diverse tipologie di armi, da coltelli ad armi da fuoco in posti tipo piccoli negozi, tabaccherie e simili, discount e supermercati, a volte anche con ricavati esigui 500, 1000€. Impari le zone dove non passare, non andare, ma non tutti possono non prendere più un treno ad esempio. Se avessi una figlia mi andrebbe il cuore in gola se dovesse per studi o lavoro passare in determinati punti, e io da giovane ho girato, non è che sia crescita sotto una campana di vetro credendo di appartenere ad una casta di eletti. Non è possibile non poter riportare quanto sta accadendo. Ci sarà un punto in cui le forze dell'ordine non potranno più fare niente.
 
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