Evidentemente non mi spiego bene. Sai cosa è l'attenzione selettiva? Ecco. Quando leggo che in marocchino ha stuprato memorizzi la nazionalità.. se invece lo stupro è di uno di Viterbo te ne freghi.. e non memorizzi.
Sti cazzi che me ne frego. Io non nego assolutamente di essere un animale territoriale.
Il mio sguardo è a 360 gradi, e tocca diversi punti di tutto ciò che mi circonda.
Mi fa piacere, se chi condivide con me lo stesso territorio, cerca di avere uno sguardo altrettanto vigile.
Non è che mi fermo alla lettura di quotidiani, guardo e osservo (e osservando osservo anche me).
Tendo a parlare molto di dove vivo, perchè ho dei limiti rispetto a fin dove posso arrivare.
A me non frega un cazzo della nazionalità delle persone, mi interessa vivere, e che dove vivo vi sia un contesto tranquillo, cosa che non esclude la comprensione per delle fragilità, che possono portare oltre i margini di una norma ma questo non può voler dire mediare senza mediazione, senza che io faccio un passo e tu fai un passo.
Potrei fregarmene di altri posti, non fosse che mi sento parte di una nazione, pur sapendo che è tutt’altro che perfetta e che non è un pacchetto finito, appunto perchè vi scorrono vite che incidono nel suo contesto storico, come in quello ambientale.
Se si vuole rivoltare qualsiasi parola, per portarla a parlare di razzismo, non se ne esce. Non parlare di diversità, non farle emergere, non aprire discussioni a riguardo, è non conoscersi. E’ una scelta in cui si rimane al "Buongiorno, tutto bene?", in cui ci si trova a parlare come dei bot.