Una storia come tante ...

danny

Utente di lunga data
uesta

E un'altra domanda .... al netto di tutte le motivazioni pratiche economiche e inconsce, si può gestire questa rabbia e ritrovare l'amore, se c'era?
Se c'era sicuramente.
Quando si ama si perdona, e non è una frase fatta.
« Il regno è come un pastore che aveva cento pecore. Una di loro, la più grande, si smarrì. Lui lasciò le altre novantanove e la cercò fino a trovarla. Dopo aver faticato tanto le disse, 'Mi sei più cara tu di tutte le altre novantanove'. »
Questa è la parabola della pecorella smarrita, che son sicuro tu conoscerai bene.

E come ben saprai ancora non è comunque semplice gestire il turbinio delle emozioni che derivano dal tradimento.
E' forse meno difficile quando è proprio il traditore ad essere capace di aiutarci, ma richiede da parte sua la consapevolezza di quanto commesso, e la capacità di essere empatico con il nostro dolore e comprensivo verso le nostre reazioni, che possono risultare imprevedibili a noi, traditi, inspiegabili a lui traditore.
E' un percorso difficile quello della ricostruzione e vuole due attori sensibili e intelligenti che sappiano guardarsi pur trovandosi per la prima volta opposti l'uno all'altra e incredibilmente sconosciuti.
E' molto più facile accentuare questa contrapposizione e innescare un processo di allontanamento che ridurla.
Per questo credo sia molto faticosa, di lunga durata e non alla portata di tutte le coppie.
La rabbia comunque è difficile da gestire ma qui entra in gioco l'individuo.
Non è più un problema di coppia ma personale: ognuno di noi deve imparare a valutare e controllare le proprie emozioni in maniera da renderle produttive e positive.
Altrimenti c'è il rischio che la rabbia venga solo repressa e trovi sfogo altrove.
 
Ultima modifica:
non è giusto che le 99 che si sono sempre fatte il mazzo per essere pecore oneste e corrette passino in secondo piano rispetto alla pecora furbina
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io spero tanto che @luomo torni.
Ci sarà un motivo se è sparito.
Penso che - forse - nessuno di noi ha saputo cogliere la domanda muta che ha formulato. Che ha ossessionato tutti (credo di potere generalizzare con una buona approssimazione senza tema di smentita) quando siamo piombati nell'incubo privato che chiamiamo tradimento. La domanda principale è "finirà? Quando finirà? ".
Questo secondo me è l'unico fattor comune di storie diverse, persone diverse, reazioni diverse. E anche diversi modi di vivere il dolore. Che non si può immaginare finché non lo vivi e quando lo vivi ti senti così male che speri solo che finisca presto e che tutto torni come prima.
Anche se è ovvio che così non sarà e non potrà essere. Ma tu ancora non lo sai, cerchi di capire l'entità del danno, ti affanni a "ricostruire", soffochi la rabbia o magari la devi su altri (l'amante? L'amico che sapeva e non ti ha avvisato? Uno del forum che ti sta sulle balle?) Perché non puoi odiare e fare metaforicamente a pezzi l'unico vero responsabile della devastazione che senti. Perché stai ricostruendo!
E un'altra domanda .... al netto di tutte le motivazioni pratiche economiche e inconsce, si può gestire questa rabbia e ritrovare l'amore, se c'era?
Spesso si paragona il tradimento a una ferita, ma credo che sia sbagliato. Bisognerebbe paragonarlo a uno sfregio in viso, a una ustione, a una amputazione. La ferita guarisce, ma il segno resta per sempre.

E a questo bisogna rassegnarsi. Quella cosa lì è successa. La persona di cui più ti fidavi ti ha procurato quello sfregio, quella ustione, quella amputazione.
Non è solo quando vuoi ricostruire che restano le conseguenze, restano comunque.

Ed è vero che a secondo della sensibilità uno stesso atto per una persona è uno sfregio e per un'altra un'amputazione.
E ci sono poi colpi di macete che ti fanno sembrare graffi cose che da fuori eri sembrano intollerabili.

Ad esempio per me il dare le foto è gravissimo perché è offrire al giudizio, comunque sia.
Ma io non ho fatto indagini di questo tipo sia perché praticamente tutta mi conoscevano e quindi sarebbe stato superfluo, sia perché sarebbe stato preoccuparsi di un mignolo, quando non avevo più le braccia.
Bisognerebbe avere chiaro che quando si viene traditi il tradimento ha sempre aspetti odiosi e non c'è modo che non sia così.
 

Divì

Utente senza meta
Provo a risponderti io in ordine sparso.
A me l'atteggiamento di Skorpio non indigna perchè è suo e perchè mi sembra sereno nel suo rapporto con sua moglie. Non sappiamo cosa sia successo dopo quel episodio e non sappiamo cosa li tiene uniti
Non c'è un giusto o sbagliato. Tu agiresti così ed è giusto per te. Lui agisce in un modo che è giusto per lui. Le motivazioni sono le vostre e possono essere giuste per me e sbagliate per altro.
E' quello che cercavo di spiegare a Mary. Io non penso che lei sia scema o chissà cosa perchè continua a stare con suo marito, per lei è la scelta giusta per me non lo sarebbe.
Non credo esistano buoni o cattivi, esistono persone che indubbiamente sbagliano nei confronti dei propri compagni e compagni che cercano di capire, "perdonare", riprovare e persone che chiudono definitivamente.
Ognuno di noi è in grado di tollerare alcune cose e altre no
Io so che se ricevessi una sberla per qualsiasi motivi chiuderei il mio matrimonio, ci sono donne che una sberla (anche singolo evento) riescono a "comprenderla" e a rilegarla come uno spiacevole episodio. Tanto per fare un esempio.
Verde virtuale, l'ho data in giro troppo ... :D
 

Brunetta

Utente di lunga data
allo stesso modo

Anche tradire ha aspetti odiosi che chi tradisce non percepisce proprio per la diffusa sensazione che si tratti di altro, di una cosa fuori dal matrimonio, dalla vita vera, dalla relazione, ma il tradimento è sempre dentro e per questo tutto è dentro e intollerabile.
Poi si può decidere per mille ragioni, anche non chiare a livello cosciente, di ricostruire ma anche il traditore dovrebbe essere consapevole di essere ustionato e ormai irrimediabilmente deturpato.
Temo invece che spesso voglia dimenticare, annullare l'accaduto. Ma questo lo fa sentire ancora traditore perché non vuole vedersi deturpato, ma all'opposto lo rende ancora traditore.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Il traditore dovrebbe davvero essere commosso dal fatto di essere amato benché così orrendamente deturpato proprio da chi ha subito da lui l'amputazione.
 

Divì

Utente senza meta
Spesso si paragona il tradimento a una ferita, ma credo che sia sbagliato. Bisognerebbe paragonarlo a uno sfregio in viso, a una ustione, a una amputazione. La ferita guarisce, ma il segno resta per sempre.

E a questo bisogna rassegnarsi. Quella cosa lì è successa. La persona di cui più ti fidavi ti ha procurato quello sfregio, quella ustione, quella amputazione.
Non è solo quando vuoi ricostruire che restano le conseguenze, restano comunque.


Ed è vero che a secondo della sensibilità uno stesso atto per una persona è uno sfregio e per un'altra un'amputazione.
E ci sono poi colpi di macete che ti fanno sembrare graffi cose che da fuori eri sembrano intollerabili.

Ad esempio per me il dare le foto è gravissimo perché è offrire al giudizio, comunque sia.
Ma io non ho fatto indagini di questo tipo sia perché praticamente tutta mi conoscevano e quindi sarebbe stato superfluo, sia perché sarebbe stato preoccuparsi di un mignolo, quando non avevo più le braccia.
Bisognerebbe avere chiaro che quando si viene traditi il tradimento ha sempre aspetti odiosi e non c'è modo che non sia così.
Quoto praticamente tutto.

Sul neretto, uno dei motivi - forse inconsci - per cui si sceglie di stare e di riprovarci è proprio che non è che mandare a stendere il traditore cancelli niente....

Quella roba lì ti devasta uguale. E quanta rabbia quando lui / lei nel tentativo di recuperare ti dice che è passato tutto e che puoi stare tranquillo che non succederà più. Ci credi, ma cazzo non ci potevi pensare prima brutto deficiente? E' passato cosa?

Il tempo è galantuomo, e meno male che almeno lui lo è :eek:

Ma è galantuomo sia se stai sia se vai.
 

patroclo

Utente di lunga data
L'ammetto,leggo tutto con molta attenzione,trovo davvero interessante questo confronto,dopo aver ribadito le mie scuse a skorpio,ieri sera mi è venuta semplice una riflessione.
Mi son chiesto perchè nessuno si indigna più?perchè?
Perchè forse andando avanti con gli anni si fanno altre valutazioni?
Perchè mi son indignato solo io davanti al comportamento di skorpio?che poi non era indignazione per skorpio,era l'indignazione di chi francamente si è rotto i coglioni di vedere sempre i furbi,gli egoisiti,e i superficiali venir tutelati come persone e nelle dinamiche di vita.
Nelle mie reazioni non c'è rabbia ma amarezza.
Cerco di capire perchè ad un certo punto della vita sembra che il ribellarsi ad uno stato di cose nn sia consentito,sembra sia quasi inopportuno.
Allora son cresciuto con imprinting sballati?orgoglio,onore,rispetto,qualcosa che non si vede,che non quantifichi,qualcosa che non esiste,qualcosa che pagherai in termine di solitudine?
Incomincio a pensare che sia così.
Non mi sento migliore di skorpio,non mi sento peggiore,non posso dire con certezza cosa avrei fatto,posso dire che farei come ho sempre fatto fino ad oggi,e spesso ho messo i principi davanti agli affetti,le ragioni davanti ai rapporti di sangue,alle amicizie,ai sentimenti.
Forse il mio disagio risiede proprio in questa incapacità di adattamento a questo stato di cose,forse l'equazione:mi ami quindi non scopi con un altro,e se scopi con un altro non mi ami e fallace?o forse è solo un retaggio culturale vetusto,un valore di cui mi son sempre riempito la bocca,valori di strada,quando ancora non 'c'erano i cellulari,quando ancora si giocava a pallone sui campi di pozzolana,quando c'era il rispetto per il più grande, ed esistevano dei codici non scritti per chi respirava ogni giorno l'aria di strada.
Va da se,che i comportamenti onorevoli,hanno lasciato il posto alla convenienza,perchè poi che ci fai con l'onore se resti solo?
Il fatto è che quelli che ragionano come me si sentirebbero comunque soli ad agire in termini di convenienza.
Sono entrato qui...9 anni fa...forse di più...avendo chiaro che i traditi erano i buoni,ed i traditori i cattivi,son passati 9 anni,e non ci sono ne buoni ne cattivi,ci sono solo persone,che agiscono secondo le proprie necessità,e altre persone che agiscono con lucido calcolo,e allora chi è il buono?e chi è il cattivo?
nonostante possa essere annoverato più tra i cattivi che i buoni con tutte le attenuanti del caso ( autogiustificazioni se preferisci) , non ti do torto.... anzi.
Senza dubbio il tradimento è negativo, mi sento male a pensare a quello che ho fatto. Questo non toglie che per me sia stata una questione di sopravvivenza che alla fine ho dovuto risolvere con una separazione, avrei dovuto farlo prima di distrarmi ? Si! Indubbiamente sarebbe stato più corretto.
Probabilmente relativizzo tutto e troppo ma preferisco andare a vedere in ogni storia tutti gli aspetti piuttosto che partire con la classificazione puttana/puttaniere vs povera vittima.



La società, i costumi e le abitudini si evolvono, non sempre ci piace la direzione che prendono, ma non è detto che sia sbagliata. Ai miei figli tento di trasmettere valori, non dogmi.


Non capisco certi atteggiamenti, ad esempio Danny ( che ho avuto la fortuna di conoscere di persona) mi fa arrabbiare, ogni tanto mi viene il dubbio che forse ha capito qualcosa che mi sfugge, faccio fatica a non reagire ai suoi post, ma qui andiamo nel campo delle convinzioni personali talmente radicate che si rischia di sterilizzare le discussioni ( come tentare di far dialogare un abortista e un prete).
Skorpio non lo capisco e faccio molta fatica a seguirlo, non riesco a cogliere quando è serio e quando cazzeggia e quindi non mi esprimo.

Di te posso dire che se concordo sul bisogno di dignità e amor proprio non sento nelle mie corde i termini come "onore" "essere uomini" “rispetto” ..... sarà che in molti casi ho incontrato persone che si riempivano la bocca con queste parole semplicemente per giustificare le peggio cose ( naturalmente non parlo di te). E questo non vuol dire che non creda profondamente al loro significato, è un po' come la parola “amore”, se ne è abusato troppo con tutti i disastri conseguenti.
 

Divì

Utente senza meta
non è giusto che le 99 che si sono sempre fatte il mazzo per essere pecore oneste e corrette passino in secondo piano rispetto alla pecora furbina
Hai ragione, io ho sempre tifato per il fratello maggiore del figliol prodigo, aveva ragione ad essere incazzato!
 

Brunetta

Utente di lunga data
Quoto praticamente tutto.

Sul neretto, uno dei motivi - forse inconsci - per cui si sceglie di stare e di riprovarci è proprio che non è che mandare a stendere il traditore cancelli niente....

Quella roba lì ti devasta uguale. E quanta rabbia quando lui / lei nel tentativo di recuperare ti dice che è passato tutto e che puoi stare tranquillo che non succederà più. Ci credi, ma cazzo non ci potevi pensare prima brutto deficiente? E' passato cosa?

Il tempo è galantuomo, e meno male che almeno lui lo è :eek:

Ma è galantuomo sia se stai sia se vai.
Infatti non è che si è rancorosi se dopo più di settant'anni si celebrano le Fosse Ardeatine o Sant'Anna di Stazzema.

Quella roba lì è successa e non so quando il popolo tedesco potrà sentirsi fuori dalla responsabilità per i campi di concentramento.

E pochi anni dopo venivano in vacanza da noi ed erano proprio gli stessi. Ma non era dimenticato niente.
 

danny

Utente di lunga data
Non capisco certi atteggiamenti, ad esempio Danny ( che ho avuto la fortuna di conoscere di persona) mi fa arrabbiare, ogni tanto mi viene il dubbio che forse ha capito qualcosa che mi sfugge, faccio fatica a non reagire ai suoi post, ma qui andiamo nel campo delle convinzioni personali talmente radicate che si rischia di sterilizzare le discussioni ( come tentare di far dialogare un abortista e un prete).
.
Dimmi cosa non comprendi.
:)
 

Divì

Utente senza meta
Se c'era sicuramente.
Quando si ama si perdona, e non è una frase fatta.
« Il regno è come un pastore che aveva cento pecore. Una di loro, la più grande, si smarrì. Lui lasciò le altre novantanove e la cercò fino a trovarla. Dopo aver faticato tanto le disse, 'Mi sei più cara tu di tutte le altre novantanove'. »
Questa è la parabola della pecorella smarrita, che son sicuro tu conoscerai bene.

E come ben saprai ancora non è comunque semplice gestire il turbinio delle emozioni che derivano dal tradimento.
E' forse meno difficile quando è proprio il traditore ad essere capace di aiutarci, ma richiede da parte sua la consapevolezza di quanto commesso, e la capacità di essere empatico con il nostro dolore e comprensivo verso le nostre reazioni, che possono risultare imprevedibili a noi, traditi, inspiegabili a lui traditore.
E' un percorso difficile quello della ricostruzione e vuole due attori sensibili e intelligenti che sappiano guardarsi pur trovandosi per la prima volta opposti l'uno all'altra e incredibilmente sconosciuti.
E' molto più facile accentuare questa contrapposizione e innescare un processo di allontanamento che ridurla.
Per questo credo sia molto faticosa, di lunga durata e non alla portata di tutte le coppie.
La rabbia comunque è difficile da gestire ma qui entra in gioco l'individuo.
Non è più un problema di coppia ma personale: ognuno di noi deve imparare a valutare e controllare le proprie emozioni in maniera da renderle produttive e positive.

Altrimenti c'è il rischio che la rabbia venga solo repressa e trovi sfogo altrove.
Come ho avuto modo di dire più volte la mia visione del perdono umano non coincide perfettamente con la misericordia divina.

Il perdono può essere solo l'esito della gestione individuale della rabbia, che - come giustamente dici tu - non è affare della coppia ma della persona.

Personalmente credo che non si possa provare odio e rabbia se non nei confronti di chi amato ci ha ferito. Intendo che se odi qualcuno è perché ti importa di lui.

Per cui quoto il neretto.
 

oscuro

Utente di lunga data
Si

nonostante possa essere annoverato più tra i cattivi che i buoni con tutte le attenuanti del caso ( autogiustificazioni se preferisci) , non ti do torto.... anzi. Senza dubbio il tradimento è negativo, mi sento male a pensare a quello che ho fatto. Questo non toglie che per me sia stata una questione di sopravvivenza che alla fine ho dovuto risolvere con una separazione, avrei dovuto farlo prima di distrarmi ? Si! Indubbiamente sarebbe stato più corretto. Probabilmente relativizzo tutto e troppo ma preferisco andare a vedere in ogni storia tutti gli aspetti piuttosto che partire con la classificazione puttana/puttaniere vs povera vittima. La società, i costumi e le abitudini si evolvono, non sempre ci piace la direzione che prendono, ma non è detto che sia sbagliata. Ai miei figli tento di trasmettere valori, non dogmi. Non capisco certi atteggiamenti, ad esempio Danny ( che ho avuto la fortuna di conoscere di persona) mi fa arrabbiare, ogni tanto mi viene il dubbio che forse ha capito qualcosa che mi sfugge, faccio fatica a non reagire ai suoi post, ma qui andiamo nel campo delle convinzioni personali talmente radicate che si rischia di sterilizzare le discussioni ( come tentare di far dialogare un abortista e un prete). Skorpio non lo capisco e faccio molta fatica a seguirlo, non riesco a cogliere quando è serio e quando cazzeggia e quindi non mi esprimo. Di te posso dire che se concordo sul bisogno di dignità e amor proprio non sento nelle mie corde i termini come "onore" "essere uomini" “rispetto” ..... sarà che in molti casi ho incontrato persone che si riempivano la bocca con queste parole semplicemente per giustificare le peggio cose ( naturalmente non parlo di te). E questo non vuol dire che non creda profondamente al loro significato, è un po' come la parola “amore”, se ne è abusato troppo con tutti i disastri conseguenti.
Mi dai l'occasione di chiarire una cosa...! Io non mi son posto come quello buono,non mi pongo come quello che ha il candore di potersi indignare. Io ho i miei scheletri,e faccio i miei errori.....!Mis embra che stia passando un messaggio sbagliato....come al solito quando scrivo io...poi...
 

danny

Utente di lunga data
Come ho avuto modo di dire più volte la mia visione del perdono umano non coincide perfettamente con la misericordia divina.

Il perdono può essere solo l'esito della gestione individuale della rabbia, che - come giustamente dici tu - non è affare della coppia ma della persona.

Personalmente credo che non si possa provare odio e rabbia se non nei confronti di chi amato ci ha ferito. Intendo che se odi qualcuno è perché ti importa di lui.

Per cui quoto il neretto.
Io non riesco a pensare di poter odiare chi ho amato.
Posso essere arrabbiato con lei perché ha sbagliato.
Ma l'amore non posso cancellarlo con un altro sentimento.
Deluso sì, questo sì.
A dire il vero non credo di aver mai odiato nessuno nella vita.
 

danny

Utente di lunga data
Hai ragione, io ho sempre tifato per il fratello maggiore del figliol prodigo, aveva ragione ad essere incazzato!
Perché tu ti aspetti un premio dagli altri per il tuo comportamento.
Ma è dentro te stessa che devi trovare la gioia per quello che fai.
Parlando da ateo e limitandomi quindi alla sfera terrena.
Se tutto quello che hai fatto è stata una tua scelta, sarà proprio nelle tue azioni che riceverai la gioia.
E ti dovrebbe allietare il ritorno del fratel prodigo, il vitello grasso ucciso per festeggiarlo, e non provare frustrazione per questo.
 
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oscuro

Utente di lunga data
IO

Io non riesco a pensare di poter odiare chi ho amato. Posso essere arrabbiato con lei perché ha sbagliato. Ma l'amore non posso cancellarlo con un altro sentimento. Deluso sì, questo sì. A dire il vero non credo di aver mai odiato nessuno nella vita.
Io penso di poter odiare solo chi ho amato.
 
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