Un'altra ragazza scomparsa

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Allora è tutto un ripetere una frase a papera. Se comprendi qualcosa riesci a spiegarlo.
Scusa eh, ma se scrivo che secondo me uno per uccidere ha più probabilmente come impulso "non mia, allora di nessun altro" ti pare che stia esponendo una mia riflessione o a papera quella di un altro? E lo penso perchè a naso mi pare più probabile un pensiero mostruoso come questo piuttosto che l' "aiuto non so stare senza di lei" che hai riportato tu, perchè se senza di lei non puoi stare non lo risolvi accoppandola (ma al massimo accoppando te stesso) il che è anche in linea con una considerazione della donna alla stregua di un oggetto, una proprietà. Mi rubi la macchina? Se non posso riprendermela ma posso darle fuoco, allora le do fuoco.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Il desiderio sessuale maschile.
Non ho titolo per parlare in generale, ma al massimo posso riportare la mia esperienza e quella degli amici con cui sono cresciuto. E per la mia esperienza ci crederesti se ti dicessi che non ho mai considerato le altre persone come oggetti? ma nemmeno come mezzi per raggiungere uno scopo? E certamente ho incontrato molte ragazze / donne che mi attiravano sessualmente, è ovvio, ma non ho mai avuto alcun impulso mefitico o violento nei confronti di chi non mi ha mai cagato nemmeno di striscio, ma neanche su chi mi ha cagato per poi comportarsi in maniera diciamo non egregia. E ci crederesti se ti dico che non ero il solo a ragionare così ma ero in compagnia degli amici con cui sono cresciuto? E sicuramente non ho fatto i salti di gioia quando mi sono capitate cose spiacevoli, ma oggi le accetto diversamente: "Mi vuoi? Ottimo, avrai da me tutto il bene possibile. Non mi vuoi o non mi vuoi più? Quella è la porta, tanti saluti e grazie del tempo che mi hai regalato"
 

Brunetta

Utente di lunga data
Scusa eh, ma se scrivo che secondo me uno per uccidere ha più probabilmente come impulso "non mia, allora di nessun altro" ti pare che stia esponendo una mia riflessione o a papera quella di un altro? E lo penso perchè a naso mi pare più probabile un pensiero mostruoso come questo piuttosto che l' "aiuto non so stare senza di lei" che hai riportato tu, perchè se senza di lei non puoi stare non lo risolvi accoppandola (ma al massimo accoppando te stesso) il che è anche in linea con una considerazione della donna alla stregua di un oggetto, una proprietà. Mi rubi la macchina? Se non posso riprendermela ma posso darle fuoco, allora le do fuoco.
Certo.
Ma chi ha una reazione di quel tipo è certamente iracondo e aggressivo, ma lo trovi forte o debole?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non ho titolo per parlare in generale, ma al massimo posso riportare la mia esperienza e quella degli amici con cui sono cresciuto. E per la mia esperienza ci crederesti se ti dicessi che non ho mai considerato le altre persone come oggetti? ma nemmeno come mezzi per raggiungere uno scopo? E certamente ho incontrato molte ragazze / donne che mi attiravano sessualmente, è ovvio, ma non ho mai avuto alcun impulso mefitico o violento nei confronti di chi non mi ha mai cagato nemmeno di striscio, ma neanche su chi mi ha cagato per poi comportarsi in maniera diciamo non egregia. E ci crederesti se ti dico che non ero il solo a ragionare così ma ero in compagnia degli amici con cui sono cresciuto? E sicuramente non ho fatto i salti di gioia quando mi sono capitate cose spiacevoli, ma oggi le accetto diversamente: "Mi vuoi? Ottimo, avrai da me tutto il bene possibile. Non mi vuoi o non mi vuoi più? Quella è la porta, tanti saluti e grazie del tempo che mi hai regalato"
Perché non dovrei crederti?
 

Andromeda4

Utente di lunga data
C'è una oggettivazione della donna, vista solo come strumento per farti stare bene, non come persona con i suoi bisogni, spazi e sentimenti. È chiaro che non è amore, ma un disturbo che spesso è difficile intercettare per la falsa umiltà e remissività che mostra il soggetto. La povera Giulia si era resa conto che qualcosa non andava, gli aveva chiesto di rivolgersi ad uno psicologo e lo aveva aiutato a cercarne uno.
E lui lo aveva mollato dopo poche sedute. Probabilmente aveva cominciato a scavare bene.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Perché da una cosa riferita da @ParmaLetale parti con una filippica che al confronto io sono moderata?
Non è tuo sentire o esperienza che ci siano persone che distruggono ciò che non possono avere? Davvero? E gli atti di danneggiamento alle auto, ad esempio, cosa rappresentano?
Filippica?!? :oops:
Guarda Brunetta che mica ti quoto perchè ce l’ho con te.

Dal momento che sei attiva nel topic mi chiedevo se tu lo avevi capito, se riuscivi a spiegarmelo.

Scusa eh, ma se scrivo che secondo me uno per uccidere ha più probabilmente come impulso "non mia, allora di nessun altro" ti pare che stia esponendo una mia riflessione o a papera quella di un altro? E lo penso perchè a naso mi pare più probabile un pensiero mostruoso come questo piuttosto che l' "aiuto non so stare senza di lei" che hai riportato tu, perchè se senza di lei non puoi stare non lo risolvi accoppandola (ma al massimo accoppando te stesso) il che è anche in linea con una considerazione della donna alla stregua di un oggetto, una proprietà. Mi rubi la macchina? Se non posso riprendermela ma posso darle fuoco, allora le do fuoco.
Ma perchè la prendete come un attacco personale.
Oh non capisco. Te lo hai capito.
Chiedo: me lo fate capire pure a me?
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Filippica?!? :oops:
Guarda Brunetta che mica ti quoto perchè ce l’ho con te.

Dal momento che sei attiva nel topic mi chiedevo se tu lo avevi capito, se riuscivi a spiegarmelo.



Ma perchè la prendete come un attacco personale.
Oh non capisco. Te lo hai capito.
Chiedo: me lo fate capire pure a me?
Forse il tono in forma scritta appare troppo assertivo?
 

danny

Utente di lunga data
E' l'emblema della debolezza per me
La debolezza è palesata dall'incapacità di controllare le emozioni.
Mediamente le donne lo sanno fare di meno, e per questo sono considerate deboli.
L'ex di mia figlia era un debole, infatti.
Come arma usava sempre il suicidio minacciato.
Ansie e angoscia buttate a pioggia.
Abbiamo faticato mesi per farlo andare da uno psicologo.
I genitori di là non capivano.
Persone semplici, con qualche problema di coppia.
 

Brunetta

Utente di lunga data
E' l'emblema della debolezza per me
Ecco l’equivoco è nato da qui
La psicologa Maria Rita Parsi ha fatto un commento su Filippo, facendo notare come la sua fosse una sorta di dipendenza affettiva, esaltata dall’emotività di quello che, in un certo senso, ha classificato come primo amore. Ha fatto una correlazione su quanto affermava Filippo in casa ai genitori, dicendo che non poteva vivere senza Giulia. In qualche modo lui era come un bambino dipendente da una madre, poichè è senza la madre che un bambino non può vivere, anche se uccidendo la madre un bambino non può vivere.
Se credeva in quello che diceva si doveva autoaccoppare, che era pure l'opzione migliore. In realtà ritengo più probabile che il pensiero distruttivo che ha mosso il tizio sia qualcosa tipo: "se non vuoi più essere di mia proprietà, allora farò in modo che tu non possa essere proprietà di nessun altro"
Ecco
 

Brunetta

Utente di lunga data
La debolezza è palesata dall'incapacità di controllare le emozioni.
Mediamente le donne lo sanno fare di meno, e per questo sono considerate deboli.
L'ex di mia figlia era un debole, infatti.
Come arma usava sempre il suicidio minacciato.
Ansie e angoscia buttate a pioggia.
Abbiamo faticato mesi per farlo andare da uno psicologo.
I genitori di là non capivano.
Persone semplici, con qualche problema di coppia.
Solo che le donne prevalentemente trasformano la rabbia in pianto, molti uomini la agiscono. Anche solo contro un muro.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ma perchè la prendete come un attacco personale.
Oh non capisco. Te lo hai capito.
Chiedo: me lo fate capire pure a me?
Io certamente non ho la pretesa di capire cosa passa per la testa di un delinquente, a maggior ragione in un caso di delitto "passionale" se si può dire, visto che la poveretta non è stata accoppata per un guadagno del tizio. Ho solo fatto una valutazione a naso su un'affermazione che hai riportato tu che per altro è purtroppo frequente in casi come questo, ovvero il: "eh ma io non so stare senza di lei".
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Solo che le donne prevalentemente trasformano la rabbia in pianto, molti uomini la agiscono. Anche solo contro un muro.
Qui secondo te è una differenza culturale o biologica o un mix, o? Ad esempio diversi livelli di testosterone?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Qui secondo te è una differenza culturale o biologica o un mix, o? Ad esempio diversi livelli di testosterone?
Biologia!
Dopo la menopausa ho pianto per rabbia e sconforto cento volte meno.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Come no? Io piango sempre quando mi arrabbio
Ho anche analizzato il perché. Ho ipotizzato che fosse il timore di fare male, anche a parole.
Poi ho capito che invece è una questione ormonale.
 
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