ipazia
Utente disorientante (ma anche disorientata)
Ho amici, ed in particolare una amica che è no vax convinta.Eh, lo so che è difficile da capire. Diciamo che però, qualche differenza, tra chi si vede inibita di fatto (peggio ancora, nel mio ambiente) una possibilità di lavoro, dopo che per giunta le è stata tolta (sempre grazie ad altre decisioni "lungimiranti", in senso ironico, ovviamente) esiste, ed è concreta. Non tutti abbiamo la possibilità di un bel lavoro da casa, e chissenefrega degli altri.
E purtroppo, questa cosa, non è destinata a smorzarsi con lo scoccare del 31 dicembre. Il mio ambiente è una jungla deregolamentata, e ora nessuno si fa più scrupolo a chiedere se sei greenpassato o no, anche solo per aspirare a una collaborazione dove, dall'oggi al domani, sei comunque lasciato a casa
Sai com'è, capisco che chi non ci si trovi magari possa non capirlo, capisco anche la sospensione di due mesi col posto poi lì ad attenderlo, nel mio caso purtroppo non funziona così. Ovviamente parlo per me, non per altri
Sul resto, pure io finché ho potuto "ovviare" (del tipo che l'aperitivo lo si poteva bere comodamente all'aperto, il figlio anziché accompagnarlo al cinema lo portavo in bici al parco, eccetera eccetera, l'ho fatto.
Anche in questo caso, comunque, capisco che magari non è semplicissimo da comprendere, ma trovarsi a non poter portare un libro a scuola (o una merenda) poiché non greenpassati, piuttosto che dover saltare le riunioni in presenza, con le insegnanti, credimi, con figli piccoli diventa pesante. A tacere il non poterli magari accompagnare a fare sport: da noi, se non hai il greenpass, devi mollare bambini di sei anni e augurarsi che si cambino completamente da soli, senza dimenticare nulla in giro. A volte la vita può diventare veramente difficile....., e parlo di cose e di libertà che purtroppo, non dovrebbero essere minimamente messe in discussione. Beato chi lo fa, e si può permettere magari 300 euro al mese di tamponi. Ancora una volta, in questo specifico momento mi sarebbe parecchio pesante. Poi guarda: non fosse per mio figlio che mi tiene qui, avrei fatto fuori tutti gli averi che ho per trasferirmi low cost da qualche parte dove al limite mi devono cercare su una spiaggia per dirmi di indossare la mascherina. Non mi è purtroppo possibile, e mi tocca fare i conti con questa realtà: scusa tanto se ti annoia....
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Non ha mai vaccinato i figli.
Si è smazzata la non possibilità di portare il piccolo all'asilo anni fa, e se la è smazzata organizzando direttamente con un gruppo di mamme rintracciate dopo un lavoro certosino di scelta di persone un home asilo. Che fra l'altro adesso come adesso si è pure trasformato in homeschooling e sta acendo parecchie faville in questo periodo. Quindi ha trasformato un problema in risorsa. E non solo per lei, visto che ci ha pure costruito rete sociale.
Lavora a tempo pieno, non ha nonni e nessuno che la aiuta. Ci sono saltuariamente io e un'altra amica.
Si smazza famiglia e figli. E i figli sono tutti a carico suo gestionalmente parlando, visto che il marito parte alle 6 la mattina e se ne torna alle 8 la sera.
Non è vaccinata per il covid.
Ha deciso che lei non si sarebbe vaccinata. E non lo farà fino a che non lo renderanno obbligatorio.
Ha fatto una scelta consapevole, che per lei significa che si assume le conseguenze.
Ossia i 5 tamponi a settimana.
I soldi per i 5 tamponi non se li potrebbe permettere. Ha semplicemente rinunciato ad altre cose per permetterseli.
E non aveva moltissimo a cui rinunciare. Non solo non ha tempo per farsi giretti, aperitivi, hobby, etc etc, ma non ha proprio i soldi per permettersi altro che non sia la spesa per la famiglia. I soldi li han fatti saltar fuori tagliuzzando qui e là (che significa che il green pass non lo usa certo per il ristorante, il museo, il parco giochi o robe del genere. A lei serve solo ed esclusivamente per lavorare).
E' rigorosissima nel rispetto di ogni norma, e l'ho vista più di una volta levar da terra gente che teneva la mascherina al mento, letteralmente.
Lei è fiera della sua scelta. Fiera e orgogliosa di se stessa e dei suoi sacrifici.
Io ho fatto scelte diverse dalle sue, ne abbiamo discusso parecchio.
Ognuna con la sua posizione. A confronto.
Sono semplicemente collocazioni diverse della paura.
Per quanto riguarda la scuola.
Nel cortile si può entrare anche senza green pass.
I libri basta consegnarli e vengono consegnati. Come vengono consegnati i cambi vestiti se i piccoletti se la fanno addosso e i genitori non hanno avuto la lungimiranza di prevedere che se il figlio o la figlia non controlla gli sfinteri forse sarebbe bene che un cambio ci fosse stabilmente.
Semplicemente i genitori stanno fuori. Come deve essere non per il covid ma per regola.
Meglio ancora sarebbe che i frugoletti si preparassero le loro cose (a seconda dell'età con l'aiuto a scalare dei genitori) e non si dovesse portar loro niente.
Se la merenda manca e per un giorno il piccoletto non mangia una volta ogni due ore non muore sicuramente di fame.
E la volta successiva si ricorda della merenda.
E questo non per il covid, ma per aiutarli a sviluppare senso di responsabilità ed autonomie personali e sociali.
Queste regole c'erano da prima, ma, all'italiana, si va in deroga in nome del "poverino, per questa volta". Peccato che in una scuola il per questa volta di uno debba esser moltiplicato per il numero dei frugoletti, il che comporta notevole dispendio di energie e risorse, anche economiche, a carico di un sistema che già di suo a malapena riesce ad avere le risorse per fare il minimo indispensabile...un collaboratore che porta il libro ad luigino, è un collaboratore, in organico ridotto, che non può vigilare il corridoio.
Ci voleva il covdi per, non dico capirlo, che pare proprio no nsi capisca, ma perlomeno per obbligare chi non capisce a fare quel che serve?
In gran parte delle scuole le riunioni si svolgono online, quindi il green pass non serve.
Le soluzioni ad una scelta definita in se stessi ci sono.
Sono penalizzanti?
Beh...sono tanti gli aspetti e le scelte che penalizzano le persone.
Quel che stupisce me è che la gente se ne renda conto solo riguardo il green pass.
Personalmente mi sarebbe piaciuto vedere tutto questo fermento quando 30 anni fa hanno iniziato a tagliare sulla medicina territoriale, hanno iniziato a trasformare il sociale in un macello (letteralmente) aperto a cani e porci lasciando che incompetenti di ogni tipo e genere si facessero carico di persone indifese e impotenti, che per davvero non hanno altra scelta che affidarsi.
Non ho visto in piazza nessuno a discutere per la privatizzazione della sanità, per i deliri dei posti letto a tempo limitato, piuttosto che per le liste di attesa che sono sempre più lunghe.
Per un piano pandemico inesistente, ma che è stato venduto come esistente, da gente profumatamente pagata da chi è in piazza per il greenpass, oltre che da chi non è in piazza.
Non ho visto nessuno in piazza dopo genova.
L'elenco è lungo.