Zoccola, troia, puttana e sciupa femmine e playboy

Foglia

utente viva e vegeta
Mi spiace di essermi spiegata tanto male, se quel che ne esce è il grassetto con correlato il sottolineato. :)

O forse intendo male la correlazione.

Ma non è quello il significato. (mio, sia beninteso).

Io troia, tu uno che va con una troia è la gara della svalutazione di entrambi. Un giudizio e un allontanamento del tema.
Una guerra puerile e infantile.
di adolescenti che non sapendo come altro intendersi, si lanciano la pallina da ping pong del contendere.
Era un giochetto che facevo da ragazzina, dandola o non dandola poco importa...solo per esercitare il mio potere. :D

Che è poi il motivo per cui se mi si appella come troia, nell'ambito del politically correct & incorrect mi fa pure sorridere.
Per me dirmi troia, intelligente, simpatica, stronza...cambia zero. E' un costume sociale, come darsi i tre bacetti.
Posso semmai chiedere il come e il perchè io possa far nascere quelle immagini di me...ma tutto sommato, le immagini che di me scattano in qualcuno che non sono io, mi riguardano solo nei termini di condivisine, di cui ringrazio semmai. O non mi interessano semplicemente.

Decido io in che sguardi specchiarmi. E questo dipende dall'interesse delle informazioni che mi offrono.
Se non sei interessante per i miei standard, se le tue informazioni non mi arricchiscono...semplicemente mi dimentico della tua esistenza.
Non importa. Fai tu come vuoi tu.

Il MIO punto è che in quanto donna, figlia di questa cultura e dei suoi condizionamenti (che conosco e di cui sono consapevole), sono figlia anche delle dicotomie di questa cultura.
Fra cui moglie/troia.

A me, alla mia libertà di pensiero, alla mia capacità di conoscenza e assunzione del rischio di conoscenza, assumermi la gestione dei condizionamenti, dei tabù, delle dicotomie.

Personalmente, sono semplicemente ad un punto in cui assumo le dicotomie, i condizionamenti, i tabù, la cultura di cui provengo (femmina, donna cristiana cattolica romana) e per questo non ho il minimo problema ad assumere il fatto che in questa cultura (non è la sola, anzi) io proprio in quanto femmina e donna cristiana romana italiana, culturalmente da un punto di vista sociale, sono anche troia, è il contrappasso sociale della società di cui faccio parte riservato alle femmine.
Per i maschi ci sono tutti i loro contrappassi personalizzati, eh...tutta la menata della cazzo grosso e piccolo, l'esser maschio, l'esser zerbino, l'esser cornuto...ai voglia!!! Ce n'è per tutti.

Quel che cambia è solo la collocazione nello spettro sociale, dove si colloca il potere del maschio e della femmina.


(che è poi il motivo per cui, per esempio, un cuckold è definito un pervertito...perverte (ossia trasforma, ribalta) il gioco di potere per cui un maschio NON può esser zerbino collocando invece il suo potere esattamente nel cedere potere)

Giusto, sbagliato...non conta e non lo trovo neppure molto interessante. E' un fatto. Di identità collettiva.
(che poi si possa far finta che non sia così, ci si perda nel giusto sbagliato, non venga dichiarato, venga aggiustato, ricollocato, combattuto anche...poco conta, sono discorsi da bar fondamentalmente, come il discorso della cortellesi che fondamentalmente è scritto per esser "venduto"...negli immaginari generali, quel fatto, resta lì nonostante il politically correct e la trasgressione).

Quindi quella a cui facevo riferimento non è la guerra fra maschi e femmine, ma è un sottolineare il fatto che guardando le dicotomie etc etc è possibile godersi la propria personale declinazione di quell'aspetto identitario in compenetrazione con tutti gli altri aspetti individuali e sociali.

Non è un qualcosa che ritengo riservato al sesso.
Non mi interessano più di tanto le pratiche sessuali.
E il sesso in sè lo trovo personalmente molto riduttivo. E noioso a breve.

E' espressione di sessualità, ed è qui che a mio parere e esperienza le cose sono interessanti e stimolanti.

Un uomo che mi riconosce nel mio esser troia...beh. E' fondamentalmente un uomo che non è schiavo del cazzo. Che conosce i suoi retaggi e i suoi punti bui, che non ha paura di guardarsi allo specchio.

Altro che uno che va con una troia...sono buoni tutti ad andare con una troia.
E' un semplice agito...spesso e volentieri mal elaborato e infossato in una miriade di cazzate giustificatorie e spaventate.

Riconoscerla e interagirci come maschio uomo cristiano romano italiano integrato in se stesso....è tutto un altro paio di maniche. :)

E non c'è ping pong...c'è sparring partners e complicità.
No, percepisco queste cose in modo molto diverso :)
Anzitutto "io troia, tu uno che va con una troia" è svalutativo se si fa diventare quel che è retaggio di ciò che pensa la società di un qualcosa di pienamente condiviso all'interno della coppia. Se lo si svincola dallo spettro sociale, ce ne si fa in qualche misura "beffa", non lo trovo affatto svalutativo all'interno di una relazione di coppia. O almeno, non necessariamente svalutativo (e questo dipende appunto dal livello in cui una coppia riesce a mettersi in discussione CONOSCENDO i condizionamenti esterni, ma scegliendo di collocarli in una certa dimensione nel proprio microcosmo.

Mi ha colpita la parte che ho evidenziato in rosso, perché anche quella non la condivido. L'altro fa sempre come vuole :), e i condizionamenti che gli puoi dare tu sono sempre condizionamenti che fanno star meglio lui. Sicché PER TE non esisterà più, ma lui comunque continuerà ad esistere, e farà quel che vorrà magari senz'altro con altri condizionamenti (sei più condizionata tu da lui a negarne l'esistenza contro l'evidenza dei fatti, vale a dire che esiste a prescindere da te, a ben vedere. E' più un faccia come vuole senza me , che di fatto non mette in discussione la sopravvivenza di entrambi). Nel cuckoldismo avviene proprio che due si facciano beffa di un certo tabù, di un certo condizionamento sociale normalmente introiettato nella coppia. Se così non è (e serve come cessione di potere, o riequilibrio di potere) è perché comunque va in qualche misura ad intaccare un disequilibrio.... perde, per così dire, la valenza di gioco (che è poi il dire ad una "sei una troia!" durante il rapporto, e ne acquista un altro che è possibile collocare solo con la consapevolezza dei disequilibri in quella coppia.
Per come la vedo io.
Quanto alla accettazione di ruoli imposti dalla società, credo che ne sia sufficiente la consapevolezza, poi quel che sono per me e davanti a un altro lo vorrei vedere slegato, almeno in certi ambiti e certi contesti, da ciò che è il contesto sociale, Il che, tradotto :), per me vuol dire che mi posso comportare da troia, fare la troia, in un dato momento e in un dato contesto. Ma non piace caricarmi un fardello culturale di cui sono consapevole senza che (e credo che sia raro riuscirci) abbia davanti uno con cui realmente io possa farmene beffa. All'interno della relazione. Son troia? Ok. Tu che vai con una troia cosa sei? Di lì che se anziché la svalutazione nasce un impulso a dire "mi piaci per come sei", la valenza negativa che è stata portata dalla società alla parola perde il potenziale svalutativo all'interno della coppia. Ma non lo so. Non ho intenzione di addentrarmi in questi che non son giochi :)

Per il momento ho consapevolezza che l'altro non lo conoscerò mai abbastanza per mettere la mano sul fuoco su ciò che pensa, e che tutto sommato i granchi eventualmente prendibili in certe relazioni son tutto grasso che cola in termini di esperienza ;)
 

Foglia

utente viva e vegeta
...come quei ragazzini che passano le ore a giocare a giochi di guerra alla PS e poi escono e fanno le stragi perchè non distinguono più il gioco dalla realtà?
Esempio estremo, ma semplicemente per dire con un minimo di maturità i due piani non si possono confondere.

Cioè, tu sosterresti che io dico che sono un puttano per giustificare il fatto che le darei della puttana? ...la bollo come ipotesi fantasiosa

Il concetto è donarsi e prendersi con una tale totale totalità (rafforzativo) che si fanno cose che effettivamente secondo una certa morale potrebbero sembrare da porci/puttane/troie, ecc.... Ma se c'è identità di vedute, rifiuto di quel concetto bigotto di moralità e desiderio comune, l'appellarsi in questo modo lo vedo come un'esaltazione del reciproco possedersi
E non ci siamo, perché al limite gli dò del porco 🤷‍♀️
Stavamo parlando del fatto che alla parola "puttana" non c'è (non che io veda) una parola corrispondente maschile. Puttana è una parola (lo dico da donna) che si porta con sé altri retaggi. Ma forse la differenza sta nella conoscenza che si ha dell'altra parte. Se certi termini vengono accettati convenzionalmente da entrambi, forse il contrasto sparisce. Può essere, eh.

Preciso un'altra cosa: che si continua a scindere "giochi" da realtà, come se il gioco non facesse mai parte della realtà. Solo che si può finire a giocare in altri contesti. Beato te che non lo hai mai sperimentato!
 

ologramma

Utente di lunga data
posso scrivere la mia non ho visto il monologo e quindi direte che vuoi dire , solo che io mai nella mia vita ho offeso con parole anche chi sapevo era di esserlo , sono stato sempre rispettoso , me ne sono uscito delle volte con battute scherzose , maliziose ma mai volgari.
Qui state trattando il tema molto dettagliatamente cosa che non fa per me
 

patroclo

Utente di lunga data
E non ci siamo, perché al limite gli dò del porco 🤷‍♀️
Stavamo parlando del fatto che alla parola "puttana" non c'è (non che io veda) una parola corrispondente maschile. Puttana è una parola (lo dico da donna) che si porta con sé altri retaggi. Ma forse la differenza sta nella conoscenza che si ha dell'altra parte. Se certi termini vengono accettati convenzionalmente da entrambi, forse il contrasto sparisce. Può essere, eh.

Preciso un'altra cosa: che si continua a scindere "giochi" da realtà, come se il gioco non facesse mai parte della realtà. Solo che si può finire a giocare in altri contesti. Beato te che non lo hai mai sperimentato!
...mi spiace che hai giocato con le persone sbagliate 🤷‍♂️
 

patroclo

Utente di lunga data
Ma guarda che ho capito che, chiuso in certi contesti, è un gioco che aiuta l'eccitazione.
Posso dirlo che non ho mai appellato uno puttano nel durante? Eh... :)
...ma si, anche perchè credo verrebbe da ridere ad entrambe, sarebbe una forzatura lessicale ammazzaormoni
 

Foglia

utente viva e vegeta
...ma si, anche perchè credo verrebbe da ridere ad entrambe, sarebbe una forzatura lessicale ammazzaormoni
Appunto. E playboy o sciupa femmine altrettanto ammazzerebbero l'ormone. Forse ora è però più chiaro perché parlavo della ambivalenza di questa parola. Detto ciò, e lo ripeto, starei molto più a guardare se in quel momento eccita anche me. E ribadisco Anche, senza farmi troppe domande, all'interno di rapporti dove non è neanche minimamente il caso che me le ponga. Al momento, va bene così :)

Ma non mi è possibile negare il retaggio di una parola, o non capire perché ad alcune possa dare fastidio sempre, e a prescindere.
 

abebis

Utente di lunga data
Ma guarda che ho capito che, chiuso in certi contesti, è un gioco che aiuta l'eccitazione.
Posso dirlo che non ho mai appellato uno puttano nel durante? Eh... :)
Puttano non esiste neanche sul vocabolario. Forse, a livello di stigma sociale un termine grossomodo equivalente potrebbe essere cornuto: del resto, da che mondo è mondo l'arbitro è cornuto, non stronzo o puttaniere... :)

Puoi provare a dirgli "sssììììì.... sei il mio cornuto!!!!" la prossima volta... :)
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Appunto. E playboy o sciupa femmine altrettanto ammazzerebbero l'ormone. Forse ora è però più chiaro perché parlavo della ambivalenza di questa parola. Detto ciò, e lo ripeto, starei molto più a guardare se in quel momento eccita anche me. E ribadisco Anche, senza farmi troppe domande, all'interno di rapporti dove non è neanche minimamente il caso che me le ponga. Al momento, va bene così :)

Ma non mi è possibile negare il retaggio di una parola, o non capire perché ad alcune possa dare fastidio sempre, e a prescindere.
Bella la diversità tra noi donne :)
 

Foglia

utente viva e vegeta
Puttano non esiste neanche sul vocabolario. Forse, a livello di stigma sociale un termine grossomodo equivalente potrebbe essere cornuto: del resto, da che mondo è mondo l'arbitro è cornuto, non stronzo o puttaniere... :)

Puoi provare a dirgli "sssììììì.... sei il mio cornuto!!!!" la prossima volta... :)
Considerato che ha una compagna, non so come potrebbe reagire :)
 

abebis

Utente di lunga data
Considerato che ha una compagna, non so come potrebbe reagire :)
Appunto: se ho ben capito quanto intende @ipazia , è proprio dalla sua reazione che si capisce come lui si colloca rispetto alla questione!

Del resto, se troia può essere (secondo alcuni) un'offesa oppure un acceleratore dell'eccitazione a seconda del contesto, perché non può esserlo anche cornuto?

Io mi immagino che se sono nella loro intimità un cuckold e la sua donna, se lei gli sussurra nell'orecchio "sssììììì.... sei il mio cornutone", direi che lui dovrebbe eccitarsi a razzo. ;)
 

Foglia

utente viva e vegeta
Appunto: se ho ben capito quanto intende @ipazia , è proprio dalla sua reazione che si capisce come lui si colloca rispetto alla questione!

Del resto, se troia può essere (secondo alcuni) un'offesa oppure un acceleratore dell'eccitazione a seconda del contesto, perché non può esserlo anche cornuto?

Io mi immagino che se sono nella loro intimità un cuckold e la sua donna, se lei gli sussurra nell'orecchio "sssììììì.... sei il mio cornutone", direi che lui dovrebbe eccitarsi a razzo. ;)
Mmm :)
Pure a me era venuta (vagamente) in testa l'immagine del cuckold, ma senza bull direi che non si può fare 😂. Seriamente: non mi eccita l'idea del dargli del cornuto, al di là del fatto che il richiamo alla compagna ( che mi è venuta in mente per prima, quando hai parlato di dargli del cornuto) non piace molto neppure a me ;)
Credo che in questo tipo di immaginari, maschili e femminili, viaggiano cose che possono essere molto diverse, comunque :)
Per parte mia, un epiteto "spinto", al momento giusto e nel contesto giusto, con lui, non è poi così male. Ma per ora non trovo eccitante lanciarne :)
Siamo in una fase di "rodaggio ", comunque :), e di scoperta :)
 

Brunetta

Utente di lunga data
A parte c’è nessuno sta attaccando @Brunetta che per altro nel caso saprebbe ben difendersi da sola
C’è un confronto che avviene, per esempio, tra me e lei anche in privato su due posizioni diverse.
sinceramente nel rispetto di tutti trovo che in molti facciano un sacco di seghe mentali su significati, bisogni ecc ecc per qualcosa che davvero non ha per me tutto sto significato intrinseco da trovare
Stiamo parlando di sesso. Ognuno lo vive a modo suo e ognuno con le proprie motivazioni che non dovrebbero essere messe in discussioni. Si può cercare di capire ma accettando appunto che ognuno da un significato diverso
Non accolgo bisogni per far contento qualcuno
Mi accerto che a quella parola o atto diamo lo stesso significato in quel preciso momento e se mi va bene e condivido bene se no stoppo
A volte le cose sono molto semplici , questa necessità continua di complicarle fa diventare tutto pesante e toglie il “bello” e la naturalezza delle cose
 

Brunetta

Utente di lunga data
so solo che a letto non potrei mai stare con una donna che non considero la mia zoccola, la mia troia, la mia puttana, la mia vacca....ma solo perchè io non potrei essere meno del suo zoccolo, troio, vacco, puttano.... potrei anche dire che deve essere una morta di cazzo quanto io sono un morto di figa ( ma sono la sua figa e il mio cazzo).
La differenza è tutto nel "a letto", o per essere più esaustivi direi anche: in macchina, sulla lavatrice, sul tavolo, sul divano, sul bancone della cucina, in poltrona, sul pavimento, in doccia, in vasca, in mare, al lago....
Siamo tutti d'accordo che le parole hanno un significato, ma trovo veramente "strano" non riuscire a decontestualizzarle e ricontestualizzarle
Oh santo cielo Benedetto!
Ma è difficile da capire che per altre persone il sesso non è roba da maiali? E non si tratta di essere freddi o angelici, ma di considerare umano il sesso e senza nulla di sporco o morboso.
 
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Brunetta

Utente di lunga data

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Oh santo cielo Benedetto!
Ma è difficile da capire che per altre persone il sesso non è roba da maiali? E non si tratta di essere freddi o angelici, ma di considerare umano il sesso e senza nulla di sporco o morboso.
E chi ha parlato di sporco e morboso?
Qualcuno qui lo considera così?
 

Skorpio

Utente di lunga data
so solo che a letto non potrei mai stare con una donna che non considero la mia zoccola, la mia troia, la mia puttana, la mia vacca....ma solo perchè io non potrei essere meno del suo zoccolo, troio, vacco, puttano.... potrei anche dire che deve essere una morta di cazzo quanto io sono un morto di figa ( ma sono la sua figa e il mio cazzo).
La differenza è tutto nel "a letto", o per essere più esaustivi direi anche: in macchina, sulla lavatrice, sul tavolo, sul divano, sul bancone della cucina, in poltrona, sul pavimento, in doccia, in vasca, in mare, al lago....
Siamo tutti d'accordo che le parole hanno un significato, ma trovo veramente "strano" non riuscire a decontestualizzarle e ricontestualizzarle
Ho capito, ma mi rincresce informarti che la "TUA puttana" non esiste, nel senso che è un controsenso

Nel senso che se è una puttana, è di chi la paga e per il tempo che la paga, e non può essere altro che di sé stessa

Se è una puttana senza protettore.

Poi capisco affettuosamente l'eccitazione nel pensare quanto scrivi

Fossi una donna la troverei quasi tenera, ti dirò (eccitante molto meno, ma tanto io sono un uomo e quindi non conta)

Quindi come fai a arrogarti addirittura il possesso di una puttana (che per sua natura la da Banalmente a chi la paga?)

Se invece è così per dire.. per farsi du risate o per "dai su giochiamo a eccitarci tu sei la mia puttana ed io il tuo magnaccia" allora va bene

Però siamo quasi sul piano dei filmini di Alvaro Vitali Lino Banfi e Edwige Fenech

E continuo a credere che i discorsi della Cortellesi non di riferissero a situazioni di quel tipo.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Non siamo però a comparti stagni. E mi chiedo (Anche perché ho avuto, ho consentito anche) esperienza del contrario, fino a che punto sia una dinamica producente all'interno di un rapporto "strutturato. Dove per strutturato intendo (forse sbagliando parola, ma non me ne vengono in mente altre per ora) un rapporto con continuità nel futuro, progettuale, in cui non si dividono soltanto i momenti "belli". E allora ci troviamo di fronte a una parola (troia, puttana) carica di significati potenzialmente passibili di essere sdoganati in altri contesti. Per come mi trovo io ora :), penso che possa essere eccitantein un "apice", ma vada bene in contesti dove non so indaga troppo cosa porta in sé quella parola. Semplicemente non si indaga troppo, e la si piglia, per quel che è, in quel momento. Perché tanto più che tante verifiche non occorrono. Ieri al mare con la mia amica abbiamo conosciuto un po' di tipe strampalate, e non so bene come, ma abbiamo iniziato a raccontarci, più o meno come capita qui :) Una di queste, che aveva avuto una relazione con uno impegnato, a conclusione della stessa, si è sentita addirittura rinfacciare il tempo "perso per stare dietro a lei. Tradotto in soldi eh, visto che lui rinunciava a guadagni per vederla, o almeno così le ha detto. Nel durante, trattata come una regina, cito testualmente ciò che ha detto lei. Quando questo mascheramento non è servito più, oplà che sono saltate fuori tutte le rinunce finanziarie del poveretto, e di qui che lei era costata come, se non più di una puttana. Non so se la chiamasse troia nel durante 😂, ma il succo è che lei non aveva avuto mai modo di.... io lo chiamo "avere esperienza, delle parole di lui". E niente.... Nel mentre, se giochi, non puoi che avere fiducia, ma senz'altro ben più ascolto dell'altro nel caso in cui queste parole vengano usate da chi non è semplice accompagnatore, ma compagno di vita. Però devo anche dire che sono in una fase è in condizioni in cui, se la parola viene detta al momento giusto, e mi eccita, poche menate è va bene così. Se al contrario pensassi a una relazione più profonda (completa) starei molto più in guardia sui fatti ;). Vero senz'altro che vale pure il contrario. Ma non vedo una così abissale differenza di contesti (cioè tra lo scopare è il resto del vivere in relazione). Probabilmente il tutto sta, per me (ripeto, per me, ora) in come mi sento. Il resto? Così rispondo anche a @Nocciola : è già dura conoscere noi stessi, che una conoscenza così approfondita degli abissi dell'altro io non me la sogno neanche :) Posso solo stare ai fatti, e dove non ce ne sono, o ce ne sono pochi, basarmi sulle mie sensazioni. Giuste o sbagliate che siano, pazienza quando non lasciano troppi rimpianti :)
Comunque per dire (anche in altro campo): vi ho raccontato cose che mi hanno profondamente ferita, dette da mia madre. Io, quelle cose, le sapevo comunque di già. È solo che non ho più chiuso gli occhi.
Non siamo a compartimenti stagni, è vero, e delle dinamiche che si possono innescare, si può anche parlare, benché alla fine sono roba dei diretti interessati

In buona sostanza: ognuno si arrangera' 😀

Io però ritorno sul significato e sulla capacità di spiegare

@patroclo che ha offerto con spontanea sincerità i suoi moti che intercetta in se, dice ad esempio: tu sei la MIA puttana

Ecco.. se io fossi la puttana in questione, vorrei capire cosa cappero sta dicendo a me e di me

In due parole: che vor di??

Perché una puttana a casa mia è una che, contro pagamento di una somma di denaro, offre il suo corpo per X ore a avventori.

Quindi che vor di puttana?
E soprattutto che vor di MIA puttana?

Che ti gira nel cervello mentre dici queste parole?
 

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum
Porca troia (🤭) ma questo discorso non si era già fatto? 🤔
 

Foglia

utente viva e vegeta
Non siamo a compartimenti stagni, è vero, e delle dinamiche che si possono innescare, si può anche parlare, benché alla fine sono roba dei diretti interessati

In buona sostanza: ognuno si arrangera' 😀

Io però ritorno sul significato e sulla capacità di spiegare

@patroclo che ha offerto con spontanea sincerità i suoi moti che intercetta in se, dice ad esempio: tu sei la MIA puttana

Ecco.. se io fossi la puttana in questione, vorrei capire cosa cappero sta dicendo a me e di me

In due parole: che vor di??

Perché una puttana a casa mia è una che, contro pagamento di una somma di denaro, offre il suo corpo per X ore a avventori.

Quindi che vor di puttana?
E soprattutto che vor di MIA puttana?

Che ti gira nel cervello mentre dici queste parole?
Probabilmente carichi la questione di un significato che non c'è :)
Vale a dire che quando @patroclo la chiama la "sua" puttana, sta pensando alla sua maiala (non vado oltre perché altrimenti dobbiamo spostarci in Maremma :D ), senza dare al termine l'accezione della zoccola che va con tutti. E con questo mi spiego perché infatti non riesca ad immaginare che la parola possa dare fastidio, lo avevo capito nel mentre ha descritto quello che è il significato, nel crescendo per lui (ma @patroclo, se non fosse così, ovviamente correggimi :) ). Che poi, da questo punto di vista, io esperienze dirette non ne ho, ma posso immaginare che al di là del pretendere ciò che si vuole perché c'è un corrispettivo in denaro, una puttana non sia particolarmente "coinvolta" in ciò che fa.... Ma qui parte forse anche una serie di immaginari miei :D, ripeto :), per come lo ha descritto lui mi pare francamente più probabile che in quel "MIA" sia più che altro contenuta una serie di "porcaggine" (chiamiamola così), più che di elargizione a pagamento. Sul richiamo alla promiscuità non so che dirti.... @patroclo al limite risponderà :)

Credo che questo discorso "non parta" in quel momento, e che più banalmente girerà nel cervello la prima roba che faccia eccitare lui e la sua partner (magari non necessariamente in questo ordine, se sai cosa fa eccitare l'altra parte e che aiuta a far culminare o progredire te :) ).

Non credo che sia roba solo da Alvaro Vitali & dintorni, certamente verrebbe da ridere anche a me se durante un intero rapporto uno abusasse di questi appellativi. Mentre la "parolina" o meglio la frase al momento giusto ("nel".... momento giusto) a me non dispiace. Sono abbastanza "basica", e per ora va bene così :), però ad esempio non mi viene il viceversa, cioè raramente mi è capitato di usare epiteti o frasi ad hoc, in effetti e a pensarci era stata più una cosa "di gioventù" :)

Senza entrar troppo nei miei gusti o in dettagli :) rispetto al passato (non calcolo in questo discorso le ultime volte con l'ex, dove se guardavo il soffitto era già una cosa poi non tanto "negativa") sono cambiata. Anche i "ruoli" giocati...., ma come ho già detto in altre occasioni con l'ex fu una perdita graduale e verso il basso di certi alfabeti che adesso sto riespandendo e riscoprendo, piano piano, quindi ancora troppo presto per dire :)
Prima comunque contava più "la pratica" (ti ricordi di quando parlai della sega che sparì o quasi dal mio repertorio, poiché lui diceva che non fossi in grado di farla bene? :) ), ora senz'altro molto più ciò che sento (anche perché se uno mi desse dell'incapace senza spiegarmi e/o guidarmi come e cosa gli piace, o stiamo giocando di gusto in quel ruolo :D, o altrimenti lo mando affanculo ;) ).
 
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