:rotfl::rotfl::rotfl:Siamo tutti condannati a morte e senza scampo.
Meglio arrivarci come Rita Levi Montalcini che da giovani.
Ero molto preoccupata quando i figli erano piccoli. Ora sono abbastanza serena. Poi per battere Rita ho un po' di tempo.
:up::rotfl::rotfl::rotfl:
si e prelevare sangue per analisi che nel caso mio o di altri sono frequentissimeLa funzione è di poter fornire farmaci senza fare mille buchi? Scusa L'ignoranza.
:abbraccio:si e prelevare sangue per analisi che nel caso mio o di altri sono frequentissime
diciamo che facendo infusione di farmaci nel lungo periodo poi le vene si induriscono e non ne ricevono, ne danno sangue quando fai i prelievi, quindi in casi di terapie lunghe e/o devastanti per comodità si mette port a catch o CVC
poi spiegherò perché per me si è scelto CVC che è più rognoso in quanto via aperta per infezioni molto a rischio
io non faccio cure devastanti ma lunghe e più che altro le mie vene non si trovano nemmeno in situazioni di normalità figurati in corso di malattia![]()
E che cacchio però!!!....imprevisti e probabilità ....
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io l'ho presa a ridere che tanto piangere, già detto, serve a una bella sega... Sicché sono tornata sopra al DH per aggiornare infermieri e medici e via così ... Sempre avanti tutta :up:
... To be continued...
:unhappy: Capito.Anche per me si era parlato di CVC, ma poi hanno deciso di soprassedere, leggendoti direi per fortuna, preferisco qualche "forata" in più...
Per spiegare a @Brunetta , quando fai molti prelievi e/o per motivi di terapie hai un traffico "intenso" di flebo e medicinali nelle vene, queste tendono ad indurirsi, ad essere più complicate da "trovare" per le infermiere e ad essere meno ricettive, sia in entrata che in uscita. La "attrezzatura" che hanno installato a @Fiammetta , dovrebbe ovviare a questo inconveniente, altrimenti, come succede spesso a me devono "forarti" anche più volte finchè non trovano una via percorribile.
Esatto :up:Anche per me si era parlato di CVC, ma poi hanno deciso di soprassedere, leggendoti direi per fortuna, preferisco qualche "forata" in più...
Per spiegare a @Brunetta , quando fai molti prelievi e/o per motivi di terapie hai un traffico "intenso" di flebo e medicinali nelle vene, queste tendono ad indurirsi, ad essere più complicate da "trovare" per le infermiere e ad essere meno ricettive, sia in entrata che in uscita. La "attrezzatura" che hanno installato a @Fiammetta , dovrebbe ovviare a questo inconveniente, altrimenti, come succede spesso a me devono "forarti" anche più volte finchè non trovano una via percorribile.
Ciao :inlove:Cara Fiamma,
ti leggo e ti ammiro per il tuo coraggio, la tua forza, la tua determinazione.
Sembrano fasi fatte, lo so. E lo so che lo sai.e chissà quante ne sentirai e ne starai sentendo, in questo periodo. Quante frasi d'incoraggiamento, quanto calore, quanto affetto starai ricevendo.
La gente sgomita per sostenerti, l'affetto ti quasi soffoca, tutti vogliono farti sentire che non sei sola.
Hai postato un link molto "forte", coraggioso, parlando della morte. Ecco, di fronte alla Morte comunque siamo soli.
Possiamo essere circondati di persone, affetto, amore, tutto quello che vogliamo ma..nel momento supremo siamo soli. Si nasce da soli, si muore da soli.
Il mio rapporto con la morte è cambiato Fiamma, e lo sai. Lo sai perché ogni tanto te lo scrivo, che sto ancora frastornata.
La mia analista dice che è il senso di colpa dei sopravvissuti, chi scampa ad una strage, direttamente o indirettamente, cova questa specie di tristezza dentro, che appanna un po' la grande gioia di non essere tra coloro che sono morti. feriti. o che piangono i morti.
Il terremoto in pochi secondi dissolve l'essere nel nulla. Tanto tempo, tanta cura per far crescere e preservare una vita e in pochi istanti si azzera tutto.
Il rapporto con la morte cambia, per forza di cose.
"Siamo solo di passaggio" dicono, è vero. La caducità della vita..eeeh Ungaretti a scuola. Quanti pensieri sul "carpe diem", dall'epoca classica (sti cavoli di greci, stavano avanti) al Rinascimento, quanti e quanti hanno cercato di afferrare il senso di questa vita, così breve, così legata alle coincidenze, al caso, al momento giusto nel posto giusto, a quell'attimo che può salvarti o condannarti, a quella fatalità per cui il terremoto c'è di notte e non di giorno, per cui la terra trema il 24 agosto e non il 14, per cui la faglia si spacca nel 2016 e non gli anni prima, e non anni prima a caso, sai "passavo di lì un'estate per caso", "uh, una volta anche io andai ad Amatrice", no, intendo mesi interi per un ventennio, che stavi lì tutti i giorni, sempre lì. Quante serate in quel pub, quello attaccato all'Hotel Roma, piccolo bugigattolo chiuso - si fumava dentro, ti riducevi un cencio tutte le sere - i miei amici dicono "avremmo fatto la fine del topo", eh. E quanti che conoscevamo, hanno fatto la fine del topo. In un posto così tranquillo che il massimo dell'evento pericoloso è che ti esce una mamma cinghiala incazzata di notte..
Questi pensieri non servono a nulla, lo so, sono inutili, spazzatura cognitiva, ma al momento ancora non riesco a liberarmene.
Forse perché più della mia, temo la morte delle persone care, e ho avuto paura, tanta paura Fiammè. Quella mattina, non dimenticherò mai il sapore della paura. Gli arti che non rispondono, lo stomaco che si contrae, il cervello che sta a 3.000 - l'adrenalina - , l'impotenza di essere così lontana, e poi il sollievo.
Ho paura adesso, sai? Adesso ho paura. E non mi vergogno a dirlo, a nulla serve fare " i falsi eroi" per me.. ho paura. E al tempo stesso assaporo la vita come dono meraviglioso, unico e immenso, e cerco di non sprecare più tempo, cerco di non arrabbiarmi, di non lamentarmi di stupidaggini, di non imbufalirmi come un toro furioso per le ore di traffico, o l'incompetenza dei colleghi - a causa della quale devo fare il doppio lavoro.
Ci provo almeno.
Ti leggo e ti ammiro Fiamma, il tuo Angolo della Sfiga è un manifesto al coraggio, un inno alla vita nella sua essenza più profonda, un calcio in culo al pessimismo e alla depressione.
Grazie di rendermi partecipe di tutto questo, il tuo percorso mi è prezioso.
Ho scritto senza rileggere e senza badare alla forma, inutile precisazione, so che tu non ci baderai![]()
Un abbraccio,
F.
Ti sono molto grata per questo tuo affidarti. Mi fa capire aspetti che non immaginavo....oltre le divagazioni....
Gli ultimi due post del mio racconto ( la dama nera e imprevisti o probabilità )...hanno deviato un po' il racconto quindi ripristino la sequenza temporale
Passata Pasqua e l'episodio del ritorno dei dolori lancinanti, divenni come detto una paziente modello, più per necessità che per virtu, digiamocelo ( cit. La Russa)
il primo appuntamento con il DH Onco era stabilito per l'8 aprile 2015 e lì mi recai accompagnata dai miei amici Ciccio il busto e la mia amica Rossella ( la carrozzella), e da un baldo autista che spingeva Rossella e guidava la mia auto.
Durante il primo colloquio il medico ribadii che stando le cose come evidenziato dai vari esami diagnostici di operazione radicale per estirpare la massa non se ne parlava, Nada de Nada, scordatelo !!!!![]()
Quindi si cominciava una cura di prima linea ( cioè il protocollo più adatto al mio istologico da biopsia ) che consisteva nella infusione mensile di acido zoledronico, terapia per bocca giornaliera e 1 iniezione mensile.
obiettivo regressione della malattia, iniziava così il terno al lotto, chi voleva scommettere poteva rivolgersi ai booksmakersquote 1:15 più o meno :singleeye::rotfl:"gli a fa o non gli a fa" booooohhh :carneval:
prima di attivare le cure toccava risolvere due problemi ( ancora :incazzato:ma porca la pupattola ) :
1) inserire port ( che poi divenne CVC ) per il solito discorso che le vene si nascondevano e collassavano
2) intervenire con bonifica dentale ...causa : l'effetto dell'acido zoledronico tende a sviluppare necrosi della mandibola
Quindi onde evitare di dover passare il tempo libero a tagliare pezzi di mandibola necrotizzate si avvia la bonifica
Che consiste nel verificare se ci siano anche piccolissime carie da curare o estrazione di denti cariati e/o di radici trattati con devitalizzazione
io avevo fatto due devitalizzazioni in passato quindi toccava togliere dente e radice .
si iniziò con il dentista
arrivai in ambulatorio baldanzosa che vuoi che sia togliere un dente, già fatto! Pfui na sciocchezza :mexican:
panoramica, punturina anestetica, è strap, strop dente estratto e con lui la radice, facile no ?
Manco per un cappero :unhappy: mi son fatta 3 ore dico 3 : facendo. aaaaahhhhhhhhhhhhhh con divaricatore, figata !!!!
motivo ?
La radice devitalizzata era diventata un tutt'uno con la mandibola e si era ossificata ma era necessario estrarla, quindi incisione con bisturi, trapano, pinza per estrarre tira di qua, tira di là, un pezzetto alla volta e si ricomincia ... Piano piano ... ogni tanto il dentista si fermava a bere un bicchier d'acqua come fosse un pugile che fa pausa tra un round e l'altro
dal canto mio ormai non sentivo più le mandibole, vuoi per l'anestetico fatto più volte, vuoi per il divaricatore che ormai mi aveva costretto ad una posa innaturale, boh non sentivo sensibilità zero
dopo 3 ore ... Alleluia si riuscii a finire il lavoro... Uscì da lì con un volto praticamente tumefatto e gonfio come se mi avessero menato e con due sacchetti di ghiaccio secco attaccati alla guancia, un mostro :rotfl:
la cosa fu utile, tutto sommato, perché le persone che attendevano il loro turno per entrare eran bloccate lì da 3 ore e penso mi avrebbero picchiato selvaggemente se non mi avessero vista ridotta così, un Rocky in gonnella :rotfl:
io ero piuttosto sfavata, soprattutto perché dopo una settimana sarei dovuta tornare per togliere il secondo dente devitalizzato :embolo:
.... Ti be continued. ...
Per mia (fortunata) ignoranza mi fai capire aspetti diciamo collaterali che non conoscevo.ora mi incuriosisci e attenzione che la mia curiosità non soddisfatta mi rende insonne
domani potrei svegliarmi così
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Ok, in un certo senso è un mondo a partePer mia (fortunata) ignoranza mi fai capire aspetti diciamo collaterali che non conoscevo.