Cattivik ha dato una risposta, infatti.
Io ritengo che il termine amante sia qualcosa che lascia presupporre un impegno relazionale superiore.
Se uno ha un amico, ha qualcuno con cui c'è un modesto impegno, fatto più di svago, sesso quando capita, in cui magari non si pretende neppure troppa sincerità, chiarezza negli intenti, fedeltà. E' una relazione più easy come il termine soft lascia intendere.
E' la questione delle "Etichette" che ha portato il thread su un'altra strada, più tortuosa.
Si e no.
Ieri Cattivik ha precisato con una certa enfasi di avere amiche, e ASSOLUTAMENTE NON AMANTI. Ed ha individuato nel distinguo che appunto le amiche sono questioni genitali, la bombata insomma, mentre con l'amante c'è un progetto, c'è condivisione.
Ho trovato personalmente abbastanza singolare anche questo. Quale è il confine (c'è eh) per poter escludere la condivisione nel momento in cui il cazzo si infila nella figa? Perché è vero che se do' al sesso un significato interno esclusivamente introspettivo quella condivisione manca. Ma non di tutto. Almeno non del piacere. Ciascuno il suo finché vuoi. Amico e' una parola che mi evoca proprio condivisione. L'altro aspetto che trovo singolare e' la condivisione DI UN PROGETTO con l'amante, o comunque di altro, là dove si sa che al più si condivide qualche bel momento circoscritto nella bolla. Benissimo. E con l'amica?
Di qui, le etichette di [MENTION=6586]Skorpio[/MENTION] , che mi sono tornate in mente. "non uso amante perché non voglio etichettare". Evidentemente in un preciso senso, perché comunque da una definizione non si scappa. Quindi io credo che il motivo di non apporre etichette sia impossibile. Ed anzi sia vero il contrario. Vedo molte più etichette nell'amica di [MENTION=2886]Cattivik[/MENTION] (ed anche in quella di [MENTION=6586]Skorpio[/MENTION]) di quante ne vedo nel termine amante, ad essere proprio sincera.