Emergenza Covid-19

bettypage

Utente acrobata
c'è una regola base per affrontare i problemi.
guardare il problema.

Ripulito dalla speranza.

Questi non mi sembrano per niente tempi incerti.
A me sembra un tempo particolarmente certo.

In cui il velo fra la vita e la morte si è assottigliato.

Questo vedo io.

E' la possibilità di fare davvero una valutazione di sistema e trarne insegnamento.

E se voglio imparare, il sistema lo devo guardare senza giustificazioni.
Non per lamentarmene.
Per leggerlo.
Se siamo una armata brancaleone, non è che dicendoci quanto siamo bravi o stupidi cambia qualcosa.
Quello restiamo.

Che poi, ci si trovi dentro roba positiva, sono pienamente d'accordo.

Ma mentre si combatte si combatte.
Io sono marziale in questo.

La disciplina di cui parlavo riguarda anche questo.
Essere marziali e non distratti.

Da me, come in altri posti immagino, ci sono i blocchi.
La gente continua a passarci. A provarci almeno.

Stanno iniziando a fioccare le multe.
E le lamentele per le multe. :LOL:
Ma il fatto che provino a forzare i blocchi è scontato. C'è un po' di stupidita, che non si può abbattere, e paura.
(segnalo che le sazioni oltretutto finiscono nel casellario giudiziale...)
Come ho letto nell'articolo che ho postato ieri le responsabilità sono soprattutto a monte, nella privatizzazione selvaggia della sanità, e ancora più su, su gli equilibri precari di un capitalismo cannibale. Accusare il popolino di essere indisciplinato fino ad un certo punto. Ognuno ha la sua responsabilità per carità ma chi sanziona le teste di minchia che ci guidano verso il burrone?
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
la differenza tra me e te, è che tu fai finta di capire per non sembrare stupito. Sei oltre la stupidità, perché non ti poni mai domande e non hai mai dubbi.
No, la differenza fra me e te è che io vivo in mezzo ai medici e la vedo dall'altra parte del sistema. E mi pongo dubbi reali a differenza dei tuoi che sono da utente medio di social.
e siccome io ho dei problemi non mi preoccupo, ma me ne occupo, ho già cominciato a parlarmi il culo in vista di quello che arriverà, visto che il coronavirus non è che una caccola in confronto alle pandemie farmacoresistenti che ci aspettano di qui ai prossimi 30 anni con il surriscaldamento globale. Siccome ho figli e nipoti che in futuro potrebbero avere bisogno di un ambiente isolato, ho già comprato una casa in montagna con una sorgente d'acqua nel terreno e la sto allestendo per Isolamenti prolungati. Niente bunker nucleari da americani pazzi con la sindrome della bomba o dell' apocalisse zombie, ma almeno se c'è da stare isolati senza neanche uscire per fare la spesa sei autosufficiente davvero.
Anche perché il coronavirus, a prescindere dal fatto che ha una serie di effetti molto positivi come quello di liberarci dai pensionati a noi poveri contribuenti, ha dimostrato una cosa molto importante: che in caso di problemi su larga scala il sistema non può salvare tutti, che i diritti per tutti non esistono, se non sulla carta, è che affidarsi al sistema vuol dire sottoporsi ad un sistema di selezione che invariabilmente lascia qualcuno a piedi.
E comunque aver fede nella scienza, mica vuol dire non porsi dubbi, vuol dire porsi dubbi Giusti. se pensi che pregare Santa Lucia ti aiuti Più che andare dall'oculista Mica è un problema mio :LOL:
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Ma il fatto che provino a forzare i blocchi è scontato. C'è un po' di stupidita, che non si può abbattere, e paura.
(segnalo che le sazioni oltretutto finiscono nel casellario giudiziale...)
Come ho letto nell'articolo che ho postato ieri le responsabilità sono soprattutto a monte, nella privatizzazione selvaggia della sanità, e ancora più su, su gli equilibri precari di un capitalismo cannibale. Accusare il popolino di essere indisciplinato fino ad un certo punto. Ognuno ha la sua responsabilità per carità ma chi sanziona le teste di minchia che ci guidano verso il burrone?
Guarda. Riprovo.

Rompo un vaso.
Il vaso è rotto.

Ho diverse opzioni per affrontare l'evento.

(con la testa) Vado nel passato. Per lamentarmene.
E allora inizio ad incazzarmi con G. perchè l'ha messo in un posto in cui passando avrei potuto urtarlo e romperlo.
Oppure inizio a arrabbiarmi con me stessa perchè non sono stata attenta etc etc

(con la testa) Vado nel passato. Per imparare.
E allora posso ragionare sul fatto che quel vaso era in un punto in cui probabilmente passando avrebbe rischiato di essere urtato.
E posso ragionare intorno al fatto che mentre mi muovo in casa se sono sovrappensiero rrischio di urtare cose.
E posso chiedermi da cosa dipenda la mia distrazione. Per individuare strategie che la diminuiscano.

(con la testa) Vado nel futuro.
E allora mi metto ad individuare a priori che esser passata aver rotto il vaso mi insegnerà a fare maggiore attenzione nei miei movimenti. A decidere meglio i posti in cui posizionare vasi.
Oppure mi spavento per la rottura del vaso e inizio a pensare che non metterò più vasi in casa chè magari li rompo passando.

Questi movimenti sono solo teorici.
Sono pensiero. Riguardano aggiustamenti che la mente fa per girare intorno al qui e ora.

Il qui e ora è facile.
Il vaso è rotto.
I cocci sono sparsi ovunque e la terra anche.
I gatti ci stanno correndo dentro e me la spargono in tutta casa.

Cosa mi serve per mettere in ordine?

Scopa, paletta e guanti.
Un sacco per metterci dentro la terra.
Attenzione, che rischio di tagliarmi coi cocci.
Valutare lo stato della pianta.
Trovare un altro vaso per recuperare la terra e ripiantare la pianta.
Chiudere i gatti nell'altra stanza mentre faccio queste cose per evitare che peggiorino il casino.

Ecco.

Io mi riferisco al fatto che ora serve stare nel qui e ora.
Poi, dopo che non ho terra, acqua e cocci ovunque potrò iniziare a pensare a come accomodare meglio i vasi per il futuro e agli errori di valutazione che mi hanno condotto ad avere un vaso rotto.

Sono interessantissimi quegli articoli.
Sono centrati.

Ma si riferiscono al pensiero. All'organizzazione del pensiero per poter passare ala fare.
Oppure per decidere di metteresi in un'altra stanza e non rompere i coglioni però.

Questo intendo per marzialità.

O puoi fare la tua parte o zitto e mosca.

E sto dicendo che al netto di tutta la bellezza del PENSIERO positivo, serve entrare nel qui e ora.

Capisco che serva accompagnare nella dissonanza, e tutto sommato a mio parere da questo punto di vista i comunicatori lo stanno facendo piuttosto bene.

Anche loro lavorano col materiale che hanno.

quanto all'ultima tua domanda...io la vedo così.

Intanto la sfango cercando di avere meno perdite possibili.

Poi vedrò.

Adesso punire qualcuno non serve ad un cazzo se non sfuggire alla situazione andando negli immaginari.

E dovendo scegliere fra immaginari, mi guardo castelvania su netflix che mi rilasso di più.
Perchè è evidentemente una distrazione.
Non è una illusione.
 

Darietto

Utente di lunga data
No, la differenza fra me e te è che io vivo in mezzo ai medici e la vedo dall'altra parte del sistema. E mi pongo dubbi reali a differenza dei tuoi che sono da utente medio di social.
e siccome io ho dei problemi non mi preoccupo, ma me ne occupo, ho già cominciato a parlarmi il culo in vista di quello che arriverà, visto che il coronavirus non è che una caccola in confronto alle pandemie farmacoresistenti che ci aspettano di qui ai prossimi 30 anni con il surriscaldamento globale. Siccome ho figli e nipoti che in futuro potrebbero avere bisogno di un ambiente isolato, ho già comprato una casa in montagna con una sorgente d'acqua nel terreno e la sto allestendo per Isolamenti prolungati. Niente bunker nucleari da americani pazzi con la sindrome della bomba o dell' apocalisse zombie, ma almeno se c'è da stare isolati senza neanche uscire per fare la spesa sei autosufficiente davvero.
Anche perché il coronavirus, a prescindere dal fatto che ha una serie di effetti molto positivi come quello di liberarci dai pensionati a noi poveri contribuenti, ha dimostrato una cosa molto importante: che in caso di problemi su larga scala il sistema non può salvare tutti, che i diritti per tutti non esistono, se non sulla carta, è che affidarsi al sistema vuol dire sottoporsi ad un sistema di selezione che invariabilmente lascia qualcuno a piedi.
E comunque aver fede nella scienza, mica vuol dire non porsi dubbi, vuol dire porsi dubbi Giusti. se pensi che pregare Santa Lucia ti aiuti Più che andare dall'oculista Mica è un problema mio :LOL:
Si, come paziente della neuro.

Guarda che i tuoi continui epiteti e commenti costantemente autoreferenziali non servono a mostrare me come utente medio di social, ma te come tipico utente leone da tastiera.


p.s. distaccarti dal gregge non ti rende automaticamente pastore: rimani sempre una percora.
 

bettypage

Utente acrobata
Guarda. Riprovo.

Rompo un vaso.
Il vaso è rotto.

Ho diverse opzioni per affrontare l'evento.

(con la testa) Vado nel passato. Per lamentarmene.
E allora inizio ad incazzarmi con G. perchè l'ha messo in un posto in cui passando avrei potuto urtarlo e romperlo.
Oppure inizio a arrabbiarmi con me stessa perchè non sono stata attenta etc etc

(con la testa) Vado nel passato. Per imparare.
E allora posso ragionare sul fatto che quel vaso era in un punto in cui probabilmente passando avrebbe rischiato di essere urtato.
E posso ragionare intorno al fatto che mentre mi muovo in casa se sono sovrappensiero rrischio di urtare cose.
E posso chiedermi da cosa dipenda la mia distrazione. Per individuare strategie che la diminuiscano.

(con la testa) Vado nel futuro.
E allora mi metto ad individuare a priori che esser passata aver rotto il vaso mi insegnerà a fare maggiore attenzione nei miei movimenti. A decidere meglio i posti in cui posizionare vasi.
Oppure mi spavento per la rottura del vaso e inizio a pensare che non metterò più vasi in casa chè magari li rompo passando.

Questi movimenti sono solo teorici.
Sono pensiero. Riguardano aggiustamenti che la mente fa per girare intorno al qui e ora.

Il qui e ora è facile.
Il vaso è rotto.
I cocci sono sparsi ovunque e la terra anche.
I gatti ci stanno correndo dentro e me la spargono in tutta casa.

Cosa mi serve per mettere in ordine?

Scopa, paletta e guanti.
Un sacco per metterci dentro la terra.
Attenzione, che rischio di tagliarmi coi cocci.
Valutare lo stato della pianta.
Trovare un altro vaso per recuperare la terra e ripiantare la pianta.
Chiudere i gatti nell'altra stanza mentre faccio queste cose per evitare che peggiorino il casino.

Ecco.

Io mi riferisco al fatto che ora serve stare nel qui e ora.
Poi, dopo che non ho terra, acqua e cocci ovunque potrò iniziare a pensare a come accomodare meglio i vasi per il futuro e agli errori di valutazione che mi hanno condotto ad avere un vaso rotto.

Sono interessantissimi quegli articoli.
Sono centrati.

Ma si riferiscono al pensiero. All'organizzazione del pensiero per poter passare ala fare.
Oppure per decidere di metteresi in un'altra stanza e non rompere i coglioni però.

Questo intendo per marzialità.

O puoi fare la tua parte o zitto e mosca.

E sto dicendo che al netto di tutta la bellezza del PENSIERO positivo, serve entrare nel qui e ora.

Capisco che serva accompagnare nella dissonanza, e tutto sommato a mio parere da questo punto di vista i comunicatori lo stanno facendo piuttosto bene.

Anche loro lavorano col materiale che hanno.

quanto all'ultima tua domanda...io la vedo così.

Intanto la sfango cercando di avere meno perdite possibili.

Poi vedrò.

Adesso punire qualcuno non serve ad un cazzo se non sfuggire alla situazione andando negli immaginari.

E dovendo scegliere fra immaginari, mi guardo castelvania su netflix che mi rilasso di più.
Perchè è evidentemente una distrazione.
Non è una illusione.
Sì ma obiettivamente io posso fare quelli che il mio status mi consente, ovvero rispettare le regole e fare il mio lavoro. Mi informo perché la legfe non ammette ignoranza.
Poi essendo un essere pensante ho bisogno di capire cosa succede e leggo.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Sì ma obiettivamente io posso fare quelli che il mio status mi consente, ovvero rispettare le regole e fare il mio lavoro. Mi informo perché la legfe non ammette ignoranza.
Poi essendo un essere pensante ho bisogno di capire cosa succede e leggo.
Non è più questione di legge.

E' questione che non se non si rispettano le regole, la gente muore.

E no, non è più ammessa stupidità.
Non c'è più spazio per "è un po' stupidino...poverino".

Perchè quel po' stupidino vanifica il lavoro e i sacrifici di tutti.

Questo intendo per disciplina.

Il pensiero va benissimo. Ne abbiamo bisogno. Ed è un rifugio.

Ma serve anche sapere che è un rifugio.
Dove si va a cercare riposo.

Il qui e ora è di tutt'altro calibro.

E questo intendo per consapevolezza.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Guarda. Riprovo.

Rompo un vaso.
Il vaso è rotto.

Ho diverse opzioni per affrontare l'evento.

(con la testa) Vado nel passato. Per lamentarmene.
E allora inizio ad incazzarmi con G. perchè l'ha messo in un posto in cui passando avrei potuto urtarlo e romperlo.
Oppure inizio a arrabbiarmi con me stessa perchè non sono stata attenta etc etc

(con la testa) Vado nel passato. Per imparare.
E allora posso ragionare sul fatto che quel vaso era in un punto in cui probabilmente passando avrebbe rischiato di essere urtato.
E posso ragionare intorno al fatto che mentre mi muovo in casa se sono sovrappensiero rrischio di urtare cose.
E posso chiedermi da cosa dipenda la mia distrazione. Per individuare strategie che la diminuiscano.

(con la testa) Vado nel futuro.
E allora mi metto ad individuare a priori che esser passata aver rotto il vaso mi insegnerà a fare maggiore attenzione nei miei movimenti. A decidere meglio i posti in cui posizionare vasi.
Oppure mi spavento per la rottura del vaso e inizio a pensare che non metterò più vasi in casa chè magari li rompo passando.

Questi movimenti sono solo teorici.
Sono pensiero. Riguardano aggiustamenti che la mente fa per girare intorno al qui e ora.

Il qui e ora è facile.
Il vaso è rotto.
I cocci sono sparsi ovunque e la terra anche.
I gatti ci stanno correndo dentro e me la spargono in tutta casa.

Cosa mi serve per mettere in ordine?

Scopa, paletta e guanti.
Un sacco per metterci dentro la terra.
Attenzione, che rischio di tagliarmi coi cocci.
Valutare lo stato della pianta.
Trovare un altro vaso per recuperare la terra e ripiantare la pianta.
Chiudere i gatti nell'altra stanza mentre faccio queste cose per evitare che peggiorino il casino.

Ecco.

Io mi riferisco al fatto che ora serve stare nel qui e ora.
Poi, dopo che non ho terra, acqua e cocci ovunque potrò iniziare a pensare a come accomodare meglio i vasi per il futuro e agli errori di valutazione che mi hanno condotto ad avere un vaso rotto.

Sono interessantissimi quegli articoli.
Sono centrati.

Ma si riferiscono al pensiero. All'organizzazione del pensiero per poter passare ala fare.
Oppure per decidere di metteresi in un'altra stanza e non rompere i coglioni però.

Questo intendo per marzialità.

O puoi fare la tua parte o zitto e mosca.

E sto dicendo che al netto di tutta la bellezza del PENSIERO positivo, serve entrare nel qui e ora.

Capisco che serva accompagnare nella dissonanza, e tutto sommato a mio parere da questo punto di vista i comunicatori lo stanno facendo piuttosto bene.

Anche loro lavorano col materiale che hanno.

quanto all'ultima tua domanda...io la vedo così.

Intanto la sfango cercando di avere meno perdite possibili.

Poi vedrò.

Adesso punire qualcuno non serve ad un cazzo se non sfuggire alla situazione andando negli immaginari.

E dovendo scegliere fra immaginari, mi guardo castelvania su netflix che mi rilasso di più.
Perchè è evidentemente una distrazione.
Non è una illusione.
Mi è venuto in mente moltissimi anni fa, un salone convegni seminterrato allagato per una acqua misteriosa che era risalita.

Io ero giù con gli operai con una pompa a pompare acqua che in un primo momento veniva pompata e ricacciata buttata esattamente nel fossato da dove invece tracimava per rifiorire nel salone seminterrato.

Ma me ne accorsi presto e con una prolunga riuscimmo a pompare l'acqua e scaricarla in un bagno al primo piano da dove poi usciva regolarmente nelle fognature

Ovviamente ero in tenuta adeguata con stivali guanti etc..

La mia dirigente nel suo ufficietto mi diceva che dovevo mandare un fax all ingegnere 🤣

E dopo un paio di volte mentre salivo e scendevo trafelato la mandai a fare in culo, è le dissi che non era col fax allingegnere che l'acqua andava via

Prima si vuota il salone e dopo si fa il fax 🤣

Non mi parlò per tre giorni
 

Skorpio

Utente di lunga data
A me conte mi sembra però faccia un po' come Giacomo

 

bettypage

Utente acrobata
Non è più questione di legge.

E' questione che non se non si rispettano le regole, la gente muore.

E no, non è più ammessa stupidità.
Non c'è più spazio per "è un po' stupidino...poverino".

Perchè quel po' stupidino vanifica il lavoro e i sacrifici di tutti.

Questo intendo per disciplina.

Il pensiero va benissimo. Ne abbiamo bisogno. Ed è un rifugio.

Ma serve anche sapere che è un rifugio.
Dove si va a cercare riposo.

Il qui e ora è di tutt'altro calibro.

E questo intendo per consapevolezza.
E secondo te io non ho consapevolezza? Sto tono perentorio per chi è?
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Mi è venuto in mente moltissimi anni fa, un salone convegni seminterrato allagato per una acqua misteriosa che era risalita.

Io ero giù con gli operai con una pompa a pompare acqua che in un primo momento veniva pompata e ricacciata buttata esattamente nel fossato da dove invece tracimava per rifiorire nel salone seminterrato.

Ma me ne accorsi presto e con una prolunga riuscimmo a pompare l'acqua e scaricarla in un bagno al primo piano da dove poi usciva regolarmente nelle fognature

Ovviamente ero in tenuta adeguata con stivali guanti etc..

La mia dirigente nel suo ufficietto mi diceva che dovevo mandare un fax all ingegnere 🤣

E dopo un paio di volte mentre salivo e scendevo trafelato la mandai a fare in culo, è le dissi che non era col fax allingegnere che l'acqua andava via

Prima si vuota il salone e dopo si fa il fax 🤣

Non mi parlò per tre giorni
Ti sei occupato e non preoccupato.

Mi sembra il minimo.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
E secondo te io non ho consapevolezza? Sto tono perentorio per chi è?
E secondo te, secondo quali parametri sensati io potrei dirti che hai o meno consapevolezza?
E cosa mi farebbe guadagnare il farlo?
Io mi muovo sul personale solo se ho qualcosa da guadagnare personalmente.

Non è un discorso personale. E' un discorso generale.

Non si sta discutendo di me, di te, di pinco o pallino.

Non sarebbe neanche possibile su un forum passare al personale.

Non è lo strumento.
 

stany

Utente di lunga data
Fatta la spesa stamattina molto presto. Poca gente, tutti con le mascherine. Io pure, insieme a guanti in lattice. L'unica senza la mascherina la povera commessa.
Sono andato all'Ipercoop presto: c'era già parecchia gente; molte più persone con mascherine dei giorni scorsi,e chi non l'aveva si tirava la sciarpa sul naso. Nessuno dei cassieri con la mascherina!
Poi sono andato alla INS, ed anche lì molte mascherine compresi tutti i dipendenti.
Io l'ho messa , anche se ne ho da quasi venti giorni e mai usate 😐
 
Ultima modifica:

stany

Utente di lunga data


e non mi riferisco solo all'Italia.

Questo siamo fondamentalmente.
E' un semplice dato di realtà con cui fare i conti.

Per me non è nè critica nè altro.
Ma se si vuol stare con i piedi nella realtà, serve guardarla ripulendola da speranze e immaginari.

Solo a partire dalla realtà la si può attraversare.

Le cure che mancano, le mascherine mancano, i respiratori mancano. Mancano i reparti e manca il personale.
Chi era nel settore alle prime avvisaglie lo sapeva già.
Adesso la dissonanza è data dal fatto che la realtà irrompe prepotentemente nelle varie costruzioni di benessere che erano state create negli anni e a cui in tanti anno deciso di credere.

Manca disciplina.
Manca allenamento alla disciplina.
Manca l'abitudine al rispetto di una regola senza doverla necessariamente discutere un miliardo di volte.
Manca anche la rigidità. Il doversi tirar dietro pesi morti per una qualche forma pelosa di compassione.

E no. non parlo degli anziani. quelli non sono pesi morti. Quelli sarebbero la nostra storia.
Parlo di tutte quelle persone che hanno lavorato a ribasso, al minimo, al risparmio di ogni energia. Investendo principalmente nella comodità del proprio orto.

Mancano. Non ci sono.
E' tutto qui. E' facile.

Complessa la risposta.

Come è un dato di fatto che l'europa in questo momento e anche prima non è coordinata (non si improvvisa un coordinamento di un sistema complesso in un mese. E' tardi per pensare a quello. Lo si sapeva già ai primi casi che non ci sarebbe stato coordinamento. I fatti hanno solo confermato una realtà che era lì da guardare).

Quello che si riuscirà a fare sarà rattoppato. Mal organizzato e in affanno.

E per la verità siamo messi bene rispetto ad altri che sono messi peggio.

Se serve una qualche forma di consolazione basata sul fatto che ci si consola attraverso il guardare gli altri.

A me non serve.
Però in compenso abbiamo i carrarmati per le strade di Palermo e di Pescara per le esercitazioni nato; dicono gli americani. Non si potevano proprio rimandare eh!
Oppure c'è altro?
Gomblotto
 

stany

Utente di lunga data
Ma anche qui i medici stessi hanno sempre dato messaggi contrastanti e poco chiari.

Nello stesso discorso ti dicono: è inutile indossare la mascherina se non avete contratto il virus. E poi: potreste aver contratto il virus ed essere asintomatici, quindi evitate di sputare in faccia alla gente e se potete indossate la mascherina. Questo è solo un esempio. Ma a distanza di tempo ancora non mi sono chiare le dinamiche con cui è stato trattato il problema fin dall'iniziio. Più che un problema di come affrontare questo virus, è come non avessere mai avuto a che fare con virus ed epidemie in generale. Dico questo pensando a tutto quello che si diceva all'inizio, per chi si ricorda.
Senza saper né leggere né scrivere e ragionando un pochetto si intuisce che mettere una barriera davanti al naso alla bocca è meglio che non metterla. Come mai il centro urbani giapponesi sono pieni di persone che portano tutte le mascherine, E non parliamo della cina adesso.
in Francia il presidente Macron ha proibito la vendita contingentando evidentemente per il personale medico sanitario..i consigli contraddittori dei nostri medici vanno evidentemente in quella direzione: non compratele che magari non ne avete bisogno lasciate alle persone che invece ne hanno bisogno, per primi il personale sanitario ma anche i poliziotti carabinieri che vediamo in TV affacciarsi al finestrino degli automobilisti senza mascherina!!
 

Brunetta

Utente di lunga data

Irrisoluto

Utente di lunga data
Premettendo che per il momento l'urgenza è rispettare le consegne confidando nel fatto che siano le più razionali.
Pero' una considerazione che non sento in giro mi sembra utile farla.

Siamo tutti d'accordo sul fatto che con più strutture e con più personale la situazione sarebbe molto meno drammatica.

E pero' accettiamo che la carenza di strutture e personale sia o naturale, o colpa di una "cattiva gestione".

Senza vedere che invece questa carenza è il prodotto necessario del nostro modo di produzione.

Questa potrebbe essere l'occasione per prendere finalmente coscienza di questa contraddizione:
avremmo tutte le forze per moltiplicare per 100 la nostra potenza sociale, quindi la nostra capacità di risposta a una pandemia.

E se non le abbiamo non è perché i politici sono teste di cazzo o perché non ci sono abbastanza soldi.
Ma perché il nostro modo di produzione prevede che metà della popolazione sia a spasso.

Non vi spinge a rivoltarvi l'idea che ai disoccupati di tutto il mondo è stato impedito di costruire ospedali, di diventare infermieri, medici, ricercatori?
 

Skorpio

Utente di lunga data
Ti sei occupato e non preoccupato.

Mi sembra il minimo.
Me lo diceva sempre anche la. Mia mamma 🤣

Ma più che del mio modo, che alla fine ho feci banalmente quel che mi sentivo di fare, era la "risposta" alla emergenza di chi gerarchicamente mi stava Sopra, che nel mio ricordo è affiorata

Ho avuto delle critiche, mica medaglie

E lo sapevo in anticipo, che le avrei avute, le critiche
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Me lo diceva sempre anche la. Mia mamma 🤣

Ma più che del mio modo, che alla fine ho feci banalmente quel che mi sentivo di fare, era la "risposta" alla emergenza di chi gerarchicamente mi stava Sopra, che nel mio ricordo è affiorata

Ho avuto delle critiche, mica medaglie

E lo sapevo in anticipo, che le avrei avute, le critiche
Nella mia esperienza raramente la gerachia sa rispondere.

io di critiche ne ricevo e ne ho ricevute parecchie.

E uno dei motivi per cui a 20 anni ho scelto una strada diversa dalla gerarchia, e non sono pentita, è che ritengo che da dentro il sistema si può fare concretamente.

Ho sempre scelto la strada del fare.

Mi son presa critiche, insaccate. Me ne sono sempre fottuta.
Ho sempre fatto potendo giustificare quello che facevo in responsabilità e tendenzialmente portando a casa il risultato.

Non a caso, credo, sono da sempre vicina alla gerarchia.
Ma in modo da non finirci dentro.
(vabbè...da giovane facevo fatica...ricordo questa avvocata che mi disse "attenta...sta camminando su un filo sottile. " sono fortunata, ho avuto buoni maestri. Duri e inflessibili. Ma mi hanno ben formata)

Fuori dalla gerarchia c'è più spazio di movimento. Meno burocrazia. Che lascio volentieri a qualcun altro.
E più spazio per la creatività.
Non è casuale la mia maschera da morigerata ;)
Mi è utile.
Se non sono ritenuta pericolosa, invadente, competitiva, ho la possibilità di "muovere" le pedine.

La gerarchia non esiste se non è riconosciuta.
Non esiste un re se un popolo non lo riconosce come tale.
Non esiste nemmeno un dittatore se un popolo non lo riconosce come tale.

non sarebbe esistito hitler se il popolo non lo avesse riconosciuto.

Non penso che chi è in gerarchia sia una specie di superman o superwoman.
E' una delega.
Anche i gerarchi si siedono sul water e cagano. E mentre cagano scoreggiano.E puzza anche la loro merda.
 
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