Ma il fatto che provino a forzare i blocchi è scontato. C'è un po' di stupidita, che non si può abbattere, e paura.
(segnalo che le sazioni oltretutto finiscono nel casellario giudiziale...)
Come ho letto nell'articolo che ho postato ieri le responsabilità sono soprattutto a monte, nella privatizzazione selvaggia della sanità, e ancora più su, su gli equilibri precari di un capitalismo cannibale. Accusare il popolino di essere indisciplinato fino ad un certo punto. Ognuno ha la sua responsabilità per carità ma chi sanziona le teste di minchia che ci guidano verso il burrone?
Guarda. Riprovo.
Rompo un vaso.
Il vaso è rotto.
Ho diverse opzioni per affrontare l'evento.
(con la testa) Vado nel passato. Per lamentarmene.
E allora inizio ad incazzarmi con G. perchè l'ha messo in un posto in cui passando avrei potuto urtarlo e romperlo.
Oppure inizio a arrabbiarmi con me stessa perchè non sono stata attenta etc etc
(con la testa) Vado nel passato. Per imparare.
E allora posso ragionare sul fatto che quel vaso era in un punto in cui probabilmente passando avrebbe rischiato di essere urtato.
E posso ragionare intorno al fatto che mentre mi muovo in casa se sono sovrappensiero rrischio di urtare cose.
E posso chiedermi da cosa dipenda la mia distrazione. Per individuare strategie che la diminuiscano.
(con la testa) Vado nel futuro.
E allora mi metto ad individuare a priori che esser passata aver rotto il vaso mi insegnerà a fare maggiore attenzione nei miei movimenti. A decidere meglio i posti in cui posizionare vasi.
Oppure mi spavento per la rottura del vaso e inizio a pensare che non metterò più vasi in casa chè magari li rompo passando.
Questi movimenti sono solo teorici.
Sono pensiero. Riguardano aggiustamenti che la mente fa per girare intorno al qui e ora.
Il qui e ora è facile.
Il vaso è rotto.
I cocci sono sparsi ovunque e la terra anche.
I gatti ci stanno correndo dentro e me la spargono in tutta casa.
Cosa mi serve per mettere in ordine?
Scopa, paletta e guanti.
Un sacco per metterci dentro la terra.
Attenzione, che rischio di tagliarmi coi cocci.
Valutare lo stato della pianta.
Trovare un altro vaso per recuperare la terra e ripiantare la pianta.
Chiudere i gatti nell'altra stanza mentre faccio queste cose per evitare che peggiorino il casino.
Ecco.
Io mi riferisco al fatto che ora serve stare nel qui e ora.
Poi, dopo che non ho terra, acqua e cocci ovunque potrò iniziare a pensare a come accomodare meglio i vasi per il futuro e agli errori di valutazione che mi hanno condotto ad avere un vaso rotto.
Sono interessantissimi quegli articoli.
Sono centrati.
Ma si riferiscono al pensiero. All'organizzazione del pensiero per poter passare ala fare.
Oppure per decidere di metteresi in un'altra stanza e non rompere i coglioni però.
Questo intendo per marzialità.
O puoi fare la tua parte o zitto e mosca.
E sto dicendo che al netto di tutta la bellezza del PENSIERO positivo, serve entrare nel qui e ora.
Capisco che serva accompagnare nella dissonanza, e tutto sommato a mio parere da questo punto di vista i comunicatori lo stanno facendo piuttosto bene.
Anche loro lavorano col materiale che hanno.
quanto all'ultima tua domanda...io la vedo così.
Intanto la sfango cercando di avere meno perdite possibili.
Poi vedrò.
Adesso punire qualcuno non serve ad un cazzo se non sfuggire alla situazione andando negli immaginari.
E dovendo scegliere fra immaginari, mi guardo castelvania su netflix che mi rilasso di più.
Perchè è evidentemente una distrazione.
Non è una illusione.