una brutta storia...

perplesso

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Staff Forum
Il 30% dei carcerati stranieri e’ una percentuale altissima, dato che gli stranieri adulti rappresentano l’8,9 % della popolazione italiana. In proporzione significa che ce ne sono molti di piu’.
La quota piu alta e’ rappresentata da Marocchini.
che spesso vengono qui apposta per entrare nella rete di spaccio
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Dovresti avere più competenze tu.
Io penso, per esperienza con i bambini, vedo che prima sono a contatto con la lingua non materna, in un contesto sociale, prima imparano e poi in seguito acquisiscono le strutture e la fluenza in modo naturale.
Ovviamente l‘insegnamento formale svolge un ruolo importante, ma in contemporanea con l’apprendimento dei madrelingua.
Ho notato che molte persone hanno una padronanza dell’inglese ammirevole, sconosciuta alle generazioni precedenti.
Questo vale anche per i miei figli che non hanno fatto corsi specifici di qualche valore.
Ma in molte occasioni lo hanno usato. Sono indubbiamente più bravi di me.
Io lo attribuisco anche al fatto che lo hanno usato anche con non madrelingua, quindi senza il timore di fare brutta figura. Questo dà sicurezza.
Ho iniziato lo studio dell'inglese a 8 anni, con una signora di madrelingua, che parlava "abbastanza" l'italiano, e ci faceva i discorsi metà in inglese, metà in italiano. La figlia, bilingue, perché nata qui, parlava benissimo entrambe le lingue e aiutava la madre dove non arrivava. A noi è stato utile più che altro per la pronuncia prettamente british, le parole venivano da sé. Ma le regole grammaticali le ho imparate soprattutto alle medie.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ho iniziato lo studio dell'inglese a 8 anni, con una signora di madrelingua, che parlava "abbastanza" l'italiano, e ci faceva i discorsi metà in inglese, metà in italiano. La figlia, bilingue, perché nata qui, parlava benissimo entrambe le lingue e aiutava la madre dove non arrivava. A noi è stato utile più che altro per la pronuncia prettamente british, le parole venivano da sé. Ma le regole grammaticali le ho imparate soprattutto alle medie.
Certo, la riflessione sulla lingua arriva quando la lingua… c’è.
Altrimenti è apprendimento grammaticale che crea regole che intralciano la fluenza.
 

Eagle72

Utente di lunga data
Il 30% dei carcerati stranieri e’ una percentuale altissima, dato che gli stranieri adulti rappresentano l’8,9 % della popolazione italiana. In proporzione significa che ce ne sono molti di piu’.
La quota piu alta e’ rappresentata da Marocchini.
Hai fatto esami di statistica? Non penso. Ciò che dici vale se consideri i numeri assoluti non le percentuali .. es quanta percentuale di donne e uomini vanno dal parrucchiere da donna per un taglio? 97 per cento donne 3 per cento uomini. Che la popolazione in generale sia composta da molte più donne che uomini non conta. Conterebbe se parlassi di numeri assoluti.
 

danny

Utente di lunga data
Forse non è chiaro. Una cosa è la territorialita un altra la paura del diverso, la sensazione di invasione da parte di un popolo. Anche io come il mio cane ho la territorialita di casa mia e del mio giardino. Ma non ho affatto la sensazione di invasione da parte dei marocchini cattivi e tutti pregiudicati spacciatori. E dire che non dovrebbero essere qui perché hanno proprio una cultura diversa (ovviamente peggiore).Non sopporto il catalogare per razze. Siamo partiti da questo.. e Marianna sosteneva che era naturale pensare così...lo è anche nel mondo animale ecc
Dipende dove vivi.
Da me sono le persone che vedi di più in giro dopo le 20.

Per la paura di essere considerati razzisti, da noi si chiudono gli occhi sul controllo del territorio da parte delle mafie straniere.
Siamo abbastanza coglioni, ma non è una novità. Da anni chiamiamo alleati chi ci domina.
Il fatto è che i primi a prendere le distanze dai criminali stranieri sono proprio gli altri extracomunitari onesti, ai quali la piega che stanno prendendo le cose crea problemi.
Loro sanno fare ancora distinzioni. Noi no, perché crediamo ancora ai buoni, quelli di sinistra, e ai cattivi, quelli di destra.
Come mi disse una mia amica extracomunitaria, ex poliziotta, crediamo al poliziotto buono e a quello cattivo, quando sono la stessa faccia di un problema.
Da noi da qualche anno basta che uno abbia la pelle scura per vedere gente che chiude gli occhi su tutto e tace, per non alimentare il razzismo.
Che paura...
Mentalità da cornuti.
Inutile spiegare come va. Lasciamo pertanto che tutto vada a puttane. Negre, probabilmente.

Negro derivato dal latino Niger, che è anche lo stato da cui arrivano le prostitute. Perché la lingua italiana deriva dal latino, non dalla traduzione dell'inglese.

Altra cosa...
Chi oggi ha settant'anni è nato e cresciuto tra italiani.
Chi ne ha cinquanta idem.
Chi ha l'età di mia figlia, ha già la metà dei coetanei in certe aree di origine straniera.
Chi nasce ora se è italiano nel mio quartiere è netta minoranza.

E' ovvio che chi ha già una certa età non possa avere l'esperienza diretta di come stanno cambiando le cose e avere più una posizione buonista, suffragata dalla posizione politica di sinitsra, o intollerante, aderendo alla lettura di destra, senza interrogarsi mai sul problema.
Bisogna chiedere ai più giovani, osservarli e comprendere i cambiamenti che stanno avvenendo a carico delle generazioni a cui dovremo passare il testimone. Per esempio, alle generazioni nuove di donne la cui libertà è fortemente limitata per cultura diversa.
Ne ho esperienza diretta.
E constatare per esempio anche il grande cambiamento della microcriminalità minorile in aumento.
Al nord in dodici anni un aumento del 32%.
Un numero che fa pensare più dei dati carcerari.

Io se fossi donna - e lo dico come padre di una ragazza - mi preoccuperei anche del fatto che nella generazione che ha meno di 20 anni ora le libertà che hanno avuto le 40/70enni e chi scrive qui alcune donne se le sognano, proprio perché la diffusione di certe culture straniere cambia enormemente la concezione di libertà a cui siamo abituati e che diamo per scontate perché le lotte bla bla e la parità bla bla....
E' il passato!
Noi ormai sappiamo che alcune amiche di mia figlia non hanno diritto di poter scegliere un uomo da sposare o di uscire da sole.
E mia figlia è nella generazione 50%.
Auguri per chi nasce adesso ed è donna. Dovrà, temo, lottare di nuovo per avere ciò che oggi a noi sembra normale, perché non ci sarà più una base forte a difenderlo, dato l'atteggiamento di resa dominante attuale.
E auguri anche agli uomini, che quelle donne non le potranno mai avere.
 

Nicky

Utente di lunga data
Io se fossi donna - e lo dico come padre di una ragazza - mi preoccuperei anche del fatto che nella generazione che ha meno di 20 anni ora le libertà che hanno avuto le 40/70enni alcune donne se le sognano, proprio perché la diffusione di certe culture straniere cambia enormemente la concezione di libertà a cui siamo abituati e che diamo per scontate perché le lotte bla bla e la parità bla bla....
Su questo, forse basterebbe sentirci un po' più forti e consapevoli dei valori occidentali, che, invece, spesso sono messi fortemente in discussione anche qui e anche da chi è, al tempo stesso, ostile ad altre culture.
 

Gaia

Utente di lunga data
Su questo, forse basterebbe sentirci un po' più forti e consapevoli dei valori occidentali, che, invece, spesso sono messi fortemente in discussione anche qui e anche da chi è, al tempo stesso, ostile ad altre culture.
La libertà non è uno stato d’animo esattamente come non lo è l’amore.
Si imparano entrambi.
Se non imparassimo, di norma, ci comporteremmo come le bestie.
E perciò non si parlerebbe di libertà ma di prepotenza.
Pertanto quello che conta secondo me e’ che lo zoccolo forte costituito dalla scuola deve restare saldo.
Peccato che oggi a far gli insegnanti molto spesso vadano i falliti in altri professioni che lo fanno solo per sbarcare il lunario.
 

danny

Utente di lunga data
Su questo, forse basterebbe sentirci un po' più forti e consapevoli dei valori occidentali, che, invece, spesso sono messi fortemente in discussione anche qui e anche da chi è, al tempo stesso, ostile ad altre culture.
Dovremmo imporli.
A furia di dedicarci a tutte le lettere dell'alfabeto, dalla L, G, alla B ì, T, alle lettere neutre, ci siamo dimenticati che il problema non è mica SOLO un lembo di tessuto sui capelli...
 

danny

Utente di lunga data
Pertanto quello che conta secondo me e’ che lo zoccolo forte costituito dalla scuola deve restare saldo.
Chi è musulmano frequenta in tanti casi sia la scuola italiana, per obbligo, che quella musulmana.
Anche qui parlo per esperienza diretta.
E il futuro potrebbe non andare nella direzione che diamo per scontata.

Festeggiare il Ramadan a scuola? "E' il tema del futuro"
Intervista al sociologo Ciocca: "I musulmani rappresentano il 4,5% della popolazione residente in Italia, e ben il 9% degli studenti italiani: nelle scuole del nord, possono esser anche il 90%. La Lega dovrà prendere atto che la popolazione musulmana è a pieno titolo italiana"
 
Ultima modifica:

Nicky

Utente di lunga data
Dovremmo imporli.
A furia di dedicarci a tutte le lettere dell'alfabeto, dalla L, G, alla B ì, T, alle lettere neutre, ci siamo dimenticati che il problema non è mica SOLO un lembo di tessuto sui capelli...
Imporli non so, ma, se ci pensi, per tanti anni siamo stati il modello da imitare.
Ora sembra che ci facciamo schifo da soli e, a mio parere, al netto che ci sono tante cose da mettere in discussione, non è possibile che l'occidente sia diventato il regno del male.
 

hammer

Utente di lunga data
Io se fossi donna - e lo dico come padre di una ragazza - mi preoccuperei anche del fatto che nella generazione che ha meno di 20 anni ora le libertà che hanno avuto le 40/70enni e chi scrive qui alcune donne se le sognano, proprio perché la diffusione di certe culture straniere cambia enormemente la concezione di libertà a cui siamo abituati e che diamo per scontate perché le lotte bla bla e la parità bla bla....
E' il passato!
Noi ormai sappiamo che alcune amiche di mia figlia non hanno diritto di poter scegliere un uomo da sposare o di uscire da sole.
E mia figlia è nella generazione 50%.
Auguri per chi nasce adesso ed è donna. Dovrà, temo, lottare di nuovo per avere ciò che oggi a noi sembra normale, perché non ci sarà più una base forte a difenderlo, dato l'atteggiamento di resa dominante attuale.
E auguri anche agli uomini, che quelle donne non le potranno mai avere.
Sono nato in una terra per la quale posso essere orgoglioso delle mie radici greco-romane. Provo una sincera gratitudine verso Ruggero d'Altavilla, che liberò la mia terra dal dominio arabo, restituendola al mondo occidentale. La storia della mia gente è segnata da una lunga resistenza all’Islam, un impegno che si è tramandato per generazioni. La mia unica fede è riposta negli insegnamenti di Voltaire, Rousseau e Franklin.
Mi preoccupa profondamente il pensiero che, in un futuro non tanto remoto, una mia discendente possa essere obbligata a indossare il velo a causa di una maggioranza islamica ormai consolidata nel nostro Paese.
Il tutto grazie a scelte operate e determinate da una o più generazioni di buonisti del cxxxo e "cretini di sinistra" di varia specie.
Il tutto detto da un progressista quale ritengo essere.
 

hammer

Utente di lunga data
Col cazzo che gli smollo le Dolomiti 🤣🤣🤣
Raccattassero i loro 4 straccetti e via...🤣🤣
L'Alto Adige, è una regione strategica per il controllo di passi alpini cruciali dal punto di vista militare, e non può essere ceduta. Riguardo agli altoatesini, non posso fare a meno di notare che, se al nostro posto ci fossero stati i francesi, oggi nessuno parlerebbe più tedesco, ma solo un perfetto francese.
 

Nicky

Utente di lunga data
Chi è musulmano frequenta in tanti casi sia la scuola italiana, per obbligo, che quella musulmana.
Anche qui parlo per esperienza diretta.
E il futuro non sembra andare nella direzione che diamo per scontata.
Ma questo ci può stare, l'integrazione è un processo che avviene per stadi e l'assimilazione può non arrivare o attenere solo alcuni aspetti.
Certo che, se non sai neppure chi sei, sparisci tu, non l'altro. E qui mi sa che si stia perdendo il senso di chi siamo.
 

danny

Utente di lunga data
Ma questo ci può stare, l'integrazione è un processo che avviene per stadi e l'assimilazione può non arrivare o attenere solo alcuni aspetti.
Certo che, se non sai neppure chi sei, sparisci tu, non l'altro. E qui mi sa che si stia perdendo il senso di chi siamo.
Esattamente.
L'integrazione non è l'assimilazione, ovvero la cancellazione delle culture altrui, ma la capacità di convivere con culture diverse mantenendo uno stato di diritto nel quale tutti sono collegati e ugualmente inseriti.
Ma se la nostra cultura è debole, tanto che qualcuno la definisce anche "cultura della resa", se la la politica cerca di infiltrarsi a caccia di voti tra la nuova popolazione con un atto di sottomissione, se non vengono fatti adeguati investimenti, saranno i numeri a determinare il cambiamento e non la nostra storia o volontà.
 

The Reverend

Utente di lunga data
Sono nato in una terra per la quale posso essere orgoglioso delle mie radici greco-romane. Provo una sincera gratitudine verso Ruggero d'Altavilla, che liberò la mia terra dal dominio arabo, restituendola al mondo occidentale. La storia della mia gente è segnata da una lunga resistenza all’Islam, un impegno che si è tramandato per generazioni. La mia unica fede è riposta negli insegnamenti di Voltaire, Rousseau e Franklin.
Mi preoccupa profondamente il pensiero che, in un futuro non tanto remoto, una mia discendente possa essere obbligata a indossare il velo a causa di una maggioranza islamica ormai consolidata nel nostro Paese.
Il tutto grazie a scelte operate e determinate da una o più generazioni di buonisti del cxxxo e "cretini di sinistra" di varia specie.
Il tutto detto da un progressista quale ritengo essere.
E non dimentichiamo che il buon Ruggero era anche un gran donnaiolo!😁
 

Marjanna

Utente di lunga data
Il 30% dei carcerati stranieri e’ una percentuale altissima, dato che gli stranieri adulti rappresentano l’8,9 % della popolazione italiana. In proporzione significa che ce ne sono molti di piu’.
La quota piu alta e’ rappresentata da Marocchini.
Se si guardano le percentuali, sono comunque dati relativi.
Quelli che ha indicato Eagle si trovano anche nel sito Antigone che riporta anche un grafico con divisione per regione: https://www.rapportoantigone.it/diciannovesimo-rapporto-sulle-condizioni-di-detenzione/stranieri/
Rimangono comunque dati relativi, vista la crescente pressione nelle forze dell’ordine, visto che anche quando si arriva all’espulsione alcuni giudici non la fanno passare e visto che essendo qui grandini magari si dovrebbe avere un minima cognizione della voce "noto alle forze dell’ordine", tanto più se il crearsi di quella voce non ha moltissimi anni.
Io trovo molto fuorviante usare la barriera della parola razzismo, perchè paradossalmente mi sembra in questo contesto storico crei un muro, un muro in cui viene chiuso un dialogo, o si ferma a frasi di circostanza (quelle che magari le seconde generazioni impareranno benissimo, senza errori di pronuncia). Parlare della diversità non è creare la paura, il razzismo, è metterla sotto la luce del sole. La paura che possono avere persone straniere verso un popolo di cui conoscono solo echi (si pensi a tantissimi stranieri che neppure parlano italiano, o lo parlano e comprendono male), e anche quella di chi si trova persone "dei paesi poveri" come vicini, o dentro contesti di lavoro. Non tutti gli stranieri sono ascrivibili alle forme di caporalato, e credo sia una mera illusione, se una casta pensa che si fermeranno felicemente a pulire letame sottopagati (per dire che rimarranno dove fa comodo pensare stiano).
Va da se che si possano creare delle "mafie", e dei contesti di criminalità. Si dice che gli italiani non fanno più figli o ne fanno pochi. Chi figlia, anche straniero, qua vive, qua lavora, qua fa spesa, esattamente come tutti noi. Qui da me non è che affittano case (e appartamenti) totalmente decrepite, certo non sono le nuove costruzioni in classe A (cosa che può portare riflessi in una bolletta), e possono sembrare edifici vecchi per un trentenne, ma niente rispetto a quanto ho visto in tv di alcuni palazzi abitati della "Milano male". Anche se ho citato un caso pagine fa, di un palazzo che a causa di una totale mancanza di manutenzione (non sono riusciti a far tirare fuori i soldi a chi ci viveva, ovvero la situazione è andata sempre più sbilanciandosi visto che non è che le spese di un palazzo possono pagarle in 5 se ha decine di piani) è stato proprio chiuso e rimane chiuso (almeno finchè qualcuno non se lo compra e lo sistema).
Immagino la difficoltà per i giovani che crescono qui, e magari si trovano negate cose che per la loro età pensano siano mezzi indispensabili. Sono infatti in crescita i furti interni alle scuole.
Non si può far finta che queste realtà non esistano. Gli investimenti che servono sono tantissimi. Quello che sento ad oggi, anche se a qualcuno non piacerà, son giochetti solo per attirare voti, e dal momento che questo è un forum non vedo perchè non poter scrivere certe cose. Certe propagande di inclusione sono propagande di divisione.
Le persone adulte oggi mediamente hanno studiato la storia, e non ho visto mai nessuno negare un dialogo, una stretta di mano, a qualcuno solo perchè di diversa nazionalità, a prescindere da quale sia. Poi ci sarà chi è più freddo, o meno amicone di tutti, ma sono persone che lo fanno con tutti.
Da questo a far finta che non sia gravissimo che delle ragazze siano venute in Italia, come turiste, e si siano trovate a subire la Taharrush gamea, ce ne passa.

Su questo, forse basterebbe sentirci un po' più forti e consapevoli dei valori occidentali, che, invece, spesso sono messi fortemente in discussione anche qui e anche da chi è, al tempo stesso, ostile ad altre culture.
A me sembra manchi proprio la concezione di cosa possa voler dire altra cultura.

Ho letto alcuni commenti alle foto pubblicare da Jim Cain, giusto per fare un esempio, in cui si è parlato del consenso ect. ecco questo è non so quanti anni luce inconcepibile in altre culture. Ma parlo proprio nei termini di dialogo verso Jim, e nel suo dialogo di interazione nelle risposte (quindi anche della sua forma mentale nel rispondere).
Non arriveresti neppure ad un minima soglia di qualcosa di solo vagamente simile. Non esisterebbe proprio.
Il caso della ragazza divulgato da Amnesty International, ne è un esempio. Per noi è folle sia in carcere, per altre culture è proprio folle la sua azione. Tipo che se fosse tua figlia ti troveresti a pensare di aver una figlia scema, ma è un termine comunque occidentale. E’ proprio una base di pensiero profonda.
Persino questo mio scambio di poche righe con te, non sarebbe neppure lontanamente possibile.
Ciò che ha creato una tolleranza è solo legato ai soldi, al commercio, ma sono facciate.
Chi viene qui non vuole cambiare cultura, e non ritiene la nostra migliore, vuole solo la ricchezza occidentale.
Sempre più ostentata, nel pubblico giovane, nei social.
 
Ultima modifica:

Angie17

Utente di lunga data
Io se fossi donna - e lo dico come padre di una ragazza - mi preoccuperei anche del fatto che nella generazione che ha meno di 20 anni ora le libertà che hanno avuto le 40/70enni e chi scrive qui alcune donne se le sognano, proprio perché la diffusione di certe culture straniere cambia enormemente la concezione di libertà a cui siamo abituati e che diamo per scontate perché le lotte bla bla e la parità bla bla....
E' il passato!
Noi ormai sappiamo che alcune amiche di mia figlia non hanno diritto di poter scegliere un uomo da sposare o di uscire da sole.
E mia figlia è nella generazione 50%.
Auguri per chi nasce adesso ed è donna. Dovrà, temo, lottare di nuovo per avere ciò che oggi a noi sembra normale, perché non ci sarà più una base forte a difenderlo, dato l'atteggiamento di resa dominante attuale.
E auguri anche agli uomini, che quelle donne non le potranno mai avere.
Tutto ciò non mi stupisce. In nord Europa ci sono vere e proprie enclave islamiche, dove spesso la legge che vige è quella della Sharia, persino ambulanze o i pompieri devono entrare accompagnati dalla polizia, che a sua volta viene accolta con lanci di pietre e biglie di ferro.
Per non parlare della Bosnia dove questi piccoli feudi di ispirazione islamica radicale sono numerosi e vengono finanziati dal Quatar.
L'Islam non prevede integrazione ma proselitismo, conquista e assoggettamento di territori alla legge ed al pensiero islamico, per molti di loro la democrazia viene considerata un fallimento, i sistemi democratici lo hanno dimostrato. Sono convinti che la legge perfetta sia la Sharia e le sue prescrizioni liberticide.
La politica è miope e si sta mettendo un problema con radici velenose, enorme, in casa propria.. mentre alcuni politici pensano solo a come trasformare in voti in un integrazione che in alcuni casi purtroppo non potrà mai avvenire..
 

danny

Utente di lunga data
Tutto ciò non mi stupisce. In nord Europa ci sono vere e proprie enclave islamiche, dove spesso la legge che vige è quella della Sharia, persino ambulanze o i pompieri devono entrare accompagnati dalla polizia, che a sua volta viene accolta con lanci di pietre e biglie di ferro.
Per non parlare della Bosnia dove questi piccoli feudi di ispirazione islamica radicale sono numerosi e vengono finanziati dal Quatar.
L'Islam non prevede integrazione ma proselitismo, conquista e assoggettamento di territori alla legge ed al pensiero islamico, per molti di loro la democrazia viene considerata un fallimento, i sistemi democratici lo hanno dimostrato. Sono convinti che la legge perfetta sia la Sharia e le sue prescrizioni liberticide.
La politica è miope e si sta mettendo un problema con radici velenose, enorme, in casa propria.. mentre alcuni politici pensano solo a come trasformare in voti in un integrazione che in alcuni casi purtroppo non potrà mai avvenire..
Noi europei, anzi, noi cosiddetti occidentali, abbiamo ancora l'assurda convinzione di essere nel sistema potenzialmente ed eternamente dominante sul mondo e attrattivo per chiunque.
Ciò ci sta esponendo al rischio di perdere tutto nell'arco di una o due generazioni.
Credo che gli USA stiano già correndo ai ripari.
L'Europa no, ancora vive nel limbo.
Abbiamo da noi, Europa, una pessima classe dirigente.
 

ologramma

Utente di lunga data
Noi europei, anzi, noi cosiddetti occidentali, abbiamo ancora l'assurda convinzione di essere nel sistema potenzialmente ed eternamente dominante sul mondo e attrattivo per chiunque.
Ciò ci sta esponendo al rischio di perdere tutto nell'arco di una o due generazioni.
Credo che gli USA stiano già correndo ai ripari.
L'Europa no, ancora vive nel limbo.
Abbiamo da noi, Europa, una pessima classe dirigente.
Pessima direi ceca nel vedere storture e rimandare le cose a calende greche.
Metti d'accordo 27 stati ma per davvero no solo per alzata di mano eh, vedendo veramente se si danno certe cose , vedi noi che posticipiamo cos si è votato di fare.
Ora mi leggo tutto
 
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