Il 30% dei carcerati stranieri e’ una percentuale altissima, dato che gli stranieri adulti rappresentano l’8,9 % della popolazione italiana. In proporzione significa che ce ne sono molti di piu’.
La quota piu alta e’ rappresentata da Marocchini.
Se si guardano le percentuali, sono comunque dati relativi.
Quelli che ha indicato Eagle si trovano anche nel sito Antigone che riporta anche un grafico con divisione per regione:
https://www.rapportoantigone.it/diciannovesimo-rapporto-sulle-condizioni-di-detenzione/stranieri/
Rimangono comunque dati relativi, vista la crescente pressione nelle forze dell’ordine, visto che anche quando si arriva all’espulsione alcuni giudici non la fanno passare e visto che essendo qui grandini magari si dovrebbe avere un minima cognizione della voce "noto alle forze dell’ordine", tanto più se il crearsi di quella voce non ha moltissimi anni.
Io trovo molto fuorviante usare la barriera della parola razzismo, perchè paradossalmente mi sembra in questo contesto storico crei un muro, un muro in cui viene chiuso un dialogo, o si ferma a frasi di circostanza (quelle che magari le seconde generazioni impareranno benissimo, senza errori di pronuncia). Parlare della diversità non è creare la paura, il razzismo, è metterla sotto la luce del sole. La paura che possono avere persone straniere verso un popolo di cui conoscono solo echi (si pensi a tantissimi stranieri che neppure parlano italiano, o lo parlano e comprendono male), e anche quella di chi si trova persone "dei paesi poveri" come vicini, o dentro contesti di lavoro. Non tutti gli stranieri sono ascrivibili alle forme di caporalato, e credo sia una mera illusione, se una casta pensa che si fermeranno felicemente a pulire letame sottopagati (per dire che rimarranno dove fa comodo pensare stiano).
Va da se che si possano creare delle "mafie", e dei contesti di criminalità. Si dice che gli italiani non fanno più figli o ne fanno pochi. Chi figlia, anche straniero, qua vive, qua lavora, qua fa spesa, esattamente come tutti noi. Qui da me non è che affittano case (e appartamenti) totalmente decrepite, certo non sono le nuove costruzioni in classe A (cosa che può portare riflessi in una bolletta), e possono sembrare edifici vecchi per un trentenne, ma niente rispetto a quanto ho visto in tv di alcuni palazzi abitati della "Milano male". Anche se ho citato un caso pagine fa, di un palazzo che a causa di una totale mancanza di manutenzione (non sono riusciti a far tirare fuori i soldi a chi ci viveva, ovvero la situazione è andata sempre più sbilanciandosi visto che non è che le spese di un palazzo possono pagarle in 5 se ha decine di piani) è stato proprio chiuso e rimane chiuso (almeno finchè qualcuno non se lo compra e lo sistema).
Immagino la difficoltà per i giovani che crescono qui, e magari si trovano negate cose che per la loro età pensano siano mezzi indispensabili. Sono infatti in crescita i furti interni alle scuole.
Non si può far finta che queste realtà non esistano. Gli investimenti che servono sono tantissimi. Quello che sento ad oggi, anche se a qualcuno non piacerà, son giochetti solo per attirare voti, e dal momento che questo è un forum non vedo perchè non poter scrivere certe cose. Certe propagande di inclusione sono propagande di divisione.
Le persone adulte oggi mediamente hanno studiato la storia, e non ho visto mai nessuno negare un dialogo, una stretta di mano, a qualcuno solo perchè di diversa nazionalità, a prescindere da quale sia. Poi ci sarà chi è più freddo, o meno amicone di tutti, ma sono persone che lo fanno con tutti.
Da questo a far finta che non sia gravissimo che delle ragazze siano venute in Italia, come turiste, e si siano trovate a subire la Taharrush gamea, ce ne passa.
Su questo, forse basterebbe sentirci un po' più forti e consapevoli dei valori occidentali, che, invece, spesso sono messi fortemente in discussione anche qui e anche da chi è, al tempo stesso, ostile ad altre culture.
A me sembra manchi proprio la concezione di cosa possa voler dire altra cultura.
Ho letto alcuni commenti alle foto pubblicare da Jim Cain, giusto per fare un esempio, in cui si è parlato del consenso ect. ecco questo è non so quanti anni luce inconcepibile in altre culture. Ma parlo proprio nei termini di dialogo verso Jim, e nel suo dialogo di interazione nelle risposte (quindi anche della sua forma mentale nel rispondere).
Non arriveresti neppure ad un minima soglia di qualcosa di solo vagamente simile. Non esisterebbe proprio.
Il caso della ragazza divulgato da Amnesty International, ne è un esempio. Per noi è folle sia in carcere, per altre culture è proprio folle la sua azione. Tipo che se fosse tua figlia ti troveresti a pensare di aver una figlia scema, ma è un termine comunque occidentale. E’ proprio una base di pensiero profonda.
Persino questo mio scambio di poche righe con te, non sarebbe neppure lontanamente possibile.
Ciò che ha creato una tolleranza è solo legato ai soldi, al commercio, ma sono facciate.
Chi viene qui non vuole cambiare cultura, e non ritiene la nostra migliore, vuole solo la ricchezza occidentale.
Sempre più ostentata, nel pubblico giovane, nei social.