Cronaca nera

Nicky

Utente di lunga data
Il problema è che a 12 anni ti puoi innamorare, e come si può dire a una ragazza di non frequentare in maniera esclusiva un solo ragazzo e di non stare con chi sente di amare?
Lo capisco, però eviterei il coinvolgimento delle famiglie, l'ospitalità del ragazzo a casa a pranzo, cena, dormire, le vacanze insieme.
Cercherei di fare in modo che resti una relazione tra ragazzini, consapevoli che può essere una bella esperienza che può terminare.
Poi lo so che si soffre per amore anche alle elementari, ma se si vivono le esperienze in modo più conforme alla maturità emotiva e affettiva, è meglio.
In generale, c'è qualcosa di sbagliato se non solo non si riesce a fare in modo che diminuiscano gli omicidi delle donne da parte di mariti o fidanzati adulti, ma ci troviamo anche con omicidi commessi sempre prima.
Poi cosa sia non lo so, ma mi pongo il problema.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Il problema è che a 12 anni ti puoi innamorare, e come si può dire a una ragazza di non frequentare in maniera esclusiva un solo ragazzo e di non stare con chi sente di amare?
Bisognerebbe agire prima ed evitare che frequenti ragazzi di cui può innamorarsi o impedire di frequentarli.
Ma non funziona nemmeno così, lo vedo con le amiche musulmane di mia figlia.
Nemmeno alla mia epoca accadeva. Di nascosto tutti facevano tutto.
Io che mi innamorai la prima volta a 11 anni soffrivo solo perché non ero corrisposto.
Amare e innamorarsi sono parole che si riferiscono a sentimenti impegnativi.
Io ho visto una quantità enorme di genitori e nonni entusiasti di raccontare che i figli o i nipoti avevano il fidanzato alla scuola materna.
È evidente che, benché io sappia benissimo che si provino apprezzamento estetico e sentimenti in età molto precoce, trovo che parlare ai bimbi di fidanzamento si stia esprimendo un personale desiderio e bisogno di conferme che i propri geni hanno prodotto bambini belli e amabili. È umano, ma trasmette ai bambini una aspettativa.
Ogni persona fin da bambina esprime molteplici interessi, anche artistici.
Avrei molti esempi di persone che ho conosciuto che sono state spinte dai genitori a coltivare talenti più disparati, ma in base alle aspirazioni dei genitori. Del resto quanti bambini giocano a calcio e fanno allenamenti e tornei, impegnativi per loro e per le famiglie, ma quanti, non dico diventano campioni, ma quanti riescono a giocare da professionisti?
Ma se si pensa che sia importante provare le soddisfazioni di coppia, è più facile da realizzare.
Per me è importante trasmettere che si possono provare sentimenti senza attuare una coppia.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Pensi che questo l'abbia resa più matura e migliorato i suoi obiettivi nella vita e i rapporti con gli uomini o è servito più a te per avere controllo sulle sue scelte?
Sono certa che abbia avuto la possibilità di vivere gioie e dolori a una età con la consapevolezza per elaborarli.
 

hammer

Utente di lunga data
La figlia della mia amica uguale.
Benestanti anche loro.
Io non so se è una questione di poterselo permettere e quindi viziarli senza rendersi conto della conseguente pretesa nel volere le cose. Ha 10 anni, già tutto a livello tecnologico, e qualche tempo fa mi dice "zia ma io a scuola non ci voglio andare, voglio andare a lavorare."
E io "ah si? Pensa che io gli anni migliori e i ricordi più belli li ho della scuola, ti insegna tantissimo. E poi che vorresti fare scusa, già sai tutto? Cambierai idea ennemila volte piccola"
"L estetista. O l influencer. Con l ultima mi regalano un sacco di cose, trucchi, vestiti e guadagno pure".

Ma che le rispondo. La mia amica disperata. E io dico e non dico, giusto se proprio mi chiede perché potrei essere un po' troppo dura e la figlia non è la mia.
Quella bambina è ormai perduta. Inutile perderci tempo. Ci penserà Darwin.
 

Rebecca89

Sentire libera
Scusa hai scritto alcune inesattezze, che evidenzio a alle quali rispondo.
Non ho detto che vuole attirare l’attenzione. È una frase che semplifica e che viene usata fuori luogo.
Ho detto che chiede per sapere. È una modalità di comunicazione sempre presente nei bambini e spesso negli adolescenti, talvolta anche negli adulti.
Invece di chiedere se una cosa “è giusta”, affermano che lo è con sicurezza, per capire se lo è o no. I bambini la fanno precedere da “lo sai che…” oppure da “è vero che…?” Gli adolescenti invece la presentano come decisione. Mio figlio diceva che voleva aprire una yogurteria. Io ridevo. Era chiaro che non avesse idea delle condizioni necessarie, dalla preparazione professionale, il conseguimento della autorizzazione, l’investimento necessario, l’impegno lavorativo ecc.
La dislessia non comporta la 104. Per la 104 deve essere riconosciuta la disponibilità. La dislessia è una forma di disturbo per un differente funzionamento. Rende difficile la lettura e o la scrittura. Richiede un intervento dell’insegnamento adeguato alla difficoltà. Sul sito del Ministero ci sono tutte le spiegazioni. Se ha la 104, cosa che non esclude che sia anche dislessica, ha altre problematiche cognitive. La dislessia viene considerata una caratteristica non grave e viene usata dai genitori per non voler riconoscere una disabilità che è più dolorosa. La cosa principale di fronte a una disabilità è aver chiaro che si è di fronte a una persona che è unica, come tutti, e che ha bisogno di accettazione e comunicazione come tutti. Con sensibilità chiunque può essere compartecipe della comunicazione. Tu sei sensibile. Ma per ogni genitore accettare le peculiarità dei figli è difficile, pure degli iper dotati.
I disturbi alimentari si associano ad altre patologie, ma possono anche essere una modalità di comunicazione (non per attirare l’attenzione) e se a te non c’è da comunicare quello che ha bisogno di dire ai genitori, con te mangia. Non significa che faccia finta, che sia manipolatrice (sicuramente non in senso morale) o che tu cucini meglio. Si tratta di cose su un altro piano.
Adhd. Non dsa, errore mio
 

danny

Utente di lunga data
Amare e innamorarsi sono parole che si riferiscono a sentimenti impegnativi.
Io ho visto una quantità enorme di genitori e nonni entusiasti di raccontare che i figli o i nipoti avevano il fidanzato alla scuola materna.
È evidente che, benché io sappia benissimo che si provino apprezzamento estetico e sentimenti in età molto precoce, trovo che parlare ai bimbi di fidanzamento si stia esprimendo un personale desiderio e bisogno di conferme che i propri geni hanno prodotto bambini belli e amabili. È umano, ma trasmette ai bambini una aspettativa.
Ogni persona fin da bambina esprime molteplici interessi, anche artistici.
Avrei molti esempi di persone che ho conosciuto che sono state spinte dai genitori a coltivare talenti più disparati, ma in base alle aspirazioni dei genitori. Del resto quanti bambini giocano a calcio e fanno allenamenti e tornei, impegnativi per loro e per le famiglie, ma quanti, non dico diventano campioni, ma quanti riescono a giocare da professionisti?
Ma se si pensa che sia importante provare le soddisfazioni di coppia, è più facile da realizzare.
Per me è importante trasmettere che si possono provare sentimenti senza attuare una coppia.
A che età hai avuto la tua prima cotta?
Io a 11, non corrisposta.
A dieci già mi masturbavo, come tutti.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Obiettivamente, il posizionamento economico e sociale ti migliora la vita.
Stare tra maranza e gente ignorante fa schifo.
Ti crea solo un sacco di problemi.
Questa tua definizione delle persone in difficoltà economiche, è tua.
Io ci lavoro da decenni e mai li definirei come persone che fanno schifo.

Adhd. Non dsa, errore mio
Deve essere molto importante per aver avuto il riconoscimento. Comunque è un funzionamento che poi porta a una vita normale, anche se difficile.

A che età hai avuto la tua prima cotta?
Io a 11, non corrisposta.
A dieci già mi masturbavo, come tutti.
A cinque.
Ci scambiavamo i giornalini sulle corde della biancheria dal balcone alla finestra.
 

hammer

Utente di lunga data
Obiettivamente, iscrivere i figli a certe scuole permette di mantenere le distinzioni di classe.
Oggi più che mai necessarie, con le scuole di certe zone affollate ad troppi stranieri.
Anche qui, è davvero così sbagliato non puntare sulle conoscenze giuste per permettere ai propri figli di fare più carriera, avere aiuto, appartenere a clan e quindi migliorare la propria vita e carriera lavorativa?
E' sbagliato nella misura in cui l'appartenenza a clan e conoscenze ti porta (con opportune raccomandazioni) ad occupare posti apicali che la tua intelligenza non ti consentirebbe di occupare.
Vediamo quindi perfetti idioti (specie nella pubblica amministrazione) prendere decisioni ridicole, ostacolare in ogni modo il funzionamento dei loro stessi uffici e in un ultima analisi rendere la vita degli italiani un inferno da cui scappare.

@Etta, per cortesia, passami il lanciafiamme.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Anche io! Da balcone a balcone. A sei anni. Abitavi in Sicilia per caso? :unsure:
No.
Si chiamava Dario e ho saputo molti anni dopo dalla compagna della mamma che faceva il dentista.
Il figlio dell‘altra mamma fa l’attore e regista.
 

hammer

Utente di lunga data
No.
Si chiamava Dario e ho saputo molti anni dopo dalla compagna della mamma che faceva il dentista.
Il figlio dell‘altra mamma fa l’attore e regista.
E niente. Le nostre vite sono come due binari che non si incontreranno mai. :unsure:
 

danny

Utente di lunga data
Questa tua definizione delle persone in difficoltà economiche, è tua.
Io ci lavoro da decenni e mai li definirei come persone che fanno schifo.
Ci lavori, non ci vivi accanto.
Fanno schifo perché non seguono alcuna regola.
Ti va bene una società senza regole?
 

Brunetta

Utente di lunga data

danny

Utente di lunga data
Ma tu parli di disprezzo che non provo.
Perché sono stanco di gente che non ha regole, che vive fuori dalla legge, che non ha alcun rispetto per noi.
Sono stanco di pensare che spacciare possa essere un lavoro, che buttare la pattumiera per strada sia normale, che non pagare le spese condominiali o rubare sia giusto.
Voglio vivere tra persone civili.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Vabbè, cotta vera, con desiderio fisico.
Quella dell'asilo le escludo.
Quello che ho provato io o quello che hai provato tu hanno un valore aneddotico.
Per me c’è differenza tra ciò che si prova e ciò che si mette in atto.
Se così non fosse tutti saremmo assassini.
Invece ci stupiamo quando qualcuno lo diventa.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Perché sono stanco di gente che non ha regole, che vive fuori dalla legge, che non ha alcun rispetto per noi.
Sono stanco di pensare che spacciare possa essere un lavoro, che buttare la pattumiera per strada sia normale, che non pagare le spese condominiali o rubare sia giusto.
Voglio vivere tra persone civili.
Abbienti.
Sono tutte cose che hanno origine non nella diversità ontologica, ma sociale ed economica contingente e nelle capacità individuali di uscire da queste condizioni.
Ho raccontato che sono andata a vedere uno spettacolo di un ex alunno (la sua storia non la racconto, ma spiega molto) che è stato in carcere. Non è diventato uno scarafaggio.
 

danny

Utente di lunga data
Quello che ho provato io o quello che hai provato tu hanno un valore aneddotico.
Per me c’è differenza tra ciò che si prova e ciò che si mette in atto.
Se così non fosse tutti saremmo assassini.
Invece ci stupiamo quando qualcuno lo diventa.
Ci stupiamo dell'eccezione, mentre qui stiamo trattando l'assassinio come una regola.
Non c'è una regola, è questa la verità.

Io ti posso dire che poiché ero brutto e imbranato sono partito in ritardo rispetto ai miei coetanei, e a 16 anni mi sono sentito molto a disagio a non avere avuto le esperienze sessuali dei miei coetanei, che avevano perso la verginità, le ragazze soprattutto, anni prima.
E ti guardavano con sufficienza.
A 16 anni ti vergognavi se eri ancora vergine, ti prendevano in giro tutti.
Se ben ricordi per la nostra generazione la verginità era qualcosa che doveva essere tolta il prima possibile.
Improvvisamente però adesso tutte quelle che trombavano a 13 anni sui divanetti della disco la domenica pomeriggio e adesso sono mamme o nonne sono scomparse dai social e fanno la morale ai giovani di oggi.
 
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