Lo fai, in altri modi.
Quello che sto dicendo è che semplicemente ci sono obblighi da cui ci si può togliere.
Che devono essere considerati.
Poi c'è l'aspetto emotivo ed affettivo. Che riguarda non tanto il ridare indietro, ma il prendersi per sè.
Io ho due genitori disfunzionali.
Non avrò mai indietro quel che non hanno potuto darmi. E la bambina piangerà sempre un po' per quell'abbraccio desiderato e sempre negato.
Ma è la bambina che piange. La donna no.

Come donna, non mi interessa ridare indietro lo stesso trattamento.
Anche perchè farlo significherebbe snaturare me stessa e accogliere la loro eredità.
Ridare indietro sarebbe legarmi ancora di più al dolore. Fissarlo una volta per tutte.
Ridare indietro significherebbe dire alla bambina che non solo può, ma DEVE continuare a piangere.
Io come donna ho come unico desiderio insegnare alla bambina che si può ridere.
La giustizia non esiste.
Esistono compromessi che servono a tener su un sistema di regole.
E sono utili per preservarsi e tutelarsi.
MA non riguarda ciò che ci rende viventi, ossia le emozioni.