Consenso

Brunetta

Utente di lunga data
Io ero cauta pure quando brilla. Se il punto è sostenere che vive cautamente non viva si sta sbagliando.
Vive chi respira e chi lo fa respira al ritmo che desidera. Ciò che altri non è vita per me può esserlo e viceversa.
Si confonde spesso la pace con la noia.
per alcuni il mio modo di vivere appare noioso.
per me invece avere altalene emotive continue e da pazzi.
Chi ha ragione? Nessuno. Ognuno cammina con le proprie scarpe
Non lo so.
Avere problemi di gestione della emotività, cercando stimoli continui, non mi pare proprio sano.
 

Gaia

Utente di lunga data
Chi non si lascia mai andare, chi non rischia mai, chi non fa mai qualche follia perdendo la testa per paura delle conseguenze?
Ma c’è pure chi le valuta le conseguenze prima di agire e desiste se ritiene che le conseguenze siano sproporzionate ai benefici che eventualmente si possono conseguire.
 

Rebecca89

Sentire libera
Ma c’è pure chi le valuta le conseguenze prima di agire e desiste se ritiene che le conseguenze siano sproporzionate ai benefici che eventualmente si possono conseguire.
Troppo ragionato.
Va bene come dici per te.
Per me le emozioni sono altro. L adrenalina è altra, quella cosa del ci provo senza stare troppo a rimuginare se va male.
C ho provato. A me questo fa sentire viva. Il mettermi alla prova. Che non vuole dire non valutare i rischi. Ma tentare di rendere i pro più forti perché se ci riesci valgono il doppio.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Chi non si lascia mai andare, chi non rischia mai, chi non fa mai qualche follia perdendo la testa per paura delle conseguenze?
Follia… vuol dire follia.
Ma non sono io che ho parlato di non vita.
Il collegamento con evitare di ubriacarsi e la non vita, mi pare ardito.
Oltretutto qui e altrove si è parlato di alcol per perdere il controllo. Evidentemente chi si ubriaca non è in grado di lasciarsi andare alle proprie emozioni, senza aiuto.
 

danny

Utente di lunga data
Non l’ho capito davvero.
È società fobica, in cui si pretende che ci sia un lupo che abbia cura delle pecore.
Ogni piccola paura personale viene gestita in maniera collettiva così da creare complicità tra paure simili e divisioni insieme a conflitti.
Il più evidente è quello di genere, ma in realtà qualsiasi cosa oggi possa essere oggetto di polemica può diventare lo spunto per essere limitata e normata.
Lo stesso Cruciani che a te non piace potrà essere limitato in un prossimo futuro con la legge sugli influencer o con diverse disposizioni per chi fa il suo mestiere.
E come tutte le società fobiche è a un passo dalla definizione di stato etico e vicino altrettanto a quella di totalitario, senza mai però ammetterlo o palesarlo.
È ovviamente e totalmente statica, quindi in rapporto con il resto del mondo, in declino, poiché la paura genera immobilismo.
È più facile da governare, ma ovviamente fa morire tutto.
Quella che qualcuno appella come sostituzione etnica in realtà è solo il prodotto della paura.
 

danny

Utente di lunga data
Io ero cauta pure quando brilla. Se il punto è sostenere che vive cautamente non viva si sta sbagliando.
Vive chi respira e chi lo fa respira al ritmo che desidera. Ciò che altri non è vita per me può esserlo e viceversa.
Si confonde spesso la pace con la noia.
per alcuni il mio modo di vivere appare noioso.
per me invece avere altalene emotive continue e da pazzi.
Chi ha ragione? Nessuno. Ognuno cammina con le proprie scarpe
Per questo le scelte devono essere libere.
 

Gaia

Utente di lunga data
Troppo ragionato.
Va bene come dici per te.
Per me le emozioni sono altro. L adrenalina è altra, quella cosa del ci provo senza stare troppo a rimuginare se va male.
C ho provato. A me questo fa sentire viva. Il mettermi alla prova. Che non vuole dire non valutare i rischi. Ma tentare di rendere i pro più forti perché se ci riesci valgono il doppio.
Lo sai che io non sono come te. Non potrei esserlo nemmeno se volessi.
ma per fortuna al mondo servono persone come te e come me. Solo noi alla fine potremo guardare al passato e valutare come siano andate le cose.
 

Rebecca89

Sentire libera
Follia… vuol dire follia.
Ma non sono io che ho parlato di non vita.
Il collegamento con evitare di ubriacarsi e la non vita, mi pare ardito.
Oltretutto qui e altrove si è parlato di alcol per perdere il controllo. Evidentemente chi si ubriaca non è in grado di lasciarsi andare alle proprie emozioni, senza aiuto.
L equilibrio serve sempre. In una cosa o nell' altra. Io se sto passando una bella serata, ballo, rido, scherzo e bevo 5 Japanese, non vedo il problema.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ho parlato con un ex alunno che mi ha spiegato bene (come aveva già accennato molti anni fa qui una utente) la funzione dell’alcol.
In sintesi, toglie la paura di essere inadeguati.
La vecchia utente aveva detto “mi sento così e voglio sentirmi cosà”. Io ho capito che serve a chi si sente a disagio, per sentirsi a proprio agio e adeguato al contesto che considera desiderabile.
Ho capito bene?
 

Brunetta

Utente di lunga data
L equilibrio serve sempre. In una cosa o nell' altra. Io se sto passando una bella serata, ballo, rido, scherzo e bevo 5 Japanese, non vedo il problema.
Non so cosa sia il japanese. Ma cosa aggiunge quella bevanda?
 

Gaia

Utente di lunga data
Ho parlato con un ex alunno che mi ha spiegato bene (come aveva già accennato molti anni fa qui una utente) la funzione dell’alcol.
In sintesi, toglie la paura di essere inadeguati.
La vecchia utente aveva detto “mi sento così e voglio sentirmi cosà”. Io ho capito che serve a chi si sente a disagio, per sentirsi a proprio agio e adeguato al contesto che considera desiderabile.
Ho capito bene?
No, io bevo perché mi piace. Non bevo in modo smodato ma perché poi sto male e non mi piace perdere il controllo di me.
 

Brunetta

Utente di lunga data

danny

Utente di lunga data
Ho parlato con un ex alunno che mi ha spiegato bene (come aveva già accennato molti anni fa qui una utente) la funzione dell’alcol.
In sintesi, toglie la paura di essere inadeguati.
La vecchia utente aveva detto “mi sento così e voglio sentirmi cosà”. Io ho capito che serve a chi si sente a disagio, per sentirsi a proprio agio e adeguato al contesto che considera desiderabile.
Ho capito bene?
No.
Prima di tutto è buono.
Poi ti sballa un po' e questa cosa è piacevole.
Ti toglie anche i freni inibitori e quindi ti senti più te stesso.
Non è il disagio alla base.
Altrimenti sarebbe disagio anche tutto ciò che ha a che fare con il piacere, dalla gola al sesso.
 

Brunetta

Utente di lunga data
No, io bevo perché mi piace. Non bevo in modo smodato ma perché poi sto male e non mi piace perdere il controllo di me.
Ma allora è come bevevo io. Un sapore gradevole. Ma non si parlava di questo, dicendo che ubriacarsi è vivere.
Oppure ho capito male.
 

Brunetta

Utente di lunga data
No.
Prima di tutto è buono.
Poi ti sballa un po' e questa cosa è piacevole.
Ti toglie anche i freni inibitori e quindi ti senti più te stesso.
Non è il disagio alla base.
Altrimenti sarebbe disagio anche tutto ciò che ha a che fare con il piacere, dalla gola al sesso.
Quindi hai aggiunto la lieve disinibizione.
 
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