Consenso

Brunetta

Utente di lunga data
Direi che piace proprio per questo.
A me non fa impazzire il format, ma perché di solito ospita persone di basso livello o molto problematiche.
Come quella tipa del video.
Sceglie chi può manipolare e ridicolizzare.
Il mondo è pieno di frustrati che godono ne vedere che altri possono subire quello che loro temono.
 

feather

Utente tardo
Ho parlato con un ex alunno che mi ha spiegato bene (come aveva già accennato molti anni fa qui una utente) la funzione dell’alcol.
In sintesi, toglie la paura di essere inadeguati.
La vecchia utente aveva detto “mi sento così e voglio sentirmi cosà”. Io ho capito che serve a chi si sente a disagio, per sentirsi a proprio agio e adeguato al contesto che considera desiderabile.
Ho capito bene?
No, stiamo parlando di cose diverse. Tu di alcool usato scientemente per alterare lo stato di coscienza. Io di godersi una serata senza frenarsi troppo per paura di quello che pottebbe succedere.
Due cose diverse, con scopi diversi
 

danny

Utente di lunga data
Sceglie chi può manipolare e ridicolizzare.
Il mondo è pieno di frustrati che godono ne vedere che altri possono subire quello che loro temono.
E questo è esattamente il modo di comunicare che oggi è più popolare.
Anche in politica.
La polarizzazione si nutre nell'annientamento dell'avversario, che qui viene ridicolizzato.
Ma questa è la norma, oggi.
 

danny

Utente di lunga data
No, stiamo parlando di cose diverse. Tu di alcool usato scientemente per alterare lo stato di coscienza. Io di godersi una serata senza frenarsi troppo per paura di quello che pottebbe succedere.
Due cose diverse, con scopi diversi
Esatto.
Chi ha fatto serata con una buona bevitrice sa cosa vuol dire.
 

Rebecca89

Sentire libera
Non so cosa sia il japanese. Ma cosa aggiunge quella bevanda?
È un cocktail.
Non bevo fino a vomitare il giorno dopo e a non ricordarmi niente. Oddio, l' ho fatto da ragazzina. Quel superare il limite non mi è piaciuto e quindi ho rimoderato. Bevo perché mi piace e lo faccio fino a che sento che mi fa divertire. Non vedo il problema. Se esco con un uomo e bevo 3 calici di rosso uguale. Ogni cosa fa male se diventa un abuso. A me la sensazione piace.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ovvio.
Noi non siamo mai noi stessi.
Viviamo col freno a mano tirato.
Un po' di alcol... Come si dice
In vino veritas.
Da sempre è così.
No, stiamo parlando di cose diverse. Tu di alcool usato scientemente per alterare lo stato di coscienza. Io di godersi una serata senza frenarsi troppo per paura di quello che pottebbe succedere.
Due cose diverse, con scopi diversi
Quindi non parli di una ubriacatura che altera il consenso.
Non vedo il problema.

È un cocktail.
Non bevo fino a vomitare il giorno dopo e a non ricordarmi niente. Oddio, l' ho fatto da ragazzina. Quel superare il limite non mi è piaciuto e quindi ho rimoderato. Bevo perché mi piace e lo faccio fino a che sento che mi fa divertire. Non vedo il problema. Se esco con un uomo e bevo 3 calici di rosso uguale. Ogni cosa fa male se diventa un abuso. A me la sensazione piace.
La sensazione di controllare il limite?
Oh mi fate diventare una dell‘Esercito della Salvezza!
A me se vi ubriacate tutte le sere, non me ne frega niente. Basta non incrociarmi con chi guida ubriaco o sotto altre sostanze, perdendo la percezione della velocità e delle distanze.
Ho solo chiesto perché è stato scritto che “bisogna vivere” associandolo a ubriachezza che fa perdere la percezione di quello che si fa.

Mi documento:
”Il Japanese ice tea cocktail è un drink molto richiesto per via del suo alto grado alcolico, tuttavia molti lo preparano male perché lo fanno nello shaker, quando in realtà andrebbe semplicemente mescolato in un mixing glass.
E questa è la prima pecca. Prima di tutto è una variante del più famoso e venerato Long Island Iced Tea, solo che al posto della cola e del triple sec vengono usati Midori e succo di limone, lo sweet and sour non serve, il Midori è peccaminosamente zuccheroso.
Ed è proprio il Midori a marcare in maniera indelebile con il suo gusto di melone dolciastro il Japanese ice tea cocktail e a conferirgli il suo caratteristico colore verde.
Japanese ice tea cocktail, un cocktail molto forte, ma con un gusto unico
Detto questo è un cocktail da battaglia, non è tanto una bevuta per palati fini, quanto un drink per ubriacarsi in fretta, non a caso per farlo servono tutti e 4 i principali distillati: gin, rum bianco, tequila e vodka. Non è che sia la fine del mondo, anche se il Midori con la sua dolcezza esasperante riesce in questo caso a tenere tutti gli ingredienti insieme legandoli a sé. Dobbiamo constatate con grande tristezza che questo cocktail riscuote notevole successo tra i giovani in cerca di facile sballo.”
 

feather

Utente tardo
Quindi non parli di una ubriacatura che altera il consenso.
Non vedo il problema.
Il problema è capire quanto alcool altera il consenso.
Se io bevo 3 birre e sono ancora lucido ma vagamente brillo sono pienamente responsabile delle mie azioni?
Se una donna è nelle mie stesse condizioni, davanti a un giudice sarebbe considerata capace di fornire un consenso valido?
Fino a quante birre quel consenso resta valido? Chi lo decide? Con che parametri?
 

Rebecca89

Sentire libera
Mi documento:
”Il Japanese ice tea cocktail è un drink molto richiesto per via del suo alto grado alcolico, tuttavia molti lo preparano male perché lo fanno nello shaker, quando in realtà andrebbe semplicemente mescolato in un mixing glass.
E questa è la prima pecca. Prima di tutto è una variante del più famoso e venerato Long Island Iced Tea, solo che al posto della cola e del triple sec vengono usati Midori e succo di limone, lo sweet and sour non serve, il Midori è peccaminosamente zuccheroso.
Ed è proprio il Midori a marcare in maniera indelebile con il suo gusto di melone dolciastro il Japanese ice tea cocktail e a conferirgli il suo caratteristico colore verde.
Japanese ice tea cocktail, un cocktail molto forte, ma con un gusto unico
Detto questo è un cocktail da battaglia, non è tanto una bevuta per palati fini, quanto un drink per ubriacarsi in fretta, non a caso per farlo servono tutti e 4 i principali distillati: gin, rum bianco, tequila e vodka. Non è che sia la fine del mondo, anche se il Midori con la sua dolcezza esasperante riesce in questo caso a tenere tutti gli ingredienti insieme legandoli a sé. Dobbiamo constatate con grande tristezza che questo cocktail riscuote notevole successo tra i giovani in cerca di facile sballo.”
Te lo consiglio, è buonissimo 🙃
 

Brunetta

Utente di lunga data
Il problema è capire quanto alcool altera il consenso.
Se io bevo 3 birre e sono ancora lucido ma vagamente brillo sono pienamente responsabile delle mie azioni?
Se una donna è nelle mie stesse condizioni, davanti a un giudice sarebbe considerata capace di fornire un consenso valido?
Fino a quante birre quel consenso resta valido? Chi lo decide? Con che parametri?
A me basta un Mon Cherì 😂
Credo che se una non sta in piedi, si intuisce.
 

Rebecca89

Sentire libera
Il problema è capire quanto alcool altera il consenso.
Se io bevo 3 birre e sono ancora lucido ma vagamente brillo sono pienamente responsabile delle mie azioni?
Se una donna è nelle mie stesse condizioni, davanti a un giudice sarebbe considerata capace di fornire un consenso valido?
Fino a quante birre quel consenso resta valido? Chi lo decide? Con che parametri?
È soggettivo. Una mia amica con un prosecco parte.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum

Rebecca89

Sentire libera
Io, per esempio, non riuscirei mai a bere 5 Japanese. Mi dovrebbero portare dritta al policlinico🚑
(Veramente c erano pure di mezzo 2 gin tonic di partenza 😅)

Però ad esempio una volta in due, io e un amica, Shiraz casale del giglio.
Ho dato di stomaco pure gli occhi la notte. Una cosa brutta assai. E adoro il vino rosso. Ma quello male male.
 

feather

Utente tardo
A me basta un Mon Cherì 😂
Credo che se una non sta in piedi, si intuisce.
Perdonami il francesismo ma: un par di balle.
Tra sobrio, brillo, non sta in piedi e il coma etilico ci sono infinite sfumature. Che in tribunale sono un casino definire e distinguere.
Ed è il problema di normare, e quindi tagliare con l'accetta, una cosa che invece è molto sfumata
 

Brunetta

Utente di lunga data
Perdonami il francesismo ma: un par di balle.
Tra sobrio, brillo, non sta in piedi e il coma etilico ci sono infinite sfumature. Che in tribunale sono un casino definire e distinguere.
Ed è il problema di normare, e quindi tagliare con l'accetta, una cosa che invece è molto sfumata
Hai esperienza di sesso con donne ubriache o di tribunale?
Io no.
 

Brunetta

Utente di lunga data
E quindi qua possiamo parlare solo ed esclusivamente di cose che ci hanno toccato in prima persona?
Ma no!
Sono io che cerco sempre di prescindere dalla esperienza.
Ma sei tu che contesti leggi e giudici.
Ti ho chiesto per questo in base a cosa. Se fosse una tua esperienza, sarebbe valida in quanto tua.
 

feather

Utente tardo
Ma no!
Sono io che cerco sempre di prescindere dalla esperienza.
Ma sei tu che contesti leggi e giudici.
Ti ho chiesto per questo in base a cosa. Se fosse una tua esperienza, sarebbe valida in quanto tua.
In base al fatto che è già successo, non a me, di essere denunciato per molestie, stupro, pedofilia e altro. Vedersi la vita rovinata irreparabilmente senza possibilità di riparazione.
E tutte le legge che facilitano questo processo le trove deleterie per la società su più livelli
 
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