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Lostris

Utente Ludica
Figurati se non capisco la rabbia.
Ma cosa c’entra il figlio.
Poi mettere di mezzo i soldi significa dare ai soldi un valore relazionale. Io ti pago perché corrispondi alle mie aspettative. Per cui mette in luce non tanto o non solo la rabbia post scoperta, ma come intendeva i rapporti famigliari e sentimentali e il denaro.
boh.
Io vedo solo un uomo che, traumatizzato, si è voluto allontanare da tutto e tutto ha messo in discussione, pure l’attività economica.

Non è lucido, ma non lo biasimo.
È appena successo, è stato male, eppure deve riprendere in mano in qualche modo perlomeno l’attività, perché ci son persone, la sua famiglia in primis, che ne dipendono.

Ci sta che sia arrabbiato e che in questo momento non voglia vedere la moglie.

Il figlio è un discorso a parte, lo sa anche lui, ma, rivoluzione per rivoluzione, tanto vale prendere la palla al balzo e cercar di raddrizzare quello che non va. 🤷🏻‍♀️
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
In questo momento sarei disposto a chiudere tutto, in questo momento non voglio avere nessun rapporto con mia moglie ho anche detto che sarei disposto a cedere le mie quote e se la gestiscono loro io posso vivere anche senza l'azienda, se io non voglio più lavorare con lei non la voglio tra i piedi, ma ne esco, non va bene, la vendo , non va bene, io in questo momento quando vedo mia moglie, vedo quello che ha scritto, mi sale la pressione, mi sento male, che devo fare, può darsi che tra un mese o tra due mi passa, ma per ora la situazione è questa.
Sicuramente la doccia ghiacciata l'hai avuta.
Invece di assumere uno chiunque assumi tuo figlio, è l'occasione per passare il l'azienda al resto della famiglia .
Magari fai andare tua moglie nelle ore in cui tu fai l'altro lavoro
 

Brunetta

Utente di lunga data
boh.
Io vedo solo un uomo che, traumatizzato, si è voluto allontanare da tutto e tutto ha messo in discussione, pure l’attività economica.

Non è lucido, ma non lo biasimo.
È appena successo, è stato male, eppure deve riprendere in mano in qualche modo perlomeno l’attività, perché ci son persone, la sua famiglia in primis, che ne dipendono.

Ci sta che sia arrabbiato e che in questo momento non voglia vedere la moglie.

Il figlio è un discorso a parte, lo sa anche lui, ma, rivoluzione per rivoluzione, tanto vale prendere la palla al balzo e cercar di raddrizzare quello che non va. 🤷🏻‍♀️
La rabbia è una emozione, ma qualsiasi modo si abbia per reagire a un trauma toglie lucidità.
Perdere lucidità significa perdere il controllo razionale che ci fa manifestare emozioni, sentimenti e relazioni senza filtri.
La mostrizzazione, ad esempio, è una forma di reazione comune, ma ugualmente rivelatrice.
Rappresenta una modalità di intendere le relazioni: ”ti amo perché te lo meriti e te lo meriti perché corrispondi ai miei bisogni“.
Quando non te lo meriti escono i bisogni e le aspettative che erano stati caricati sull’altro.
Molti decenni fa avevo assistito a una lite tra amiche (ovviamente questa lite aveva portato poi a una rottura definitiva) in cui per una discussione banale una era sbottata in “cosa mi hai mai dato? Soldi non me ne hai dati. Uomini non me ne hai presentati”.
Era in un momento di rabbia e delusione, ma davvero per un contrasto irrilevante, tipo un ritardo a un appuntamento, ma aveva rivelato due bisogni e due aspettative.
Ho scoperto un tradimento e la rabbia l’ho provata anch’io, ma mai ho detto “...e poi non mi hai mai dato un tenore di vita che volevo!”, cosa che sarebbe lo specchio di ciò che Tommy sta dicendo e facendo.
Se l’avessi detto non avrei forse rivelato qualcosa di “stonato”?
 

Skorpio

Utente di lunga data
Oggi a pranzo si sono presentati tutti, forse mia moglie ha raccontato tutto, mio figlio sembrava un agnellino. ho detto loro che con l'azienda continuo, non esistono per nessuno più carte di credito non esistono auto aziendali, a mia moglie ho detto a chiare lettere che non la voglio più in azienda, le passo uno stipendio ma non la voglio in azienda, assumerò una persona che farà quello che faceva lei, non la voglio più come socia, anche se minoritaria, acquisto io le sue azioni, a mio figlio ho detto a chiare lettere che da me non avrà più un euro, o si da da fare o rimane a casa senza un euro, l'unica cosa che gli garantisco è un piatto di pasta. Siccome tutti la prima mia moglie non mi ha mai visto così determinato, le ho riferito a chiare lettere che anche lei deve consegnare l'auto aziendale, la carta di credito e tutti i documenti, con lo stipendio che gli passo deve farselo bastare non c'è più estetista due volte la settimana ne parrucchiere, se non le sta bene se ne può andare dal suo amante virtuale che vive con il reddito di cittadinanza le ho comunicato che per un congruo periodo di tempo starò da solo. Mia moglie dopo che ho fatto questi discorsi, ha voluto parlarmi da solo al che le ho detto , una persona che ti fa schifo, una persona che ti fa pena non vole parlare con te, ho dato tutto al mio legale ( anche se non è vero) le ho fatto solo scrivere una lettera ) quando tu dopo una vita passata ad una persona che nemmeno conosci che vive con il reddito di cittadinanza perchè ha perso il lavoro fai tutte queste allusioni sessuali, ti vanti che (e da sei mesi che non faccio sesso con mio marito perchè mi fa schifo) sono le testuali parole ora vuoi che torni a casa o vuoi i soldi e il benessere. Io non sono come te che nonostante tu ti rifiutassi non mi suno cercata ne una donna virtuale ne reale, mi reputo un persona per bene non mi separo legalmente per non fare capire niente alle persone che ci circondano dovrei dare delle risposte e mi sentirei in imbarazzo, ma sappi che il nostro matrimonio è finito. Pianto lacrime, io con una freddezza che non mi conoscevo ho detto " il coccodrillo prima mangia i suoi figli e poi piange"
Hai descritto i tuoi familiari come una banda di papponi.
 

Rosarose

Utente di lunga data
Quoto la domanda “ cosa vede di se stessa in lui” ? ( riferito al figlio).
Personalmente non credo nella sincerità della moglie; adesso tira fuori i problemi di salute ( fanno comodo), pur avendo avuto un marito che l’accompagnava alle visite, quindi era un marito su cui ci poteva contare, si interessava alla sua salute. Io ho avuto un marito che manco al parto voleva starci perché aveva sonno.
E poi con l’amico virtuale parlava tranquillamente di sesso. Quindi altamente probabile che qualcosa sarebbe successo.
L’ha portato in un letto d’ospedale con il suo comportamento irresponsabile, cavolo si ha un marito responsabile, casa, lavoro, nessun’altra donna nella sua vita, che la desidera ( vedi Canarie) e lei con uno sconosciuto si apre così.
Credo che desidera solamente il tenore di vita di prima, insomma a 60 anni un marito che stravede per Lei, mantiene un figlio che ha cambiato n. Università ( e lei lo giustifica!), che la desidera, che ha due lavori per il benessere della famiglia e lei cosa fa ?
Potrebbe anche aver scoperto un problema medico adesso, ma ha preso l’occasione per spiegare il suo comportamento negli ultimi mesi. Chi sapeva mesi fa di aver un problema medico non si mette a incanalare una discussione con un altro uomo che porta direttamente al sesso. Semmai lo evita.
Con il marito evitava e con lui si lasciava andare.
Con i discorsi che facevano, voi cosa pensate che avrebbero fatto ai prossimi incontri?
Mio parere..
Condivido parola per parola, mi sa di scusa, il non volere fare sesso per 6 mesi è una cosa molto indicativa. Fossi in lui indagherei. Se scopre bugie nei tempi della scoperta di questa patologia avrà la sua risposta.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Sto riflettendo sui processi di mostrizzazione:
Lei traditrice che dice di non aver mai amato il marito. (Ma c'è qualcuno qui dentro che davvero lo pensa?)
Noi che la mostrizziamo per lo scarso rispetto del coniuge. (O che la dipingiamo come un essere abietto o quantomeno sprovveduto).

Ma in definitiva si possono fare 3 figli con una persona di cui non si nutre la benchè minima stima?
E chi procede nella sua mostrizzazione, non parla invece forse della sua presunta impertinente (non pertinente) capacità di rapportarsi al tradimento?

@ipazia che parla di inespressi, di conti da saldare, e @Marjanna che parla di rapporto sbilanciato, per cui una deve molto se non tutto all'altro probabilmente ci hanno azzeccato.

Rimane sullo sfondo il dramma di questo uomo, al quale davvero io non so dire nulla, vittima o carnefice che sia, perchè davvero sono convinto che al di là di tutto ami la moglie.
Di quale tipo di attaccamento deve scoprirlo lui.
Ciao :)

Leggendo a me sembra che sia proprio quest'uomo a tener sullo sfondo il suo dramma.

E riflettevo che questo tipo di situazioni esplodono come se fossero apparse dal nulla.
Bombe che uno straniero improvvisamente butta in mezzo ad un campo di pace e serenità.

Ma non è semplicemente così.
Nessuna situazione appare dal nulla, detonando dal e nel niente.

Leggendo, non trovo da commentare oltre.
In questo dramma l'appiglio è l'azienda di famiglia.
Forse è che l'azienda è un qualcosa di concreto e ordinato a cui appigliarsi in un momento in cui tutto il resto è non solo confuso, ma rimesso in discussione.

Una grossa differenza fra un tradimento che viene scoperto nel sesso e questo, che pare di sesso non ne abbia, è che nel tradimento in cui c'è la scopata - per intendersi - la mente del tradito si può concentrare sul fatto compiuto: ha scopato e con chi. (come se poi il tradimento fosse la scopata).
I pensieri dell'altro mentre tradisce appartengono al territorio del dubbio.

In questo caso il tradimento è nelle parole. Scritte.
Non c'è neppure la scopata su cui ridirigere la ferita.

Non è che ci si può chiedere "ma scopava meglio di me?" oppure "era più figo di me?" Non si può dire "gli ormoni.." "la chimica".

Qui ci sono parole, a quanto pare pesantissime e mai pronunciate prima in nessuna forma, che sono andate a toccare in modo piuttosto preciso e senza nessuna scorciatoia per scaricare sul corpo.

Qui c'è un altro, evanescente e che ha raccolto quelle parole, che di concreto ha solo il reddito di cittadinanza.

forse se ci fosse un corpo su cui fare guerra...ma quel corpo non c'è.

Qui le parole, le chat sono la rappresentazione del pensare.
Raccontano gli immaginari. Le fantasie.

Che altro non sono che i territori dell'animo in cui si crea e si celebra l'esclusività.

Quest'uomo non parla qui della sua emotività. Ha evitato di rispondere alle domande a riguardo.
Racconta di come veicola l'emotività attraverso le manifestazioni del suo corpo. Belle potenti fra l'altro.

Per come scrive non mi sembra particolarmente allenato alla manifestazione e alla comunicazione (con la necessaria traduzione) delle emozioni.
E trovo sempre piuttosto "di superficie" (non superficiale, sia ben chiaro) il descrivere ben funzionante una relazione perchè si ride insieme e si cena insieme e si lavora insieme.

Questi non sono indicatori di intimità.

Sono indicatori di buona collaborazione. Potrei descrivere così anche relazioni con persone che mi stanno sentitamente sui coglioni.

Io continuo a rimanere convinta di quello che ho scritto nell'altro post.
Questa coppia avrebbe bisogno di un intervento di un terzo capace di far emergere la comunicazione.
E @tommy61 a mio parere farebbe bene consultare uno specialista. Le sue manifestazioni fisiche sono quantomeno un campanello di allarme, non solo fisico, ma emotivo.

Poi capisco anche che rimettere tutto in gioco, terapie comprese, a 60 anni non è come farlo a 30 o 40.

Ho la sensazione che l'azienda continui a svolgere il suo ruolo...contenitore di tanto altro che non è aziendale.
Perlomeno però è un contenitore e non un territorio fuori dalla mappa e tutto da esplorare.
E dopo un treno nei denti, forse prima di mettersi in cammino senza mappe è saggio rimanere fermi e dove si sa a memoria dove si stanno mettendo i piedi.

(ovviamente, non è risolutivo di nulla. Ma porta sollievo. Anche nei termini della tenuta di controllo in una situazione in cui il controllo si è vaporizzato in 1,2,3. )
 
Ultima modifica:

spleen

utente ?
Ciao :)

Leggendo a me sembra che sia proprio quest'uomo a tener sullo sfondo il suo dramma.

E riflettevo che questo tipo di situazioni esplodono come se fossero apparse dal nulla.
Bombe che uno straniero improvvisamente butta in mezzo ad un campo di pace e serenità.

Ma non è semplicemente così.
Nessuna situazione appare dal nulla, detonando dal e nel niente.

Leggendo, non trovo da commentare oltre.
In questo dramma l'appiglio è l'azienda di famiglia.
Forse è che l'azienda è un qualcosa di concreto e ordinato a cui appigliarsi in un momento in cui tutto il resto è non solo confuso, ma rimesso in discussione.

Una grossa differenza fra un tradimento che viene scoperto nel sesso e questo, che pare di sesso non ne abbia, è che nel tradimento in cui c'è la scopata - per intendersi - la mente del tradito si può concentrare sul fatto compiuto: ha scopato e con chi. (come se poi il tradimento fosse la scopata).
I pensieri dell'altro mentre tradisce appartengono al territorio del dubbio.

In questo caso il tradimento è nelle parole. Scritte.
Non c'è neppure la scopata su cui ridirigere la ferita.

Non è che ci si può chiedere "ma scopava meglio di me?" oppure "era più figo di me?" Non si può dire "gli ormoni.." "la chimica".

Qui ci sono parole, a quanto pare pesantissime e mai pronunciate prima in nessuna forma, che sono andate a toccare in modo piuttosto preciso e senza nessuna scorciatoia per scaricare sul corpo.

Qui c'è un altro, evanescente e che ha raccolto quelle parole, che di concreto ha solo il reddito di cittadinanza.

forse se ci fosse un corpo su cui fare guerra...ma quel corpo non c'è.

Qui le parole, le chat sono la rappresentazione del pensare.
Raccontano gli immaginari. Le fantasie.

Che altro non sono che i territori dell'animo in cui si crea e si celebra l'esclusività.

Quest'uomo non parla qui della sua emotività. Ha evitato di rispondere alle domande a riguardo.
Racconta di come veicola l'emotività attraverso le manifestazioni del suo corpo. Belle potenti fra l'altro.

Per come scrive non mi sembra particolarmente allenato alla manifestazione e alla comunicazione (con la necessaria traduzione) delle emozioni.
E trovo sempre piuttosto "di superficie" (non superficiale, sia ben chiaro) il descrivere ben funzionante una relazione perchè si ride insieme e si cena insieme e si lavora insieme.

Questi non sono indicatori di intimità.

Sono indicatori di buona collaborazione. Potrei descrivere così anche relazioni con persone che mi stanno sentitamente sui coglioni.

Io continuo a rimanere convinta di quello che ho scritto nell'altro post.
Questa coppia avrebbe bisogno di un intervento di un terzo capace di far emergere la comunicazione.
E @tommy61 a mio parere farebbe bene consultare uno specialista. Le sue manifestazioni fisiche sono quantomeno un campanello di allarme, non solo fisico, ma emotivo.

Poi capisco anche che rimettere tutto in gioco, terapie comprese, a 60 anni non è come farlo a 30 o 40.

Ho la sensazione che l'azienda continui a svolgere il suo ruolo...contenitore di tanto altro che non è aziendale.
Perlomeno però è un contenitore e non un territorio fuori dalla mappa e tutto da esplorare.
E dopo un treno nei denti, forse prima di mettersi in cammino senza mappe è saggio rimanere fermi e dove si sa a memoria dove si stanno mettendo i piedi.

(ovviamente, non è risolutivo di nulla. Ma porta sollievo. Anche nei termini della tenuta di controllo in una situazione in cui il controllo si è vaporizzato in 1,2,3. )
Ciao cara, per qualche strano verso credo che questa vicenda sia, come hai detto, certamente un detonatore. Un interruttore, sai, di quelli sempre pronti a scattare nella vita di ciascuno. E sempre in agguato, anche se qualcuno si sente al sicuro.

Quante volte qui dentro abbiamo sentito di vicende simili a questa? Di persone che subivano un tradimento e cadevano dal pero? Quasi sempre direi, perché vedi, quello che emerge e che è emerso è la sostanziale inadeguatezza che l’essere umano sa esplicare nei rapporti. Ma si è voluto a tutti i costi semplificare, condannare, che poi di fronte al mostro è chiaro che ci si sente meglio, no?

Questo 3d per me è stato una scusa per riflettere di noi e su chi siamo, qui dentro intendo. E mi sono speso su questo, come hai potuto leggere.

Quando anni fa ormai entrai nel forum uno dei prime 3d che aprii fu quello della ambiguità servo-padrone nei rapporti umani. Ne uscii quasi deriso, con pochissime persone che si degnarono di rispondere. Ma ho sempre pensato che fosse un fatto centrale della natura umana.

Cosa facciamo in effetti, come individui, tutti, se non scavarci in continuazione un ruolo, una tana nel rapporto con gli altri? Cosa non facciamo per compiacerli o per farci compiacere in un continuo gioco di specchi e di rimandi? Ad esempio i social, i follower di quei disgraziati che fanno immagine, non sono forse questo? Ma chi in definitiva se ne rende davvero conto appieno?

E nei nostri rapporti intimi, non siano forse sempre in un vicolo cieco dettato dalla nostra volontà di potere o di supina accettazione? E questo non è forse emerso con forza in questo 3d?

Un conto vedi è capirlo, e cercare di uscire dai meccanismi di assoluzione o di condanna che in definitiva servono solo a confermarci e a cementare i nostri alibi, a dare una interpretazione viziata dal nostro vissuto, dalle nostre paure, dalle nostre aspirazioni auto assolutorie. Che ha spinto qualcuno persino a fare insinuazioni, come se avesse senso e valore spingersi oltre. Ad essere più realisti del rè.

Un conto no.

E a me spiace constatarlo, e non sai quanto.
Spero di essere riuscito a spiegarmi, ultimamente mi sembra di essere più legnoso del solito, sarà la vecchiaia...
 
Ultima modifica:

Brunetta

Utente di lunga data
Ciao cara, per qualche strano verso credo che questa vicenda sia, come hai detto, certamente un detonatore. Un interruttore, sai, di quelli sempre pronti a scattare nella vita di ciascuno. E sempre in agguato, anche se qualcuno si sente al sicuro.

Quante volte qui dentro abbiamo sentito di vicende simili a questa? Di persone che subivano un tradimento e cadevano dal pero? Quasi sempre direi, perché vedi, quello che emerge e che è emerso è la sostanziale inadeguatezza che l’essere umano sa esplicare nei rapporti. Ma si è voluto a tutti i costi semplificare, condannare, che poi di fronte al mostro è chiaro che ci si sente meglio, no?

Questo 3d per me è stato una scusa per riflettere di noi e su chi siamo, qui dentro intendo. E mi sono speso su questo, come hai potuto leggere.

Quando anni fa ormai entrai nel forum uno dei prime 3d che aprii fu quello della ambiguità servo-padrone nei rapporti umani. Ne uscii quasi deriso, con pochissime persone che si degnarono di rispondere. Ma ho sempre pensato che fosse un fatto centrale della natura umana.

Cosa facciamo in effetti, come individui, tutti, se non scavarci in continuazione un ruolo, una tana nel rapporto con gli altri? Cosa non facciamo per compiacerli o per farci compiacere in un continuo gioco di specchi e di rimandi? Ad esempio i social, i follower di quei disgraziati che fanno immagine, non sono forse questo? Ma chi in definitiva se ne rende davvero conto appieno?

E nei nostri rapporti intimi, non siano forse sempre in un vicolo cieco dettato dalla nostra volontà di potere o di supina accettazione? E questo non è forse emerso con forza in questo 3d?

Un conto vedi è capirlo, e cercare di uscire dai meccanismi di assoluzione o di condanna che in definitiva servono solo a confermarci e a cementare i nostri alibi, a dare una interpretazione viziata dal nostro vissuto, dalle nostre paure, dalle nostre aspirazioni auto assolutorie. Che ha spinto qualcuno persino a fare insinuazioni, come se avesse senso e valore spingersi oltre. Ad essere più realisti del rè.

Un conto no.

E a me spiace constatarlo, e non sai quanto.
Spero di essere riuscito a spiegarmi, ultimamente mi sembra di essere più legnoso del solito, sarà la vecchiaia...
I rapporti umani sono sempre complessi, i rapporti famigliari non si sottraggono alla complessità.
La casa è il luogo del piacere, della gioia, del progetto, della fatica, della accoglienza, ma anche dei loro opposti.
Vi sono rapporti di potere, ma complicati e intrecciati e chi è dentro il guazzabuglio non sa in quale posizione si trova.
Soprattutto chi è in una posizione dominante sta tanto bene che non vede e non vuole vedere il disagio di chi è in posizione funzionale a lui.
Quando poi si è travolti dallo tsunami del tradimento si prova la dissonanza cognitiva rispetto alla propria vita. Si annaspa con fasi in cui si è sommersi e altre in cui si riemerge e si prende fiato, magari tirando sotto un altro.
Però alcune situazioni sono evidentemente il risultato di squilibri cristallizzati. Evidentemente per chi guardando da di fuori non ci vuole vedere la propria casa.
 

Lara3

Utente di lunga data
In questo momento sarei disposto a chiudere tutto, in questo momento non voglio avere nessun rapporto con mia moglie ho anche detto che sarei disposto a cedere le mie quote e se la gestiscono loro io posso vivere anche senza l'azienda, se io non voglio più lavorare con lei non la voglio tra i piedi, ma ne esco, non va bene, la vendo , non va bene, io in questo momento quando vedo mia moglie, vedo quello che ha scritto, mi sale la pressione, mi sento male, che devo fare, può darsi che tra un mese o tra due mi passa, ma per ora la situazione è questa.
Comprensibile quello che provi.
 

Lara3

Utente di lunga data
Ora vi spiego che tipo di persona sono, certe volte capita che qualche dipendente si trova a corto, o che ha avuto qualche problema, sanno che la porta è sempre aperta, circa ventanni fa c'era ancora la lira e l'euro il marito della sorella di mia moglie aveva un negozio, si trovava in difficoltà, mia moglie mi ha chiesto di aiutarlo diedi all'epoca 15 milioni, mi ha detto che in un paio di mesi me li avrebbe restituito, io non li ho mai chiesti,ma lui nemmeno ha fatto la parte, non ho mai rinfacciato questa cosa a mia moglie, non sono mai stato attaccato al Dio denaro.
Io vedo una brava persona che una volta delusa fortemente da chi non si aspettava ha deciso di prendere le distanze. Comprensibile.
 

spleen

utente ?
I rapporti umani sono sempre complessi, i rapporti famigliari non si sottraggono alla complessità.
La casa è il luogo del piacere, della gioia, del progetto, della fatica, della accoglienza, ma anche dei loro opposti.
Vi sono rapporti di potere, ma complicati e intrecciati e chi è dentro il guazzabuglio non sa in quale posizione si trova.
Soprattutto chi è in una posizione dominante sta tanto bene che non vede e non vuole vedere il disagio di chi è in posizione funzionale a lui.
Quando poi si è travolti dallo tsunami del tradimento si prova la dissonanza cognitiva rispetto alla propria vita. Si annaspa con fasi in cui si è sommersi e altre in cui si riemerge e si prende fiato, magari tirando sotto un altro.
Però alcune situazioni sono evidentemente il risultato di squilibri cristallizzati. Evidentemente per chi guardando da di fuori non ci vuole vedere la propria casa.
Si, una cosa che mi sono dimenticato di scrivere nel messaggio sopra è questa:
che nonostante tutto i rapporti uman i- esistono - e - persistono - .
E non abbiamo molto altro al mondo.
 

Lara3

Utente di lunga data
Scusate mi sono espresso male il discorso con mio figlio l'ho fatto davanti a tutti, poi loro sono usciti per fare una passeggiata e ho perlato con mia moglie, i miei figli da me non hanno saputo niente, loro sono la famiglia, i discorsi con mia moglie sono solo tra noi, forse lei ha detto qualcosa alle ragazze, ma da me non hanno saputo niente, la grande addirittura pensava che ero io ad avere una amante, io non ho negato ne affermato , ho semplicemente detto che tra me e sua madre c'erano alcune cose da chiarire.
Ecco ... la grande pensava che tu avessi un’amante...
Quando lo pensava ? Adesso recentemente? Dopo l’ospedale?
Dimmi, se non ricordo male, hai detto che anche il figlio ha pensato la stessa cosa e che se l’ha presa con te.
Ricordo male ?
Se fosse così ... perché la moglie non li ha presi da parte e fermati quando ha visto che credevano che TU fossi colpevole di questa situazione?
 

Lara3

Utente di lunga data
alla fine ho scoperto tutto

mi sono un po allontanato dal forum per indagare meglio

sostanzialmente non c'è stato un risvolto carnale ma tante parole che mi hanno fatto molto male, morale della favola quando ho detto che non sono stanco di fare da bancomat a tutti mio figlio mi ha detto che sono un bastardo la mia figlia più grande che sono uno stronzo a queste parole mi sono sentito un fallito sono finito in ospedale con la pressione a 220 una sospetta ischemia, appena mi hanno dimesso, dopo aver parlato con un legale mi sono da un giorno all'altro me ne sono andato da casa e mi sono trasferito in un una mia villetta in campagna. Ora sono tutti pentiti forse perchè ho chiuso la mia attività faccio soltanto il professore quello che ho sempre fatto ora sono tutti col culo per terra. sto facendo quello che sempre non ho fatto, ho comprato una barca vado a pescare ho comprato una moto, insomma ho detto a mia moglie che se vuole può andare dal suo amico virtuale a farsi mantenere assieme a suoi figli, la seconda che mi è molto legata mi appoggia, per ora mi sta bene poi vedremo
Però...
ricordavo bene : il figlio ti ha detto che sei un bastardo, la figlia ti ha detto che sei uno stronzo e .... tua moglie dove era per dire loro come sono andate le cose ?
Perché ha lasciato che queste cose accadessero ?
Doveva prenderli subito da parte e dire loro che lei ha la responsabilità di quello che è successo invece di lasciargli credere che sei tu quello che hai un’amante e prenderti pure degli insulti.
 
Ultima modifica:

Brunetta

Utente di lunga data
Ecco ... la grande pensava che tu avessi un’amante...
Quando lo pensava ? Adesso recentemente? Dopo l’ospedale?
Dimmi, se non ricordo male, hai detto che anche il figlio ha pensato la stessa cosa e che se l’ha presa con te.
Ricordo male ?
Se fosse così ... perché la moglie non li ha presi da parte e fermati quando ha visto che credevano che TU fossi colpevole di questa situazione?
Guarda che l’abbiamo compreso tutti.
Però devi proprio vedere i rapporti come un tribunale dove bisogna individuare il colpevole?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Il messaggio non era per te.
O non avevi capito ?
O devi sempre punzecchiare?
Ma che punzecchiare!
Se ti viene fatto notare che stai alimentando il dolore di un utente, oltretutto nella convinzione di essere dalla sua parte, potresti pensarci su e rispondere argomentando.
Prenderla come se ce l’avessi con te è ridicolo!
 

Foglia

utente viva e vegeta
Però...
ricordavo bene : il figlio ti ha detto che sei un bastardo, la figlia ti ha detto che sei uno stronzo e .... tua moglie dove era per dire loro come sono andate le cose ?
Perché ha lasciato che queste cose accadessero ?
Doveva prenderli subito da parte e dire loro che lei ha la responsabilità di quello che è successo invece di lasciargli credere che sei tu quello che hai un’amante e prenderti pure degli insulti.
I figli non andrebbero coinvolti in questo genere di cose, anche se credo che talvolta sia inevitabile (se vedono un padre che di punto in bianco si allontana da casa, è evidente che a qualcuno chiedano spiegazioni, e che comunque due domande se le facciano).
Non ho visto equilibrio (ed è anche comprensibile che sia così, a botta calda....) né da parte della madre, né da parte del padre.

Che significa "convocarli" tutti a pranzo per parlare (a tutti) del futuro?
Con dei "dictat", peraltro, rivolti a tutti. Moglie e figlia "via l'auto aziendale".
Moglie "via lavoro e quote" (e stipendio ridotto)
Figlio "via ogni benefit".

Intendiamoci: probabilmente il figlio fancazzista era da "svegliare" da un pò, secondo me. Che non esiste che uno arrivi alla soglia dei 30 anni facendo la bella vita e non impegnandosi in niente. Ma questo è un problema che sorge autonomamente rispetto alla scoperta degli altarini (chiamiamoli così) della moglie.
A me lui sembra davvero non il poveretto che di punto in bianco ha scoperto un tradimento. Ma uno che aveva fatto della stessa famiglia una azienda.... Non so come dire. Tutto funzionale a quel benessere che - poi - quando capita il patatrac, è quello che alla fine viene azionato nei confronti (meglio contro) tutti. Anche di lui stesso, eh. E allora le quote della moglie diventano quote da restituire, il lavoro una "concessione" di lui, le auto aziendali una sorta di benefit che dimostra tanto la munificenza di Tommy quanto il potere di levarla.
E se questa roba può essere comprensibile nei confronti della moglie (col cavolo - ed è una prova in più - che lavorerei PER un marito / compagno :D), per i figli è assurda. Semplicemente assurda. A meno di voler ammettere che il proprio ruolo all'interno della famiglia fosse quello di garantire il benessere di tutti attraverso l'agio finanziario. E che per scampare al disagio finanziario tutti dovessero rigare dritto come mera parte di uno strano ingranaggio. Dove se un elemento si incastra, si incastrano tutti. Il figlio fancazzista e il tradimento della moglie stanno su livelli semplicemente diversi.
Ecco perché a me non sembra il poveretto che adesso prova a sistemare un pò tutto quello che non va nella famiglia.
 

Foglia

utente viva e vegeta
boh.
Io vedo solo un uomo che, traumatizzato, si è voluto allontanare da tutto e tutto ha messo in discussione, pure l’attività economica.

Non è lucido, ma non lo biasimo.
È appena successo, è stato male, eppure deve riprendere in mano in qualche modo perlomeno l’attività, perché ci son persone, la sua famiglia in primis, che ne dipendono.

Ci sta che sia arrabbiato e che in questo momento non voglia vedere la moglie.

Il figlio è un discorso a parte, lo sa anche lui, ma, rivoluzione per rivoluzione, tanto vale prendere la palla al balzo e cercar di raddrizzare quello che non va. 🤷🏻‍♀️
Ecco: il grassetto secondo me è spaventoso. Che significa "rivoluzione per rivoluzione"? :)

E' una famiglia, non una azienda, quella che ha convocato (o accettato di vedere, non so) tutta riunita davanti a un tavolo.
Mentre il problema (ne affronterei uno alla volta: il figlio fancazzista c'era da mò, e direi che al limite qualche settimana la può pure aspettare.....) è la moglie che un bel dì ha lasciato (pure accessibile) corrispondenza con un altro non certo lusinghiera nei confronti di lui.
Io mi domando perché prendersela coi figli. Che poi è chiaro il messaggio che passa ai figli: via l'auto aziendale a una, l'altro via ogni sovvenzione finanziaria che non sia un piatto di pasta = mamma, è colpa tua.
Va bene la botta a caldo, ma forse una riflessione in punto la farei anche a caldo eh.... Che non so bene quale possa essere il risultato del tenere in pugno la famiglia coi soldi....
 

Lostris

Utente Ludica
Ecco: il grassetto secondo me è spaventoso. Che significa "rivoluzione per rivoluzione"? :)

E' una famiglia, non una azienda, quella che ha convocato (o accettato di vedere, non so) tutta riunita davanti a un tavolo.
Mentre il problema (ne affronterei uno alla volta: il figlio fancazzista c'era da mò, e direi che al limite qualche settimana la può pure aspettare.....) è la moglie che un bel dì ha lasciato (pure accessibile) corrispondenza con un altro non certo lusinghiera nei confronti di lui.
Io mi domando perché prendersela coi figli. Che poi è chiaro il messaggio che passa ai figli: via l'auto aziendale a una, l'altro via ogni sovvenzione finanziaria che non sia un piatto di pasta = mamma, è colpa tua.
Va bene la botta a caldo, ma forse una riflessione in punto la farei anche a caldo eh.... Che non so bene quale possa essere il risultato del tenere in pugno la famiglia coi soldi....
Sicuramente sarebbe stato meglio un tempismo differente per quanto riguarda il figlio.

Immagino, però, che non sia caduto dal pero e che questo sia semplicemente uno degli innumerevoli discorsi/ramanzine che si è sentito fare in questi anni.

Dare la colpa alla madre potrebbe essere semplicemente l’ennesima tattica di deresponsabilizzarsi e non prendere in mano la propria vita.
Ma se l’indole è quella, anche in altri tempi, avrebbe trovato un’altra scusa.

Può essere che Anche determinate cose - dell’attività - volesse “sistemarle“ già da tempo e che abbia preso la palla al balzo, non necessariamente si tratta una ripicca famigliare.
Ci son sconquassi che sconquassano e basta, non è sempre facile separare i piani della propria vita a compartimenti.

Torna in azienda per responsabilità, ma lo fa alle sue condizioni.

I figli son tutti grandi con possibilità di “affrancarsi” se il tutto non gli sta bene.
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Ecco: il grassetto secondo me è spaventoso. Che significa "rivoluzione per rivoluzione"? :)

E' una famiglia, non una azienda, quella che ha convocato (o accettato di vedere, non so) tutta riunita davanti a un tavolo.
Mentre il problema (ne affronterei uno alla volta: il figlio fancazzista c'era da mò, e direi che al limite qualche settimana la può pure aspettare.....) è la moglie che un bel dì ha lasciato (pure accessibile) corrispondenza con un altro non certo lusinghiera nei confronti di lui.
Io mi domando perché prendersela coi figli. Che poi è chiaro il messaggio che passa ai figli: via l'auto aziendale a una, l'altro via ogni sovvenzione finanziaria che non sia un piatto di pasta = mamma, è colpa tua.
Va bene la botta a caldo, ma forse una riflessione in punto la farei anche a caldo eh.... Che non so bene quale possa essere il risultato del tenere in pugno la famiglia coi soldi....
Un fondo di ricatto economico/morale lo si trova.
Ho notato subito una forma di dittatura, che lascia spazio a una valutazione sul tipo di rapporto che c'è in quella famiglia
 
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