Per me, di punti di importanza, ne sono stati toccati più d'uno
In primo luogo, quello del cambiamento: siamo un Paese estremamente cambiato negli ultimi 50 anni. Chiacchieravo, al mare, su quanto certi posti fossero più a "misura d'uomo", rispetto a Milano: mi è stato prontamente risposto che il rovescio della medaglia, in quei posti, è che una volta esaurita la stagione del turismo, i giovani non hanno prospettive, e i fortunati al limite campano di rendita

Questo significa una cosa, che poi ha ben ricordato per altri versi
@Marjanna : dove sono finite le attività di un tempo?

Non sempre, mica sempre, nemmeno nei ricordi tramandati.
Prendo a spunto il discorso sull'Arte, che è stato introdotto in quel video: Bruni, siamo un Paese che ha tantissima Arte, ma che manco la conosce

Abbiamo dato i Natali a Fontana, ma se a distanza di decenni domandi alla piuparte cosa ne pensa, la piuparte ti risponde che non lo capisce

.
Dimostrando appieno di non aver capito nemmeno i suoi predecessori
E' un male, un delitto? ASSOLUTAMENTE NO, uno può benissimo fregarsene dell'Arte. Ma in un'epoca in cui tutto oramai è globalizzato, in cui Arte sono i famosi nft (in cui non si distingue il supporto dall'opera), vivere un Paese ricco di Arte (come giustamente è stato ricordato) e fottersene non soltanto di chi "siano stati", ma anche di chi SONO, gli Artisti oggi, è assai indicativo di quanto si prenda la Storia senza impararla..... non so come meglio dire. Si sottovalutino - noi per primi - le nostre risorse.
E così davanti all'opera di questo tizio:
I Dormienti - Mimmo Paladino | Comune di Poggibonsi
che - intendiamoci - pure secondo me non è Artista di primaria importanza, ma nemmeno l'ultimo dei cagnassi,
si dice che non a caso le sue opere stanno in permanente a Poggibonsi, e non a Londra o meglio a NY, ergo non valgono....
Se, però, un illustre italiano, che gioca con ironia al "chi copia chi"

emigrato in America fa questo:
Breath-Statua-in-marmo-di-Carrara-di-Maurizio-Cattelan-1024x683.jpg (1024×683) (lorenzotaccioli.it)
allora dai che se ne parla.
E a proposito di americani, siamo tutti però pronti a indignarci se c'è chi alla fine dice, STRAPAGATO, che questo è tutto ciò che rimane dopo la morte:
The Physical Impossibility of Death in the Mind of Someone Living - Wikipedia
e però viviamo sempre cercando il nostro pezzettino al sole

, senza conoscere non solo chi siamo e da dove arriviamo, ma anche come - da quelli che siamo e da dove veniamo - potremmo darci da fare per valorizzare ciò che si ha, di modo che, in un mondo dove tutto è divenuto veramente globale, si possa tuttavia dire che l'Italia ha paesaggi e cultura che oggi sono alla portata di chi, venendo qui, abbia voglia di averne testimonianza diretta da chi, indigeno, le conosce, e non (riprendendo il discorso di
@Marjanna ) da un branco di ignoranti