Diletta, sei sicura di pensarle davvero queste cose? Mi sembri una donna intelligente e capace, piena di buon senso... ma quando leggo certe tue parole mi sembra di sentire mia nonna che ha 91 anni!
Io ho avuto un padre molto molto problematico e inaffidabile e sono stata tradita e delusa da mio marito, l'uomo più importante della mia vita. Sto lavorando duramente con la mia psicologa per fare in modo che le esperienze che ho vissuto non condizionino in modo negativo il mio rapporto col maschile, soprattutto in vista del rapporto futuro con mio figlio che, tra qualche anno, diventerà un giovane uomo.
Io mi rifiuto di pensare agli uomini come ad esseri inferiori, potenzialmente inaffidabili e con la naturale inclinazione a tradire la fiducia della propria donna. Mi rifiuto perchè, se così fosse, non potrei vivere serenamente la mia maternità e il mio matrimonio.
Sto crescendo il mio cucciolo d'uomo cercando di insegnargli il valore dell'onestà, della generosità e del perdono. E mi piace pensare che, un giorno, diventerà un adulto capace di amare. Certo anche lui farà i suoi errori, così come li farà mia figlia, così come li abbiamo fatti io e mio marito. Sbagliamo tutti, uomini e donne. Ma abbiamo la grande capacità di imparare dai nostri errori e di evolverci sempre. Perchè dare per scontato che un uomo, solo per il fatto di avere un pene fra le gambe, non abbia l'opportunità di crescere?
Può essere che gli uomini abbiano una sessualità diversa, certo, forse molto più legata alla visione, più vincolata dall'attrazione innata nei confronti del corpo femminile. Può essere che lo stimolo visivo, più diretto di altri che noi donne prediligiamo, renda la sessualità maschile più istintiva. Ma da qui a dire che questo giustifica ogni scappatella maschile, ogni 'marachella'... insomma, ce ne passa.