Cedere alla passione tradendo ciò in cui si crede??!

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Sbriciolata

Escluso
Ciao. Penso di poter dire che verso una moglie posso aver commesso degli sbagli, verso un amico no. Non si tratta di giustificare qualcuno, moglie o amico (mica siamo in tribunale), si tratta di capire. Così posso capire che qualcuno, verso il quale certo ho dei demeriti se non delle colpe, abbia avuto una sbandata. IL fatto di capire non rende la cosa meno dolorosa, però capisco, ci posso stare. Ad un amico non ho fatto nulla. Verso di lui non ho colpe da pagare. Non è questione di inflessibilità: l'inflessibilità, o meglio, la differenza di trattamenti, deriva dal fatto che la moglie la amo a prescidere e posso provare a perdonarla. Amo l'amico ma di diverso affetto e se non è più amico resta solo il dolore e la delusione.



Interessante: a questo non avevo pensato. Certamente questa è una componente che può avere il suo ruolo.


Due parole anche sul rapporto tra abiti "sbarazzini" ed età delle donne. Noto che, a parte eccezioni, da parte maschile vi sia una larga tolleranza (se non apprezzamento) per signore mature che sono disposte a giocare ruoli da "giovanissime" mentre da parte femminile vi è una netta riprovazione. Il che la dice luga su come gli uomini vedono le donne e su come le donne vedono se stesse.
mi era venuta una rispostaccia, ma dato che mi sei simpatico: è una questione di punti di vista, vero.
Quando ero giovIne, avendo due gambe discretamente in ordine, mettevo spesso la minigonna.
Le gambe sono rimaste più o meno le stesse.
Grazie agli dèi, sono cambiata io: pensa che tragedia se avessi ancora la testa che avevo a 20 anni, con una figlia di 16.
 

Gatta80

Utente di lunga data
Pochi innamoramenti si trasformano in amore, perchè l'amore è un innamoramento/infatuazione maturo, forte, che ha superato e retto a burrasche, abitudini, litigi, incomprensioni, odii, difetti, dentifricio lasciato aperto, ecc. Tuo marito non ti può più dare quello che ti dà il tuo collega: fattene una ragione e se queste emozioni rappresentano un desiderio, vivile. Senza patemi, sensi di colpa e inizia a pensare che anche essere sedotta e seduttiva è un bisogno.

Quello su cui devi riflettere sono questi aspetti: il rapporto col collega limonatore si sovrappone con il mio rapporto di coppia? Abbandonerei il mio progetto di vita attuale per instaurarne un'altro con il collega? Il limonatore ha capito che quello fra noi è solo un gioco di seduzione? Se non mi faccio beccare, come potrei ferire mio marito?
Con la prima frase sono d'accordo, sono emozioni e sensazioni diverse. E se costituiscano per me un bisogno così profondo devo capirlo. Eventualmente, viverlo senza patemi, non so se per me è possibile.
No, il rapporto con il collega non si sovrappone e non c'è nessun progetto di vita con lui. Almeno, da parte mia no, lui un progetto ce l'ha, rendermi la sua amante a vita. Mi ha detto più volte che per lui non è un gioco, è serio, serissimo, nel volermi come sua amante e tornarsene a casa la sera dalla famiglia....
 

danny

Utente di lunga data
Con la prima frase sono d'accordo, sono emozioni e sensazioni diverse. E se costituiscano per me un bisogno così profondo devo capirlo. Eventualmente, viverlo senza patemi, non so se per me è possibile.
No, il rapporto con il collega non si sovrappone e non c'è nessun progetto di vita con lui. Almeno, da parte mia no, lui un progetto ce l'ha, rendermi la sua amante a vita. Mi ha detto più volte che per lui non è un gioco, è serio, serissimo, nel volermi come sua amante e tornarsene a casa la sera dalla famiglia....
Quello è il suo progetto.
Quello di un uomo.
Con le solite frasi che dice (quasi) ogni uomo in questa situazione.
Ma il tuo?
Da come ti sei presentata sei tu quella che corri più rischi.
Potrai sopportarlo di averlo così parzialmente?
Potrai sopportare di avere dubbi se lui sta con te per sesso e compagnia o per amore?
E quando lui ti confesserà di essersi innamorato - cosa che tanti amanti maschi fanno quando vogliono tenere legata l'amante ai primi suoi dubbi - tu come pensi che potrai reagire?
Perché a quel punto tu ti sarai costruita mille castelli e penserai che quella passione che provi sia un sintomo d'amore.
Amore che crederai di non provare più per tuo marito.
Perché a quel punto ci arriverai, prima o poi.
Per essere amanti a vita bisogna saperlo fare.
O più che altro esserlo dentro.
 
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Gatta80

Utente di lunga data
Credo che Gatta sia molto più forte di me, in realtà. Lei ha detto no molto prima di me, avendo dall'altra parte un'insistenza e una disponibilità molto più forti di quelle che ho avute io.
Credo che lei sia qui né per farsi dire "vai tranquilla, goditela che non succede niente", ma neanche "anatema! se ami tuo marito non puoi neanche lontanamente desiderare un altro uomo!"
Credo che lei sia qui per un motivo simile al mio: aiutatemi a ridimensionare questa situazione, a non farmi sentire troppo sbagliata, datemi spunti per cercare dentro me stessa e dentro al mio matrimonio i sintomi di questo "picco ormonale" o come lo vogliamo chiamare.

Quindi io mi sento di dirle, dal piccolo della mia (in)esperienza: il tuo collega cerca solo di portarsi a letto una più giovane e subordinata, che ha visto inesperta e ingenua, magari in difficoltà familiari; è pericoloso avere una storia extra dove si lavora, soprattutto con uno che ha del potere su di te nell'ambito lavorativo; se hai sentito questa esigenza di emozione e corteggiamento, dovresti comunicarla in qualche modo a tuo marito e capire se lui è disposto a dartela; capire se questo movimento ormonale è dettato da qualche nodo più profondo dentro di te che in qualche modo, per motivi che possono anche essere diversi dalla sfera sentimentale, cerca di sciogliersi.

Trascorrere tutta la vita con un unico compagno è una scelta consapevole che va curata e alimentata e ha delle fasi, degli alti e dei bassi, dei momenti in cui si può e si deve anche essere chiari, sinceri e schietti, con se stessi e con l'altro, con le proprie esigenze e con quelle dell'altro, esigenze che possono anche modificarsi nel tempo o, semplicemente, venire a galla... E' il percorso più difficile, non si sa dove porta, e spaventa anche un po'...

:smile:
Ciao Lolapal e intanto grazie!:kiss:
Ho detto no molto prima di te.. in realtà, sto trascinando questa storia da mesi. Ho detto "no" già diverse volte, la volta in cui è durata di più sono stati 10 giorni, dopo di che, ci sono ricaduta.
Io credo che, come ho già scritto, quel tipo di corteggiamento e di emozioni.. non si possano ritrovare all'interno del matrimonio. Non perchè non siano altrettanto belle le attenzioni che chi amiamo ci rivolge, ma sono diverse.
E penso che non tutto si possa confidare all'altro. Un filtro è necessario, in alcuni casi. E, talvolta, si cresce e si è da soli nell'affrontare i propri "nodi profondi". Forse sbaglio, ma al momento non riesco a trovare altro modo.
 

Sbriciolata

Escluso
Con la prima frase sono d'accordo, sono emozioni e sensazioni diverse. E se costituiscano per me un bisogno così profondo devo capirlo. Eventualmente, viverlo senza patemi, non so se per me è possibile.
No, il rapporto con il collega non si sovrappone e non c'è nessun progetto di vita con lui. Almeno, da parte mia no, lui un progetto ce l'ha, rendermi la sua amante a vita. Mi ha detto più volte che per lui non è un gioco, è serio, serissimo, nel volermi come sua amante e tornarsene a casa la sera dalla famiglia....
io di fronte ad una proposta tanto seria, ragionevole e generosa non esiterei.:sbatti:
 

Gatta80

Utente di lunga data
Peraltro, forse anche grazie ad alcuni pregevoli interventi, mi pare che Gatta abbia superato da sola la questione. Ora, è innegabile che si presentino situazioni di crisi o tentazioni: fa parte della vita. Queste situaizoniin ogni modo, comunque vengano affrontate, contibuiscono a trasformare la nostra vita. Dopo non siamo più gli stessi. In ogni caso siamo cresciuti. Non c'è una regola: a volte può essere opportuno buttarsi a volte può essere opportuno trattenersi. In ogni caso dopo siamo diversi. Questa situazione ha trasformato Gatta e la sta rendendo più matura.
Non ha un passato, come dice lei stessa, ricco di follie e questo, è comprensibile, comporta dei rimpianti. Uno/a si stente di aver perso qualcosa, di meritare qualche cosa di diverso dalla vita. Di vivere qualche cosa che è sinora sfuggito. E questo pesa e condiziona. E' giusto negarsi tutto? E' giusto rinunciare, se poi la vita è in fondo breve? Ci vuole coraggio a dire di no, a restare legati alle responsabilità, agli amori "per sempre", alla persona cui si è detto sì per tutta la vita. Ci vuole coraggio anche a rinunciare ad uno che fa cilecca, perché la questione non è mai davvero solo un ora di godimento a letto. Ma ci vuole coraggio anche a buttarsi completamente e a lasciarsi trasportare.
Quale che sia la scelta definitiva di Gatta...in bocca al lupo!.
Questa situazione mi sta cambiando, rendendomi sicuramente più matura e consapevole di me stessa. Anche se la me di prima, mi piaceva; forse troppo rigida, sognatrice ma sicura di ciò che voleva. Lo sono anche ora, sicura, ma la me di prima, che conosceva già da tempo il marpione, lo considerava il classico lanciatore di sguardi assassini ed avvelenati.. cui mai avrebbe ceduto. E invece.
La mancanza di esperienze, si, condiziona..
 

lothar57

Utente di lunga data
Con la prima frase sono d'accordo, sono emozioni e sensazioni diverse. E se costituiscano per me un bisogno così profondo devo capirlo. Eventualmente, viverlo senza patemi, non so se per me è possibile.
No, il rapporto con il collega non si sovrappone e non c'è nessun progetto di vita con lui. Almeno, da parte mia no, lui un progetto ce l'ha, rendermi la sua amante a vita. Mi ha detto più volte che per lui non è un gioco, è serio, serissimo, nel volermi come sua amante e tornarsene a casa la sera dalla famiglia....

Cambiax favore nick,vedo bene quaglia 80.Noi gatti siamo furbi,un'idiozia cosi'non le beve,nemmeno un minorato.
 

danny

Utente di lunga data
Tu Gatta, hai una voglia della madonna di avere una storia col tipo.
Ce l'hai ma hai paura di averla.
Hai i tuoi sensi di colpa che non riesci a gestire e vorresti trovare da scaricare da qualche parte.
Ma la voglia dell'amante è forte.
Non ti poni problemi per il futuro: per ora ti tenta pure l'idea (il sogno...) di averlo amante a vita tanta è la voglia.
Hai il desiderio di fare sesso con lui.
Ci vuoi arrivare, ma anche lì ti cominci a chiedere "E dopo, se continuo? Cosa cambierà? Come riuscirò a nasconderlo a mio marito? Come riuscirò a guardarlo con i miei sensi di colpa? Come riuscirò a nascondere questa cosa, a raccontargli bugie?".
Pensi che finirà o che forse continuerò senza conseguenze alcuna, ma è una illusione che ti crei per dare sfogo al desiderio.
Hai paura. Di essere scoperta, di doverti vergognare.
Hai paura di far male a tuo marito.
Ma anche a te stessa, prima o poi.
 
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Sterminator

Utente di lunga data
ma sai Stermi,se una donna a 45 anni si mette la gonna sotto il ginocchio,e sopra roba fuori moda..ti va cadere le palle x terra no?
Ma manco per idea...in un tailleurino o anche in pantaloni, se lo sei, sei sexy uguaglio....NO TU!.....:mrgreen:
 

Sbriciolata

Escluso

Sbriciolata

Escluso

Sbriciolata

Escluso
verissimo...
mail punto è occorre essere sempre sexY?
per me vestirmi è un divertimento ma la mia prima esigenza non è quella
ma se lo sei lo sei. Sono condanne, bisogna essere forti e sopportare quello che il destino ci riserva.
 

Sterminator

Utente di lunga data
verissimo...
mail punto è occorre essere sempre sexY?
per me vestirmi è un divertimento ma la mia prima esigenza non è quella
Vabbe' non occorre essere sempre sexy, pero' te fai er pieno d'endorfine e risparmi sui farmaci pe' la depressiun'...:D

o no?...:D
 

danny

Utente di lunga data
Ma manco per idea...in un tailleurino o anche in pantaloni, se lo sei, sei sexy uguaglio....NO TU!.....:mrgreen:
Il tailleur nooooooooo!
Me le vedo con le spalle imbottite, i capelli cotonati e Simon le Bon che canta.
Ammosciato. Per sempre.:mrgreen::mrgreen::mrgreen::mrgreen::mrgreen:
 
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