Cosa ne pensate del decreto "Pillon"? la nuova riforma sull'affido ...

Moni

Utente di lunga data
I problemi della situazione attuale vengono evidenziati da questa lettera e dalla risposta.
Da leggere con attenzione, facendo anche 4 calcoli...
Non è una situazione rara, perché 1200 euro al mese sono uno stipendio medio e 800 euro di mutuo anche per 20 anni una cifra necessaria e sostenibile quando si vive in coppia per acquistare una casa.
http://blog.solignani.it/2007/11/13/la-vendita-coatta-della-casa-coniugale/

Spesso e inevitabilmente le conseguenze sono queste

https://www.antonellocarrino.com/single-post/2017/08/09/Separazione-significa-spesso-Casa-allASTA


Quando ti ritrovi con 300 euro al mese residue, te ne freghi, non paghi la tua quota di mutuo e la casa va all'asta...
Alla fine anche madre e figli si ritrovano anche loro senza niente.
Accaduto a dei miei vicini.
Se guadagni 1200 non ti separi saresti un pazzo resti e ognuno si fa al max gli affari propri ma fondi un mutuo soccorso tabto l affetto c'è cmq tranne alcuni casi

Triste da morire ma necessario
 

Lara3

Utente di lunga data
Non se ne fanno avete letto oggi che 1.2 milioni di minori in italia vivono in povertà assoluta?

E un dato folle non so se montato ad arte dai giornalisti che enfatizzato solo cose negative perché il buono fa meno notizia ma dato preoccupante davvero
Con la disoccupazione che c’è non credo sia un dato gonfiato. Anche senza la disoccupazione, ma in seguito ad una separazione ci si può arrivare. Purtroppo...
 

Moni

Utente di lunga data
Con la disoccupazione che c’è non credo sia un dato gonfiato. Anche senza la disoccupazione, ma in seguito ad una separazione ci si può arrivare. Purtroppo...
Infatti ci si siede a tavolino e se ci sono problemi economici col cacchio mi separo
A parte che non avrei testa manco x l amante se avessi Sti casini...
 

Brunetta

Utente di lunga data
Boh qui si passa dal propugnare il restare insieme a qualunque costo per i figli al considerare normale far vivere i bambini in due case se economicamente conveniente.
I figli si fanno per amore e con un pizzico di incoscienza. Poi quando la coppia va male tutti si impoveriscono. Lo sappiamo bene che prima di sposarsi/convivere si fanno i conti per vedere se ce la si fa e spesso, prima dei figli, si è in una condizione da benestanti.
Quando ci si separa crolla il tenore di vita. Si fanno i conti e si deve trovare una soluzione (per chi non ci riesce ci sono mediatori, avvocati e poi il giudice, ma costa) nell’interesse dei minori.
Davvero pensiamo che vivere in due case a settimane alternate, perdendo i contatti con i coetanei, sia interesse dei minori? Ma davvero?
 
Ultima modifica:

Moni

Utente di lunga data
Anche la separazione è roba x ricchi
Sempre li si va a parare
Una mia smica non lavora ha 3 figli e lui le passa 1600 euro mese ha preso casa lui Intestandola alle figlie e dando usufrutto a lei

L altra ha 2 figli ha ex nulla tenente lei guadagna 1800 e la casa che lui aveva fatto pignorati l ha salvata il nonno (padre di lei) mettendoci liquidazione e anni di risparmi

Capisvo che con 1200 ma cosa fai se tu uomo devi passare 250 euro di mantebim e pagarti una casa???
 

Moni

Utente di lunga data
Boh qui si passa dal propugnare il restare insieme a qualunque costo per i figli al considerare normale far vivere i bambini in due case se economicamente conveniente.
I figli si fanno per amore e con un pizzico di incoscienza. Poi quando la coppia va male tutti si impoveriscono. Lo sappiamo bene che prima di sposarsi/convivere si fanno i conti per vedere se c’è la si fa e spesso, prima dei figli, si è in una condizione da benestanti.
Quando ci si separa crolla il tenore di vita. Si fanno i conti e si deve trovare una soluzione (per chi non ci riesce ci sono mediatori, avvocati e poi il giudice, ma costa) nell’interesse dei minori.
Davvero pensiamo che vivere in due case a settimane alternate, perdendo i contatti con i coetanei, sia interesse dei minori? Ma davvero?
Ma se non si può fare diversamente Brunetta cosa devono fare sti genitori?
I padri soptitto??

I miei vivi o con me e il padre qnd torna sta da noi come sempre e andata forse x questo non è cambiato granché ma presuppone casa grande pazienza flessibilità da parte di tutti gli attori coinvolti e siamo una cosa molto rara a detta di tanti quasi paradossale

Laddove non si possa che deve il padre perdere del tempo scusa magari ha pure subito la separazione... Un danny x dire cosa dovrebbe fare?
 

danny

Utente di lunga data
Se guadagni 1200 non ti separi saresti un pazzo resti e ognuno si fa al max gli affari propri ma fondi un mutuo soccorso tabto l affetto c'è cmq tranne alcuni casi

Triste da morire ma necessario
1200 euro è lo stipendio di tante persone che conosco.
Anche laureate.
Credo che sposarsi e eventualmente separarsi debba essere un diritto per tutti, non per chi ha più reddito.
Dalla tua risposta dovrei dedurre che la situazione attuale mostrai parecchi punti di criticità proprio per i soggetti più economicamente deboli.
Cosa che io sostengo da sempre.
 

Moni

Utente di lunga data
1200 euro è lo stipendio di tante persone che conosco.
Anche laureate.
Credo che sposarsi e eventualmente separarsi debba essere un diritto per tutti, non per chi ha più reddito.
Dalla tua risposta dovrei dedurre che la situazione attuale mostrai parecchi punti di criticità proprio per i soggetti più economicamente deboli.
Cosa che io sostengo da sempre.
E hai ragione danny
1200 è un po' bassino la media e 1500 io lavoro In un settore che so gli stip I premi eventuali.. 1500 direi
Sui diritti e certo. Ma. Non c è giustizia anche il riscatto Sociale è duro nel nostro paese a meno che non essere dotati di volontà e teste non indifferenti

Non c'è tanta giustizia
 

Moni

Utente di lunga data
Io ho fatto l università lavorando
Non ho fatto master ne soggiorni all estero mai
C'è l Ho fatta con fatica
Ma avevo fame e voglia di emergere
Mi è rimasta addosso una sorta di ingiustizia sociale che mi porta a guardare il contesto in cui vivo Con un po' di rabbia e scherno a volte perché mi. Conforto con gente che c'è l ha avuta più facile di me
.Non c'è giustizia in generale da sempre chi ha soldi ce l ha più facile ma si sa da sempre Danny
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma se non si può fare diversamente Brunetta cosa devono fare sti genitori?
I padri soptitto??

I miei vivi o con me e il padre qnd torna sta da noi come sempre e andata forse x questo non è cambiato granché ma presuppone casa grande pazienza flessibilità da parte di tutti gli attori coinvolti e siamo una cosa molto rara a detta di tanti quasi paradossale

Laddove non si possa che deve il padre perdere del tempo scusa magari ha pure subito la separazione... Un danny x dire cosa dovrebbe fare?
Ognuno fa come può.
Il tenore di vita si abbassa. È inevitabile.
Si fanno delle scelte.
A me fa un po’ ridere che la proposta di allocazione 50/50 venga considerata come economicamente più conveniente del versare il mantenimento. Come se il mantenimento fosse una lauta elargizione con cui il genitore allocatario (la moglie arpia) con quel versamento vivesse di ostriche e champagne e andasse alle Maldive. Ma sappiamo quanto costa un figlio? Sappiamo cosa costa un apparecchio per i denti? I libri? Le scarpe?
È il 50/50 è possibile se entrambi hanno un reddito sufficiente anche per un alloggio. E l’alloggio dovrebbe corrispondere a dei requisiti o no?
A me sembra che ognuno guardi se stesso e i suoi tre amici e non abbia idea di come vivono i poveracci di cui leggono nelle statistiche.
I poveracci nemmeno la chiedono la separazione. Uno se ne va e dà quello che gli pare quando può. Chi resta con i figli fa due lavori e si arrabatta.
La cameretta? I figli dormono nel divano letto con il genitore nel monolocale!
Questa proposta serve ai benestanti per punire la moglie che ha voluto separarsi (il primario la ex infermiera, l’avvocato o l’imprenditore la ex impiegata) e conquistarsi i figli a colpi di vacanze.
Nessuna legge può far fare qualcosa che le persone non vogliono fare. Infatti attualmente vi è una quantità di padri che si danno alla macchia, altro che voler vivere la quotidianità ed essere dissanguati dal mantenimento.
 

danny

Utente di lunga data
Boh qui si passa dal propugnare il restare insieme a qualunque costo per i figli al considerare normale far vivere i bambini in due case se economicamente conveniente.
I figli si fanno per amore e con un pizzico di incoscienza. Poi quando la coppia va male tutti si impoveriscono. Lo sappiamo bene che prima di sposarsi/convivere si fanno i conti per vedere se ce la si fa e spesso, prima dei figli, si è in una condizione da benestanti.
Quando ci si separa crolla il tenore di vita. Si fanno i conti e si deve trovare una soluzione (per chi non ci riesce ci sono mediatori, avvocati e poi il giudice, ma costa) nell’interesse dei minori.
Davvero pensiamo che vivere in due case a settimane alternate, perdendo i contatti con i coetanei, sia interesse dei minori? Ma davvero?
A meno che il padre non sia in Sicilia e la mamma in Toscana, non vedo tutti questi problemi.
Ci si può arrangiare, come genitori, a vivere nello stesso quartiere in case più piccole.
C'è chi già lo fa adesso.
Tante nostre città in Italia sono tutte piccole, spesso a portata di piedi o di bici.
Poi ovviamente non ci deve essere l'obbligo, per questo c'è la figura del mediatore familiare.
Se il papà lavora in Arabia Saudita è inevitabile che si giunga a un accordo in cui la mamma diventa l'unico genitore ove il bimbo risiede.
Ma se i genitori separati vivono in appartamenti contigui (il caso di due mie amiche di quando ero giovane) o nelle vie accanto la scuola resta la stessa, gli amici pure, non cambia nulla per il bambino, se non letto e materasso, che non considero così determinanti per lo sviluppo di un figlio.
Oppure c'è questa soluzione
https://www.studiocataldi.it/articoli/23035-divorzio-arriva-la-casa-scomponibile.asp
 

Foglia

utente viva e vegeta
Appunto.
Da un lato, la mancanza di un sistema assistenziale.
Dall'altro il fatto che si dice che "vorremmo dare tutto a questi figli", mentre in realtà vogliamo darci tutto. Nessuno vuole trovarsi costretto a vivere in alloggi di fortuna. E nessuno vuole "svendere" il proprio tempo di fronte all'altro.
Nessuno vuole rinunciare.

So bene anch'io che in un mondo perfetto dove c'è lavoro ben pagato per tutti, dove soprattutto lo si trova pure a cinquant'anni, dove la cd. "flessibilità" e' un concetto che rema (inspiegabilmente) contro il mercato stesso del lavoro, saremmo tutti capaci di avere belle case, soldi adeguati, e tempo a volontà da passare coi figli.

Ho amiche ad oggi prese ancora con l' "inserimento" dei figli nell'asilo pubblico :)
Siamo a novembre.
Che facciamo?
Facciamo stare a casa il papà, così siamo in due a non lavorare?
Tutto può essere normato: spero bene che pillon sappia, che il posto fisso a tempo indeterminato oggi non e' una regola. Spero sappia la realtà non solo di chi è in proprio, ma anche delle cd. partite iva di fatto subordinate. Della precarietà dei contratti a termine, della effettiva distorsione di quelli a progetto. Degli orari su turni. E ne tenga conto, nel "riformare". Perché è in base a quello, che poi tradurremo la sua "bigenitorialita' paritaria". Potrei anche andare oltre, e dire che se parità di orari si traduce nello "stai con la baby-sitter", allora forse sarebbe il caso di verificare se l'altro coniuge preferisce implementare l'attività lavorativa, o magari stare con il figlio. Quello che mi viene da dire e' che non possiamo affidare le basi di una riforma sull'ottimismo. Posti di lavoro ad orario "calmierato", con stipendi che consentono acquisti o affitti di (almeno) trilocali per entrambi e baby sitter che a sto punto fronteggino gli inserimenti all'asilo. Per non parlare delle vacanze dilatate a dismisura. I tre mesi estivi. Eccetera. Mi verrebbe da dire ben venga una legge che auspica tutto questo, in una con il raddoppio (specialmente al sud) delle opportunità lavorative. Ad una futura discriminazione che si baserà per entrambi i generi sulle (anche solo potenzialità) di trovarsi separati "con figli al 50", eccetera eccetera.
Non fosse che non partiamo da questo.
Partiamo da una legge che "obbliga a...".
E da tante "teste" che in virtù del solo fatto che quella legge "esiste", sono pronte a dire "io quindi ho diritto a....", al di là dell'evidenza di cui nessuno si preoccupa. E.... A cose poi fatte, quando vi è un rimedio da porre, quando i mediatori non bastano più, quando i Tribunali devono applicare una legge.... Come siamo messi in punto assistenti sociali? Che quelli stanno già oberati :)
 

Moni

Utente di lunga data
Ognuno fa come può.
Il tenore di vita si abbassa. È inevitabile.
Si fanno delle scelte.
A me fa un po’ ridere che la proposta di allocazione 50/50 venga considerata come economicamente più conveniente del versare il mantenimento. Come se il mantenimento fosse una lauta elargizione con cui il genitore allocatario (la moglie arpia) con quel versamento vivesse di ostriche e champagne e andasse alle Maldive. Ma sappiamo quanto costa un figlio? Sappiamo cosa costa un apparecchio per i denti? I libri? Le scarpe?
È il 50/50 è possibile se entrambi hanno un reddito sufficiente anche per un alloggio. E l’alloggio dovrebbe corrispondere a dei requisiti o no?
A me sembra che ognuno guardi se stesso e i suoi tre amici e non abbia idea di come vivono i poveracci di cui leggono nelle statistiche.
I poveracci nemmeno la chiedono la separazione. Uno se ne va e dà quello che gli pare quando può. Chi resta con i figli fa due lavori e si arrabatta.
La cameretta? I figli dormono nel divano letto con il genitore nel monolocale!
Questa proposta serve ai benestanti per punire la moglie che ha voluto separarsi (il primario la ex infermiera, l’avvocato o l’imprenditore la ex impiegata) e conquistarsi i figli a colpi di vacanze.
Nessuna legge può far fare qualcosa che le persone non vogliono fare. Infatti attualmente vi è una quantità di padri che si danno alla macchia, altro che voler vivere la quotidianità ed essere dissanguati dal mantenimento.
Guarda che stiamo dice di là stessa cosa

Sto dicendo che va bene x chi riesce a farlo quindi non deve essere obbligatoria!!!
 

Brunetta

Utente di lunga data
A meno che il padre non sia in Sicilia e la mamma in Toscana, non vedo tutti questi problemi.
Ci si può arrangiare, come genitori, a vivere nello stesso quartiere in case più piccole.
C'è chi già lo fa adesso.
Tante nostre città in Italia sono tutte piccole, spesso a portata di piedi o di bici.
Poi ovviamente non ci deve essere l'obbligo, per questo c'è la figura del mediatore familiare.
Se il papà lavora in Arabia Saudita è inevitabile che si giunga a un accordo in cui la mamma diventa l'unico genitore ove il bimbo risiede.
Ma se i genitori separati vivono in appartamenti contigui (il caso di due mie amiche di quando ero giovane) o nelle vie accanto la scuola resta la stessa, gli amici pure, non cambia nulla per il bambino, se non letto e materasso, che non considero così determinanti per lo sviluppo di un figlio.
Oppure c'è questa soluzione
https://www.studiocataldi.it/articoli/23035-divorzio-arriva-la-casa-scomponibile.asp
Le case nello stesso quartiere e la collocazione 50/50 non le vedo così facili da realizzare. Resta che una imposizione è assurda.
 

danny

Utente di lunga data
A me sembra che ognuno guardi se stesso e i suoi tre amici e non abbia idea di come vivono i poveracci di cui leggono nelle statistiche.
I poveracci nemmeno la chiedono la separazione. Uno se ne va e dà quello che gli pare quando può. Chi resta con i figli fa due lavori e si arrabatta.
La cameretta? I figli dormono nel divano letto con il genitore nel monolocale!
Questa proposta serve ai benestanti per punire la moglie che ha voluto separarsi (il primario la ex infermiera, l’avvocato o l’imprenditore la ex impiegata) e conquistarsi i figli a colpi di vacanze.
Nessuna legge può far fare qualcosa che le persone non vogliono fare. Infatti attualmente vi è una quantità di padri che si danno alla macchia, altro che voler vivere la quotidianità ed essere dissanguati dal mantenimento.
Mah!
La situazione attuale consente molto di più se puoi pagarti dei buoni avvocati.
I cambiamenti devono esserci - che sia con questa proposta o con altre - proprio per evitare quella situazione.
E per evitare che la conseguenza inevitabile per tanti sia la casa all'asta.
O la convivenza forzata con qualcuno che ti tratta male, ti picchia o ti tradisce.

PS Mio fratello ha sempre dormito nel divano letto. E nel mio primo appartamento, 43 mq, un monolocale, prima ci vivevano in 5. Le situazioni economiche più disagiate le conosco bene per vicinanza da una vita.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Guarda che stiamo dice di là stessa cosa

Sto dicendo che va bene x chi riesce a farlo quindi non deve essere obbligatoria!!!
Infatti rafforzavo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Mah!
La situazione attuale consente molto di più se puoi pagarti dei buoni avvocati.
I cambiamenti devono esserci - che sia con questa proposta o con altre - proprio per evitare quella situazione.
E per evitare che la conseguenza inevitabile per tanti sia la casa all'asta.
O la convivenza forzata con qualcuno che ti tratta male, ti picchia o ti tradisce.

PS Mio fratello ha sempre dormito nel divano letto. E nel mio primo appartamento, 43 mq, un monolocale, prima ci vivevano in 5. Le situazioni economiche più disagiate le conosco bene per vicinanza da una vita.
Qui stavamo parlando di questa proposta che è una stronzata.
Che bisogna trovare la soluzione ottimale che tuteli i minori caso per caso lo vogliamo tutti, meno Pillon.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Le case nello stesso quartiere e la collocazione 50/50 non le vedo così facili da realizzare. Resta che una imposizione è assurda.
E' assurdo il punto di vista.

Si parla dei diritti dei genitori, e non dei diritti dei figli.
Qualsiasi roba ne esca, non può che andare indietro, con queste premesse.
 

danny

Utente di lunga data
Appunto.
Da un lato, la mancanza di un sistema assistenziale.
Dall'altro il fatto che si dice che "vorremmo dare tutto a questi figli", mentre in realtà vogliamo darci tutto. Nessuno vuole trovarsi costretto a vivere in alloggi di fortuna. E nessuno vuole "svendere" il proprio tempo di fronte all'altro.
Nessuno vuole rinunciare.

So bene anch'io che in un mondo perfetto dove c'è lavoro ben pagato per tutti, dove soprattutto lo si trova pure a cinquant'anni, dove la cd. "flessibilità" e' un concetto che rema (inspiegabilmente) contro il mercato stesso del lavoro, saremmo tutti capaci di avere belle case, soldi adeguati, e tempo a volontà da passare coi figli.

Ho amiche ad oggi prese ancora con l' "inserimento" dei figli nell'asilo pubblico :)
Siamo a novembre.
Che facciamo?
Facciamo stare a casa il papà, così siamo in due a non lavorare?
Tutto può essere normato: spero bene che pillon sappia, che il posto fisso a tempo indeterminato oggi non e' una regola. Spero sappia la realtà non solo di chi è in proprio, ma anche delle cd. partite iva di fatto subordinate. Della precarietà dei contratti a termine, della effettiva distorsione di quelli a progetto. Degli orari su turni. E ne tenga conto, nel "riformare". Perché è in base a quello, che poi tradurremo la sua "bigenitorialita' paritaria". Potrei anche andare oltre, e dire che se parità di orari si traduce nello "stai con la baby-sitter", allora forse sarebbe il caso di verificare se l'altro coniuge preferisce implementare l'attività lavorativa, o magari stare con il figlio. Quello che mi viene da dire e' che non possiamo affidare le basi di una riforma sull'ottimismo. Posti di lavoro ad orario "calmierato", con stipendi che consentono acquisti o affitti di (almeno) trilocali per entrambi e baby sitter che a sto punto fronteggino gli inserimenti all'asilo. Per non parlare delle vacanze dilatate a dismisura. I tre mesi estivi. Eccetera. Mi verrebbe da dire ben venga una legge che auspica tutto questo, in una con il raddoppio (specialmente al sud) delle opportunità lavorative. Ad una futura discriminazione che si baserà per entrambi i generi sulle (anche solo potenzialità) di trovarsi separati "con figli al 50", eccetera eccetera.
Non fosse che non partiamo da questo.
Partiamo da una legge che "obbliga a...".
E da tante "teste" che in virtù del solo fatto che quella legge "esiste", sono pronte a dire "io quindi ho diritto a....", al di là dell'evidenza di cui nessuno si preoccupa. E.... A cose poi fatte, quando vi è un rimedio da porre, quando i mediatori non bastano più, quando i Tribunali devono applicare una legge.... Come siamo messi in punto assistenti sociali? Che quelli stanno già oberati :)
Infatti occorre una riforma che si adegui ai tempi che sono cambiati, ma che fornisca una tutela ai soggetti più deboli (dal mio punto di vista i padri con redditi bassi e le donne prive di reddito, oltre ai... condomini che vivono nella stessa abitazione di una famiglia con casa all'asta) e limiti le possibilità dei "furbetti".
Ci si deve arrivare...
Questa è ancora inadeguata, ma già ipotizzare un cambiamento mi rende vagamente ottimista.
 
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