Cronaca nera

hammer

Utente di lunga data
Non ti sto dando torto. Semplicemente ho un vissuto diverso o ho sempre vissuto il sesso in modo diverso
Mi sono innamorata di due ragazzi non ricambiata. Co sono stata male, tanti pianti. Con uno sono ancora in contatto e ne ridiamo per giorni quando ricordiamo. Pensa che lui ora vorrebbe🤣🤣🤣
Sono stata 4 anni con il mio fidanzato senza fare sesso e sapevo di piacergli come lui piaceva a me e ne ero innamorata. La gara ad avere rapporti sessuali non l'ho mai fatta
Ti sto dando una prospettiva diversa
Deve essere terribile sapere ed essere consapevoli di avere perso il treno giusto...
 

hammer

Utente di lunga data
La base del tuo ragionamento è una differenza sostanziale tra persone in base al censo (così come si può pensare tra razze o provenienza o genere) che non considera la ragioni sociali e personali che portano le persone a identificarsi in quel contesto culturale che li approva.
Quel contesto è la base anche delle varie associazioni criminali.
Il primo episodio di Gomorra descrive bene da dove arriva Gennaro (Genny) Savastano e come quella spietatezza sia il risultato di molteplici eventi.
C’è una bellissima scena musicale con balletti stupendi, come in tutto il musical, in West Side Story in cui questi “ragazzi di strada“ ridicolizzano le condizioni sociali, familiari e psicologiche che li hanno resi dei deliquentelli.
È una scena significativa perché loro rappresentano ciò che le “persone perbene“ stigmatizzano e contemporaneamente affermano il proprio diritto alla autodeterminazione e la responsabilità per gli errori. Proprio come fanno gli adolescenti sfrontati e provocatoriamente protervi. Purtroppo non trovo la scena isolata.
In base al censo?
Non ho mai avuto l'abitudine di scegliere affetti, amicizie o relazioni in base alla condizione economica delle persone.
E anche se lo volessi, le mie risorse non me lo permetterebbero.
Stiamo parlando di individui che godono di notevoli disponibilità economiche ma che, per ignoranza, pigrizia, mancanza di educazione, complessi d'inferiorità o chissà quale altro motivo, hanno scelto di vivere infastidendo il prossimo.
D'altro canto, conosciamo centinaia di casi di persone provenienti da contesti difficili che sono riuscite a riscattarsi, a studiare e, magari, a diventare qualcuno.
 

Brunetta

Utente di lunga data
In base al censo?
Non ho mai avuto l'abitudine di scegliere affetti, amicizie o relazioni in base alla condizione economica delle persone.
E anche se lo volessi, le mie risorse non me lo permetterebbero.
Stiamo parlando di individui che godono di notevoli disponibilità economiche ma che, per ignoranza, pigrizia, mancanza di educazione, complessi d'inferiorità o chissà quale altro motivo, hanno scelto di vivere infastidendo il prossimo.
D'altro canto, conosciamo centinaia di casi di persone provenienti da contesti difficili che sono riuscite a riscattarsi, a studiare e, magari, a diventare qualcuno.
🤷🏻‍♀️ non ci capiamo. Non è grave.
 

Homer

Utente con ittero
Ci stupiamo dell'eccezione, mentre qui stiamo trattando l'assassinio come una regola.
Non c'è una regola, è questa la verità.

Io ti posso dire che poiché ero brutto e imbranato sono partito in ritardo rispetto ai miei coetanei, e a 16 anni mi sono sentito molto a disagio a non avere avuto le esperienze sessuali dei miei coetanei, che avevano perso la verginità, le ragazze soprattutto, anni prima.
E ti guardavano con sufficienza.
A 16 anni ti vergognavi se eri ancora vergine, ti prendevano in giro tutti.
Se ben ricordi per la nostra generazione la verginità era qualcosa che doveva essere tolta il prima possibile.
Improvvisamente però adesso tutte quelle che trombavano a 13 anni sui divanetti della disco la domenica pomeriggio e adesso sono mamme o nonne sono scomparse dai social e fanno la morale ai giovani di oggi.
La mia prima volta avevo appena compiuto 20 anni, ma tutte ste menate di sentirmi indietro rispetto ai miei coetanei non le ho mai avute. E nemmeno mi interessava sapere se i miei amici o amiche avessero già trombato. Bho, non capisco questo sentirsi "inferiori".....tanto prima o poi la prima volta ci sarebbe stata anche per me 🤷‍♂️🤷‍♂️
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Anche migliore. Era frustrante il mondo competitivo in cui vivevo.
Mi piacerebbe capire se la vivevi tu cosi o era cosi, ma temo che non sia possibile saperlo
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Deve essere terribile sapere ed essere consapevoli di avere perso il treno giusto...
Ma no , non esageriamo. Non penso di essere il treno perso. In verità penso che negli anni anche io sia molto cambiata e ne è incuriosito. Ha una famiglia e non credo si sia mai pentito della scelta fatta, sicuramente non pensando a me
 

Nicky

Utente di lunga data
La mia prima volta avevo appena compiuto 20 anni, ma tutte ste menate di sentirmi indietro rispetto ai miei coetanei non le ho mai avute. E nemmeno mi interessava sapere se i miei amici o amiche avessero già trombato. Bho, non capisco questo sentirsi "inferiori".....tanto prima o poi la prima volta ci sarebbe stata anche per me 🤷‍♂️🤷‍♂️
Quando ero al liceo, evitavo i contatti maschili, perché mi sentivo inadeguata e avevo paura.
Non mi sentivo inferiore perché non avevo rapporti, non avevo rapporti perché mi sentivo inferiore, non all'altezza e pensavo che contatti stretti con qualcuno mi avrebbero confermato ciò che temevo.
Finito il liceo, mi è gradualmente passata.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Quando ero al liceo, evitavo i contatti maschili, perché mi sentivo inadeguata e avevo paura.
Non mi sentivo inferiore perché non avevo rapporti, non avevo rapporti perché mi sentivo inferiore, non all'altezza e pensavo che contatti stretti con qualcuno mi avrebbero confermato ciò che temevo.
Finito il liceo, mi è gradualmente passata.
Ognuno matura con i tempi propri e anche gli altri.
Bisognerebbe impararlo presto e non aspettarsi sempre precocità.
 

The Reverend

Utente di lunga data
La mia prima volta avevo appena compiuto 20 anni, ma tutte ste menate di sentirmi indietro rispetto ai miei coetanei non le ho mai avute. E nemmeno mi interessava sapere se i miei amici o amiche avessero già trombato. Bho, non capisco questo sentirsi "inferiori".....tanto prima o poi la prima volta ci sarebbe stata anche per me 🤷‍♂️🤷‍♂️
Di sicuro a 20 anni non eri un alfa sennò mica ragionavi così (constato, non critico)
 

danny

Utente di lunga data
La mia prima volta avevo appena compiuto 20 anni, ma tutte ste menate di sentirmi indietro rispetto ai miei coetanei non le ho mai avute. E nemmeno mi interessava sapere se i miei amici o amiche avessero già trombato. Bho, non capisco questo sentirsi "inferiori".....tanto prima o poi la prima volta ci sarebbe stata anche per me 🤷‍♂️🤷‍♂️
Dipende dal contesto, come qualsiasi cosa.
Dipende anche da quante prima dei 20 ti sei voluto trombare e l'hanno data ad altri.
E dipende anche da chi sono gli altri.
A volte è anche solo semplice invidia, altre volte un modo un po' bastardo per affermare la propria superiorità.
Tipo quel mio compagno di classe che si era infilato nel culo lo spazzolino di un altro in gita scolastica.
Ha fatto ridere tante persone.
Io lo trovai un gesto orribile.
Le ragazze però apprezzavano più i tipi che facevano ste cose che me che le disprezzavo.
Come ho detto, il contesto varia la percezione.
Cambi contesto e ti trovi persone più simili a te. Oppure ti adegui, capisci cosa vogliono le persone e cosa fare per ottenerlo.
La prima donna con cui andai non sapeva che ero vergine.
Mi disse 'Sei bravo, si vede che ne hai avute'.
Non sarebbe mai venuta con me se le avessi detto la verità, era più grande.
 
Ultima modifica:

danny

Utente di lunga data
Quando ero al liceo, evitavo i contatti maschili, perché mi sentivo inadeguata e avevo paura.
Non mi sentivo inferiore perché non avevo rapporti, non avevo rapporti perché mi sentivo inferiore, non all'altezza e pensavo che contatti stretti con qualcuno mi avrebbero confermato ciò che temevo.
Finito il liceo, mi è gradualmente passata.
Il liceo è stato per tanti un incubo.
Pure per mia figlia.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
io tornerei alle superiori anche in questo stesso istante
 

Nicky

Utente di lunga data
Il periodo più bello per me è stato quello dell'Università, gli ultimi anni, non all'inizio.
Al liceo mi piaceva ciò che studiavo, ma io sono insofferente alle regole, anche se le rispetto rigorosamente. Perciò mi pesavano gli orari, i tempi decisi da altri, gli obblighi.
Per il resto, io sono stata a lungo disallineata perché avevo una maturità nei ragionamenti, che non corrispondeva alla maturità emotiva. Perciò le persone tentevano a non accorgersi delle mie insicurezze, a fronte delle quali assumevo un atteggiamento difensivo.
 

Rebecca89

Sentire libera
Il periodo più bello per me è stato quello dell'Università, gli ultimi anni, non all'inizio.
Al liceo mi piaceva ciò che studiavo, ma io sono insofferente alle regole, anche se le rispetto rigorosamente. Perciò mi pesavano gli orari, i tempi decisi da altri, gli obblighi.
Per il resto, io sono stata a lungo disallineata perché avevo una maturità nei ragionamenti, che non corrispondeva alla maturità emotiva. Perciò le persone tentevano a non accorgersi delle mie insicurezze, a fronte delle quali assumevo un atteggiamento difensivo.
Io conoscevo tutti, di tutte le classi, di tutte le età e si passava la mezz'ora prima della campanella a salutare tizio, Caio, alfa, beta, omega, casi umani, bidelli. 🤣
Poi la ricreazione era in giardino ma avevamo dei giardini comunicanti essendo 4 percorsi scolastici in un unico istituto. Ci mischiavamo tutti.
Ho collezionato note su note solo perché "Rebecca entra in classe dopo la campanella con un ritardo di 15 minuti" 🤭
Era una cosa quotidiana. E le ricreazioni erano due🤣
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Io ho fatto una scuola maschile 🤣 di 5 anni di scuola ne ho passati 4 fidanzata
Però essere poche ragazze mi piaceva, le ragazze sono acide 🤣
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non mi sembra tanto O.T.
Credo che sia stato spontaneo ricordare i tempi della scuola e dei primi approcci sentimentali e sessuali.
L’innamoramento induce a pensare all’assoluto e che quel sentimento durerà per sempre, per noi e per l’altro, dandoci sicurezza, riconoscimento reciproco, ma anche valore sociale.
Ne ha accennato @danny, evidenziando come si sentisse escluso dal mondo delle relazioni, avendo impulsi che non venivano corrisposti, contrariamente ad altri.
È una forma di empatia questo flashback.
Non credo proprio che la giovane età possa spiegare nulla.
Con tutti i padri di famiglia con decenni di matrimonio che ammazzano la moglie e, a volte, figli e si suicidano, vediamo che la variabile età non c’entra.
Io sono anche stufa delle spiegazioni semplicistiche e di attribuzione dei delitti a un sistema di (dis)valori che alcuni definiscono patriarcato, che mi pare non c’entri niente.
Quello che mi sembra evidente è la difficoltà a reggere l’abbandono. Certo la giovane età ci fa trovare tutto più stridente, perché l’abbandono dovrebbe apparire meno grave, quando hai evidentemente un mondo, anche relazionale, davanti.
Perché c’è questo attaccamento morboso alla partner che fa sentire precipitare nel baratro di fronte alla perdita?
 

Gaia

Utente di lunga data
Non mi sembra tanto O.T.
Credo che sia stato spontaneo ricordare i tempi della scuola e dei primi approcci sentimentali e sessuali.
L’innamoramento induce a pensare all’assoluto e che quel sentimento durerà per sempre, per noi e per l’altro, dandoci sicurezza, riconoscimento reciproco, ma anche valore sociale.
Ne ha accennato @danny, evidenziando come si sentisse escluso dal mondo delle relazioni, avendo impulsi che non venivano corrisposti, contrariamente ad altri.
È una forma di empatia questo flashback.
Non credo proprio che la giovane età possa spiegare nulla.
Con tutti i padri di famiglia con decenni di matrimonio che ammazzano la moglie e, a volte, figli e si suicidano, vediamo che la variabile età non c’entra.
Io sono anche stufa delle spiegazioni semplicistiche e di attribuzione dei delitti a un sistema di (dis)valori che alcuni definiscono patriarcato, che mi pare non c’entri niente.
Quello che mi sembra evidente è la difficoltà a reggere l’abbandono. Certo la giovane età ci fa trovare tutto più stridente, perché l’abbandono dovrebbe apparire meno grave, quando hai evidentemente un mondo, anche relazionale, davanti.
Perché c’è questo attaccamento morboso alla partner che fa sentire precipitare nel baratro di fronte alla perdita?
Perché non si sa amare.
Perché l’altro è vista come una stampella in vita fatta di insicurezze.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Perché non si sa amare.
Perché l’altro è vista come una stampella in vita fatta di insicurezze.
Ovviamente non sa amare chi uccide.
Ma perché c’è negli uomini (ovviamente in questi uomini) questa insicurezza?
 
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