Desiderare di essere desiderati

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Tebe

Egocentrica non in incognito
Ehi Feather mi piaci molto, sei una gran bella persona. Ricordalo sempre e non temere, non e' una dichiarazione di amore, sono troppo tradizionalista in fatto di gusti sessuali :-D
Mi devo essere persa qualcosa nelle mie assenze.
Ti credono gay?
XD
 

sienne

lucida-confusa
Credo tutti. Personalmente posso solo dire che ne sono cosciente. So di essere sensibile tanto alle lusinghe quanto ai giudizi negativi. E sapendelo non lascio mai che le une o le altre assumano un valore sproporzionato. Specie le lusinghe, so quanta fame ne ho e sto molto attento a non farmi accecare da esse. Non lascio che mi influenzino in quello che scrivo.
Le uniche occasioni in cui mi sono trattenuto dal dire qualcosa è stato quando temevo avrei potuto ferire inutilmente il destinatario. Se un opinione può portare dolore senza essere di aiuto.. perché esternarla? Anche se è un opinione onesta.
Poi io qui non ho niente da vendere, lusinghe a parte, che mi frega dell'immagine che ho?

Ciao feather,

ci stavo pensando in connessione con l'argomento di Dall'Aglio
del capitale di seduzione e che qui, potrebbe essere quell'aspetto,
di voler piacere o ritenuto uno che sa argomentare ... o che non si
fa mettere i piedi in testa, da rispettare, o che è spiritoso ecc. piccoli fattori,
che possono attirare e che influenzano (credo) un modo d'approccio ...
e che non si vuole deludere, per continuare a ricevere "appoggio" ...

Personalmente, ho difficoltà con i complimenti. Mi mettono
in soggezione. Ma tento e sto imparando ad accettarle ... senza scuse.
Forse, perché sono abituata a fare da me, non lo so, ma non rifletto
tanto su questo aspetto. So che altri lo fanno. Ci tengono a non fare
brutta figura ... de che poi? ...


sienne
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Cito te solo perché è l'ultimo post.
A volte mi viene il dubbio che tutto questo desiderio di essere amati, riconosciuti, desiderati sia una compensazione di una mancanza sentita, se reale o non è forse secondario, dalla mamma che desidera, accoglie, comprende e ama interamente il figlio.
Chi potrà, se non temporaneamente, far sentire compensato un vuoto di tale portata?
ciao Brunetta:)

che bella questa riflessione.

Io credo che quel vuoto nessuno lo potrà mai compensare. Penso che non sia un vuoto compensabile. E' uno di quei vuoti che resta. Si può farci pace, ma una ferita di quella portata non si cura e non guarisce.

Credo sia una di quelle ferite che necessita di cura e "manutenzione" costante.
Ed anche di quello "sguardo amorevole" di cui ha parlato Innominata in un altro 3d e riguardo ad altro argomento, ma che mi sembra calzante anche in questo contesto.

Penso che sia un vuoto che può essere guardato, non per riempirlo, ma per comprendere che si può anche provare a non scomparirci dentro nel continuo tentativo di riempirlo.

Per provare a non giudicare.

Per provare a lasciarlo vuoto e far sì che non diventi un buco nero.
 

Brunetta

Utente di lunga data
ciao Brunetta:)

che bella questa riflessione.

Io credo che quel vuoto nessuno lo potrà mai compensare. Penso che non sia un vuoto compensabile. E' uno di quei vuoti che resta. Si può farci pace, ma una ferita di quella portata non si cura e non guarisce.

Credo sia una di quelle ferite che necessita di cura e "manutenzione" costante.
Ed anche di quello "sguardo amorevole" di cui ha parlato Innominata in un altro 3d e riguardo ad altro argomento, ma che mi sembra calzante anche in questo contesto.

Penso che sia un vuoto che può essere guardato, non per riempirlo, ma per comprendere che si può anche provare a non scomparirci dentro nel continuo tentativo di riempirlo.

Per provare a non giudicare.

Per provare a lasciarlo vuoto e far sì che non diventi un buco nero.
Io credo che soprattutto non si dovrebbe passare la vita a cercare chi possa compensare quel vuoto. E ancor più non si dovrebbe colpevolizzare chi non riesce a compensarlo.
Si dovrebbe accettare che chi ci ama non potrà mai amarci di quell'amore così come noi non potremmo mai amare in quel modo.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Io credo che soprattutto non si dovrebbe passare la vita a cercare chi possa compensare quel vuoto. E ancor più non si dovrebbe colpevolizzare chi non riesce a compensarlo.
Si dovrebbe accettare che chi ci ama non potrà mai amarci di quell'amore così come noi non potremmo mai amare in quel modo.
Sì, vero. Anche perchè non è "da fuori", che con quel vuoto ci si può relazionare. Per me.

Penso che in quel vuoto ci si debba proprio stare. E da soli.

E' qualcosa su cui sto molto ragionando...mia madre c'è stata troppo e troppo è mancata. Quel vuoto è un vuoto troppo pieno. Nella mia esperienza.

E mi sto accorgendo che forse la questione non è nè quella di riempirlo e neanche quella di svuotarlo, ma di viverlo nella "migliore posizione" possibile per se stessi.
Non scompare, e che accada è fuori dalle personali possibilità. Ed è fuori anche dalle possibilità di qualcun altro.

Ma una cosa che si può decidere è la prospettiva da cui guardare. E vivere.

E' un essere madri di se stessi.

Perchè in quel vuoto è restata una parte del sè che ha bisogno di cura e vicinanza, e visto che la madre biologica non può, serve la madre spirituale che se ne prenda cura.

Per non dipendere dallo sguardo dell'altro per essere e esserci.

Io credo.
 

Nobody

Utente di lunga data
Sì, vero. Anche perchè non è "da fuori", che con quel vuoto ci si può relazionare. Per me.

Penso che in quel vuoto ci si debba proprio stare. E da soli.

E' qualcosa su cui sto molto ragionando...mia madre c'è stata troppo e troppo è mancata. Quel vuoto è un vuoto troppo pieno. Nella mia esperienza.

E mi sto accorgendo che forse la questione non è nè quella di riempirlo e neanche quella di svuotarlo, ma di viverlo nella "migliore posizione" possibile per se stessi.
Non scompare, e che accada è fuori dalle personali possibilità. Ed è fuori anche dalle possibilità di qualcun altro.

Ma una cosa che si può decidere è la prospettiva da cui guardare. E vivere.

E' un essere madri di se stessi.

Perchè in quel vuoto è restata una parte del sè che ha bisogno di cura e vicinanza, e visto che la madre biologica non può, serve la madre spirituale che se ne prenda cura.

Per non dipendere dallo sguardo dell'altro per essere e esserci.

Io credo.
Sul non dipendere hai perfettamente ragione, ma penso che sia solo nello sguardo degli altri che noi esistiamo realmente. Senza una relazione forte col mondo, ci si perde. Bisogna stare attenti a non cadere nell'eccesso opposto.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Sul non dipendere hai perfettamente ragione, ma penso che sia solo nello sguardo degli altri che noi esistiamo realmente. Senza una relazione forte col mondo, ci si perde. Bisogna stare attenti a non cadere nell'eccesso opposto.
Hai ragione. Hai proprio ragione.

E' una cosa difficile quella di cui parli, trovare uno spazio sicuro fra il proprio sguardo e quello del mondo.

E lasciare che in quello spazio si svolga quel dialogo che permetta di trovare la propria casa, e la propria madre.

Perchè senza quella casa calda e accogliente, senza un abbraccio a prescindere, sostenere di incrociare il proprio sguardo con quello del mondo diventa come scalare l'Everest in bikini. :)

Penso almeno.

Io ci sto ragionando molto, e sto lasciando che anche la mia pancia faccia la sua parte.
Ogni tanto testa e pancia vanno anche insieme. E allora il mondo è davvero un posto caldo e accogliente. Che abbraccia a prescindere. Per me è una scoperta meravigliosa.:eek:
 

MK

Utente di lunga data
Vorrei concedere a Feather il beneficio del dubbio. Nel senso che. tornando all'inizio del thread e quindi all'articolo postato vorrei capire : parilamo di desiderio sessuale o di desiderio quale bisogno, a livello sentimentale ma anche spirtituale/mentale che gli altri hanno di noi e noi di loro?
Sulla prima tipologia posso concordare con te: basta per una donna molto poco per essere oggetto di attenzioni "ormonali" da parte del maschio medio. E concordo con te quando dici che a questo livello primario di desiderio l'uomo non è da meno: anche i maschi vogliono essere sexy e essere passati ai raggi x e oggetto di attenzione sessuale almeno per una frazione di secondo da ogni donna di cui incrociano lo sguardo per la strada ....:mrgreen: Scherzo ma neanche tanto. Il livello di narcisismo maschile ha raggiunto soglie preoccupanti. Potenzialmente coito ergo sum. ;)
Ma se parliamo invece di desiderio come necessità di essere riconosciuti, accettati e voluti dall'altro, e dal partner in particolare o comunque da una persona da cui siamo attratti, allora essere desiderati non è affatto facile. Anzi, è spesso un fine difficile da raggiungere. E causa di frustrazioni indicibili. La butto giù cruda: ci possiamo rifare tette o borse degli occhi con la chirurgia estetica per renderci più desiderabili ma non possiamo purtroppo con la stessa facilità desiderare qualcuno che non desideriamo più e viceversa farci desiderare da chi più non ci vuole. :)
Quel tipo di desiderio svanisce quando si desidera altro.
 

feather

Utente tardo
Ci tengono a non fare
brutta figura ... de che poi? ...
Credo sia direttamente proporzionale alla dipendenza che si ha degli altri e alla non sicurezza che si ha in se stessi. Per non parlare della consapevolezza di questi meccanismi in azione.
Il risultato può essere una vita spesa a compiaciere il mondo invece che se stessi.
 

feather

Utente tardo
A volte mi viene il dubbio che tutto questo desiderio di essere amati, riconosciuti, desiderati sia una compensazione di una mancanza sentita, se reale o non è forse secondario, dalla mamma che desidera, accoglie, comprende e ama interamente il figlio.
Chi potrà, se non temporaneamente, far sentire compensato un vuoto di tale portata?
Io credo che soprattutto non si dovrebbe passare la vita a cercare chi possa compensare quel vuoto. E ancor più non si dovrebbe colpevolizzare chi non riesce a compensarlo.
Si dovrebbe accettare che chi ci ama non potrà mai amarci di quell'amore così come noi non potremmo mai amare in quel modo.
Penso che in quel vuoto ci si debba proprio stare. E da soli.

E mi sto accorgendo che forse la questione non è nè quella di riempirlo e neanche quella di svuotarlo, ma di viverlo nella "migliore posizione" possibile per se stessi.
Non scompare, e che accada è fuori dalle personali possibilità. Ed è fuori anche dalle possibilità di qualcun altro.

Ma una cosa che si può decidere è la prospettiva da cui guardare. E vivere.
Belle riflessioni davvero. Ma non concordo tanto con ipazia. Essere madri di se stessi mi pare un controsenso nei termini.
Inoltre c'è il problema che se passi la vita a spendere tutte le tue energie a "gestire" quel vuoto, non ti resta granché da dare fuori.
E tutto l'affetto che ti arriva è una goccia nel mare. Senti quel vuoto, quella mancanza e tutte le esperienze sono pallida luce incapace di illuminare l'anima. Dei paliativi che lasciano il tempo che trovano.
 

sienne

lucida-confusa
Ciao

però, più ci penso, e più mi convinco, che questo desiderio,
di essere desiderati, non è amore. L'amore non chiede,
non richiama, non si nutre dell'altro ...
L'amore e un sentimento talmente forte, che riempie tutto.

Quel desiderio, lo vedo più come necessità di essere visti,
di essere percepiti, di trovare valore nell'altro ... che spesso,
viene anche scambiato con l'erotismo ... cioè, troviamo lì,
il riscatto di questa necessità ...


sienne
 

feather

Utente tardo
L'amore non chiede,
non richiama, non si nutre dell'altro ...
Quello è amore incondizionato. Quando hai una relazione con un uomo hai delle richieste da fare. Quanto meno la fedeltà, la presenza, il suo supporto e così via.
Non puoi avere una relazione con una persona senza avere avere qualche punto da dover rispettare.
 

Nobody

Utente di lunga data
Hai ragione. Hai proprio ragione.

E' una cosa difficile quella di cui parli, trovare uno spazio sicuro fra il proprio sguardo e quello del mondo.

E lasciare che in quello spazio si svolga quel dialogo che permetta di trovare la propria casa, e la propria madre.

Perchè senza quella casa calda e accogliente, senza un abbraccio a prescindere, sostenere di incrociare il proprio sguardo con quello del mondo diventa come scalare l'Everest in bikini. :)

Penso almeno.

Io ci sto ragionando molto, e sto lasciando che anche la mia pancia faccia la sua parte.
Ogni tanto testa e pancia vanno anche insieme. E allora il mondo è davvero un posto caldo e accogliente. Che abbraccia a prescindere. Per me è una scoperta meravigliosa.:eek:
ahahahah bella metafora :) si, sono d'accordo! C'è un bel libro degli anni '70 che parla fondamentalmente proprio di questo, probabilmente lo conoscerai... lo zen e l'arte della manutenzione della motocicletta.
 

Sbriciolata

Escluso
Ciao

però, più ci penso, e più mi convinco, che questo desiderio,
di essere desiderati, non è amore. L'amore non chiede,
non richiama, non si nutre dell'altro ...
L'amore e un sentimento talmente forte, che riempie tutto.

Quel desiderio, lo vedo più come necessità di essere visti,
di essere percepiti, di trovare valore nell'altro ... che spesso,
viene anche scambiato con l'erotismo ... cioè, troviamo lì,
il riscatto di questa necessità ...


sienne
io infatti credo sia più bisogno di gratificazione. Ci sono modi facili e modi difficili di ottenere gratificazione. Costruire qualcosa, che sia nell'ambito professionale, degli affetti o di qualcosa che ci appassiona, che ci gratifichi, costa fatica, sacrificio. Io quello che vedo spesso è la ricerca di gratificazione al minimo della fatica e del sacrificio. Logicamente una gratificazione del genere è spesso poco durevole, per cui occorre continuare a richiederla. Siamo in un'epoca dove tutto va veloce, velocissimo, più veloce dei tempi umani spesso, un'epoca dove si afferra tutto ciò che è a portata di mano, perchè ci siamo convinti di avere dei falsi bisogni e li dobbiamo soddisfare. Siamo in un mondo in cui ciò che appare è fondamentale, l'incarto è più importante di ciò che contiene, spesso. Dobbiamo essere belli, ben vestiti, con un'auto potente, giovani ed in possesso dell'ultimo tipo di smartphone perchè diversamente gli altri non ci ammireranno, non ci desidereranno, non ci guarderanno con invidia, non ci considereranno della tribù. Sfruttando questi meccanismi si creano fortune economiche.
 

sienne

lucida-confusa
io infatti credo sia più bisogno di gratificazione. Ci sono modi facili e modi difficili di ottenere gratificazione. Costruire qualcosa, che sia nell'ambito professionale, degli affetti o di qualcosa che ci appassiona, che ci gratifichi, costa fatica, sacrificio. Io quello che vedo spesso è la ricerca di gratificazione al minimo della fatica e del sacrificio. Logicamente una gratificazione del genere è spesso poco durevole, per cui occorre continuare a richiederla. Siamo in un'epoca dove tutto va veloce, velocissimo, più veloce dei tempi umani spesso, un'epoca dove si afferra tutto ciò che è a portata di mano, perchè ci siamo convinti di avere dei falsi bisogni e li dobbiamo soddisfare. Siamo in un mondo in cui ciò che appare è fondamentale, l'incarto è più importante di ciò che contiene, spesso. Dobbiamo essere belli, ben vestiti, con un'auto potente, giovani ed in possesso dell'ultimo tipo di smartphone perchè diversamente gli altri non ci ammireranno, non ci desidereranno, non ci guarderanno con invidia, non ci considereranno della tribù. Sfruttando questi meccanismi si creano fortune economiche.

Ciao Sbri,

straquoto ...

E questo ha due difficoltà da superare ogni giorno: come essere desiderabili e
come rimanere desiderabili ...
E così, siamo prigionieri di un amore del mercato libero ...
Ed è vero, siamo bombardati da sogni, ideali ... irraggiungibili ...
Ma si corre dietro a raccogliere i punti ... per esserlo ... come al supermercato.

Facciamoci una bella risata ... e impariamo ad amere i difetti!
Se riusciamo ad accettare che la perfezione sta nell'imperfezione, nel
corso naturale delle cose e del tempo ... ecc. e riusciamo a guardare con tenerezza,
abbiamo un bel capitale ... l'indipendenza affettiva ... forse ... fammi riflettere ancora.


sienne
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
ahahahah bella metafora :) si, sono d'accordo! C'è un bel libro degli anni '70 che parla fondamentalmente proprio di questo, probabilmente lo conoscerai... lo zen e l'arte della manutenzione della motocicletta.
:smile:...sai che non l'ho mai letto quel libro?

Sono andata a vedermi di cosa parla. E' interessante.
Me lo procuro. Grazie mille del consiglio:up:
 

Nobody

Utente di lunga data
:smile:...sai che non l'ho mai letto quel libro?

Sono andata a vedermi di cosa parla. E' interessante.
Me lo procuro. Grazie mille del consiglio:up:
figurati :up: si, è davvero interessante... immagina che l'autore ha dovuto subire un elettroschock coatto... negli anni '60 la psichiatria funzionava ancora così. Ne parla anche nel libro.
 

feather

Utente tardo
Poi si gira, se ne va, scompare e mi lascia solo. Purtroppo quello che mi ha suscitato non se lo porta via. Resta dentro di me a scavare e a nutrirsi di fiato.

~ Giorgio Faletti
 

Sbriciolata

Escluso
Poi si gira, se ne va, scompare e mi lascia solo. Purtroppo quello che mi ha suscitato non se lo porta via. Resta dentro di me a scavare e a nutrirsi di fiato.

~ Giorgio Faletti
hai incontrato la tipa in corridoio, mon ami? Vedrai che prima o poi anche quello che aveva suscitato svanirà, svanisce sempre... purtroppo o per fortuna.
 

feather

Utente tardo
hai incontrato la tipa in corridoio, mon ami? Vedrai che prima o poi anche quello che aveva suscitato svanirà, svanisce sempre... purtroppo o per fortuna.
Fortunatamente no. Faccio il possibile per evitarla.
Appena ho anche solo il sospetto di avercela di fronte il cuore mi salta un battito.
Se non la vedo riesco in qualche modo a tenere i pezzi insieme. Ma se vedo il suo viso davanti...

Spero anch'io svanisca ma quanto ci vuole?? Anni???
E nel frattempo di mia moglie cosa ne faccio?
Ora comincio ad oscillare come rosa. Passo da momenti in cui tutto sommato il tran tran famigliare lo trovo sopportabile, quasi apprezzabile, a momenti in cui mi dico "Ma che cazzo sto facendo, lasciamo libera sta poveraccia. Chi voglio prendere in giro?"
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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