Ma certo che cambia. Non peggiora, però, una situazione che già di per sé sarebbe penosa da affrontare. La persona verso cui sono responsabile è mio marito, non il mio amante, che sceglie liberamente la sua condotta di vita. Per quanto possa dispiacermi l'idea che il mio amante possa trovarsi in difficoltà a causa del mio comportamento da infedele e per quanto possa essere vero che, se lo avessi respinto, sarebbe forse stato meglio per lui da alcuni punti di vista, c'è comunque una differenza nelle mie responsabilità verso entrambi.
La dissoluzione di una famiglia è sempre un evento doloroso, ancor più se ci sono stati sotterfugi, menzogne e opacità.
Ognuno di noi sceglie come affrontarlo, liberamente, ma avrò pur il diritto di pensare che ci siano modi più proficui di altri o ritieni che l'infedeltà mi restringa pure le facoltà intellettive?