bluestar02
Utente di lunga data
Guarda, io vorrei tanto che fosse tutto inventato.
Ma può essere tutto vero, purtroppo.
Guarda, io vorrei tanto che fosse tutto inventato.
Ma può essere tutto vero, purtroppo.
Guarda, io vorrei tanto che fosse tutto inventato.
Ma può essere tutto vero, purtroppo.
Guarda, io vorrei tanto che fosse tutto inventato.
Ma può essere tutto vero, purtroppo.
50 ANNI fa chi era ricco? Le case sia a MILANO che in luoghi adesso d'élite valevano pochissimo rispetto ad oggi.Sinceramente in 50 anni di vita io ho visto solo diminuire la ricchezza di tutte le famiglie che conosco.
Pensare che da questa situazione se ne esca con gli stessi concetti e le stesse visioni di 30 anni fa sarebbe deprimente. Io vorrei che se ne uscisse tutti più ricchi.
Non ci credo, ovviamente.
Senza alcuno strumento che possa intervenire sui cambi, sui dazi e sulla moneta siamo totalmente dipendenti da organismi esterni che possono non avere interessi che collimano con i nostri.Nei paesi dove ci sono i dazi funziona così!
In realtà parlavo della Svezia in particolare .
Se un bene viene costruito al di fuori del territorio nazionale viene gravato di dazi per l'importazione ; e in Svezia mi pare che fino ad una certa cilindrata le tasse siano simili alle nostre,poi aumentano vertiginosamente come su tutti i beni di lusso facendone lievitare il prezzo di vendita fino al doppio!
In Italia scatta il superbollo sulle auto superiori ai 185 kW (es.ferrari 812 GTS con 588 kW paga 8647 eu/anno.....una fiat panda 1200 ne ha 69 di kW e paga 132 euro anno) .
Se invece hai una vecchia Audi A6 che supera i 100 kilowatt del valore di 3000 euro ti attiri i controlli dell'Agenzia delle entrate e scatta il redditometro.
Per l'ex Fabbrica italiana Automobili Torino, ora nell'acronimo, ha perso emblematicamente la "I" e la "T" , che tragicamente rende bene l'idea della perdita dell'italianità del marchio. E qui l'azione del Golden Power dei vari governi del recente passato che hanno assistito alla snaturazione di un marchio storico come quello , dov'era?
Appunto. Noi vivevamo a Milano e avevamo una seconda casa in Val d'Aosta.50 ANNI fa chi era ricco? Le case sia a MILANO che in luoghi adesso d'élite valevano pochissimo rispetto ad oggi.
Forse il paragone andrebbe fatto rispetto a 20 anni fa.
Non hai ragione. Di più.Senza alcuno strumento che possa intervenire sui cambi, sui dazi e sulla moneta siamo totalmente dipendenti da organismi esterni che possono non avere interessi che collimano con i nostri.
In questo momento sono palesi i limiti che porta la totale mancanza di autonomia.
Direi che tra qualche mese potremo contare i fallimenti in carico alle PMI del nord Italia. Futura terra di conquista straniera, quando arriverà il solito mantra dell'attirare i capitali stranieri.
Chi pensa sempre ai complotti crede al virus come invenzione.
Io invece lo vedo come occasione.
Qualcuno avrà parecchio da guadagnarci a spese nostre.
Non è un problema la salute, perché secondo me finisci ammazzatoCol mio lavoro, da 30 anni, mangio quello che posso, dove posso, quando posso. Se non avessi un metabolismo da alieno rotolerei. Tutto culo dono della natura..
Ah esami sangue ok.
Chi muore per la patria è vissuto assai!Non è un problema la salute, perché secondo me finisci ammazzato
Ma questo è niente Stany.
E Gratteri stasera ribadiva il rischio concreto che le mafie si approprino delle attività della ristorazione, del turismo; in pratica quelle che verrebbero infiltrate in un primo tempo mediante aiuti economici, per poi essere acquisite al fine di crearne centri di riciclaggio . Questo presuppone naturalmente che il tessuto economico e sociale,ma soprattutto politico sia sempre più connivente con le organizzazioni mafiose.Tutto il settore turistico.
I porti.
E chiuse le PMI c'è spazio per le imprese straniere
Stavo leggendo che Scarpe e Scarpe ha chiesto il concordato preventivo.E Gratteri stasera ribadiva il rischio concreto che le mafie si approprino delle attività della ristorazione, del turismo; in pratica quelle che verrebbero infiltrate in un primo tempo mediante aiuti economici, per poi essere acquisite al fine di crearne centri di riciclaggio . Questo presuppone naturalmente che il tessuto economico e sociale,ma soprattutto politico sia sempre più connivente con le organizzazioni mafiose.
Che dire...se non ci salverà lo stato saranno le Mafie SPA a farlo! E probabilmente in modo più tempestivo ed efficiente.
Intanto si sentono cifre ritenute inverosimili fino a ieri; ho sentito dire 750 miliardi...con la leva , forse cento senza ....
Intanto, come prevedevo ,per la grande industria le cose sembrano più chiare e veloci. Per i piccoli ancorché paiano meno burocratiche le procedure , sembra che i soldi non siamo molti e destinati a pagare le nuove tasse e per la sopravvivenza, mentre le esposizioni bancarie già in atto corrono normalmente . E qui casca l'asino: se un piccolo esercente aveva a gennaio investito nella propria attività, facendo un mutuo che si aggiunge a quello che magari ha già , concesso sui risultati positivi pregressi, ora, magari avrà perso clienti e mercato, e con max 25mila euro ,forse paga l'affitto dei locali,il mutuo di casa ed i finanziamenti in corso. Se non si riprende avrà solo posticipato di sei otto mesi la chiusura.
Forse ,con le dovute precauzioni bisognerebbe veramente riaprire tutto entro maggio.
Se manca il giro di cassa del fatturato per un mese ce la si fa; se permane e si perdono fatturati strategici diventa molto difficile riprendersi. Non tutti fanno il pane, la pasta o la carta igienica; e questi settori con la crisi hanno implementato il fatturato (la carta da culo perché la gente mangia di più, e allora....La ditta di mia moglie, per dire, ora vorrebbe riaprire, ma non sa come pagare i dipendenti
già, ci sono settori per i quali sarà impossibileSe manca il giro di cassa del fatturato per un mese ce la si fa; se permane e si perdono fatturati strategici diventa molto difficile riprendersi. Non tutti fanno il pane, la pasta o la carta igienica; e questi settori con la crisi hanno implementato il fatturato (la carta da culo perché la gente mangia di più, e allora....).
C'è anche un altro rischio, ossia quello di riaprire tutto e ritrovarsi tra qualche tempo nella situazione attuale.Stavo leggendo che Scarpe e Scarpe ha chiesto il concordato preventivo.
Lo Stato concede prestiti agevolati, ma i prestiti vanno restituiti, sono comunque debiti che si sommano agli altri.
Chi ha chiuso per decreto l'attività si aspettava un rimborso da parte dello stato, l'abbattimento delle tasse e comunque un periodo limitato di lock down.
La ditta di mia moglie, per dire, ora vorrebbe riaprire, ma non sa come pagare i dipendenti.
Sono saltate fiere importanti, c'è stato un crollo degli ordini, la liquidità è limitata.
Anche noi ci troviamo comunque con uno stipendio in meno, ma le spese non sono cambiate.
C'è anche chi ora non ha stipendio.
Le priorità stanno cambiando per molti.
Da una parte un fallimento certo, dall'altra il rischio di beccarsi un virus che è mortale solo per l'1%.
Il 30 giugno è la scadenza per il pagamento di parecchie tasse, IRPEF, IRAP, IRES.C'è anche un altro rischio, ossia quello di riaprire tutto e ritrovarsi tra qualche tempo nella situazione attuale.
E ti faccio un esempio.
Immagina che domani riaprano tutte le attività, secondo te, quanto afflusso ci sarebbe in un negozio di abbigliamento?
Quanti uscirebbero a cuor leggero a comprare cose superflue?
Quale indotto avrebbero le attività commerciali se un tot di clientela decide di non affluire, un po' perché già impoverita, un po' perché prudente?
Io non sono così certa che al "tutto aperto" tutti risponderebbero "Yeah!".
E il fallimento sarebbe ancora dietro l'angolo, non trovi?
Direi che è uno scenario altamente imprevedibile è pericolosoC'è anche un altro rischio, ossia quello di riaprire tutto e ritrovarsi tra qualche tempo nella situazione attuale.
E ti faccio un esempio.
Immagina che domani riaprano tutte le attività, secondo te, quanto afflusso ci sarebbe in un negozio di abbigliamento?
Quanti uscirebbero a cuor leggero a comprare cose superflue?
Quale indotto avrebbero le attività commerciali se un tot di clientela decide di non affluire, un po' perché già impoverita, un po' perché prudente?
Io non sono così certa che al "tutto aperto" tutti risponderebbero "Yeah!".
E il fallimento sarebbe ancora dietro l'angolo, non trovi?
Già.Direi che è uno scenario altamente imprevedibile è pericoloso
Difficile prevedere il futuro.Il 30 giugno è la scadenza per il pagamento di parecchie tasse, IRPEF, IRAP, IRES.
Un'impresa chiusa per decreto o un settore paralizzato, come quello del turismo o dello spettacolo, come potrà trovare risorse per il pagamento delle tasse?
Come potranno pagare i dipendenti?
Quando arriva la cassa integrazione per i dipendenti?
E le 600 euro per le Partite Iva?
Qualcuno le ha viste?
E come pagheranno le pensioni, se ci saranno meno contributi versati?
Al governo se non troveranno la soluzione apriranno tutto, in barba a quello che dicono i medici competenti e specializzati.
Pur avendo un avanzo primario da anni, non abbiamo più risorse spendibili, come stato.
Nella lista delle priorità, il Coronavirus è stato retrocesso.
Apriranno a maggio per dar modo di arrivare a questa scadenza del 30 giugno, qualche impresa accederà ai finanziamenti bancari, poi ci sarà qualche nuovo focolaio e chiuderanno nuovamente.
Ad agosto o a ottobre.
Questo è uno scenario che ritengo probabile, ma che spero non si avveri.