su questo ho forti dubbi, la gente avrà ancora paura.
Dopo due mesi di clausura se danno la possibilità di avere la sicurezza nei luoghi della ristorazione ,in generale, sulla spiaggia, con contingentamento controllato degli accessi,con le distanze garantite ,le persone si sentiranno tranquille e rilassate.
Certo che se parliamo di spiaggia libera allora la situazione si presta alla confusione e alla frustrazione: ci dovranno essere controlli stringenti e sorveglianza costante. E dovrà essere tutto prenotato; insomma , un bel casino! Se a Varigotti nella norma in una domenica di luglio ci stavano cinquecento persone attaccate, con l'asciugamano del vicino a trenta cm, ora quante potranno essere? Centocinquanta? E con quale criterio? La prenotazione sarà settimanale , giornaliera, oraria? Una cosa che si intravvede è la regolamentazione degli spazi liberi (quei pochi rimasti) attraverso un pedaggio . Ne vedremo delle belle . Più che la paura è questione di organizzazione.
Se devo affittare a ottocento euro la settimana un appartamento per poi forse avere la possibilità di accedere alla spiaggia a random, allora preferisco anche pagare l'accesso riservato in un pacchetto complessivo che mi garantisca la spiaggia.
Forse estrarranno a sorte per i proprietari di alloggi l'abbinamento con un "pezzo" di spiaggia (visto che ci sono più alloggi che pezzi di spiaggia) in modo da poter controllare a monte l'afflusso . Ma poi si dovrà pur sempre riservare una quota per chi arriva col camper o dorme in spiaggia ,o arriva la mattina col treno da Torino e poi riparte la sera....un bel casino.
Secondo me si dovrà gestire organizzando a monte e quindi di "libero" ci sarà ben poco e diventerà un ricordo. Solo così l'economia turistica delle regioni che campano coi tre /quattro mesi estivi non morirà. E che i tedeschi,gli olandesi ,gli austriaci andassero pure a Tenerife ,se li prendono. Ma bisogna vedere se gli italiani hanno i soldi per fare il tutto pieno; che sarà il 30% di quello degli altri anni. Un albergo con quaranta camere ,quante potrà riempirne compatibilmente con quello che dicevo sopra e con i posti che potrà garantire nel proprio ristorante? Quindici, diciotto..... forse.
Sarà tutto un prenotate, scaglionare ,turnare....
Del resto i rifugi di montagna stanno messi pure peggio. Con dieci posti letto in trenta metri quadrati al max potranno aprirne tre , preferibilmente della stessa famiglia ,anzi forse solo così! Perché chi andrebbe in uno spazio chiuso con un estraneo a respirare la stessa aria per cinque sette ore?
Ne vedremo delle belle.
Io spero che si smuova il mercato immobiliare delle seconde case nei luoghi di villeggiatura; in quei luoghi minori, in cui quaranta cinquant'anni fa c'era il tutto esaurito e si riusciva ad affittare ma soprattutto a vendere. Per ovvi motivi personali.