Figura paterna

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ignavius

Utente di lunga data
Forse non diritto, ma questo ti fa onore, è molto bello :) Dico non diritto, perchè presuppone un obbligo morale da parte di qualcuno... un obbligo morale che non c'è, a mio modo di vedere.
tu, avendomi letto altrove, sai come la penso. Ho usato solo per consuetudine una parola che per me è inesistente, ed oltretutto all'origine del peggior destino umano: diritto.
Per me esiste unicamente l'obbligo morale. NOn quello imposto da leggi, fedi, dogmi di qualsiasi natura, non quello che viene dall'esterno, ma quello che scaturisce naturalmente dall'animo di ognuno. Ed ognuno di noi non ne possiede uno diverso, anzi, tutti siamo perfettamente uguali in quello, ma diverso è il modo in cui ognuno sa trovare o meno la forza di affrontarlo.
Io ho il preciso dovere morale di accudire mia madre anziana, e far fronte a questo dovere è l'assolvimento di una piccola parte degli infiniti doveri a cui mi sento soggetto in quanto essere (più o meno) senziente.
Lo faccio con piacere, perchè mi fa sentire in linea con le mie convinzioni, non perchè io possa "mostrare la mia bontà" ad alcuno.
Mio dovere sarebbe di offrire me stesso ad ognuno che si mostri più debole di me. Lo faccio purtroppo solo per il margine che il mio istinto di sopravvivenza mi consente.
 

Nobody

Utente di lunga data
tu, avendomi letto altrove, sai come la penso. Ho usato solo per consuetudine una parola che per me è inesistente, ed oltretutto all'origine del peggior destino umano: diritto.
Per me esiste unicamente l'obbligo morale. NOn quello imposto da leggi, fedi, dogmi di qualsiasi natura, non quello che viene dall'esterno, ma quello che scaturisce naturalmente dall'animo di ognuno. Ed ognuno di noi non ne possiede uno diverso, anzi, tutti siamo perfettamente uguali in quello, ma diverso è il modo in cui ognuno sa trovare o meno la forza di affrontarlo.
Io ho il preciso dovere morale di accudire mia madre anziana, e far fronte a questo dovere è l'assolvimento di una piccola parte degli infiniti doveri a cui mi sento soggetto in quanto essere (più o meno) senziente.
Lo faccio con piacere, perchè mi fa sentire in linea con le mie convinzioni, non perchè io possa "mostrare la mia bontà" ad alcuno.
Mio dovere sarebbe di offrire me stesso ad ognuno che si mostri più debole di me. Lo faccio purtroppo solo per il margine che il mio istinto di sopravvivenza mi consente.
Se percepisci questo, nonostante tutto, fai bene ad assecondare questo sentimento. C'è chi non lo avverte come dovere, ma ognuno a malapena può arrivare a capire con gran fatica ed impegno la propria verità... figuriamoci quella degli altri.
 

Lettrice

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Lettrice

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Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
OT Volevo riprendere un post di persa e mi è comparso Moltimodi....:confused:
Il mio è nella prima pagina ed esprimevo il mio imbarazzo ..che sta aumentando.

Poi tutti stanno finendo a parlare di entrambi o della madre.

Io se penso a mio padre lo penso come padre e a come mi ha trasmesso di andare bene comunque. Anche se da bambina pensavo che sarebbe stato più contento di un maschio da poter mandare in marina a 16 anni :eek::mrgreen:... Mi ha trattata da maschio e da femmina insieme essendo molto amorevole e apprezzandomi e trasmettendomi le sue passioni "maschili".
 

Iris

Utente di lunga data
Il mio è nella prima pagina ed esprimevo il mio imbarazzo ..che sta aumentando.

Poi tutti stanno finendo a parlare di entrambi o della madre.

Io se penso a mio padre lo penso come padre e a come mi ha trasmesso di andare bene comunque. Anche se da bambina pensavo che sarebbe stato più contento di un maschio da poter mandare in marina a 16 anni :eek::mrgreen:... Mi ha trattata da maschio e da femmina insieme essendo molto amorevole e apprezzandomi e trasmettendomi le sue passioni "maschili".

Eccoti...ti ho ripresa...
Comunque certe cose tornano...chi è stato apprezzato dai genitori ha in genere una buona considerazione di sè...
 

Nobody

Utente di lunga data
Come erano i tuoi genitori MM? O come sono...
Come sono, fortunatamente :)
Mio padre molto libero di pensiero, direi anarchico nel modo di vedere il mondo... da bambino mi ricordo le prime canzoni di De Andrè sul vecchio giradischi. Gli ho rubato l'amore per i libri, e fortunatamente quello per l'azione, cose che quasi sempre purtroppo marciano separate.
Mia madre molto presente materialmente, molto meno sull'affetto. Però per la sua storia familiare la capisco perfettamente...
Sono molto legato ad entrambi (però il vero legame è con mio padre), anche se lo dimostro a modo mio. Sono stato fortunato.
 

Iris

Utente di lunga data
Per essere felici dopo un'infanzia infelice, ci vuole una buona dose di fortuna. Non mi ricordo chi lo dicesse, ma credo sia sacrosanto.
 

Nobody

Utente di lunga data
Per essere felici dopo un'infanzia infelice, ci vuole una buona dose di fortuna. Non mi ricordo chi lo dicesse, ma credo sia sacrosanto.
E' quasi impossibile, se l'infanzia è stata davvero infelice.
 

ignavius

Utente di lunga data
E' quasi impossibile, se l'infanzia è stata davvero infelice.

Si è in continua ricerca di riscatto.

Chi solo per sé, chi in nome di chi ha sbagliato prima, nel timore di fare gli stessi sbagli (e facendone altri)
 

Nobody

Utente di lunga data
Si è in continua ricerca di riscatto.

Chi solo per sé, chi in nome di chi ha sbagliato prima, nel timore di fare gli stessi sbagli (e facendone altri)
Si, sbagliare è comunque inevitabile, però è importante almeno provare a non commettere gli stessi errori.
 

ignavius

Utente di lunga data
Si, sbagliare è comunque inevitabile, però è importante almeno provare a non commettere gli stessi errori.
Errori se ne fanno lo stesso per un semplice motivo: nel frattempo il mondo è cambiato, così che gli errori passati possono essere evitati, ma quelli del momento solo un'estrema attenzione, apertura, ed......... un culo spaziale possono permettere di evitare. Inoltre cambiano le persone, ed i figli di oggi sono altre persone rispetto ai figli di ieri che ora sono genitori.
Credo siano davvero pochi (nessuno) quelli che possono definirsi "senza macchia".
L'importante è tentare, facendo soprattutto lo sforzo di ammettere in ogni istante (con sè stessi) che magari in quel momento si sta sbagliando.
 

Nobody

Utente di lunga data
Errori se ne fanno lo stesso per un semplice motivo: nel frattempo il mondo è cambiato, così che gli errori passati possono essere evitati, ma quelli del momento solo un'estrema attenzione, apertura, ed......... un culo spaziale possono permettere di evitare. Inoltre cambiano le persone, ed i figli di oggi sono altre persone rispetto ai figli di ieri che ora sono genitori.
Credo siano davvero pochi (nessuno) quelli che possono definirsi "senza macchia".
L'importante è tentare, facendo soprattutto lo sforzo di ammettere in ogni istante (con sè stessi) che magari in quel momento si sta sbagliando.
E' fondamentale interrompere la catena... mi interessa parecchio il discorso delle "costellazioni familiari".
 
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