Diamo il giusto merito pure a quei bravi ragazzi figli di bastardi e delinquenti, tossici e violenti vari. Loro forse sono ancora più da ammirare per la loro capacità di tirarsi fuori dalla merda da soli. Ne conosco, sono eccezionali, soprattutto se si conosce il loro passato.
La letteratura Psichiatrica ha dimostrato che non c'è nessun legame diretto tra disagi dei genitori e riuscita dei figli.
Da famiglie disagiate sono scaturite ottime persone, da ottime famiglie persone con devianze e disagi.
Pare che un bambino intelligente, impari ad arginare il negativo che ha in casa, aggrappandosi ad ogni positivo che trova fuori, pare che un figlio arrivi a delegittimare la figura paterna carnale, se riconosce in un'altra persona una figura che per lui sia istintivamente un modello.
Può essere anche un tuo professore di liceo...può essere anche un datore di lavoro ecc...ecc...
Se il bambino invece è un debole, pare che, si dica, inconsciamente, mio padre fa certe cose? Tipo è violento? Allora è giusto essere violenti, e faccio anch'io il violento.
Pare che proprio " il vergognarsi" di come si comportano i propri genitori, faccia dire al bambino, io da grande non sarò MAI così, costi quel che costi.
Poi, quando ci si sposa, abbiamo in campo un altro essere.
La moglie è eccellente a farti aprire gli occhi su un modo alternativo ( e magari più obiettivo) dei tuoi genitori.
Non oso pensare cosa capita, quando un genero incensa la suocera, solo per il tornaconto personale, per farsi vedere un santarellino vittima che so di una moglie arpia.
Poi cavoli, come cambiano i nostri genitori quando arrivano i nipoti...che rabbia vedere mio padre ridere con mia figlia per cose per cui io venivo severamente punito. Ne ho parlato con lui, e mi ha risposto...
Sai, è la deresponsabilizzazione, è tua figlia, non mia figlia, mica la devo tirar su io, ma tu.