Trovo questo tuo atteggiamento molto presuntuoso e supponente, davvero.
Ma non è una novità.
Spesso dici cose molto interessanti l, ma con l’atteggiamenro di chi ha la verità infusa ...
mi prendesti in giro con arci tempo fa..proprio allo stesso modo ...dicendo cose tremende ma chiudendo in modo che non sembrasse così .
Conosco la manipolazione mia cara e conosco anche chi cerca di applicarla con costanza.
E conoscendola...la evito ...
Non mi confronto con te perché sarebbe inutile. Fiumi di parole al vento.
Di solito non sono pigra...ma con te so che sarebbe una partita persa e mi ritiro . Davvero. E di fare copia incolla per qualcosa che non porta da nessuna parte mi toglie il piacere di farlo.
Pensa di me ciio che vuoi. Me ne farò una ragione
Sono contenta però di averti punzecchiata al punto giusto da fare emergere un certo dissenso che di solito celi in modo accurato nei confronti di chi la pensa in modo diverso da te.
Sono presuntuosa, supponente e anche arrogante.
Come sono umile, dimessa e insicura.
Sono parti dell'insieme.
E, proprio per l'interezza, non rifiuto e parte dell'impegno nella cura del mio essere va anche in questa direzione.
E pensa un po', queste caratteristiche emotive, si ripercuotono anche sulle posture del corpo.
Sullo sguardo. Sui movimenti. Sulla fluidità dei movimenti e sull'attivazione fisica (da cui discende anche il culo mollle come le spalle rigide o la sinuosità delle anche).
E ne ho cura tutto insieme.
Così quando mi guardo allo specchio vedo un individuo desiderabile ai miei occhi.
E quando guardo nello specchio dello sguardo di G. posato su di me mi riconosco nel suo riconoscimento. Da cui scaturisce anche il desiderio.
E ho cura. E lascio che se ne abbia cura (se quello spazio di cura di me è guadagnato nella franchezza e anche nella ruvidità. Oltre che nello spazio di ascolto pulito da interpretazioni personali dell'altro reciprocamente.)
Non celo il dissenso, semplicemente non è uno scomparto a cui ricorro spesso poichè sono più interessata a capire e a differenziarmi, o riconoscermi nel caso, che a dissentire. Che trovo esercizio inutile di per sè, oltre che nutrimento, il dissenso intendo, di insicurezza e ricerca di conferma e affermazione attraverso l'altro.
Io non dissento da quel che hai scritto. Anzi ho riconosciuto che è la tua visione.
Ma siccome è visione di me, mi sento piuttosto libera di dirti che stai interpretando male (me) e sei fuori strada.
Ti ho ripetuto più volte, e non solo in questo 3d, che quel che hai scritto è una tua interpretazione, alla luce della tua storia e del tuo paradigma, che vale per te ma non è generalizzabile e men che meno è chiave interpretativa di qualcuno che non sei tu.
Se scambi per manipolazione l'altro che ti dice "ok, hai capito così. Ma guarda che è il tuo paradigma, non il mio, io intendo un'altra cosa" il confronto è impossibile.
Perchè diventa possibile solo se la tua interpretazione è assolutamente valida. E se l'altro la accetta come vera nella definizione di sè.
Io sono una manipolatrice.
E riconosco quando manipolo e quando no.
Di base manipolo quando ho interesse a farlo. E l'interesse discende dal vantaggio che ne posso ricavare.
Con te è semplicemente dirti "la tua interpretazione della realtà vale per te. Se la usi come chiave interpretativa degli altri, di me in questo caso, ripeti solo te stessa. E dell'altro non hai la minima misura."
Fra l'altro trovo simpatico il tuo accenno alla verità.
Io ti dico che so quel che penso. E tu mi rispondi "ma non osare manipolarmi eh, non essere supponente. Io lo so meglio di te. E so anche quel che non esprimi".
Tornando IT, anche questo post, in cui tenti di provocare cercando punti attraverso cui far saltare l'altro, mostri una modalità comunicativa che non apre spazi alternativi al conosciuto ma che, attraverso la svalutazione dell'altro, conferma te.
Permettimi di dirti però che questa modalità funziona solo quando l'altro è insicuro di quel che pensa o è in una posizione di "debito" nei tuoi confronti.
Può funzionare in una coppia dove l'ovvio è silenziato nel non detto per timore della non comprensione dell'altro e nell'interesse per la coppia stessa, ed è uno dei motivi per cui il ragazzino, invece di parlare con la morosa parla alla radio e dell'attrazione fa un segreto. Nascosto nell'ovvio che ovvio non è.
come dicevo, alcuni si rassegnano, altri tradiscono, altri ancora fan saltare il banco.
EDIT. se con arci mi riferivo all'interpretare la realtà secondo sè e non aprendo alla visione dell'altro, non era uno scherzo. E' quel che penso, come qui e altrove, ti ho pure riscritto.
Chiarisco, l'uso del cara mi ha fatto "balenare" il dubbio che tu ti senta offesa, l'intento non è offenderti.
Non vedo l'offesa nel dire a qualcuno "guarda che interpreti me a modo tuo e sei fuori strada. Così non puoi capire me".
Ma non ricordo lo scherzo con @
Arcistufo (arci, tu ti ricordi?)