Il momento di dirsi addio

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MK

Utente di lunga data
Tu sei una donna molto impegnativa!

( Ohi a me hanno sempre accusato che questo era il motivo per cui non trovavo la mia compagna).
Perchè gli uomini si innamorano delle donne stupide? A me è sempre sembrato il contrario. E comunque suvvia evolvete pure voi eh (non nel senso di Massimo però), donne con le quali stare alla pari. Non è più bello così?
 
E

elena_

Guest
Credo che nell'attimo in cui fai tuo il pensiero di separarti, nel momento in cui lo coltivi lo vivi giorno per giorno e cominci a prepararti.... allora verrà il momento in cui sarai pronta a dire stop a tutto.
Ma credo che ci vorranno notti intere ed insonni per riuscire in ciò.
Intere notti insonni, chili in meno e squilibri ormonali...per me è stato così. E in quel periodo ho capito e conosciuto le persone più care, che mi sono state vicine senza che io lo chiedessi e mi hanno consolato e protetto. Lui, che adesso c'è, già c'era e la sua presenza costante è stata di incredibile aiuto per me.
 

bastardo dentro

Utente di lunga data
Quand'è che si capisce che è arrivato il momento?

Come si arriva a capire che è più giusto separarsi, nonostante il bene, l'affetto, la stima reciproca?

In che modo si supera quella sensazione lacerante che prende lo stomaco al pensiero di allontanarsi dalla persona che è stata compagna di vita per anni?

Vorrei capire se, una volta appurato di non amare più il proprio uomo, una volta capito che lo stare insieme è diventato soltanto una silenziosa battaglia per ritrovare sentimenti che non esistono più, una volta accettato tutto questo, è possibile separarsi serenamente, senza scontri, senza litigi, come due buoni amici. O se, per forza, la spinta finale deve arrivare da un momento critico, da un'insofferenza reciproca, dall'astio o dalla presenza di una terza persona.
ci dicemmo addio con la mia amante. non si poteva tornare indietro togliendo significato ad una cosa che aveva assunto connotati troppo importanti nè si poteva andare avanti, lei non avrebbe lasciato il marito ed io nemmeno. ricordo l'ultima notte in cui facemmo l'amore. ci rivestimmo, e senza parlare andammo in macchina, in silenzio, l'accompagnai e dissi accarezzandola sul viso "abbi cura di te", lei mi sorrise dolcemente stringendomi la mano e sparì, per sempre. in quel momento credo che entrambi avessimo maturato perfettamente la consapevolezza che quel rapporto non poteva che "terminare" e forse, oltre al dolore che ciò causava, forse era anche la porta verso un esistenza più vera e trasparente. così è stato, so da amici che lei vive serena accanto a suo marito e io cerco ogni giorno il mio accmino e la mia serenità. ma forse, quella fine ha anche, per entrambi, rappresentato un inizio...

bastardo dentro
 
Perchè gli uomini si innamorano delle donne stupide? A me è sempre sembrato il contrario. E comunque suvvia evolvete pure voi eh (non nel senso di Massimo però), donne con le quali stare alla pari. Non è più bello così?
SI...il miracolo di sentirsi finalmente alla pari...non ti dico che goduria!
Era ora...
Diosanto che palle...
 

Quibbelqurz

Heroiken Sturmtruppen
Il titolo della discussione mi ha fatto riflettere più di quello che sarei disposto ad ammettere ...

Il momento di dirsi addio è (per me) la scelta fra piangere sul latte versato e il futuro dove spero versare e far versare meno.

Il momento di addio consapevole, di disperazione personale (non inteso come addio intenzionale) è molto più difficile. Il primo addio di questo genere ho dato a un mio coetaneo a 19 anni. Lui era un fiero caduto della strada, fiero perché ha combattuto la sua insignificante battaglia per non perdere la vita, e io che stavo lì disarmato e incapace di tutto.

Di fronte alla morte altrui siamo tutti molto meno egoisti. L'ho cercato nel buio sul campo. La macchina l'ha investito di fianco e catapultato nel campo di granturco appena tagliato. L'ho trovato nella fossa fra due solchi, frantumato. Era consapevole, ma non in grado di percepire nulla, se non il suo grandissimo dolore di dover morire. Poco prima pedalava sulla sua biciletta. Poi travolto da una macchina che andava troppo veloce. Una macchina?

Era il momento in cui avrei dato la mia vita per la sua. Sacrifici che si fanno da ragazzi. Oggi? Oggi direi, che il suo tempo era arrivato, peccato. Oggi sono più egoista, più fifone, più razionale. Sono adulto. Un adulto non butta via l'unico bene che ha.

Ma le realtà è, che la sua morte mi ha fatto male più di qualunque altra morte. Mi ha fatto capire che le amicizie del cuore sono legami molto forti, che sopravvivono il tempo. Lo sento dentro di me.
 
Ultima modifica:

Sole

Escluso
Il titolo della discussione mi ha fatto riflettere più di quello che sarei disposto ad ammettere ...

Il momento di dirsi addio è (per me) la scelta fra piangere sul latte versato e il futuro dove spero versare e far versare meno.

Il momento di addio consapevole, di disperazione personale (non inteso come addio intenzionale) è molto più difficile. Il primo addio di questo genere ho dato a un mio coetaneo a 19 anni. Lui era un fiero caduto della strada, fiero perché ha combattuto la sua insignificante battaglia per non perdere la vita, e io che stavo lì disarmato e incapace di tutto.

Di fronte alla morte altrui siamo tutti molto meno egoisti. L'ho cercato nel buio sul campo. La macchina l'ha investito di fianco e catapultato nel campo di granturco appena tagliato. L'ho trovato nella fossa fra due solchi, frantumato. Era consapevole, ma non in grado di percepire nulla, se non il suo grandissimo dolore di dover morire. Poco prima pedalava sulla sua biciletta. Poi travolto da una macchina che andava troppo veloce. Una macchina?

Era il momento in cui avrei dato la mia vita per la sua. Sacrifici che si fanno da ragazzi. Oggi? Oggi direi, che il suo tempo era arrivato, peccato. Oggi sono più egoista, più fifone, più razionale. Sono adulto. Un adulto non butta via l'unico bene che ha.

Ma le realtà è, che la sua morte mi ha fatto male più di qualunque altra morte. Mi ha fatto capire che le amicizie del cuore sono legami molto forti, che sopravvivono il tempo. Lo sento dentro di me.
Non riesco nemmeno a immaginare il segno che una simile esperienza può lasciare dentro.
 

oscuro

Utente di lunga data
Sole

Abbiam avuto uno scontro io e te per questo motivo......!!Sole,i riscontri oggettivi sono una cosa,quello che ci piace credere è un'altra......spesso credimao alla cosa meno difficile...ma i nodi inevitabilmente vengono al pettine!!!Quandi ci si dice addio l'abbiam scelto di fatto parecchio tempo prima.....!!
 

Sole

Escluso
Abbiam avuto uno scontro io e te per questo motivo......!!Sole,i riscontri oggettivi sono una cosa,quello che ci piace credere è un'altra......spesso credimao alla cosa meno difficile...ma i nodi inevitabilmente vengono al pettine!!!Quandi ci si dice addio l'abbiam scelto di fatto parecchio tempo prima.....!!
Oscuro, apprezzo il tuo pensiero e ti ringrazio.

Ma ci tengo a dire che, se mai io e mio marito ci diremo addio, non sarà per i nostri tradimenti. Se la nostra coppia si è 'ammalata', questo è successo ben prima che lui prendesse la decisione di fare sesso con altre donne.
 
L

La Bannata

Guest
Oscuro, apprezzo il tuo pensiero e ti ringrazio.

Ma ci tengo a dire che, se mai io e mio marito ci diremo addio, non sarà per i nostri tradimenti. Se la nostra coppia si è 'ammalata', questo è successo ben prima che lui prendesse la decisione di fare sesso con altre donne.

... piu' che ammalati << la nostra coppia si è 'ammalata' >> direi che vi siete persi, smarriti.


Mari'
 

Sole

Escluso
... piu' che ammalati << la nostra coppia si è 'ammalata' >> direi che vi siete persi, smarriti.


Mari'
Io lo spero Marì. E non ho smesso di credere che sia possibile ritrovarci, prima o poi. Anche se dopo due anni di alti e bassi sto davvero perdendo la speranza, lo ammetto. Forse perchè ho lottato tanto e adesso mi sento molto stanca.
 
L

La Bannata

Guest
Mi ripeto

Io lo spero Marì. E non ho smesso di credere che sia possibile ritrovarci, prima o poi. Anche se dopo due anni di alti e bassi sto davvero perdendo la speranza, lo ammetto. Forse perchè ho lottato tanto e adesso mi sento molto stanca.
Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.
(Antoine Lavoisier)


Devi/dovete considerare che il vostro rapporto si e' trasformato (anche nel mio e' successo ;) )


Devo correre a tavola scusami :) ... quando mio marito rompe, rompe di grosso AHAHAH A PIU' TARDI


Mari'
 

Lalagen

Utente
Ciao Sole hai scritto " Ma tant'è stanno bene dove stanno, o per un motivo o per l'altro. Non parlo di te eh, ma di tanti"

Ma veramente esiste gente che vive da separati in casa? E come si spiega la cosa ai figli? Nn si possono mascherare i propri sentimenti .... i figli e nn solo percepiscono che qualcosa nn va!
 

oscuro

Utente di lunga data
Sole

Intendevo dirti un'altra cosa!Non ti lascerai con tuo marito per i suoi tradimenti......ma quelli erano i segnali evidente di danno strutturale nella coppia...alla lunga queste storie finiscono male...non sempre ma spesso....!!!
 

Sole

Escluso
Ma veramente esiste gente che vive da separati in casa? E come si spiega la cosa ai figli? Nn si possono mascherare i propri sentimenti .... i figli e nn solo percepiscono che qualcosa nn va!
Io penso di sì, che ci siano tante persone che vivono così. Magari alcuni hanno i figli grandi. Io conosco un paio di coppie che non si considerano più tali ma continuano a vivere insieme, più o meno cordialmente. Una mia amica, che ha un matrimonio di questo tipo, mi ha perfino confidato che se suo marito, che viaggia spesso per lavoro, si facesse qualche amante, la cosa non la disturberebbe affatto, anzi, lo reputerebbe normale.
 

Sole

Escluso
Intendevo dirti un'altra cosa!Non ti lascerai con tuo marito per i suoi tradimenti......ma quelli erano i segnali evidente di danno strutturale nella coppia...alla lunga queste storie finiscono male...non sempre ma spesso....!!!
Io mi aggrappo al fatto che io e mio marito stiamo ancora bene insieme. E siamo ancora capaci di divertirci. Mi aggrappo alle cose positive che ci sono nel nostro matrimonio. E aspetto.
 
N

Non Registrato

Guest
Ti sono molto vicina Sole, e non per solidarietà femminile ma per vicinanza dell'anima, delle sensazioni e turbamenti che stai vivendo, sono i miei.
Ti riporto la mia esperienza partita tre anni, il mio percorso fatto di tanta sofferenza e la sua naturale conclusione:

tre anni fa si affaccia nella mia vita un altro uomo, lo ha fatto in un momento di grande fragilità mia, anch'io come te, ero combattuta e confusa, il mio matrimonio cominciava ad avere delle falle, apparentemente eravamo la famiglia felice, non ci mancava niente, ma dentro di me covavo una grande insoddisfazione, le mie certezze vacillavano.
Provavo grande affetto per mio marito ma non il genere di sentimento che una donna dovrebbe provare per il suo uomo, ero cambiata e non riuscivo più a entrare in sintonia con mio marito, si era interrotta la comunicazione tra di noi come coppia.
Apparentemente genitori irreprensibili ma amanti gelidi e poco più che amici affettuosi, mi sono detta che era normale, che forse dopo tanti anni il rapporto vive un mutamento naturale, che la passione finisce, ma col tempo ho capito che me la stavo raccontando, non poteva essere così e comunque non lo accettavo, volevo di più.
Ho iniziato questa relazione dalla quale non cercavo sesso ma le sensazioni dell'innamoramento, quello sfarfallio nello stomaco alla sola idea di vederlo, di stare un pò insieme, di sentire la sua voce al telefono.
Non mi mancava l'essere amata ma amare, desideravo fortemente sentirmi viva, sentivo la necessità di condividere interessi o anche la più banale delle discussioni con quell'interesse sincero verso l'altro.
Ho portato pazienza, cercavo di convincermi che era una crisi momentanea che sarebbe passata, non si può gettare una lunga relazione al primo scricchiolio, sfasciare una famiglia.
Ho continuato vigliaccamente la relazione con l'altro, chissà forse volevo la conferma che fosse un'infatuazione passeggera, ma non é stato così. Dopo tre anni frequento ancora questo uomo, ho iniziato progressivamente a respingere mio marito, non riuscivo più a vivere l'intimità con lui, non riuscendo a dargli la mia testa anche il corpo si ribellava.
Quando mio marito pazientemente mi ha aspettata al varco e mi ha chiesto di fare una scelta abbiamo pensato inizialmente di continuare a vivere da separati in casa per tutelare nostra figlia dall'impatto emotivo che una separazione avrebbe provocato, ma col tempo mi sono resa conto che non era la soluzione ma un rimandare il naufragare del nostro rapporto, era prendere ancora altro tempo e fondamentalmente mancanza di coraggio.
Anche se c'é un accordo tra di noi per la reciproca libertà di frequentazioni, la situazione é pesante, coabitando in realtà la libertà reciproca non c'é perché si ha il controllo dei movimenti dell'altro e si tende comunque a dover giustificare o motivare i propri impegni e assenze.
Parlo al presente perché questa é la mia situazione attuale, ora abbiamo deciso di separarci, abbiamo messo in vendita casa e fino a quel momento abitiamo ancora insieme per non svantaggiare economicamente l'altro, la nostra decisione non é stata ancora comunicata a nostra figlia ma stiamo aspettando il momento "giusto" se così si può dire ( il periodo delle festività non lo é di certo), le nostre famiglie sono allertate e non ti dico l'atmosfera che si respira.
A un certo punto bisogna trovare il coraggio di ammettere prima di tutto a noi stessi che un amore é finito e avere il coraggio di cambiare rotta. Scusate il lungo sfogo e speriamo che il 2012 sia un anno migliore ma sopratutto sereno.
 

Sole

Escluso
Anche se c'é un accordo tra di noi per la reciproca libertà di frequentazioni, la situazione é pesante, coabitando in realtà la libertà reciproca non c'é perché si ha il controllo dei movimenti dell'altro e si tende comunque a dover giustificare o motivare i propri impegni e assenze.
Parlo al presente perché questa é la mia situazione attuale, ora abbiamo deciso di separarci, abbiamo messo in vendita casa e fino a quel momento abitiamo ancora insieme per non svantaggiare economicamente l'altro, la nostra decisione non é stata ancora comunicata a nostra figlia ma stiamo aspettando il momento "giusto" se così si può dire ( il periodo delle festività non lo é di certo), le nostre famiglie sono allertate e non ti dico l'atmosfera che si respira.
A un certo punto bisogna trovare il coraggio di ammettere prima di tutto a noi stessi che un amore é finito e avere il coraggio di cambiare rotta. Scusate il lungo sfogo e speriamo che il 2012 sia un anno migliore ma sopratutto sereno.
Te lo auguro anch'io, di cuore.
Vedi, forse la presenza di una terza persona ti ha agevolato in quel percorso di progressiva consapevolezza che vi ha condotto alla decisione di separarvi... e forse il fatto che anche lui si fosse allontanato da te ha reso tutto più chiaro, anche se non facile.

Nel mio caso non ci sono amanti, anche se ci sono stati. E mio marito mi adora, mi desidera e mi cerca costantemente. Io detesto far soffrire le persone, è la cosa che mi pesa di più al mondo. E l'idea di farlo soffrire mi fa stare male, soprattutto se penso che alla sua sofferenza si aggiungerebbe quella dei miei figli.

Quello che sto facendo adesso è parlare con lui, cercando di dirgli come mi sento, a che punto mi trovo. E aspettare, senza forzare i tempi. Se mai succederà, voglio essere sicura della scelta che sto facendo, voglio non avere dubbi o perplessità. Voglio sentirlo dentro, come si sente una cosa inevitabile.

Grazie.
 

diavoletta_78

Utente di lunga data
Io lo spero Marì. E non ho smesso di credere che sia possibile ritrovarci, prima o poi. Anche se dopo due anni di alti e bassi sto davvero perdendo la speranza, lo ammetto. Forse perchè ho lottato tanto e adesso mi sento molto stanca.
Sole, non sono in grado di scriverti niente, perchè non ho l'esperienza, la maturità necessaria per poterti dire due parole...
Tuttavia conosco la sensazione di lottare per qualcosa così tanto che poi a un certo punto ti prende lo sconforto e abbandoni....mi è successo, in una fase importante della mia vita, per ben due volte!
Alla fine però, ho portato a termine quello che avevo intrapreso, con tutte le conseguenze del caso e, che sicuramente per certi versi ha influenzato la mia vita di oggi...

In quei momenti di stanchezza, la cosa che mi aiutato di più è stato "fare altro", spostare i miei interessi su altre cose mi ha ridato la carica e l'entusiasmo, per ricominciare. Per quanto assurda sia la mia storia, anche la sua presenza nella mia vita mi ha aiutato a ritrovare, inizialmente, quel sorriso e quella forza di cui avevo bisogno!

Comprendo che è difficile prendersi una pausa da un matrimonio e dai figli, intraprendere percorsi diversi per autoricaricarsi, quindi che dire????

Sole, immagino il tuo stato d'animo e non posso che abbracciarti anche io forte forte, come Simy, con la speranza che tu possa trovare dentro di te la forza di fare quello forse dentro di te già sai essere la cosa migliore!
 

diavoletta_78

Utente di lunga data
Ti sono molto vicina Sole, e non per solidarietà femminile ma per vicinanza dell'anima, delle sensazioni e turbamenti che stai vivendo, sono i miei.
Ti riporto la mia esperienza partita tre anni, il mio percorso fatto di tanta sofferenza e la sua naturale conclusione:

tre anni fa si affaccia nella mia vita un altro uomo, lo ha fatto in un momento di grande fragilità mia, anch'io come te, ero combattuta e confusa, il mio matrimonio cominciava ad avere delle falle, apparentemente eravamo la famiglia felice, non ci mancava niente, ma dentro di me covavo una grande insoddisfazione, le mie certezze vacillavano.
Provavo grande affetto per mio marito ma non il genere di sentimento che una donna dovrebbe provare per il suo uomo, ero cambiata e non riuscivo più a entrare in sintonia con mio marito, si era interrotta la comunicazione tra di noi come coppia.
Apparentemente genitori irreprensibili ma amanti gelidi e poco più che amici affettuosi, mi sono detta che era normale, che forse dopo tanti anni il rapporto vive un mutamento naturale, che la passione finisce, ma col tempo ho capito che me la stavo raccontando, non poteva essere così e comunque non lo accettavo, volevo di più.
Ho iniziato questa relazione dalla quale non cercavo sesso ma le sensazioni dell'innamoramento, quello sfarfallio nello stomaco alla sola idea di vederlo, di stare un pò insieme, di sentire la sua voce al telefono.
Non mi mancava l'essere amata ma amare, desideravo fortemente sentirmi viva, sentivo la necessità di condividere interessi o anche la più banale delle discussioni con quell'interesse sincero verso l'altro.
Ho portato pazienza, cercavo di convincermi che era una crisi momentanea che sarebbe passata, non si può gettare una lunga relazione al primo scricchiolio, sfasciare una famiglia.
Ho continuato vigliaccamente la relazione con l'altro, chissà forse volevo la conferma che fosse un'infatuazione passeggera, ma non é stato così. Dopo tre anni frequento ancora questo uomo, ho iniziato progressivamente a respingere mio marito, non riuscivo più a vivere l'intimità con lui, non riuscendo a dargli la mia testa anche il corpo si ribellava.
Quando mio marito pazientemente mi ha aspettata al varco e mi ha chiesto di fare una scelta abbiamo pensato inizialmente di continuare a vivere da separati in casa per tutelare nostra figlia dall'impatto emotivo che una separazione avrebbe provocato, ma col tempo mi sono resa conto che non era la soluzione ma un rimandare il naufragare del nostro rapporto, era prendere ancora altro tempo e fondamentalmente mancanza di coraggio.
Anche se c'é un accordo tra di noi per la reciproca libertà di frequentazioni, la situazione é pesante, coabitando in realtà la libertà reciproca non c'é perché si ha il controllo dei movimenti dell'altro e si tende comunque a dover giustificare o motivare i propri impegni e assenze.
Parlo al presente perché questa é la mia situazione attuale, ora abbiamo deciso di separarci, abbiamo messo in vendita casa e fino a quel momento abitiamo ancora insieme per non svantaggiare economicamente l'altro, la nostra decisione non é stata ancora comunicata a nostra figlia ma stiamo aspettando il momento "giusto" se così si può dire ( il periodo delle festività non lo é di certo), le nostre famiglie sono allertate e non ti dico l'atmosfera che si respira.
A un certo punto bisogna trovare il coraggio di ammettere prima di tutto a noi stessi che un amore é finito e avere il coraggio di cambiare rotta. Scusate il lungo sfogo e speriamo che il 2012 sia un anno migliore ma sopratutto sereno.
Te lo auguro di cuore! In bocca al lupo per tutto!
 

diavoletta_78

Utente di lunga data
Tu sei una donna molto impegnativa!

( Ohi a me hanno sempre accusato che questo era il motivo per cui non trovavo la mia compagna).
Conte poi in pvt, per non portare il post di Sole O.T. mi spieghi questa frase....anche io mi sento dire che sono impegnativa, che sono troppo esigente, ....e altre menate che tralascio!:D

Esattamente cosa vogliono comunicarmi???
Impegnativa= rompipalle, stressante, pesante....ecc
Esigente= che dovrei accontentarmi del primo che passa indipendentemente dalle emozioni????

Illuminami!:mrgreen:
 
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