Mi incuriosisci......... Credo di aver capito quanto affermi, e temo anche che non hai ben chiara la situazione, ma nonostante ciò credo che la tua storia possa essere utile a capire meglio alcuni aspetti.
Il "non riuscire a riconquistare" credo sia un tema da approffondire perchè in effetti nessuno ne ha mai parlato, anche perchè è sempre stato dato per scontato.......
Puoi aggiungere altro???
Quel che volevo intendere è che ti vedo molto come il mio ex compagno. E lei la vedo tanto come me.
Sono sicura tu sia esasperato, che questa esasperazione ti tolga il sonno e la concentrazione, sono sicura che tu sia pentito di quanto fatto a tua moglie come altrettanto sono sicura che tu voglia averla al tuo fianco. Tuttavia, sono anche sicura che quel suo rancore ti faccia allontanare da lei, ti esasperi, ti porti a gesti inconsulti. E so che tu capisci che lei sta male, perché vittima, capisci il suo rancore ma non lo tolleri più.
E' il suo rancore che sveglia in te il senso di inadeguatezza ad affrontare la situazione. Siete due vittime, lei di te, tu di te stesso.
Magari hai cercato modi romantici per riavvicinarti a lei, magari hai riscoperto qualche cosa nella quotidianità che potesse farla sentire curata da te, ma ti sei sentito respinto, non capisco.
VUOI LA SUA COMPRENSIONE, VUOI CHE METTA DA PARTE QUEL SUO RANCORE.
E lei lo sa, ma non può. Perché è insito in lei e si sveglia ogni qualvolta vi sia una piccola mancanza che prima magari non avrebbe avuto alcun seguito.
Litigate, ne sono certa. E sono altrettanto certa che invece in altri momenti ti senti compreso e protetto da lei, e che ti senti il cuore scoppiare d'amore. Ma dura poco, perché l'indomani il rancore torna. Tu stai male, lei sta male.
Io non ho saputo gestire il mio rancore, è insito in me, lo detesto, lo ammazzerei di botte, ma lo amo anche, lo vorrei accanto. Lui m voleva accanto, sono sicura che mi amasse, ma sono altrettanto sicura del fatto che non stesse bene con se stesso e che il mio rancore lo devastava. Con queste premesse, non si va avanti. Abbiamo buttato a terra le armi, ma le abbiamo sempre messe vicine, così da poterle ricogliere al primo pretesto. E' così, non si scappa.
Un consiglio voglio dartelo: stai male, diglielo anche, ma ti prego, non rinfacciarglielo, perché lei è vittima di te e anche volendo non può tollerare che il tuo dolore si sovrapponga o confonda con il suo, da tradita. Ricominciate dalle piccole cose: un week end fuori, tu a portarle il caffè è letto, un sms mentre lei è a lavoro dove le dici che ti manca, una rosa al suo ritorno a casa, darle una mano a preparare il pranzo la domenica, scappare via mentre i bimbi dormono per fare anche solo una passeggiata, dirle quanto è meravigliosa anche col pigiamone antistupro addosso, baciarle le labbra come fosse la prima volta.
Se lui mi avesse dato queste tante piccole attenzioni la nostra storia non avrebbe più avuto fine.
Ma il mio consiglio ora deve essere analizzato da te, riguardo le tue concretepossibilità, se riesci ad andare oltre il tuo malessere per regalare benessere a lei. Vedrai, se starà bene lei, di conseguenza starai bene tu, perché adesso state male per lo stesso motivo.
Curati di lei, necessariamente guarirai anche tu.