grazie per il tuo postperchè mi da la possibilità di spiegare.
certo, la mia è paragonabile ad una malattia che mi da inquietudine e mi fa stare male.
la ricerca di altre donne, quando sono sinceramente innamorato della mia, mi fa pensare che una certa forma di pazzia si annidi nella mia mente...poi penso che forse non dovevo spoarmi...ma ormai...sino ad una certa età, carico di machismo e di idiozia ho serenamente tradito mia moglie...lei non reagiva, ma solo perchè mi amava ed era paziente e senza dubbio intelligente , più di me.
mi sentivo un dio, un maschio fatale, al pari di una seducente starlette ed invece ero solo scemo. Lei soffriva ed io mi beavo delle conquiste facili o meno.
Poi me ne sono andato lasciandola sola dietro alla donna che non c'è. ho arredato una nuova casa, ho mangiato in piatti nuovi e ho fatto scopate sublimi, almeno lo pensavo, da stupido. Veedevo mia moglie dimagrire, ammalarsi e poi mi mancava, mancava lei, mio figlio, la mia famiglia, le piccole cose quotidiane. Avevvo sensi di colpa e occhi sbarrati ed allora? ho fatto Lassie, sono tornato a casa e tutto è meravilgiosamente tornato come prima. Solo che la mia spinta di cercare donne non passava e non passa e mi sento vittima di questo meccanismo. Certo ho cambiato metodi e maniere, ora, se faccio, fingo al massimo al punto di avere uno sdoppiamento di personalità, che ammetto, mentre altri non ammettono. Quindi vivacchio, mi pento, mi mortifico e poi ricado.
Resta il fatto che ho il garantismo che non potrò mai più innamorarmi. Giocale partite d'amore, il cortegiamento come un Risiko, come uno scopone scentifico.
Per me il cellulare nel w.e. è cosa morta ed il lunedì scendo nuovamente nella Plaza a torearemenando colpi e cercando vittime. Ma poi chi sono le vittime? loro o io?
Mi consolo pensando che ormai è un gioco alla pari. la donna ha il suo ruolo e l'uomo a sau pari..spero di essere stato esauriente e di avere spiegato anche a chi poco mi ha seguito nel passato. Mi fa piacere però che mi stimiate sincero e leale, almeno nel raccontare di me.