Non fermarsi davanti a niente.

Brunetta

Utente di lunga data
Grazie :)

Sai.. dipende dagli obiettivi ed anche da cosa significa "migliore" x ciascuno di noi.

In genere è ricercare una rispondenza a un modello, deciso più o meno a tavolino, sulla base di una serie di cose, ivi compreso (volendo) il nostro aspetto fisico e i quattrini che girano nel nostro portafogli

Io ho per molti anni cercato di essere "migliore". È esperienza vecchia, quasi preistorica, un'altra vita oserei quasi dire

Mi è piaciuta, l'ho fatta, ora va bene cosi

Hai ragione sul "liberare" parti di se..

Il problema è appropriarsene, o soffocarle, in nome di un modello "migliore" di quelle parti, modello che non si vuole giustamente (ma anche no) abbandonare.

Io mi sono appropriato di quelle parti

So che mi appartengo, e so pure che ho ancora mille parti oscure, chissà.. forse mai le raggiungerò

Ma non le temo, sovrspponendovi il modello migliore per nasconderle

Quando ti appropri di una parte di te puoi scegliere.

Ed io so che qualche parte di me che ho fatta mia, se lo scelgo io e la metto in gioco scientemente, è comunque roba mia

Credo che insegnerai ai tuoi figli cose sanissime, come quelle che hai scritto.

Per come li hai scritto sembrano cosa brutta, ma io penso siano sani, questa è una ricchezza enorme che ti ha dato il tradimento ad esempio.

Poter dire ai tuoi figli: fidati solo di te stesso, e anche di te stesso fino a un certo punto...

Affidati a chi vuoi ma tieniti pronto a sfilarti integro e forte più di prima, nel caso

Io a mio figlio gliele dico.

Hanno un sapore poco dolce, forse.. ma..

Anche a tavola le cose sane son quelle che al palato fanno schifo, mannaggia .. :)
Povera creatura.

E poi le cose sane sono buonissime. Come esistono e sono fantastiche le brave persone.
 
Ultima modifica:

Brunetta

Utente di lunga data
Certo.Ma ti dirò di più.
Il tradimento è stato la conseguenza di aver raccolto altro.Non ha cercato attraverso il tradimento di assomigliare al padre anzi,il vedersi dopo al di fuori lo disgusta.
Devo ad onore del vero ammettere che il comportamento di mio marito e quello di suo padre non sono nemmeno lontanamente sovrapponibili.
L'ho già scritto ma lo ripeto.Ho ricordi di mio suocero con suo figlio terribili.Un uomo che nella sua incapacità affettiva e distruzione ha voluto trascinarci dentro tutta la famiglia,senza limiti.Due ragazzini uno bambino ed uno appena adolescente ai quali la visione di nulla è stata risparmiata.Faceva pagare a tutti la gabbia in cui si era chiuso con le sue stesse mani.Cercava di affossare chi gli stava accanto per non ammettere i suoi fallimentie si incazzava ferocemente prima lui per impedire agli altri di recriminargli qualcosa .Nel suo piccolo è una tecnica che ha usato spesso mio marito,rendersi conto che qualcosa non andava,aspettarsi che io ne volessi parlare e quindi evitare il confronto fingendo nervosismo ed incazzatura preventiva,come dire "non mi rompere che sono già incazzato"
Mio marito si è sempre dato molto da fare ,studiava e lavorava nell'azienda di famiglia ,avrebbe pagato per una parola buona o un complimento di suo padre ma aveva la colpa di essere un ragazzino che difendeva la madre quindi qualsiasi cosa facesse ,per il padre rimaneva lo "stronzo" incapace.Quasi non aveva più un nome,era lo stronzo.E più persone erano attorno e più lo umiliava .Davanti a me,davanti ai dipendenti con tutti.Godeva nel ripetergli che il fratello (allora poco più che decenne) una volta cresciuto lo avrebbe "fottuto" perché lui si che era sveglio.Beh,dopo 30 anni lo ha fottuto davvero ma non perché sia sveglio ma semplicemente sotto certi aspetti uno stronzo cinico,simile al padre e manipolato da una donna senza scrupoli Piu cinica di lui che in una manciata di anni lo ha reso schiavo e dipendente in tutto da lei ,alienandolo dal mondo e sotto ansiolitici.
Ecco cosa cercava ,cercava quel wooow che non ha mai avuto dal padre.Lo ha trovato li,bello,pronto ,senza fatica.Bastava recitare una parte che non poteva trovare smentite in quella realtà parallela e il bel gioco era servito.
Io invece ero la stronza che non apprezzava , proprio come suo padre .Tutto il mondo non lo apprezzava .
Io lo apprezzavo in tante cose e molto meno per altre,sapevo da dove venisse questo suo disagio ma confidavo anche nel fatto che crescendo acquisisse un giudizio personale sul suo valore e non avesse più questa spasmodica necessità di riconoscimento ,di essere allisciato.Poi l'ho capito,non lo approvo ma ne prendo atto_Ora pare uscito da questo tunnel dell'uno contro tutti e ammettere le sue mancanze gli ha fatto bene perché ha capito che nessuno può essere osannato su ogni aspetto,si deve accettare anche una critica valutando se sia giusta,a fin di bene o da rigettare.
Il nodo non era il tradimento che per lui continua ad essere feccia ma la ricerca della stima del padre che mai ha avuto.Poi ,come mi disse "lei voleva anche scopare" e lui ci ha provato .......
Non credo che non c'entri il tradimento. Un padre anche stronzo è il padre e c'è la necessità di salvarlo per salvarsi.
 

Brunetta

Utente di lunga data

mistral

Utente di lunga data
Non credo che non c'entri il tradimento. Un padre anche stronzo è il padre e c'è la necessità di salvarlo per salvarsi.
Ok,ma disprezzandosi per ciò che ha fatto lo ha salvato o affossato ?
Al fine della sua crescita è un bagaglio utile o di sofferenza che complica l'esistenza?
Pagheró ancora pegno io per i genitori scriteriati che ha avuto?Se così fosse ditemelo che rispolvero immediatamente il piano d'emergenza.
Conosco figlie e figli di genitori traditori ,con storie pesanti che mai hanno pensato di salvare il ricordo dei genitori emulandoli ma hanno pensato a salvare loro stessi dimostrando di essere per se stessi e per i loro figli ciò che avrebbero voluto fossero i loro genitori .
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ok,ma disprezzandosi per ciò che ha fatto lo ha salvato o affossato ?
Al fine della sua crescita è un bagaglio utile o di sofferenza che complica l'esistenza?
Pagheró ancora pegno io per i genitori scriteriati che ha avuto?Se così fosse ditemelo che rispolvero immediatamente il piano d'emergenza.
Conosco figlie e figli di genitori traditori ,con storie pesanti che mai hanno pensato di salvare il ricordo dei genitori emulandoli ma hanno pensato a salvare loro stessi dimostrando di essere per se stessi e per i loro figli ciò che avrebbero voluto fossero i loro genitori .
Lo ha salvato. Se ha potuto essere stronzo anche lui il padre lo è un po' meno.
Basta se ha capito questo meccanismo, non se dice che L'amante era stronza è in fondo non gli piaceva.
 

Skorpio

Utente di lunga data
E' sicuramente un bel modo per vederlo!
Spero solo che quel cinismo che ora non mi permette di essere completamente serena non lo glielo trasmetta.

Non credo che il cinismo sia una buona cosa, ma quando sei tradito è un attimo che da disincantata diventi cinica... (qui nel forum ce ne sono molti che hanno fatto questo salto!)
No, infatti..

Il modo deve esser positivo, non cinico, disperato, disilluso,

Il modo che mettiamo è importante.

Ci vuole tanta attenzione a usare il modo giusto, e ci vuole il giusto animo x avere il modo giusto

I messaggi però che porti in dote non sono lontani dalla vita. Sono vita... E ricchezza da dare con cura a loro
 

Skorpio

Utente di lunga data
...

Povera creatura.

E poi le cose sane sono buonissime. Come esistono e sono fantastiche le brave persone.
È toccato a lui 😎

Nella vita c'è chi ha culo e chi ha sfiga 😁

Al mi figliolo gli levo le zecche dal culo sin da giovane

A chi tocca un broncioli 😎
 
Ultima modifica:

Brunetta

Utente di lunga data
È toccato a lui 😎

Nella vita c'è chi ha culo e chi ha sfiga 😁

Al mi figliolo gli levo le zecche dal culo sin da giovane

A chi tocca un broncioli 😎
Purtroppo i genitori non si scelgono. Però potrebbero leggere qualche libro di psicologia infantile prima di dire cazzate.
 

marietto

Heisenberg
Questo ad esempio è un tratto comune di molti (non tutti, mi scusino quelli che si sentono ingiustamente chiamati in causa) che hanno tradito: una certa rigidità morale, una tendenza ad essere giudicanti, intransigenti su molte cose.
In effetti pensavo un po' a te, a @marietto (ciao, amico :inlove: ) e a mio marito. Ci aggiungo il marito di mistral e forse anche la moglie di @danny.

È un trait d'union un po' azzardato, forse, troppo per farne una teoria, ma ..... ci ragiono :)
Mi ritrovo in "intransigente", è così, lo ammetto, a volte lo sono pure troppo...

Mi ritrovo meno in "giudicante", almeno nell'accezione che sembra avere qui:

"Giudicare" ha due significati: Emettere un giudizio come in tribunale o da parte di un giudice; per similitudine lo potremmo estendere a un giudizio "pubblico" di qualsiasi tipo. Non spetta a nessuno di noi farlo, e cerco di non farlo, anche se, come a tutti, a volte capita anche a me.

L'altro significato è fare una valutazione, di solito personale.
Questo lo facciamo tutti ed è bene che lo facciamo, è così che decidiamo di entrare in rapporti e quanto profondamente farlo, con gli altri. Se non giudicassimo in questo senso rischieremmo la truffa o peggio ad ogni piè sospinto...

Tornando a "intransigente", mi viene in mente quando, nella parrocchia dove bazzicava la mia compagnia, un paio di ragazzotti vennero beccati con dell'hashish. Furono ripresi, ovviamente, dagli adulti e dagli educatori.

A quei tempi nella parrocchia stava anche un ragazzo appena uscito, dopo anni, da una comunità di recupero. Lui era il più incazzato di tutti, non si limitò a riprenderli, gliene urlò di tutti i colori.

Io mi sento un po' così, l'ho fatto, so che danno puoi fare e mi "girano" forse più che ad altri... Mi rendo comunque conto che a volte esagero...

Ciao, bella! :kiss:
 

mistral

Utente di lunga data
Lo ha salvato. Se ha potuto essere stronzo anche lui il padre lo è un po' meno.
Basta se ha capito questo meccanismo, non se dice che L'amante era stronza è in fondo non gli piaceva.
Ommammamia,ma dove è saltata fuori questa cosa che l'amante non gli piaceva e la riteneva stronza?
Ha avuto sempre molto timore e pudore nel definirla in modo negativo.Anzi,l'ha difesa in quanto la riteneva persona molto problematica e fragile.
Gli piaceva eccome e non gli è parso vero che lei ci provasse con lui (il senso del miracolato che descrivevo qualche giorno fa).
L'ha definita stronza per come si è comportata dopo la fine della loro storia d'ammmmore e rispetto,per cosa diceva a me di lui e per come lo definiva "merda d'uomo",ma non per i loro trascorsi.
Mi ha sempre detto che gli piaceva molto come lo faceva sentire "mi sentivo un Dio sul piedistallo" addirittura chiedeva a lui dove fare la revisione della macchina ( non scherzo,siamo su questo livello e poco altro dintangibile:cool:) come lo trattava,le attenzioni che gli dimostrava il figlio che avrebbe fatto con lui ma non con il marito .Insomma in quelle mezz'ore in macchina nel parcheggio è passata un sacco di vita .:unhappy:
Do per sconatato che anche fisicamente lo facesse ribollire,senza dubbio.
Aveva verosimilmente problemi a relazionarsi sessualmente con lei che aveva specificato fin da subito che si faceva l'amante per scopare quindi quello si aspettava e pure con i contro fiocchi o forse per restare in tema è meglio dire con i contro cazzi,ma la delusione che le si leggeva in faccia e che esternava anche a parole lo hanno affossato. .O forse erano semplicemente poco affini e lui inesperto di queste situazioni,forse anche luogo in cui lei voleva consumare non ha contribuito .Per il resto quando questo benedetto sesso si riusciva più o meno a fare veniva preso da immediata voglia di fuggire e faceva fatica a condividere intimità .Venne ripreso da lei che riteneva che Lui andasse lí giusto il tempo di scopare e ,o accusava di non piacergli più abbastanza.
La definizione che mi ha dato è stata che in quei momenti desiderava avere un pulsante eject che facesse sparire lei o lui e si domandava come fisse finito nuovamente li in quella condizione.Poi lei aveva un mese per ricaricarlo di aspettative e di "la prossima volta andrà meglio ,ce la farai" (questa frase mi mette una tristezza...)fino all'incontro successivo.Arrivó a chiedere alla sua migliore amica di fingersi me per uscire da quella situazione .
O forse ha raccontato un sacco di cazzate ,ha scopato da Dio come non ci fosse un domani e si è accordato con l'amica per farsi smerdare con me e ha capito che il padre ci vedeva lungo e una bella scopata fuori casa vale più di tutta la bella famigliola Bohhhhh
 
Ultima modifica:

Divì

Utente senza meta
Mi ritrovo in "intransigente", è così, lo ammetto, a volte lo sono pure troppo...

Mi ritrovo meno in "giudicante", almeno nell'accezione che sembra avere qui:

"Giudicare" ha due significati: Emettere un giudizio come in tribunale o da parte di un giudice; per similitudine lo potremmo estendere a un giudizio "pubblico" di qualsiasi tipo. Non spetta a nessuno di noi farlo, e cerco di non farlo, anche se, come a tutti, a volte capita anche a me.

L'altro significato è fare una valutazione, di solito personale.
Questo lo facciamo tutti ed è bene che lo facciamo, è così che decidiamo di entrare in rapporti e quanto profondamente farlo, con gli altri. Se non giudicassimo in questo senso rischieremmo la truffa o peggio ad ogni piè sospinto...

Tornando a "intransigente", mi viene in mente quando, nella parrocchia dove bazzicava la mia compagnia, un paio di ragazzotti vennero beccati con dell'hashish. Furono ripresi, ovviamente, dagli adulti e dagli educatori.

A quei tempi nella parrocchia stava anche un ragazzo appena uscito, dopo anni, da una comunità di recupero. Lui era il più incazzato di tutti, non si limitò a riprenderli, gliene urlò di tutti i colori.

Io mi sento un po' così, l'ho fatto, so che danno puoi fare e mi "girano" forse più che ad altri... Mi rendo comunque conto che a volte esagero...

Ciao, bella! :kiss:
come alcuni ex-fumatori .... :D

Comunque sì sono stata imprecisa con i termini, direi che intransigente è quello più adatto, e forse anche severo (intendevo questo con "giudicante") nella valutazione degli errori propri e altrui.

Comunque se iniziassi adesso una relazione saprei come stare lontana da un potenziale traditore ;)
 

mistral

Utente di lunga data
come alcuni ex-fumatori .... :D

Comunque sì sono stata imprecisa con i termini, direi che intransigente è quello più adatto, e forse anche severo (intendevo questo con "giudicante") nella valutazione degli errori propri e altrui.

Comunque se iniziassi adesso una relazione saprei come stare lontana da un potenziale traditore ;)
Beata te......
 

Skorpio

Utente di lunga data
Purtroppo i genitori non si scelgono. Però potrebbero leggere qualche libro di psicologia infantile prima di dire cazzate.
:rotfl: :rotfl:

Lo sai che è già stato "tradito"?.. :rotfl:

Qualche mese fa ha visto la sua "fidanzatina" darsi bacetti di nascosto con un suo compagno di classe.

Il libro, si...:rotfl: :rotfl:

Qui si è già in campo di guerra, azione/reazione..

altro che libro :rotfl:
 
Ultima modifica:

danny

Utente di lunga data
In effetti pensavo un po' a te, a [MENTION=5308]marietto[/MENTION] (ciao, amico :inlove: ) e a mio marito. Ci aggiungo il marito di mistral e forse anche la moglie di [MENTION=5392]danny[/MENTION].

È un trait d'union un po' azzardato, forse, troppo per farne una teoria, ma ..... ci ragiono :)
Senza forse.
 

danny

Utente di lunga data
Riferendomi alla mia situazione:
Mia moglie ha un modello relazionale sbagliato. Tende a cercare nelle relazioni un tipo di affettività parentale, ovvero l'essere accolta come se un amico o un partner fosse un genitore. Ne risulta una delusione costante in quanto nella realtà ciò non accade mai. In conseguenza di ciò i rapporti umani sono fonte di ansia e vengono evitati in massima parte, le persone valutate per la disponibilità ad aderire al modello, i giudizi stessi servono per allontanare mascherando le vere ragioni. C'è un'abitudine a celare parti di sé che le ha consentito di affrontare il tradimento senza il problema di imparare a nascondere le emozioni.
I conflitti con me sono proprio dovuti alla mia resistenza all'adozione al modello, che ho rifiutato da una parte e che dall'altra non ero comunque in grado di assumere in quanto avrebbe richiesto una maturità che quando conobbi mia moglie non avevo per motivi anagrafici.
Mia moglie infatti cerca da sempre la compagnia di persone più vecchie, sia come amicizia, sia dal punto di vista di legame di coppia e non lega con i coetanei. L'amante ne era la perfetta incarnazione: più vecchio, coi capelli grigi, dalle abitudini un po' d'altri tempi. Queste persone sono più rassicuranti, in qualche modo, e meno esigenti di un coetaneo che ha giustamente esigenze affettive paritarie. Il ruolo di madre non è particolarmente avvertito in quanto è primario quello di figlia.
 
Ultima modifica:

mistral

Utente di lunga data
Non credo che non c'entri il tradimento. Un padre anche stronzo è il padre e c'è la necessità di salvarlo per salvarsi.
Ma come la mettiamo con il padre che lo ha definito stronzo per anni e lui che ora si dà dello stronzo?
Lo ha fatto per salvare il padre dandogli ragione?
La mia reazione naturale sarebbe stata quella di dimostrargli che nonostante lui pensasse questo di me,con i fatti l'ho miseramente smentito e sono stata più forte di lui per me e per i miei figli.
Ma io sono io.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma come la mettiamo con il padre che lo ha definito stronzo per anni e lui che ora si dà dello stronzo?
Lo ha fatto per salvare il padre dandogli ragione?
La mia reazione naturale sarebbe stata quella di dimostrargli che nonostante lui pensasse questo di me,con i fatti l'ho miseramente smentito e sono stata più forte di lui per me e per i miei figli.
Ma io sono io.
Tu hai avuto un altro padre.
Nella mia sintesi sono stata chiara.
Ovviamente è una ipotesi, però plausibile.
Comunque non devi e non puoi fare terapia a tuo marito, figurati io che neanche lo conosco e non sono terapeuta.
Però credo che una possibilità mai considerata potrebbe far sorgere dei dubbi sulla spiegazione che ti sei data e che lui si è dato che non è molto convincente perché contiene troppe contraddizioni.
 

Brunetta

Utente di lunga data
:rotfl: :rotfl:

Lo sai che è già stato "tradito"?.. :rotfl:

Qualche mese fa ha visto la sua "fidanzatina" darsi bacetti di nascosto con un suo compagno di classe.

Il libro, si...:rotfl: :rotfl:

Qui si è già in campo di guerra, azione/reazione..

altro che libro :rotfl:
Qualche lettura ti sarebbe utili per evitare altre uscite improvvide.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Sono chiare le parti che cercava.Le ha trovate nell'altra anche perché io non ero più disposta a dargliele senza nulla in cambio.
Peccato che quelle parti gli venivano date in modo ingannevole da una persona che aveva capito di cosa lui fosse alla ricerca ovvero la gratificazione spiccia ,immediata che non richiedeva e comprendeva controprove reali.
Quando ha chiuso la storia ,l'altra si è ripreso e rimangiato tutto lasciandolo attonito .
Ti faccio un esempio.Mettiano che io abbia una cellulite paurosa ,mi rode avercela,mio marito me lo fa notare e capisce che per ME sia un problema grande e anche e lui piacerebbe se mi curassi di più,mi esorta dapprima dolcemente e poi più energicamente affinche io faccia qualcosa,mi suggerisce sport,massaggi .Ma lo fa per me ,e non in primis per lui.Io anziché accettare quei consigli mi arrabbio,lo accuso di non piacergli ,di guardare le altre senza cellulite e di sognare di stare con loro e non con me,io sono così o meglio,sono diventata così e mi deve accettare.
Trovo l'altro che invece mi dice di non essersi nemmeno accorto della cellulite,che le mie chiappe sono lisce e nulla sono al confronto di quelle orribili della moglie e via di questo passo.Io mi gusto questi complimenti e andando avanti penso sempre più spesso con rabbia a quanto mio marito sia stronzo a non vedere tutto questo bello e a rompermi le,palle per fare palestra.Quello stronzo dovrebbe proprio sapere che c'è qualcuno che APPREZZA.....
Poi il gioco finisce perché mio marito scopre tutto e io non voglio lasciarlo,l'altro contatta mio marito e gli dice "tieniti pure quell'ammasso informe di cellulite che manco sa scopare ,io merito ben altro,un culo del genere meglio perderlo che trovarlo"
Tu sei nella merda ,hai rischiato tutto ,hai fatto soffrire ,hai sofferto per il piacere di sentirti dire che eri come in realtà sapevi di non essere ,la cellulite è sempre lì e prendi coscienza di chi avesse ragione.Ti rendi conto che l'unica soluzione non sono le chiacchiere ma la palestra e la dieta.A poco a poco la cellulite diminuisce e ti piaci sempre di più perché sei solo tu che stai facendo qualcosa per te e non hai più bisogno di cercare i complimenti perché arrivano spontanei,da soli.
Lui non ha cercato chi gli dicesse che adorava la sua cellulite ma chi negava che ce l'avesse per poi usarla come arma dopo.
Perdonami...quando parlo di parti, parlo di parti del sè.

C'è un libretto interessante e simpatico a riguardo...questo

Quel grassetto...parla di te, non di lui.
Di quello che tu sentivi di dare.

Ma tu, io, nessuno, può dare all'altro ciò che è interno...semmai è l'altro che concede visione, condivisione di quel che lui/lei stess* è in grado di vedere e quindi mostrare.

Che quel che non si vede, non si mostra...c'è, ma non c'è.

Non lo so mistral, sei riuscita a organizzare tutto...in un quadro che sembra coerente...ma continua a stridermi qualcosa. Nella posizione che dai a tuo marito in tutta questa storia.
E anche nella funzione/posizione che ha avuto la sua Extra.

Poi è una sensazione mia...e non te la so neanche descrivere bene.

E' come se guardando l'intero sembrasse tutto in ordine, ma la sensazione che invece rimanda è disordine.
Non so se riesco a spiegare la sensazione.

Di fondo è molto semplicistica.
E, nel casino che racconti del vissuto di tuo marito, mi sa che la complessità e non la semplicità, la contraddizione e non la linearità, la fanno da padroni.

Ma non voglio intromettermi oltre.
Voi sapete. Meglio di chiunque altro.

Appena capirò cosa mi stride...te lo scrivo. :)

Se posso permettermi...e te lo dico da traditrice. Quando un amante passa così tanto il limite, non è semplicemente fuso di testa. Ci è arrivato già oltre quel limite. E chi l'ha concesso è chi è in relazione. Tuo marito in questo caso.

Lei è arrivata a te, molto prima di contattarti direttamente.

Io sposterei lo sguardo dalla follia di lei (che se fosse davvero folle non si sarebbe fermata) a tuo marito.
E non per accusare o che altro.

MA secondo me non serve neanche a te, o almeno a me non servirebbe, dipingere il mio uomo come colui che, siccome aveva bisogni confusi e una storia problematica, è caduto ingenuamente nella rete di una strega cattiva che l'ha circuito e tentato fino a farlo cadere. Mi sembra la costruzione di un'epica, anche questa.
A quella rete, alla costruzione, ha compartecipato pure lui. E dubito soltanto come passivo osservatore.
Solo che poi, quando ha visto i nodi, è venuto da te. A piangere e cercare rifugio (come dici che era d'altro canto abituato a fare). Anzichè affrontare. Da come la racconti.

E io su questo un occhio ce lo butterei.

Poi, mi ripeto, Voi sapete. Meglio di chiunque altro.

Anche se il mio psyco, mi ripeteva spesso, e a ragione, che un auto non si spinge standoci seduti dentro.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Mi ritrovo in "intransigente", è così, lo ammetto, a volte lo sono pure troppo...

Mi ritrovo meno in "giudicante", almeno nell'accezione che sembra avere qui:

"Giudicare" ha due significati: Emettere un giudizio come in tribunale o da parte di un giudice; per similitudine lo potremmo estendere a un giudizio "pubblico" di qualsiasi tipo. Non spetta a nessuno di noi farlo, e cerco di non farlo, anche se, come a tutti, a volte capita anche a me.

L'altro significato è fare una valutazione, di solito personale.
Questo lo facciamo tutti ed è bene che lo facciamo, è così che decidiamo di entrare in rapporti e quanto profondamente farlo, con gli altri. Se non giudicassimo in questo senso rischieremmo la truffa o peggio ad ogni piè sospinto...

Tornando a "intransigente", mi viene in mente quando, nella parrocchia dove bazzicava la mia compagnia, un paio di ragazzotti vennero beccati con dell'hashish. Furono ripresi, ovviamente, dagli adulti e dagli educatori.

A quei tempi nella parrocchia stava anche un ragazzo appena uscito, dopo anni, da una comunità di recupero. Lui era il più incazzato di tutti, non si limitò a riprenderli, gliene urlò di tutti i colori.

Io mi sento un po' così, l'ho fatto, so che danno puoi fare e mi "girano" forse più che ad altri... Mi rendo comunque conto che a volte esagero...

Ciao, bella! :kiss:
Lavorando con i tossici, ho imparato che quell'intransigenza che hai descritto tanto bene, è una difesa. Dalla loro paura.

Funziona eh, mica che no.

Ma i tossici "risolti", pochi, che ho avuto la fortuna di incontrare, sono quelli che non solo non sono intransigenti. Ma hanno saputo integrare in loro stessi il tossico che erano stati con la persona che è uscita, nuova, dopo aver collocato la dipendenza (intesa come struttura di personalità e quindi per certi versi definitoria di un funzionamento del sè).

E sono quelli che più mi hanno insegnato...perchè avevano una visione lucida e tagliente, affilata come una spada e delicatissima...sapevano distinguere con una nettezza incredibile le "aspettative" dalla "realtà", le "potenzialità" dalle "risorse" effettive in chi li circondava.

Sicuro l'intransigenza, mi hanno raccontato, è stata un passaggio. Fondamentale.

Ma è andare Oltre...a fare la differenza. PEr quello che ho potuto vedere e sperimentare io stessa, anche se in altri ambiti.
 
Top