Non riesco a perdonarmi di perdonare

Leda

utente Olimpi(c)a
Ma infatti,io parlo di un determinato lasso di tempo.
C'ho altro da fare per il resto della vita che non nutrirmi della cacca d'altri.
Comunque i fatterelli non mi interessano ma se emerge una cosa come quella che ti ho detto in MP ieri.....ecco,magari quella era meglio se me la dicevi prima che mi capitasse di scoprirla che ci metto un attimo a riprendere il discorso

Mistral, non offenderti per favore se te lo dico, ma se da un lato mi piace il tuo piglio deciso, dall'altro spesso quando ti leggo mi sembra di sentire una mamma che parla del figlio :blank:
 

mistral

Utente di lunga data
Si ,il mio tono perentorio è voluto,normalmente sono molto pacata ,mi piace ragionare e non urlare.Detesto le scenate e chi le fa.Diciamo che qui non sento il bisogno di mettere freni o facciata,forse tu non sai a grandi linee la mia storia quindi te la riassumo.
Diciamo che per troppo tempo ho lasciato che mio marito continuasse a fare l'adolescente.Sapevo la sua storia per averla in parte vissuta ,lui non ha avuto un'adolescenza decente almeno finché suo padre è stato in vita.Poi se l'è ripresa con gli interessi e io l'ho assecondato accollandomi tutta la parte ferma e responsabile della coppia prima e di tre figli poi ,per me era una coccola nei suoi confronti.Con il matrimonio e i figli la mia vita è ovviamente stata ribaltata ,la sua non è cambiata quasi di una virgola.Ha continuato ( e io gliel'ho lasciato fare ) con tutte le sue passioni e le sue esagerazioni,pensavo che prima o poi si sarebbe reso conto da solo ma mi sbagliavo.Quando i figli hanno aumentato la loro autonomia crescendo,mi sono resa conto che avevo un quarto figlio che non cresceva e non un compagno responsabile su cui fare affidamento.Mi amava sicuramente tantissimo e lo dimostrava ma responsabilità zero.Ho smesso di andargli incontro ,manifestando il mio disappunto ed è finita con un tradimento perché lui riteneva di essere stato abbandonato da me.Era abituato a ricevere sempre tutte le cure .Mea culpa per essere arrivata oltre il limite.
Ciò che ho scritto e i toni,raccontano la rottura della diga del tempo in cui il tradimento venne a galla,aveva dimostrato di comportarsi da ragazzino e da tale l'ho trattato ma nemmeno all'epoca ho usato toni simili anche perché lui stava malissimo e non lo volevo certo morto.E' un modo per descrivere a Iosola che siamo stati tutti incazzatissimi nelle prime fasi.
Ora ti assicuro che mio marito è diventato un uomo non solo all'anagrafe e spesso,anche troppo,mi stupisce in positivo.Ma è un percorso che ha fatto da solo,magari l'input sono state le mie sberle verbali ma il resto lo ha fatto e lo sta facendo da solo,con il mio assoluto apprezzamento.
Capisco che scrivendo ,chi legge non puo immaginare che certe cose si stiano magari dicendo in tono canzonatorio,questo lo preciso per Iosola,non vorrei che lo,prendesse come istigazione all'omicidio.:eek:
 

iosolo

Utente di lunga data
Buongiorno a tutti,
e intanto grazie mille delle vostre risposte è un caldo abbraccio virtuale che fa bene.

La scelta del terapista non l'ho mai condivisa e glielo detto, lui mi ha detto di avere fiducia in lui e che è ora di capire che il passato appartiene al passato... ma a me non ha convinto. Il passato è parte di me, parte di noi e ciò che determina l'uomo e la donna che saremo non può essere accantonato anche se capisco il suo voler mettermi un freno. Volevo delle risposte da mio marito, tante, alcune le ho ottenute, altre mio marito dice di non averle...

Ha avuto una storia con la collega. Iniziata prima del suo momento di pausa? dopo? non lo so. Lui dice dopo. Il suo avvicinamento è stato sicuramente precedente alla rottura, una bugia scoperta qualche mese prima, e forse prendere una sospensione come marito è stato per lui come darsi "via libera" per provare altre cose.
Peccato che lo facesse all'oscuro da me! Continuavamo a vivere come una "allegra famigliola" anzi cercavamo, almeno così mi sembrava, di fare qualche passo per avvicinarsi. Cene più ricercate cucinando insieme, trovare dei spazi da dedicarci al di fuori dei bimbi, piccole gite. Nella mia testa ogni passo era avvicinarsi un po', per lui non lo so. Forse pensava al loro prossimo incontro, ai loro momenti insieme... non lo so. L'inganno di quei giorni mi uccide, perchè ricordo quanta aspettativa, dolore e sopportazione provavo in quei momenti e per lui invece era solo una falsa!
Lui dice che è stato quasi tutto "virtuale", che non è stata una vera relazione, ma ci sono stati solo incontri sporadici... quanti non lo so. Due sicuri, le volte che lui ha ammesso di esserci stato insieme. Ma da voi ho letto che i traditori hanno la regola del due quindi non è molto attendibile.
Lui mi ha giurato che non era amore, ne innamoramento, ma non sa nemmeno lui che gli è preso probabilmente il momento del "coglione" così dice. Mi dice che cerco risposte che nemmeno lui sa darmi. Tutto e niente. E' stato solo un coglione. Io ero distante e lui ha fatto una cazzata immensa, sembrava che a me non interessasse quello che facevo, questo mi dice. Per me sono solo le sue giustificazioni.
Tutte queste risposte sono state tirate per i capelli, tra urla e pianti, prima e dopo il terapista. Ma le parole del terapista ora è come se fossero il suo "alibi" per non parlare e ogni parola devo cacciarla con la forza. Mi ha detto che anche a lui pesa non parlarne che da quello che dico mi faccio dei film che in realtà non sono mai esistiti ma secondo lui è giusto chiudere con il passato perchè non ci permette di andare avanti ed è evidente che mi fa solo male e che visto che abbiamo scelto il percorso del terapista dobbiamo seguire i suoi consigli... io però non sono ancora soddisfatta e contravvenendo ad ogni regola ho fatto un patto con lui: tra un anno mi dirà tutto e risponderà a ogni mia domanda e lui ha accettato (ve l'ho detto che è il pentito perfetto!). Non lo so se tra un anno ancora vorrò sapere, e cosa vorrò sapere ma sapere che non resterò all'oscuro per sempre ma che è solo questione di tempo mi consola.

Il pentito perfetto, la "parte del pentito", credo che ipazia mi chiedeva perchè ho scritto così... credo ci siano più motivi ma mentre lo scrivevo è esattamente quello che pensavo. Sarà che ho letto che molti traditori subito dopo la scoperta (ma mai prima attenzione) sono assolutamente pentiti. L'istante subito dopo. Ecco il perchè del ruolo:
sembra quasi una maschera indossata in tutta fretta, prima il coglione che scrive parole d'amore all'amante e subito dopo il devastato pentito. Perchè??
Lui è ha fatto tutto quello che ho chiesto: il terapista, ha chiesto il trasferimento, il suo cellulare è sempre in vista, risponde e/o haa risposto a quasi tutte le mie domande sul presente, mi dice che mi ama, mi coccola, mi dice che sta soffrendo... insomma fa tutto quello che ora in suo potere "posso cambiare il presente e il futuro ma non cambiare il passato" mi dice continuamente"
Nel suo ruolo è perfetto ma c'è un ma. Il mio ma è che non gli credo totalmente o non credo a questo repentino cambiamento o forse non accetto che fino a poco fa lui si è comportato esattamente al contrario. Mi dice che è pentito e che è stata una cazzata e io dentro di me penso "idiota potevi pensarci prima", mi dice che ama solo me e io penso "il tuo amore ha la profondità di una pozzanghera", mi dice che non voleva farmi soffrire e io penso "e mentre prendevi appuntamento con lei per scopartela a cosa stavi pensando?!"
Pentirsi dopo è facile. Intanto il tuo giro di giostra lo hai fatto. Hai rovinato quello che era e non sarà mai più uguale a prima, mai più. Hai camminato inesorabilmente verso quell'errore, non è stato un attimo, ma un passo dopo l'altro. Pentirsi dopo è facile no?!

Scusate se mi sono dilungata probabilmente avrei altri milioni di cose da dire, anche in risposta a tutti gli altri, ma per ora mi fermo qui

Grazie, io solo
 

Ultimo

Escluso
Ciao a tutti,
e da circa tre mesi che giro per il vostro forum come utente silenziosa. Vi ho letto tanto, cercato vecchie discussioni, assorbito ogni vostra parola, a volte crudeli per alimentare il mio odio, a volte più obiettive per provare a capire e a volte, raramente, di ottimismo. Era come se cercassi nelle vostre parole, le "soluzioni" che mi sfuggivano a me ed era un modo per sguazzare in quello schifo e non dimenticare il torto subito.
Sono ancora qui a cercarvi forse, per capire come trovare pace ed equilibrio nel mio animo. Mi sento lacerata in due nel cuore e nell'animo.
Premetto che lui la parte del pentito la fa benissimo. Pianti, coccole, dichiarazioni d'amore imperituro. Ha capito l'errore e cerca di rimediare. Ma io non riesco a lasciarmi andare.
Sto cercando la mia chiave di volta. Quel pensiero, emozione fulminante che mi permetta di perdonare me stessa se decido di perdonarlo. Sono contorta?
Vorrei dare una seconda opportunità alla mia famiglia (con due figli) e con venti anni di storia ed ho paura che non riesco a farlo, ma se non lo faccio non sono anch'io egoista quanto lui che per il mio orgoglio ferito impedisco alla nostra famiglia di continuare? Sarò infelice sia se rimango con lui che se me ne vado?

Mi odio. Lo odio. Sono stanca di pensare ma non riesco a fermarmi.
Vorrei qualche pacca sulle spalle per favore.
Rimanere o andarsene non credo risolva la tua situazione. Hai da affrontare un percorso totalmente soggettivo. Sicuramente in tante sfumature la tua storia come la mia o come quella degli altri è simile. Starà nella vita di tutti i vostri giorni affrontare nella vostra maniera non solo il dolore ma la trasformazione quasi totale di certezze che non lo sono più, devi evolverti, dovete evolvervi e ritrovarvi in qualche maniera, o altro ancora che deciderete.
Nel mentre se vuoi, qua, puoi anche svalvolare di brutto sfogandoti ed anche sbagliando di brutto. chi c'è passato ti comprende eccome, e nella sua maniera starà ad interagire con te.
 

iosolo

Utente di lunga data
Magari cambia solo che in quel parcheggio non ci vado più.
Ho caldeggiato anche la vendita della suo bel Suv che adorava.Il bordello di due amanti non mi rappresenta come auto di famiglia.Io purtroppo dò un'anima agli oggetti e spesso riesco anche a dare un colore agli odori quindi per me le sfumature contano eccome.
Mio marito per esempio se la situazione fosse inversa non vorrebbe sapere nulla.Lui non è in grado o meglio lo è scarsamente di elaborare,lui si salva rimuovendo (ad un certo punto infatti con i problemi di coppia ha rimosso anche il fatto di avere una moglie :rolleyes:) questo atteggiamento glie è rimasto dall'adolescenza quando faceva finta che i suoi non si stessero menando,e che tutto ciò che vedeva e sentiva,se non ci pensava non esisteva.Questo suo modo ha creato non pochi problemi perché tutto glielo si doveva tirare fuori con le pinze,leggergli nel pensiero e nel momento che mi sono scocciata ha risolto trovando qualcuna disposta a fare la parte.
Ora si racconta più di me che io di leggere nel pensiero non ne ho più voglia.
A casa mia invece si parlava ,si raccontava e si ragionava su tutto ,anche le sfumature facevano parte del racconto e questo mi è rimasto
In grassetto, ho ritrovato il mio di marito sai.
Lui rimuove. Ha rimosso anche i suoi sbagli ora.
Quando la quotidianità, i figli piccoli e forse la vita stessa non mi ha più permesso di dare il 100% nel rapporto, lui non si è sforzato a tirarmi fuori dal mio angoletto no lui ha scelto la strada che pensava più facile... quella senza responsabilità, pensieri e urla di bambini e senza probabilmente di una moglie che si era purtroppo lasciata andare.
Ma se non dovevi essere lì in quei momenti, quando???! Sei tu che hai promesso nel bene e nel male...impegnandoti alla fedeltà, e poi alla prima difficoltà ti infili nelle cosce di una altra???? Che uomo sei??? E se era più grave? una malattia, un problema economico? non sei un uomo sei rimasto solo un bambino scemo...

Scusate lo sfogo, ma purtroppo c'è ancora tanta rabbia. Quando passerà? E se non passa come si ricostruisce?
 
Ultima modifica:

drusilla

Drama Queen
Buongiorno a tutti,
e intanto grazie mille delle vostre risposte è un caldo abbraccio virtuale che fa bene.

La scelta del terapista non l'ho mai condivisa e glielo detto, lui mi ha detto di avere fiducia in lui e che è ora di capire che il passato appartiene al passato... ma a me non ha convinto. Il passato è parte di me, parte di noi e ciò che determina l'uomo e la donna che saremo non può essere accantonato anche se capisco il suo voler mettermi un freno. Volevo delle risposte da mio marito, tante, alcune le ho ottenute, altre mio marito dice di non averle...

Ha avuto una storia con la collega. Iniziata prima del suo momento di pausa? dopo? non lo so. Lui dice dopo. Il suo avvicinamento è stato sicuramente precedente alla rottura, una bugia scoperta qualche mese prima, e forse prendere una sospensione come marito è stato per lui come darsi "via libera" per provare altre cose.
Peccato che lo facesse all'oscuro da me! Continuavamo a vivere come una "allegra famigliola" anzi cercavamo, almeno così mi sembrava, di fare qualche passo per avvicinarsi. Cene più ricercate cucinando insieme, trovare dei spazi da dedicarci al di fuori dei bimbi, piccole gite. Nella mia testa ogni passo era avvicinarsi un po', per lui non lo so. Forse pensava al loro prossimo incontro, ai loro momenti insieme... non lo so. L'inganno di quei giorni mi uccide, perchè ricordo quanta aspettativa, dolore e sopportazione provavo in quei momenti e per lui invece era solo una falsa!
Lui dice che è stato quasi tutto "virtuale", che non è stata una vera relazione, ma ci sono stati solo incontri sporadici... quanti non lo so. Due sicuri, le volte che lui ha ammesso di esserci stato insieme. Ma da voi ho letto che i traditori hanno la regola del due quindi non è molto attendibile.
Lui mi ha giurato che non era amore, ne innamoramento, ma non sa nemmeno lui che gli è preso probabilmente il momento del "coglione" così dice. Mi dice che cerco risposte che nemmeno lui sa darmi. Tutto e niente. E' stato solo un coglione. Io ero distante e lui ha fatto una cazzata immensa, sembrava che a me non interessasse quello che facevo, questo mi dice. Per me sono solo le sue giustificazioni.
Tutte queste risposte sono state tirate per i capelli, tra urla e pianti, prima e dopo il terapista. Ma le parole del terapista ora è come se fossero il suo "alibi" per non parlare e ogni parola devo cacciarla con la forza. Mi ha detto che anche a lui pesa non parlarne che da quello che dico mi faccio dei film che in realtà non sono mai esistiti ma secondo lui è giusto chiudere con il passato perchè non ci permette di andare avanti ed è evidente che mi fa solo male e che visto che abbiamo scelto il percorso del terapista dobbiamo seguire i suoi consigli... io però non sono ancora soddisfatta e contravvenendo ad ogni regola ho fatto un patto con lui: tra un anno mi dirà tutto e risponderà a ogni mia domanda e lui ha accettato (ve l'ho detto che è il pentito perfetto!). Non lo so se tra un anno ancora vorrò sapere, e cosa vorrò sapere ma sapere che non resterò all'oscuro per sempre ma che è solo questione di tempo mi consola.

Il pentito perfetto, la "parte del pentito", credo che ipazia mi chiedeva perchè ho scritto così... credo ci siano più motivi ma mentre lo scrivevo è esattamente quello che pensavo. Sarà che ho letto che molti traditori subito dopo la scoperta (ma mai prima attenzione) sono assolutamente pentiti. L'istante subito dopo. Ecco il perchè del ruolo:
sembra quasi una maschera indossata in tutta fretta, prima il coglione che scrive parole d'amore all'amante e subito dopo il devastato pentito. Perchè??
Lui è ha fatto tutto quello che ho chiesto: il terapista, ha chiesto il trasferimento, il suo cellulare è sempre in vista, risponde e/o haa risposto a quasi tutte le mie domande sul presente, mi dice che mi ama, mi coccola, mi dice che sta soffrendo... insomma fa tutto quello che ora in suo potere "posso cambiare il presente e il futuro ma non cambiare il passato" mi dice continuamente"
Nel suo ruolo è perfetto ma c'è un ma. Il mio ma è che non gli credo totalmente o non credo a questo repentino cambiamento o forse non accetto che fino a poco fa lui si è comportato esattamente al contrario. Mi dice che è pentito e che è stata una cazzata e io dentro di me penso "idiota potevi pensarci prima", mi dice che ama solo me e io penso "il tuo amore ha la profondità di una pozzanghera", mi dice che non voleva farmi soffrire e io penso "e mentre prendevi appuntamento con lei per scopartela a cosa stavi pensando?!"
Pentirsi dopo è facile. Intanto il tuo giro di giostra lo hai fatto. Hai rovinato quello che era e non sarà mai più uguale a prima, mai più. Hai camminato inesorabilmente verso quell'errore, non è stato un attimo, ma un passo dopo l'altro. Pentirsi dopo è facile no?!

Scusate se mi sono dilungata probabilmente avrei altri milioni di cose da dire, anche in risposta a tutti gli altri, ma per ora mi fermo qui

Grazie, io solo
I neretti: è questo che ti arrabbia, che ti fa non poter perdonarlo. Per perdonare devi capire che devi perdonare. Minimizzare quello che c'è stato con l'altra è tentare di usare una scorciatoia molto paracula.
Il sottolineato: io se fossi in te non gli chiederei ne gli imporrei niente. Ritrarti, chiuderti in te, non "calcolarlo" è un tuo diritto. Ha voluto la libertà e il giro di giostra? ok, faccia lui il percorso per guadagnarsi il tuo perdono, senza che tu lo deva portare per mano eccheccavolo. Che così abdica della sua volontà: prima era un coglione, adesso è un bravo bimbo. E sei tu che devi fare l'adulta la razionale, prenderti il peso delle decisioni. E no. Se non lo porti per mano nel suo percorso, e ti concentri su di te, le tue necessità, il tuo diritto di sentirti incazzata, sola, autonoma dei suoi comportamenti, anche lui cambierà atteggiamento. E non ti tratterà da morbosa perché vuoi sapere e capire. Avrà paura di perderti. É il minimo che deve fronteggiare. Non tentare di proteggerlo da questo, o non ne uscirai.
 

iosolo

Utente di lunga data
I neretti: è questo che ti arrabbia, che ti fa non poter perdonarlo. Per perdonare devi capire che devi perdonare. Minimizzare quello che c'è stato con l'altra è tentare di usare una scorciatoia molto paracula.
Il sottolineato: io se fossi in te non gli chiederei ne gli imporrei niente. Ritrarti, chiuderti in te, non "calcolarlo" è un tuo diritto. Ha voluto la libertà e il giro di giostra? ok, faccia lui il percorso per guadagnarsi il tuo perdono, senza che tu lo deva portare per mano eccheccavolo. Che così abdica della sua volontà: prima era un coglione, adesso è un bravo bimbo. E sei tu che devi fare l'adulta la razionale, prenderti il peso delle decisioni. E no. Se non lo porti per mano nel suo percorso, e ti concentri su di te, le tue necessità, il tuo diritto di sentirti incazzata, sola, autonoma dei suoi comportamenti, anche lui cambierà atteggiamento. E non ti tratterà da morbosa perché vuoi sapere e capire. Avrà paura di perderti. É il minimo che deve fronteggiare. Non tentare di proteggerlo da questo, o non ne uscirai.
Ciao drusilla,
forse hai ragione, sono di nuovo io che trascino il rapporto devo cambiare rotta.
Ma sai l'ultima volta che ho smesso di trascinare che è successo? Lui mi ha abbandonato, lui è scappato. E ha rovinato tutto.
Dalla prima bugia al mio aprire il cellulare sono passati mesi. Mesi di tormento, sospetto e speranza... ma non riuscivo ad aprire quel cellulare perchè lì avrei avuto le mie risposte e forse non ero pronta a sopportarle. Non ero pronta a perderlo...

Oggi mi chiedo se sono pronta a perderlo. Non lo so.
A volte si, a volte no. A volte mi comporto come una pazza bipolare. Lo bacio, lo accarezzo, faccio l'amore con lui e il momento dopo lo odio più di prima. Non gli dico ti amo ma voglio che lui me lo dica. Non gli dico mi manchi ma pretendo che lui lo faccia.
Cerco di legarlo a me, di essere sempre abbastanza equilibrata tra l'incazzatura e la riappacificazione perchè lui rimanga in quel limbo e probabilmente ci rimanga anch'io.
Non lo voglio perdere e sono così incazzata con me stessa per questo.
Possibile che non ho ancora capito la lezione?! Se lui scapperà di nuovo vuol dire che è meglio così no? dovrei pensare solo a me stessa ma quanto è dura trovare un equilibrio nei miei pensieri.
 

drusilla

Drama Queen
Ciao drusilla,
forse hai ragione, sono di nuovo io che trascino il rapporto devo cambiare rotta.
Ma sai l'ultima volta che ho smesso di trascinare che è successo? Lui mi ha abbandonato, lui è scappato. E ha rovinato tutto.
Dalla prima bugia al mio aprire il cellulare sono passati mesi. Mesi di tormento, sospetto e speranza... ma non riuscivo ad aprire quel cellulare perchè lì avrei avuto le mie risposte e forse non ero pronta a sopportarle. Non ero pronta a perderlo...

Oggi mi chiedo se sono pronta a perderlo. Non lo so.
A volte si, a volte no. A volte mi comporto come una pazza bipolare. Lo bacio, lo accarezzo, faccio l'amore con lui e il momento dopo lo odio più di prima. Non gli dico ti amo ma voglio che lui me lo dica. Non gli dico mi manchi ma pretendo che lui lo faccia.
Cerco di legarlo a me, di essere sempre abbastanza equilibrata tra l'incazzatura e la riappacificazione perchè lui rimanga in quel limbo e probabilmente ci rimanga anch'io.
Non lo voglio perdere e sono così incazzata con me stessa per questo.
Possibile che non ho ancora capito la lezione?! Se lui scapperà di nuovo vuol dire che è meglio così no? dovrei pensare solo a me stessa ma quanto è dura trovare un equilibrio nei miei pensieri.
Molto capibile. Ma adesso è più urgente per te non perdere te stessa. Non sei serena, sei in un vortice. Secondo me ti sarebbe salutare metterlo consciamente da parte, il più possibile, nei tuoi pensieri. E comportarti come ti va, anche da pazza schizofrenica :sonar:. Non mettere in atto strategie, non limitarti nella paura di perderlo. Sta con te, ha scelto te. Parti da questo. E fa quello che ti pare, anche scopartelo e poi ringhiargli. Sono fasi che dovrai passare, comunque, non puoi saltarle.
 

mistral

Utente di lunga data
I neretti: è questo che ti arrabbia, che ti fa non poter perdonarlo. Per perdonare devi capire che devi perdonare. Minimizzare quello che c'è stato con l'altra è tentare di usare una scorciatoia molto paracula.
Il sottolineato: io se fossi in te non gli chiederei ne gli imporrei niente. Ritrarti, chiuderti in te, non "calcolarlo" è un tuo diritto. Ha voluto la libertà e il giro di giostra? ok, faccia lui il percorso per guadagnarsi il tuo perdono, senza che tu lo deva portare per mano eccheccavolo. Che così abdica della sua volontà: prima era un coglione, adesso è un bravo bimbo. E sei tu che devi fare l'adulta la razionale, prenderti il peso delle decisioni. E no. Se non lo porti per mano nel suo percorso, e ti concentri su di te, le tue necessità, il tuo diritto di sentirti incazzata, sola, autonoma dei suoi comportamenti, anche lui cambierà atteggiamento. E non ti tratterà da morbosa perché vuoi sapere e capire. Avrà paura di perderti. É il minimo che deve fronteggiare. Non tentare di proteggerlo da questo, o non ne uscirai.

Esatto,io ho passato mesi a non muovere un dito per cambiare il mio sentire.Ero convinta e lo sono che soltanto lui dovesse lavorare credibilmente per riparare il suo danno.
Io mi sono limitata ad ascoltare o meglio a tirare con le pinze ciò che lo aveva fatto star male,quella sensazione di abbandono e deprezzamento che percepiva nei suoi confronti e che "giustamente " ha trovato nella donna perfetta di turno ,perfetta per lui perche immagino che il di lei marito non avrebbe la stessa opinione.Cio che mi attribuiva era vero ma aveva anche una motivazione,non reggevo piu il suo suo egoismo infantile.Lui riteneva di aver bisogno di un certo tipo di donna e io di un uomo.
Il mio sforzo è stato di prendere atto che forse anche io avevo esagerato nei modi per scuoterlo e piano piano ho cercato di fargli sentire che è importante per me nel modo in cui a lui piace sentirselo dire e dimostrare e come in effetti è.
A sua discolpa devo dire che mai mi ha addossato colpe (che pure avevo),da un lato poteva andare bene ma dall'altro mi infastidiva perché avrei preferito un'analisi sincera su di noi e non un semplice "è tutta colpa mia".Il confronto viscerale poi comunque c'è stato eccome.
 

mistral

Utente di lunga data
In grassetto, ho ritrovato il mio di marito sai.
Lui rimuove. Ha rimosso anche i suoi sbagli ora.
Quando la quotidianità, i figli piccoli e forse la vita stessa non mi ha più permesso di dare il 100% nel rapporto, lui non si è sforzato a tirarmi fuori dal mio angoletto no lui ha scelto la strada che pensava più facile... quella senza responsabilità, pensieri e urla di bambini e senza probabilmente di una moglie che si era purtroppo lasciata andare.
Ma se non dovevi essere lì in quei momenti, quando???! Sei tu che hai promesso nel bene e nel male...impegnandoti alla fedeltà, e poi alla prima difficoltà ti infili nelle cosce di una altra???? Che uomo sei??? E se era più grave? una malattia, un problema economico? non sei un uomo sei rimasto solo un bambino scemo...

Scusate lo sfogo, ma purtroppo c'è ancora tanta rabbia. Quando passerà? E se non passa come si ricostruisce?

Rimuovere il tradimento....quello,proprio non gliel'ho permesso.Anzi ,mai come allora ha dovuto guardarsi dentro.
Io ho messo in conto che la rabbia riguardo al tradimento magari non passerà mai o almeno mai del tutto.
Potrebbe passare solo se lo lasciassi e lui non facesse più parte della mia vita allora credo che diventerebbe una figura neutra.
Ma non ti preoccupare ,questa rabbia che ti circonda e pervade ogni cellula prima o poi sparirà e prima inizi a pensare solo a te stessa e al tuo benessere prima avverrà .Anzi,questa rabbia può dimostrarsi addirittura utile per il tuo futuro,ti fa riappropriare di te e dei tuoi bisogni,ti mette al centro.Mantenere un po di questo egoismo ti metterà al riparo dal compiere lo stesso errore di metterti in secondo piano fino a farti calpestare.Ricordo quel periodo come quello con il massimo egoismo che abbia mai avuto,libera di pensare solo al mio benessere.Potendo,rifarsi il guardaroba ,per stare sul banale,può aiutare molto.
 
Ultima modifica:

iosolo

Utente di lunga data
Esatto,io ho passato mesi a non muovere un dito per cambiare il mio sentire.Ero convinta e lo sono che soltanto lui dovesse lavorare credibilmente per riparare il suo danno.
Io mi sono limitata ad ascoltare o meglio a tirare con le pinze ciò che lo aveva fatto star male,quella sensazione di abbandono e deprezzamento che percepiva nei suoi confronti e che "giustamente " ha trovato nella donna perfetta di turno ,perfetta per lui perche immagino che il di lei marito non avrebbe la stessa opinione.Cio che mi attribuiva era vero ma aveva anche una motivazione,non reggevo piu il suo suo egoismo infantile.Lui riteneva di aver bisogno di un certo tipo di donna e io di un uomo.
Il mio sforzo è stato di prendere atto che forse anche io avevo esagerato nei modi per scuoterlo e piano piano ho cercato di fargli sentire che è importante per me nel modo in cui a lui piace sentirselo dire e dimostrare e come in effetti è.
A sua discolpa devo dire che mai mi ha addossato colpe (che pure avevo),da un lato poteva andare bene ma dall'altro mi infastidiva perché avrei preferito un'analisi sincera su di noi e non un semplice "è tutta colpa mia".Il confronto viscerale poi comunque c'è stato eccome.


Sai nemmeno lui lo ha mai fatto! Lo hanno fatto gli altri (gli altri poi... lo psicologo e la mia più sincera amica e sorella l'uniche che conosco tutta la verità) e forse questo mi manca.
Cioè non è che penso che lui abbia ragione, ci sono tanti modi per risolvere una crisi e la sua è quella che ha fatto più schifo, ma ha volte vorrei che lui si giustificasse e che quelle giustificazioni possano diventare anche le mie. Ma forse mi farebbero arrabbiare ancora di più non lo so...

Sento la sua impazienza verso il mio atteggiamento anche se lui raramente me lo dice ma mi rendo conto inoltre che la mia incazzatura non permette di avere serenità in casa e come al solito a risentirne siamo tutti, bimbi compresi. Non riesco nemmeno a godermi a pieno i miei bimbi... sono sempre così amareggiata. E incolpo anche lui di questo e lui mi dice che devo scindere le due cose e non capisce che non ho l'interruttore se sono giù, se non sto bene, non riesco a fingere (a differenza di lui aggiungerei) ma alla fine mi sento comunque in difetto, ma non con lui ma con loro. Possibile che non riesco ad essere abbastanza brava come madre da non riuscire a gioire di e con loro?!
Leggevo sempre nel forum che la soluzione giusta in questi casi sia sparire per un po'. Lasciarsi qualche mese... ma purtroppo con i bimbi sarebbe così complicato. Non impossibile è vero ma tanto complicato.
 

Lorella

Utente di lunga data
Non sei pazza, nè bipolare. Sei nel pieno di un casino immane che sconvolge l'esistenza di chiunque lo abbia provato. Quindi, tutto nella norma, tranquilla. Per quanto riguarda la rabbia......passa anche quella con il tempo. Non completamente, ci saranno ancora dei momenti in cui avrai voglia di spaccare qualche oggetto e magari la sua faccia, ma saranno sempre più distanziati. Troverai un pò di respiro, che probabilmente adesso non hai.
Le colleghe, poi dico io, anzichè scopare con uomini sposati, non possono pensare a lavorare??????? Sfogo personale, anche nel mio caso c'è di mezzo la collega! :unhappy::unhappy::unhappy::unhappy::unhappy::unhappy:
 

drusilla

Drama Queen
[/B]
Sai nemmeno lui lo ha mai fatto! Lo hanno fatto gli altri (gli altri poi... lo psicologo e la mia più sincera amica e sorella l'uniche che conosco tutta la verità) e forse questo mi manca.
Cioè non è che penso che lui abbia ragione, ci sono tanti modi per risolvere una crisi e la sua è quella che ha fatto più schifo, ma ha volte vorrei che lui si giustificasse e che quelle giustificazioni possano diventare anche le mie. Ma forse mi farebbero arrabbiare ancora di più non lo so...

Sento la sua impazienza verso il mio atteggiamento anche se lui raramente me lo dice ma mi rendo conto inoltre che la mia incazzatura non permette di avere serenità in casa e come al solito a risentirne siamo tutti, bimbi compresi. Non riesco nemmeno a godermi a pieno i miei bimbi... sono sempre così amareggiata. E incolpo anche lui di questo e lui mi dice che devo scindere le due cose e non capisce che non ho l'interruttore se sono giù, se non sto bene, non riesco a fingere (a differenza di lui aggiungerei) ma alla fine mi sento comunque in difetto, ma non con lui ma con loro. Possibile che non riesco ad essere abbastanza brava come madre da non riuscire a gioire di e con loro?!
Leggevo sempre nel forum che la soluzione giusta in questi casi sia sparire per un po'. Lasciarsi qualche mese... ma purtroppo con i bimbi sarebbe così complicato. Non impossibile è vero ma tanto complicato.
Non glielo devi permettere che dopo averti aperto il baratro sotto i tuoi piedi si permette pure di dire come devi reagire alla merda che hai mangiato. Lasciaglielo chiaro, questo. Senza scenate, ma con fermezza. E non permettergli di insinuare minimamente che non sei una buona madre perché non riesci a perdonare. Alza paletti fermi chiari e sereni su questo.
 

mistral

Utente di lunga data
Ma figuriamoci...io mi sono persa almeno un anno o più della mia vita.Manco mi ricordo più se ero viva o morta,la cura dei figli andava in automatico,si limitava all'indispensabile e questo ha creato non pochi problemi in un periodo,l'adolescenza già di per se difficile.Non ti sentire in colpa,mettiti in testa che sei malata, ti hanno sparato una raffica di mitra al petto poco importa che le ferite le veda solo tu,tu sai come ti senti quindi tuo marito farebbe meglio a tenersi il disagio di non vederti sprizzare gioia da tutti i pori,deve solo limitarsi a pregare tutti i santi.
Mettitelo in testa e fallo capire anche a lui.Ora ci sei te in cima alla scala delle priorità perché se tu scoppi,addio all'immagine della famiglia felice.
 

Andrea Lila

Utente di lunga data
Buongiorno a tutti,
e intanto grazie mille delle vostre risposte è un caldo abbraccio virtuale che fa bene.

La scelta del terapista non l'ho mai condivisa e glielo detto, lui mi ha detto di avere fiducia in lui e che è ora di capire che il passato appartiene al passato... ma a me non ha convinto. Il passato è parte di me, parte di noi e ciò che determina l'uomo e la donna che saremo non può essere accantonato anche se capisco il suo voler mettermi un freno. Volevo delle risposte da mio marito, tante, alcune le ho ottenute, altre mio marito dice di non averle...

Ha avuto una storia con la collega. Iniziata prima del suo momento di pausa? dopo? non lo so. Lui dice dopo. Il suo avvicinamento è stato sicuramente precedente alla rottura, una bugia scoperta qualche mese prima, e forse prendere una sospensione come marito è stato per lui come darsi "via libera" per provare altre cose.
Peccato che lo facesse all'oscuro da me! Continuavamo a vivere come una "allegra famigliola" anzi cercavamo, almeno così mi sembrava, di fare qualche passo per avvicinarsi. Cene più ricercate cucinando insieme, trovare dei spazi da dedicarci al di fuori dei bimbi, piccole gite. Nella mia testa ogni passo era avvicinarsi un po', per lui non lo so. Forse pensava al loro prossimo incontro, ai loro momenti insieme... non lo so. L'inganno di quei giorni mi uccide, perchè ricordo quanta aspettativa, dolore e sopportazione provavo in quei momenti e per lui invece era solo una falsa!
Lui dice che è stato quasi tutto "virtuale", che non è stata una vera relazione, ma ci sono stati solo incontri sporadici... quanti non lo so. Due sicuri, le volte che lui ha ammesso di esserci stato insieme. Ma da voi ho letto che i traditori hanno la regola del due quindi non è molto attendibile.
Lui mi ha giurato che non era amore, ne innamoramento, ma non sa nemmeno lui che gli è preso probabilmente il momento del "coglione" così dice. Mi dice che cerco risposte che nemmeno lui sa darmi. Tutto e niente. E' stato solo un coglione. Io ero distante e lui ha fatto una cazzata immensa, sembrava che a me non interessasse quello che facevo, questo mi dice. Per me sono solo le sue giustificazioni.
Tutte queste risposte sono state tirate per i capelli, tra urla e pianti, prima e dopo il terapista. Ma le parole del terapista ora è come se fossero il suo "alibi" per non parlare e ogni parola devo cacciarla con la forza. Mi ha detto che anche a lui pesa non parlarne che da quello che dico mi faccio dei film che in realtà non sono mai esistiti ma secondo lui è giusto chiudere con il passato perchè non ci permette di andare avanti ed è evidente che mi fa solo male e che visto che abbiamo scelto il percorso del terapista dobbiamo seguire i suoi consigli... io però non sono ancora soddisfatta e contravvenendo ad ogni regola ho fatto un patto con lui: tra un anno mi dirà tutto e risponderà a ogni mia domanda e lui ha accettato (ve l'ho detto che è il pentito perfetto!). Non lo so se tra un anno ancora vorrò sapere, e cosa vorrò sapere ma sapere che non resterò all'oscuro per sempre ma che è solo questione di tempo mi consola.

Il pentito perfetto, la "parte del pentito", credo che ipazia mi chiedeva perchè ho scritto così... credo ci siano più motivi ma mentre lo scrivevo è esattamente quello che pensavo. Sarà che ho letto che molti traditori subito dopo la scoperta (ma mai prima attenzione) sono assolutamente pentiti. L'istante subito dopo. Ecco il perchè del ruolo:
sembra quasi una maschera indossata in tutta fretta, prima il coglione che scrive parole d'amore all'amante e subito dopo il devastato pentito. Perchè??
Lui è ha fatto tutto quello che ho chiesto: il terapista, ha chiesto il trasferimento, il suo cellulare è sempre in vista, risponde e/o haa risposto a quasi tutte le mie domande sul presente, mi dice che mi ama, mi coccola, mi dice che sta soffrendo... insomma fa tutto quello che ora in suo potere "posso cambiare il presente e il futuro ma non cambiare il passato" mi dice continuamente"
Nel suo ruolo è perfetto ma c'è un ma. Il mio ma è che non gli credo totalmente o non credo a questo repentino cambiamento o forse non accetto che fino a poco fa lui si è comportato esattamente al contrario. Mi dice che è pentito e che è stata una cazzata e io dentro di me penso "idiota potevi pensarci prima", mi dice che ama solo me e io penso "il tuo amore ha la profondità di una pozzanghera", mi dice che non voleva farmi soffrire e io penso "e mentre prendevi appuntamento con lei per scopartela a cosa stavi pensando?!"
Pentirsi dopo è facile. Intanto il tuo giro di giostra lo hai fatto. Hai rovinato quello che era e non sarà mai più uguale a prima, mai più. Hai camminato inesorabilmente verso quell'errore, non è stato un attimo, ma un passo dopo l'altro. Pentirsi dopo è facile no?!

Scusate se mi sono dilungata probabilmente avrei altri milioni di cose da dire, anche in risposta a tutti gli altri, ma per ora mi fermo qui

Grazie, io solo
Cara Iosolo,
è vero che questo tipo di storie si assomigliano un po' tutte, reazioni dell'una e dell'altra parte (la tua avrei potuto scriverla io tranquillamente con le stesse parole) comprese, ma non perdere di vista proprio la tua con le sue peculiarità.
Credo che questo per te sia "il" momento di confusione supremo con quel senso di frustrazione diffusa dato anche dal trincerarsi di tuo marito dietro il paravento dell'errore umano. E ci sta che sia sincero, e ci sta anche che lui stesso non sappia trovare il bandolo della matassa, da dove è cominciato tutto e perchè.
Forse non se lo chiede neanche, non vuole chiederselo.
Forse le risposte che potrebbe darsi e che intuisce solamente gli rimandano un'immagine di se stesso, di una parte di sè che è il primo a detestare e che non ha il coraggio di affrontare.
Forse è tutto preso dall'affrontare te, la tua rabbia e la tua delusione.
Forse questo è già troppo per lui e le sue risorse le spende tutte in quel fronteggiare le conseguenze della sua coglionaggine.

Non ho consigli da darti. Personalmente mi sono molto ascoltata, ho fatto cose che nessuno mi avrebbe mai consigliato di fare ma che io sentivo giuste per me. Non mi sono arresa fino a che tutta la verità che è consentito conoscere a qualcuno che comunque quella storia non l'ha vissuta in prima persona non mi si è parata davanti: per me sapere di cosa stava discutendo era il punto dal quale ripartire seriamente. Ho sentito anche l'altra campana, quella dell'amante, l'ho sovrapposta all'altra faccia della medaglia e impacchettato il tutto, collocato nella sezione della mia vita nella quale stazionano i pacchetti che mai avrei voluto ricevere ma che il destino mi ha riservato. Li guardo e mi appartengono anche quelli, mi sono serviti per arricchire la mia rete di sinapsi; a volte li ho usati, come dicevo ad un'amica del forum al telefono tempo fa, solo come contenitori sui quali salire per guardare da un po' più in alto, altre esalano da qualche fessura ancora un certo fetore che mi disturba, ma è la pasta di cui sono fatti, e passa anche quello.


Ti ho già parlato di tempo, e col tempo (perdona il gioco di parole) tante cose che ora sono solo fantasmi confusi ti appariranno con forme delineate, e allora saprai cosa è meglio per te; per quanto mi riguarda posso dirti che tutto ciò che era irrisolto nella mia mente, le millemila domande che ti poni e anche altre che potrai facilmente immaginare, l'ho dovuto analizzare pezzo per pezzo per poterlo collocare in un quadro dal quale fosse possibile un nuovo investimento per il futuro. Personalmente non ho lasciato neanche un dettaglio a marcire senza scoprirne l'origine, ma questa sono io e magari per altri nella mia situazione non funziona così, ad esempio una mia amica ha divorziato senza voler conoscere neanche un particolare, gli è bastato quello che sapeva e che vedeva.

Per quanto riguarda il terapeuta ho preferito farmi il mio percorso da sola; lui sarebbe venuto se io glielo avessi chiesto, ma dev'essere una sua necessità, non mia (per lui). Lui ha scelto di ragionare per conto proprio e con me, io mi sono confrontata su più fronti e con persone diverse e sono ben felice di averlo fatto. Ora non sono proprio tutte rose e fiori e le spine, a dirla tutta, se capita sono io a spargerle. A volte ho la sensazione che sia un equilibrio precario basato sul suo pentimento e sulla mia dabbenaggine, ma poi passa, lo guardo negli occhi e so che lui è lui. Lo riconosco nonostante il tradimento, e questo mi basta per continuare ad amarlo. Ciò è oggi e ora, domani non so :)

Non glielo devi permettere che dopo averti aperto il baratro sotto i tuoi piedi si permette pure di dire come devi reagire alla merda che hai mangiato. Lasciaglielo chiaro, questo. Senza scenate, ma con fermezza. E non permettergli di insinuare minimamente che non sei una buona madre perché non riesci a perdonare. Alza paletti fermi chiari e sereni su questo.
Quotissimo. Quello di lui è un tentativo estremo e puerile di manipolazione atto soprattutto (secondo me) alla sua difesa e all'incapacità di muoversi diversamente. Le tue reazioni, Iosolo, sono lecite e funzionali al tuo benessere, non foss'altro come sfogo, non gli consentire di privartene; hai il diritto di reagire come credi, non può pretendere pure che ti muova come secondo lui sarebbe giusto. Anche mio marito tentò qualcosa di simile, tipo s'incazzava se io esageravo facendomi pure sentire in colpa perchè non avevo reazioni "mature", e ci è pure riuscito qualche volta. Poi gli ho comunicato, come dice Drusilla, con calma e fermezza, come stavano le cose, e che non doveva permettersi, anche, di darmi direttive. Che pensasse alle sue di reazioni, prima, durante e dopo il tradimento. E col tempo, benedetto tempo, non ci ha più provato.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ogni storia, anche simili sono tutte diverse, mi portano a riflessioni nuove.
Iosolo ha ragione tuo marito a dire di separare i ruoli. Hai ragione tu a essere tutta intera.
Ma le persone non sono tutte uguali e non è questione di uomini e donne e forse neanche di individui, forse dipende anche da periodi e circostanze.
Non sto dicendo che tu debba scinderti, ma che tu debba fare uno sforzo intellettuale per comprendere che è possibile scindersi.
Probabilmente lui è sincero quando dice che si sente un coglione, come si sarebbe sentito se avesse preso un giorno di ferie a tua insaputa per andare a giocare a calcetto.
Puoi considerare la possibilità che lui ci stesse realmente provando ma che per farlo avesse bisogno di sentire di essere ancora seduttivo. Magari tu sei andata dal parrucchiere e lui ha fatto il pirla con la collega. Può essere?
Certamente un'altra relazione rompe il NOI (tu non mi conosci e non sai che sono una pluritradita, quindi so cosa provi) ma cerca di separare quella parte di lui.
 

iosolo

Utente di lunga data
Cara Iosolo,
è vero che questo tipo di storie si assomigliano un po' tutte, reazioni dell'una e dell'altra parte (la tua avrei potuto scriverla io tranquillamente con le stesse parole) comprese, ma non perdere di vista proprio la tua con le sue peculiarità.
Credo che questo per te sia "il" momento di confusione supremo con quel senso di frustrazione diffusa dato anche dal trincerarsi di tuo marito dietro il paravento dell'errore umano. E ci sta che sia sincero, e ci sta anche che lui stesso non sappia trovare il bandolo della matassa, da dove è cominciato tutto e perchè.
Forse non se lo chiede neanche, non vuole chiederselo.
Forse le risposte che potrebbe darsi e che intuisce solamente gli rimandano un'immagine di se stesso, di una parte di sè che è il primo a detestare e che non ha il coraggio di affrontare.
Forse è tutto preso dall'affrontare te, la tua rabbia e la tua delusione.
Forse questo è già troppo per lui e le sue risorse le spende tutte in quel fronteggiare le conseguenze della sua coglionaggine.


Non ho consigli da darti. Personalmente mi sono molto ascoltata, ho fatto cose che nessuno mi avrebbe mai consigliato di fare ma che io sentivo giuste per me. Non mi sono arresa fino a che tutta la verità che è consentito conoscere a qualcuno che comunque quella storia non l'ha vissuta in prima persona non mi si è parata davanti: per me sapere di cosa stava discutendo era il punto dal quale ripartire seriamente. Ho sentito anche l'altra campana, quella dell'amante, l'ho sovrapposta all'altra faccia della medaglia e impacchettato il tutto, collocato nella sezione della mia vita nella quale stazionano i pacchetti che mai avrei voluto ricevere ma che il destino mi ha riservato. Li guardo e mi appartengono anche quelli, mi sono serviti per arricchire la mia rete di sinapsi; a volte li ho usati, come dicevo ad un'amica del forum al telefono tempo fa, solo come contenitori sui quali salire per guardare da un po' più in alto, altre esalano da qualche fessura ancora un certo fetore che mi disturba, ma è la pasta di cui sono fatti, e passa anche quello.


Ti ho già parlato di tempo, e col tempo (perdona il gioco di parole) tante cose che ora sono solo fantasmi confusi ti appariranno con forme delineate, e allora saprai cosa è meglio per te; per quanto mi riguarda posso dirti che tutto ciò che era irrisolto nella mia mente, le millemila domande che ti poni e anche altre che potrai facilmente immaginare, l'ho dovuto analizzare pezzo per pezzo per poterlo collocare in un quadro dal quale fosse possibile un nuovo investimento per il futuro. Personalmente non ho lasciato neanche un dettaglio a marcire senza scoprirne l'origine, ma questa sono io e magari per altri nella mia situazione non funziona così, ad esempio una mia amica ha divorziato senza voler conoscere neanche un particolare, gli è bastato quello che sapeva e che vedeva.

Per quanto riguarda il terapeuta ho preferito farmi il mio percorso da sola; lui sarebbe venuto se io glielo avessi chiesto, ma dev'essere una sua necessità, non mia (per lui). Lui ha scelto di ragionare per conto proprio e con me, io mi sono confrontata su più fronti e con persone diverse e sono ben felice di averlo fatto. Ora non sono proprio tutte rose e fiori e le spine, a dirla tutta, se capita sono io a spargerle. A volte ho la sensazione che sia un equilibrio precario basato sul suo pentimento e sulla mia dabbenaggine, ma poi passa, lo guardo negli occhi e so che lui è lui. Lo riconosco nonostante il tradimento, e questo mi basta per continuare ad amarlo. Ciò è oggi e ora, domani non so :)



Quotissimo. Quello di lui è un tentativo estremo e puerile di manipolazione atto soprattutto (secondo me) alla sua difesa e all'incapacità di muoversi diversamente. Le tue reazioni, Iosolo, sono lecite e funzionali al tuo benessere, non foss'altro come sfogo, non gli consentire di privartene; hai il diritto di reagire come credi, non può pretendere pure che ti muova come secondo lui sarebbe giusto. Anche mio marito tentò qualcosa di simile, tipo s'incazzava se io esageravo facendomi pure sentire in colpa perchè non avevo reazioni "mature", e ci è pure riuscito qualche volta. Poi gli ho comunicato, come dice Drusilla, con calma e fermezza, come stavano le cose, e che non doveva permettersi, anche, di darmi direttive. Che pensasse alle sue di reazioni, prima, durante e dopo il tradimento. E col tempo, benedetto tempo, non ci ha più provato.
Grazie cara,
le tue parole sono molto preziose soprattutto vedere che tu continui ad amare tuo marito. Sciocca io ma non voglio pensare che questo schifo che sento sia per sempre... anche se ora sembra proprio così. La tua testimonianza mi da speranza.

Per il resto è dura. Credevo anch'io che entrare nella loro storia con testa, mani e piedi e scoprire ogni dettaglio mi avrebbe fatto stare meglio. Per ora come dite voi mi hanno messo dei paletti ma come vedete non demordo. Diciamo che non è facile anche per me scoprire certe cose.
Io e lui siamo cresciuti insieme da ragazzini. Il sesso e l'amore per me hanno viaggiato sempre sullo stesso binario. Anche per lui era così. Pensare che lui abbia avuto un altra è devastante sempre ma considerato che sono stata per lungo tempo l'unica è qualcosa che fa ancora più male. Forse anch'io ho bisogno di lasciar passare un po' di tempo prima di continuare a scavare nei torbidi dettagli (che non credete non abbia fatto! so dove lo hanno fatto, quando e altri particolari che mi fanno ribrezzo, quello che so diciamo per ora è sufficiente) certo non affronterei lei, forse sono ancora troppo insicura, emozionalmente instabile ma comunque non ci riuscirei.

Per quanto riguarda il primo neretto credo che tu abbia ragione. Nel nostro momento più no, lui mi ha detto che voleva fare terapia anche solo, perchè si faceva schifo (parole sue)! che si è svegliato a 40 anni accorgendosi che è uno schifo di persona e che deve fare i conti con se stesso ogni giorno e che si sente super fortunato ad avere ancora la possibilità di poter star con noi... (forse è stata proprio questa debolezza a farmi fermare dall'andarmene).
Non ricordo chi qualche giorno fa scriveva sempre qui (ormai siete la mia fonte di citazione) forse mistral che lui dovrà vivere con il suo schifo per tutta la vita... e visto che anche in questo caso lo ha vissuto anche sulla sua pelle con il padre, credo che questo gli faccia molto male.
Credo però. Io pensavo che nemmeno ci sarebbe arrivato a tradire. Quindi ora posso andare solo su supposizioni.
 

iosolo

Utente di lunga data
Ogni storia, anche simili sono tutte diverse, mi portano a riflessioni nuove.
Iosolo ha ragione tuo marito a dire di separare i ruoli. Hai ragione tu a essere tutta intera.
Ma le persone non sono tutte uguali e non è questione di uomini e donne e forse neanche di individui, forse dipende anche da periodi e circostanze.
Non sto dicendo che tu debba scinderti, ma che tu debba fare uno sforzo intellettuale per comprendere che è possibile scindersi.
Probabilmente lui è sincero quando dice che si sente un coglione, come si sarebbe sentito se avesse preso un giorno di ferie a tua insaputa per andare a giocare a calcetto.
Puoi considerare la possibilità che lui ci stesse realmente provando ma che per farlo avesse bisogno di sentire di essere ancora seduttivo. Magari tu sei andata dal parrucchiere e lui ha fatto il pirla con la collega. Può essere?
Certamente un'altra relazione rompe il NOI (tu non mi conosci e non sai che sono una pluritradita, quindi so cosa provi) ma cerca di separare quella parte di lui.
Ciao Brunetta,
conosco la tua "storia" o meglio so quel poco che hai scritto sul forum.
La tua difesa mi ha stupito ma forse anche più apprezzata. Quando cerco di giustificarlo una delle motivazioni che mi do è che in realtà noi non eravamo coppia, che lui non ha mentito sui sentimenti e che abbia a suo modo lanciato alcuni segnali di pericolo. Che io non ho recepito! E sai perchè???? Perchè lui DOVEVA amarmi! Ero così arrabbiata per la prima bugia (e sia chiaro io ho tutte le ragioni del mondo :D:D:D) che pretendevo che lui non facesse niente. Sei mio marito non puoi tradirmi, non puoi lasciarmi. Non so se è chiaro quello che scrivo, più semplicemente era scontato.
Ho letto questo trafiletto in un giornale femminile Anche la persona tradita fa la sua parte. Chiudere gli occhi di fronte alla realtà è un atto concreto che crea le condizioni per essere traditi. Entrambi sono stati ambivalenti e più c'è ambiguità e poca comunicazione, più ci sono le probabilità che il tradimento s'insinui nella coppia"

Questo è quello che penso quando sono in "buona". Ma ci sono anche tantissimi motivi in cui sono in "cattiva" e dico che lui in realtà dalla prima bugia non ha mai provato veramente a ricreare qualcosa, se così fosse quell'amore che ora dichiara sarebbe stato palesato in quel momento e gli avrebbe sicuramente impedito di fare cagate. Ma forse lui doveva finire il ciclo, non si sarebbe mai fermato. Doveva provare quell'emozione, quell'avventura. All'inizio ha paragonato l'errore a qualcuno che corre in macchina, sa che può farsi male, ma pensa che a lui non succederà, o forse solo non ci pensa. Ora paga le conseguenze della sua stupidità, del suo egoismo ma purtroppo le pago anch'io.
 

tullio

Utente di lunga data
In fin dei conti il tradimento è porcheria che si porterà lui e l'altra sulle spalle,non è roba che mi appartiene,è lui il traditore che ha qualcosa di cui vergognarsi profondamente ,e bada bene ,essere cornuti è pesante ma essere traditori nella vita,in guerra,in amicizia è un ruolo trai più deprecabili,è lui che deve lavorare per diventare un uomo capace di proteggersi da certe situazioni che possono rovinargli la vita e rimediare.
Grande! raramente avevo letto parole così illuminanti sul tema. Grazie
 
Top