ParmaLetale
Utente cornasubente per diritto divino
Nel momento in cui tradisci, qualunque sia la causa, che sia un raptus, una debolezza momentanea o anche solo “la segretaria che ti salta addosso”, una cosa è certa: la tua relazione non è più la stessa.
Se ha ceduto, significa che non ha retto.
Perché se fosse stata davvero solida, quel tradimento non sarebbe avvenuto.
A quel punto, il tuo partner ha il diritto di sapere. Io, a parti inverse, vorrei saperlo.
Non potrei mai vivere nell’inganno, né condannare qualcun altro a una vita falsa accanto a me.
La verità, per quanto dolorosa, è sempre una forma di rispetto.
Purtroppo la verità non è sempre un atto di rispetto: a volte è solo un modo per pulirsi la coscienza e scaricare la propria spazzatura emotiva addosso all'altro. “Ho tradito, quindi la relazione non era solida”: comoda questa. No, hai tradito perché sei umano, fragile o semplicemente cretino in quel momento, capita. Non c'è sempre una grande verità dietro. La relazione cambia quando decidi di confessarlo, non quando commetti l'errore. E la tua confessione non è un dono di onestà, è una bomba a orologeria che costringe l'altro a prendere decisioni che non aveva chiesto di dover prendere.
“Vorrei saperlo”? Certo, lo pensi ora. Ma non sempre sapere salva: spesso distrugge. E tu, confessando subito, scegli di non portare la croce da solo ma di inchiodarci sopra anche l'altro. Onestà? No, spesso è solo vigliaccheria travestita da virtù IMHO