RACCHIUDERE 12 ANNI IN POCHE RIGHE...

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Quello che magari non ho scritto è che nonostante adesso io parli con apparente distacco, in realtà sono morto dentro come un altro signore di cui ho letto in un bel post di qualche anno fa qui sopra
[/CITAZIONE]
Questa definizione la usai io anni fa...........tu sei di Parma? l' amante della mia ex è di Parma , si conobbero a Fidenza
Si sono di Parma, ma non ho mai avuto amanti conosciute a Fidenza...
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Esatto, quindi alla fine se l'altra persona non vuole affrontare il tema in maniera matura, e meglio lasciar perdere. Mi sembra è quello che è successo a @ParmaLetale. Però molti qui non comprendono e continuano a chiedere: hai analizzato le tue colpe? Perchè non hai insistito? Perchè non hai cercato il dialogo? Perché te la sei presa per il tradimento? Cosa fai qui, vuoi sentirti dire che sei bravo e lei è cattiva? Perché non provi a tornare con le? Ed altre cose assurde. Eppure il tutto è stato esposto in maniera chiara!
Grazie mille!
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Esatto.
Lo sport qui dentro, lo ho già detto altre volte, non è cercare di capire, ascoltare,
è giudicare.
E si è talmente strafottenti da pretendere che una persona che ha subito un abbandono, col il culo per terra, si metta anche a fare il mea culpa.
Grazie!
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Diciamo che nel matrimonio religioso è previsto l'annullamento per determinati motivi, ma non il divorzio ..." quello che Dio unisce nessuno lo può separare, infatti da qui la frase finché morte non vi separi ...", e se non si fosse la parte civilistica, credo che non saremmo qui a discutere, ansi non esisterebbe nemmeno il forum :D
nel diritto canonico non si parla di divorzio per il semplice motivo che se già annulli ab origine un matrimonio, non ha alcun senso prevedere un divorzio a nozze fatte. peraltro, un annullamento è per la parte più forte economicamente più vantaggioso perchè essendo un annullamento è come se il matrimonio non sia mai esistito. fatevi pure voi i conti
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Per capire...

Stai dicendo che quello che io sento mi mette in una posizione di forza o di debolezza A DISCENDERE dal fatto che l'altro lo ricambi o meno?

Quindi se amo e sono riamata, yeppa!!! ho vinto!
Se non amo e sono amata, superbonus!!!

SE amo e non sono riamata, o lo sono in misura minore (e sarebbe molto interessante definire la misura minore che stabilisce il limite) ta boom! inculata con la sabbia.

Ho capito bene?


E' degli anni '30 che si discute il fatto che l'apprendimento riguardi semplicemente i comportamenti.
E si sragiona intorno invece al fatto che oltre che incidere sulle strategie di adattamento all'ambiente (e quindi i comportamenti) andasse a riguardare invece le mappe mentale. Si gironzola, riferimento al cognitivo comportamentale, intorno al fatto che scrivendo e riscrivendo i comportamenti si possa andare a modificare le mappe cognitive che dirigono gli apprendimenti e di conseguenza anche, fra le altre, la modulazione delle strategie di adattamento all'ambiente.

Poi, vero, c'era quel tal pavlov che aveva insegnato al cane a sbavare al suono del campanellino...e funziona eh.

Figa...sbavata. ;):p

Seriamente, nella tua semplificata descrizione di un processo altamente complesso come quello della elaborazione delle emozioni in sentimenti, manca un elemento essenziale. Che era poi l'oggetto della mia domanda: da dove viene l'amore PER L'ALTRO?

E come tutte le domande complesse, ha una risposta semplicissima. Apparentemente, ovviamente.

SE io amo me stessa, ho Cura di me stessa, ho Cura del mio benessere...per quale motivo sarei in una posizione di debolezza nei confronti di chi non mi ama?

Ma soprattutto...se mi amo, come posso amare chi non mi ama?

Posso soffrire il rifiuto, la caduta delle attribuzioni, delle aspettative, i progetti che vanno a farsi fottere...ma se io non sono amata dall'altro, non posso permettere, nel rispetto di me, di tenermi vicino chi non mi ama...o sbaglio?

E per vicino non intendo necessariamente nello stesso ambiente.
Posso soffrire il rifiuto, la caduta delle attribuzioni, delle aspettative, i progetti che vanno a farsi fottere...ma se io non sono amata dall'altro, non posso permettere, nel rispetto di me, di tenermi vicino chi non mi ama...o sbaglio? SONO ASSOLUTAMENTE D'ACCORDO tanto che è questa la considerazione che mi ha indirizzato alla separazione. Mi permetto solo di aggiungere, da non studiato quale sono come hai colto magistralmente tu, che una corretta autostima aiuta ad avere più rispetto di se stessi.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Non ho mai sostenuto una teoria del genere! Mi limito semplicemente ad osservazioni derivanti alcune da esperienze personali, altri sulla base di studi letti.
Ciò che penso è che molte persone hanno "diversi desideri" non coerenti tra loro, se non addirittura contrastanti. Quindi si comportano in maniera diversa in base al desiderio.
Ad esempio una persona che vuole la "famiglia della mulino bianco", però allo stesso tempo vuole una vita libera da vincoli. Quindi in alcuni frangenti si comporterà come persona della mulino bianco, in altri si comporterà in maniera opposta.
NON TUTTI SONO COSI' questo lo sappiamo, così come sappiamo che esistono persone così. Ora quando incontri una persona così può essere che uno ci rimanga male, se non altro perché gli è stata "venduta" un'immagine parziale della persone (ad esempio quella della mulino bianco), mentre gli è stata nascosta un'altra immagine della persona (ad esempio quella che vuole vivere serenamente altre situazioni extra).
Il tutto sta nella chiarezza. Se nascondi qualcosa una ragione ci sarà, o sbaglio?! Quindi non è vince chi fugge, ma sbaglia chi mente! (mi sembra ragionevole). Poi ognuno fa che caz** vuole, però questo vale per tutti, quindi anche per il partner, che arrivato ad un certo punto avrà la libertà di mandare a quel paese.
Se mi stai dicendo che buona parte delle persone non ha la più pallida idea di dove colloca se stessa, sfondi una porta aperta...siamo scimmie.

Fino a non molti mila anni fa manifestavamo il nostro dissenso lanciando i nostri escrementi contro gli altri.

Adesso non lanciamo quelli fisici ma di latrine e vomitatoi emozionali ce ne sono parecchi, sparsi un po' ovunque.

Non penso che "il mulino bianco" e "la libertà" siano desideri.

Siamo scimmie, desideriamo fondamentalmente una cosa: PIACERE. (IL)

Poi impariamo tutta una serie di "ricette" per soddisfare il piacere.

Libertà, stabilità...sono le illusioni di questo secolo.
Cazzate fondamentalmente.

Non siamo stabili, ma in continuo e costante divenire, siamo una parte e non il tutto e quindi non vediamo di là dal nostro naso se non per brevi istanti e quando capita la maggior parte delle volte manco ce ne rendiamo conto perchè i nostri paradigmi di lettura della realtà sono troppo primitivi, siamo sottoposti anche contro il nostro volere al cambiamento e all'indeterminatezza.

E ci muoviamo nella paura, atavica, di trovarci al buio soli e al freddo.

Quando la paura è alla guida...beh...nella ricerca del piacere è facile oscillare fra le varie ricette.
Ho paura di star sola? Mi trovo un maschio. O una femmina, O entrambi.
Sono rassicurata? Mi faccio i cazzi miei e cerco ancora piacere.
Per dire.

Quello che però ci distingue davvero dagli altri mammiferi è il linguaggio, così come è il nostro linguaggio, ossia simbolizzazione e astrazione, e la musica.

Chi oscilla in modo incontrollato, soprattutto senza aver cura di sè (la mancanza di cura dell'altro è solo una delle conseguenze) semplicemente non sa. E spesso non ha desiderio di sapere.

Come posso manifestare chi sono se non so chi sono? Se non l'ho manifestato in primis a me stesso?

D'altro canto, non posso sapere chi sono senza confrontarmi con l'altro.

Partire dal presupposto (parte della ricetta del mulino bianco) che ci si conosca e che davvero si possa arrivare a conoscersi del tutto è un'altra delle illusioni che servono a costruire il mito della stabilità del nostro tempo.

Con l'altro ho due scelte fondamentali:

- mi spoglio per davvero, non per amore dell'altro ma per amore di me stesso. E dono quell'amore di me stesso all'altro permettendogli di penetrarmi davvero (a prescindere da cazzo e figa) e scambiando conoscenza e percorsi. ASSUMENDOMI IL DOLORE che questo processo comporta.

- mi affido alla ricetta per svolgere i compiti evolutivi socialmente assegnati. No mi spoglio. Non mi amo. Non uso l'altro e non mi lascio usare per andar dentro e conoscere chi sono io e chi è l'altro. EVITANDO IL DOLORE e cercando sollievo. (e finendo irrimediabilmente nell'addiction...il sollievo è eco, del piacere...assumere sollievo serve solo ad abbassare la tensione e rimettere nella condizione di averne ancora e sempre più bisogno)

Penso che la maggior parte delle relazioni funzioni nel secondo modo: uso l'altro per confermare me stesso. (e in quel me stesso ci sono le ricettine del mulino bianco, l'arcobaleno degli unicorni....e soprattutto l'amore come gara e come merce di scambio.
Poi arrivano le bastonate nei denti.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Posso soffrire il rifiuto, la caduta delle attribuzioni, delle aspettative, i progetti che vanno a farsi fottere...ma se io non sono amata dall'altro, non posso permettere, nel rispetto di me, di tenermi vicino chi non mi ama...o sbaglio? SONO ASSOLUTAMENTE D'ACCORDO tanto che è questa la considerazione che mi ha indirizzato alla separazione. Mi permetto solo di aggiungere, da non studiato quale sono come hai colto magistralmente tu, che una corretta autostima aiuta ad avere più rispetto di se stessi.
E' almeno la terza volta che ripeti che non sei studiato (nelle precedenti hai sottolineato come tu ti sia fermato al liceo), cosa stai chiedendo ti venga chiesto? O riconosciuto? :)

Cosa sarebbe una corretta autostima?

E il rispetto?

Onestamente, per me la parola rispetto da sola, non ha il minimo significato.
Anzi, presa così, la collocherei per direttissima nelle puttanate del mulino bianco, insieme all'autostima.;)
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
E' almeno la terza volta che ripeti che non sei studiato (nelle precedenti hai sottolineato come tu ti sia fermato al liceo), cosa stai chiedendo ti venga chiesto? O riconosciuto? :)

Cosa sarebbe una corretta autostima?

E il rispetto?

Onestamente, per me la parola rispetto da sola, non ha il minimo significato.
Anzi, presa così, la collocherei per direttissima nelle puttanate del mulino bianco, insieme all'autostima.;)
Sembra un'interrogazione

Comunque, invece di fare tante domande e sparare giudizi, perchè non mi dici chiaro e tondo come la pensi tu in merito, così mi aiuti a farmi una cultura?

Grazie
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Certe dinamiche di potere si esprimono in relazioni definite tossiche. Per me l'amore è dato da tre componenti: Fiducia, Rispetto, e Affetto. Nel momento in cui si innescano queste dinamiche di potere, possono venire meno alcune componenti (fiducia e rispetto generalmente per prime, e a lungo andare se la cosa continua può venire meno anche l'affetto).
Se amo una persona vorrei avere da parte sua le tre componenti, e ricambiarle (reciprocità).
Ognuno ama a suo modo, io ho dato la mia definizione che sarà diversa da altri, ma quello che non deve mai mancare è la reciprocità.
Ogni relazione è diversa, sono diverse le persone che la compongono, e le stesse persone cambiano nel tempo. Allora l'equilibrio può cambiare nel tempo, ma non potrà essere stravolto.
Le teorie servono, con le esemplificazioni necessarie, a spiegare quello che accade. Quindi sono da un lato utili per meglio comprendere, dall'altro non rispecchiano pienamente le singole casistiche.
Si è fatto riferimento ad alcune teorie per cercare di dare spiegazioni a comportamenti diversi tenuti da persone diverse. In questo 3d si cercava di capire il comportamento della (ex) compagna di @ParmaLetale
Il grassetto è' un obiettivo impossibile.

La compagna non è qui a narrare di se stessa.

Quello che si può tentar di leggere è quello che @ParmaLetale crede di aver capito della ex.
E quello che ORA crede di aver capito di se stesso.

Se fra 5 anni torna qui e si rilegge, riconoscerà se stesso e molto probabilmente leggerà a occhi sbarrati buona parte della roba che ha scritto.

SE è davvero in botta, e non lo sta manifestando apertamente perchè sta solo tentando una razionalizzazione di quanto avvenuto, in questo momento capire è proprio l'ultimo degli obiettivi sensati da porsi.

Le tre componenti...messe lì così mi sembrano il mea culpa che si recita in chiesa. :)

Fiducia in chi?
Rispetto per chi?
Affetto per chi?

SE non è chiaro questo...è la ricettina del mulino bianco...

E decade pure la reciprocità...o meglio...va a rovescio.

Le teorie sono interessanti quando sono calate in un contesto e tradotte, aperte.
Chiunque sa qualcosa di teoria, sa benissimo dello spazio che corre fra teorie di riferimento - che fra l'altro sono inserite in paradigmi ben più ampi, ma sorvoliamo sui paradigmi che non se ne esce vivi altrimenti - e il contesto in cui poi sono calate.
Come sa benissimo quale sia l'incidenza delle variabili, in particolari quelle indipendenti.

Le teorie sono utilissime come riferimenti in cui collocare il proprio pensiero.
Partendo dal presupposto che sono nate per morire.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Per capire...

Stai dicendo che quello che io sento mi mette in una posizione di forza o di debolezza A DISCENDERE dal fatto che l'altro lo ricambi o meno?

Quindi se amo e sono riamata, yeppa!!! ho vinto!
Se non amo e sono amata, superbonus!!!

SE amo e non sono riamata, o lo sono in misura minore (e sarebbe molto interessante definire la misura minore che stabilisce il limite) ta boom! inculata con la sabbia.

Ho capito bene?


E' degli anni '30 che si discute il fatto che l'apprendimento riguardi semplicemente i comportamenti.
E si sragiona intorno invece al fatto che oltre che incidere sulle strategie di adattamento all'ambiente (e quindi i comportamenti) andasse a riguardare invece le mappe mentale. Si gironzola, riferimento al cognitivo comportamentale, intorno al fatto che scrivendo e riscrivendo i comportamenti si possa andare a modificare le mappe cognitive che dirigono gli apprendimenti e di conseguenza anche, fra le altre, la modulazione delle strategie di adattamento all'ambiente.

Poi, vero, c'era quel tal pavlov che aveva insegnato al cane a sbavare al suono del campanellino...e funziona eh.

Figa...sbavata. ;):p

Seriamente, nella tua semplificata descrizione di un processo altamente complesso come quello della elaborazione delle emozioni in sentimenti, manca un elemento essenziale. Che era poi l'oggetto della mia domanda: da dove viene l'amore PER L'ALTRO?

E come tutte le domande complesse, ha una risposta semplicissima. Apparentemente, ovviamente.

SE io amo me stessa, ho Cura di me stessa, ho Cura del mio benessere...per quale motivo sarei in una posizione di debolezza nei confronti di chi non mi ama?

Ma soprattutto...se mi amo, come posso amare chi non mi ama?

Posso soffrire il rifiuto, la caduta delle attribuzioni, delle aspettative, i progetti che vanno a farsi fottere...ma se io non sono amata dall'altro, non posso permettere, nel rispetto di me, di tenermi vicino chi non mi ama...o sbaglio?

E per vicino non intendo necessariamente nello stesso ambiente.
ora ti dicono che sei un'utonta, ci rinunciano
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
nel diritto canonico non si parla di divorzio per il semplice motivo che se già annulli ab origine un matrimonio, non ha alcun senso prevedere un divorzio a nozze fatte. peraltro, un annullamento è per la parte più forte economicamente più vantaggioso perchè essendo un annullamento è come se il matrimonio non sia mai esistito. fatevi pure voi i conti
infatti se ci sono figli scordati l'annullamento
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Sembra un'interrogazione

Comunque, invece di fare tante domande e sparare giudizi, perchè non mi dici chiaro e tondo come la pensi tu in merito, così mi aiuti a farmi una cultura?

Grazie
Dove sono i giudizi?

Riportamene uno nei miei post.

Poi, se del caso, mi ti ringrazierò per avermi permesso di correggermi.

Come la penso in merito a cosa?
Vuoi che espliciti cosa significa per me rispetto? O autostima?
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Dove sono i giudizi?

Riportamene uno nei miei post.

Poi, se del caso, mi ti ringrazierò per avermi permesso di correggermi.

Come la penso in merito a cosa?
Vuoi che espliciti cosa significa per me rispetto? O autostima?
" nella tua semplificata descrizione di un processo altamente complesso " a meno che non intendessi che ho il dono della sintesi
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Ieri sera G., mentre eravamo a letto, mi ha detto "sei talmente testa di cazzo che il mio essere testa di cazzo risuona col tuo"
E' una buona sintesi di me :love:
mio marito è meno poetico ma più o meno dice la stessa cosa quando mi dice "ti amo testa di cazzo" 🤣 🤣 🤣 🤣
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
" nella tua semplificata descrizione di un processo altamente complesso " a meno che non intendessi che ho il dono della sintesi
E' un giudizio?

E' un fatto che tu abbia semplificato un processo altamente complesso.

O mi stai dicendo che quello che hai scritto non è una semplificazione?

Guarda che non sono in polemica, tendenzialmente non sono una che giudica.
Sono una che valuta. E sono anche antipatica per questo.

Se mi si fa notare il giudizio mi correggo, non mi piacciono i giudizi.

MA quello che mi hai portato onestamente mi sembra un fatto.

Salvo che tu ti sia sentito preso dalla parola semplificata e invece che legarla ad una descrizione di QUELLO CHE HAI SCRITTO l'abbia legata ALLA TUA CAPACITA' di dare quelle descrizione.
Ma in questo caso direi che il giudizio l'hai emesso tu su stesso su te stesso.


Io non ho fatto riferimento a te, ma al tuo scritto.

E' una distinzione importante per potersi confrontare. Non pensi?

SE no finisce che io dico "hai detto una cosa stupida?" e tu ti incazzi abbestia e mi rispondi "brutta idiota, che cazzo! sono una maschio e quindi semmai stupido. Ma in ogni caso, come ti permetti di dirmi che sono stupido?????"

E a quel punto a me verrebbe soltanto da ridere però...oltre a dover contenere il mio lato rompicoglioni :)
 
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