Un caro saluto a tutti, traditi e traditori, vittime e carnefici in questo meccanismo perverso che non lascia nè vincitori nè vinti, ma dolore, rabbia, ali spezzate,
cuscini bagnati di lacrime ed un senso di marcio, come su un vecchio muro scrostato e coperto di muffa.
nessuno dubiterà dal mio incipit che io vada ad ingrossare le fila dei traditi ed in effetti, amiche e amici, distanti compagni di sventura, è proprio così.
ho 35 anni, sono un uomo quindi, un uomo fragile nei sentimenti e che da poco, come un bimbo, guardando dentro di sè, sta scoprendo con rinnovata sorpresa e un
fanciullesco entusiasmo le intense emozioni che la vita, la mia vita, mi dà l'occasione di provare.
Lei mi ha raccattato da un letto, in cui ero sprofondato, mi ha insegnato a vivere e ad amare. 9 anni e mezzo fa.
ricordo solo quanto fossi felice, io, che fino ad allora non avevo mai conosciuto l'amore ricambiato. Ma non fui onesto con lei, inventadomi una storia precedente e
raccontando, di quella storia, episodi mai esistiti. Pur sapendo, cosa disgustosa, che neanche lei, era mai stata innamorata.
Solo dopo 7 anni di storia bellissima, trovai il coraggio di dirglielo. Così sommessamente come se nulla fosse, sperando di essere capito in tutte le mie vergogne,
avendo più paura che lei non mi vedesse più uomo in quanto senza esperienze, piuttosto che degli effetti di quell'inganno, una enorme bugia, un tradimento.
un tradimento, in cui confessai, che non c'era stata nessun altra, che in 26 anni di vita, nonostante io avessi cercato l'amore a braccia aperte, nessuna ragazza mi
diede nemmeno una carezza per pietà. oggi dopo 2 anni di terapia ho anche capito che quei brutti attacchi di panico avuti a 20 anni erano dovuti a questo.
Lei ci rimase molto male. Ed io anche.
qualcosa si spezzò. un crack di cui io non udì il rumore, ma di cui oggi vedo gli effetti.
il settimo e l'ottavo anno trascorsero con diversi scossoni, ma la bilancia pendeva sempre verso l'amore. anche se lei spesso lamentava noia ed io, sentendomi in
colpa, riuscivo a volte ad essere brillante a volte meno.
l'ottavo anno si chiuse in modo un po' incerto, il nono si aprì con una pausa di riflessione.
non so più se ti amo. bum, mazzata.
Andai a vivere in soggiorno, separati in casa, una casa di 40 mq.
una camera a testa, lei sempre in chat, io che facevo di tutto per farmi notare, ma silenziosamente, in modo da non invadere la sua richiesta di separarci.
poi la luce!!! anche se era uscita con un altro, che chiamerò PDM (non sono le sue iniziali), con cui chattava spesso.
un caffè, la prima volta poi un'altra volta lui la accompagnò in stazione. stop.
ah, scusate, dicevo, poi la luce!!!.
Una sera, venne da me in soggiorno e piangendo insieme, lei mi disse che ero tutto per lei e che nessuno poteva reggere il confronto con me: bello, simpatico,
intelligente. Sììììììììììììììììììììììììì. Ero di nuovo in pista, ero di nuovo felice. mi ripromisi che non l'avrei più persa.
in quel periodo, grazie all'analisi, avevo capito molte cose, di me, di lei, di noi, degli altri.
il nono anno per me andò alla grande. Lei sempre di corsa per un lavoro che però andava, io ho frenato molto sul mio lavoro, che sì andava, ma che mi aveva sempre
assorbito troppo, vacanze in Sardegna con gli amici, capodanno (questo del 2010) a Torino con gli amici, a baciarsi e a dirsi ti amo.
Sul versante sessuale eravamo ancora un po' così e così, ma io, ignaro e stupido ottimista, pensai si potesse risolvere.
Poi il fatto. anzi come tutti i fatti c'è sempre l'antefatto.
A capodanno, tra un bacio, un ballo e un mojito, alle 00.04 arriva uno squillo di PDM (o era una telefonata) avevo io il suo telefono in mano perchè stavo facendo
delle fotografie. Lei mi rassicura 'che cazzo vuole questo' ed io 'ma è quello della chat?' lei 'si, ma non ti preoccupare' etc etc. Ed io non mi preoccupai. Ma a chi
si telefona alle 00.04 a capodanno? non si chiama forse la prima o la seconda persona più importante?
vabbè, chi è causa del suo mal pianga se stesso. ed io non piansi, ma mi fidai, feci il contrario di quello che avrei dovuto.
Fino al 15 gennaio tutto ok. poi....
vado nell'ordine:
1) grande litigata perchè siamo troppo disorganizzati a pulire casa
2) lei vuole un'altra pausa
3) stavolta va via lei in un alloggio messole a disposizione da un nostro amico
io, non capisco, ma accetto 'se ne hai bisogno, è giusto così, io, sappi, che ti amo'
Va via ma da subito mi chiama 6 o 7 volte al giorno, vuole che ci vediamo su skype.... le dico 'ma allora torna'...
e arriviamo, finalmente, al giorno ICS lunedi 8 febbraio 2010.
io la invito, nella nostra casa, per una cenetta romantica. esco tardi dal lavoro, quasi mi ammazzo in moto per arrivare al supermercato, spesa, via a casa a cucinare.
ero tutto felice, mi sentivo che anche questa pausa potevamo superarla.
Cenetta, due chiacchiare davanti alla TV sul divano, lei non ha molta voglia di parlare, anzi ad un certo punto accende il computer (con me sempre sul chi va là per
paura dei chattatori) poi torna sul divano, le viene sonno e va a dormire....alle 22.40. io rimango male, avrei voluto, fare l'amore, ma rimango anche male per la
distanza che sento in lei.
Sicchè faccio quello che uno non dovrebbe mai fare. Apro la sua email. FINE!!!!!!
PDM che le scrive.....insomma capisco tutto.
Vado di là e le sparo.
Scherzo!!
Vado di là, la sveglio, mi incazzo, le urlo di andarsene via, lei confessa, piange, scena da manuale. E in più la mazzata finale, sebbene a spizzichi e bocconi, si vedevano da un anno.
Dico 1 anno.
Cioè dalla prima pausa di riflessione. Ebbene sì.....CORNUTO e pure cogli.one, le vacanze in Sardegna, il capodanno e tutto il resto, ho cancellato ieri SMS in cui mi
dice ti amo, ma cosa ho vissuto di vero?
Arrivo all'epilogo, il giorno dopo, (io sono stato a casa dal lavoro per tutta la settimana....anzi a letto) lei è pure un po' incazzata, non sa più se mi ama, dice
che probabilmente non la amo più nemmeno io, che PDM (di cui non è innamorata per niente...lui si invece) le ha dato quella vicinanza affettiva che io non le do più.
Insomma ora vi scrivo da quel letto da cui lei mi aveva pescato, ricordate, si? che è a casa dei miei genitori.
Lei è a casa nostra, siamo in pausa di riflessione. Tuttavia nonostante tutto, lei continua a cercarmi, sms e telefonate, a cui io rispondo.
Dalla mia vecchia cameretta, sono qui ad aspettare, non so cosa. A volte che mi passi il dolore del tradimento, a volte che lei mi dica che mi ama, a volte di morire,
a volte di svoltare pagina.....non lo so, oggi dopo più di due anni di analisi, mi sento più forte, ma questo dolore è un acido che brucia lo stomaco.
Oggi è San Valentino, ma l'amore che tanti festeggiano felici e pieni di speranza, e di cui, purtroppo sono ancora intriso, mi ha ucciso. Io sono morto e se e quando
supererò questa cosa non sarò più quello di prima.
Vi saluto e abbraccio tutti quelli che, come me, oggi piangono e sono terrorizzati dal domani. A cui chiedo almeno che mi dicesse cosa fare.
p.s. PDM (che per chi non l'avesse capito è l'acronimo di Pezzo Di Merda) è sposato ha una bimba ed oggi, probabilmente, starà festeggiando tranquillamente il san
valentino con la moglie, mandando sms alla mia ex.
Baci
cuscini bagnati di lacrime ed un senso di marcio, come su un vecchio muro scrostato e coperto di muffa.
nessuno dubiterà dal mio incipit che io vada ad ingrossare le fila dei traditi ed in effetti, amiche e amici, distanti compagni di sventura, è proprio così.
ho 35 anni, sono un uomo quindi, un uomo fragile nei sentimenti e che da poco, come un bimbo, guardando dentro di sè, sta scoprendo con rinnovata sorpresa e un
fanciullesco entusiasmo le intense emozioni che la vita, la mia vita, mi dà l'occasione di provare.
Lei mi ha raccattato da un letto, in cui ero sprofondato, mi ha insegnato a vivere e ad amare. 9 anni e mezzo fa.
ricordo solo quanto fossi felice, io, che fino ad allora non avevo mai conosciuto l'amore ricambiato. Ma non fui onesto con lei, inventadomi una storia precedente e
raccontando, di quella storia, episodi mai esistiti. Pur sapendo, cosa disgustosa, che neanche lei, era mai stata innamorata.
Solo dopo 7 anni di storia bellissima, trovai il coraggio di dirglielo. Così sommessamente come se nulla fosse, sperando di essere capito in tutte le mie vergogne,
avendo più paura che lei non mi vedesse più uomo in quanto senza esperienze, piuttosto che degli effetti di quell'inganno, una enorme bugia, un tradimento.
un tradimento, in cui confessai, che non c'era stata nessun altra, che in 26 anni di vita, nonostante io avessi cercato l'amore a braccia aperte, nessuna ragazza mi
diede nemmeno una carezza per pietà. oggi dopo 2 anni di terapia ho anche capito che quei brutti attacchi di panico avuti a 20 anni erano dovuti a questo.
Lei ci rimase molto male. Ed io anche.
qualcosa si spezzò. un crack di cui io non udì il rumore, ma di cui oggi vedo gli effetti.
il settimo e l'ottavo anno trascorsero con diversi scossoni, ma la bilancia pendeva sempre verso l'amore. anche se lei spesso lamentava noia ed io, sentendomi in
colpa, riuscivo a volte ad essere brillante a volte meno.
l'ottavo anno si chiuse in modo un po' incerto, il nono si aprì con una pausa di riflessione.
non so più se ti amo. bum, mazzata.
Andai a vivere in soggiorno, separati in casa, una casa di 40 mq.
una camera a testa, lei sempre in chat, io che facevo di tutto per farmi notare, ma silenziosamente, in modo da non invadere la sua richiesta di separarci.
poi la luce!!! anche se era uscita con un altro, che chiamerò PDM (non sono le sue iniziali), con cui chattava spesso.
un caffè, la prima volta poi un'altra volta lui la accompagnò in stazione. stop.
ah, scusate, dicevo, poi la luce!!!.
Una sera, venne da me in soggiorno e piangendo insieme, lei mi disse che ero tutto per lei e che nessuno poteva reggere il confronto con me: bello, simpatico,
intelligente. Sììììììììììììììììììììììììì. Ero di nuovo in pista, ero di nuovo felice. mi ripromisi che non l'avrei più persa.
in quel periodo, grazie all'analisi, avevo capito molte cose, di me, di lei, di noi, degli altri.
il nono anno per me andò alla grande. Lei sempre di corsa per un lavoro che però andava, io ho frenato molto sul mio lavoro, che sì andava, ma che mi aveva sempre
assorbito troppo, vacanze in Sardegna con gli amici, capodanno (questo del 2010) a Torino con gli amici, a baciarsi e a dirsi ti amo.
Sul versante sessuale eravamo ancora un po' così e così, ma io, ignaro e stupido ottimista, pensai si potesse risolvere.
Poi il fatto. anzi come tutti i fatti c'è sempre l'antefatto.
A capodanno, tra un bacio, un ballo e un mojito, alle 00.04 arriva uno squillo di PDM (o era una telefonata) avevo io il suo telefono in mano perchè stavo facendo
delle fotografie. Lei mi rassicura 'che cazzo vuole questo' ed io 'ma è quello della chat?' lei 'si, ma non ti preoccupare' etc etc. Ed io non mi preoccupai. Ma a chi
si telefona alle 00.04 a capodanno? non si chiama forse la prima o la seconda persona più importante?
vabbè, chi è causa del suo mal pianga se stesso. ed io non piansi, ma mi fidai, feci il contrario di quello che avrei dovuto.
Fino al 15 gennaio tutto ok. poi....
vado nell'ordine:
1) grande litigata perchè siamo troppo disorganizzati a pulire casa
2) lei vuole un'altra pausa
3) stavolta va via lei in un alloggio messole a disposizione da un nostro amico
io, non capisco, ma accetto 'se ne hai bisogno, è giusto così, io, sappi, che ti amo'
Va via ma da subito mi chiama 6 o 7 volte al giorno, vuole che ci vediamo su skype.... le dico 'ma allora torna'...
e arriviamo, finalmente, al giorno ICS lunedi 8 febbraio 2010.
io la invito, nella nostra casa, per una cenetta romantica. esco tardi dal lavoro, quasi mi ammazzo in moto per arrivare al supermercato, spesa, via a casa a cucinare.
ero tutto felice, mi sentivo che anche questa pausa potevamo superarla.
Cenetta, due chiacchiare davanti alla TV sul divano, lei non ha molta voglia di parlare, anzi ad un certo punto accende il computer (con me sempre sul chi va là per
paura dei chattatori) poi torna sul divano, le viene sonno e va a dormire....alle 22.40. io rimango male, avrei voluto, fare l'amore, ma rimango anche male per la
distanza che sento in lei.
Sicchè faccio quello che uno non dovrebbe mai fare. Apro la sua email. FINE!!!!!!
PDM che le scrive.....insomma capisco tutto.
Vado di là e le sparo.
Scherzo!!
Vado di là, la sveglio, mi incazzo, le urlo di andarsene via, lei confessa, piange, scena da manuale. E in più la mazzata finale, sebbene a spizzichi e bocconi, si vedevano da un anno.
Dico 1 anno.
Cioè dalla prima pausa di riflessione. Ebbene sì.....CORNUTO e pure cogli.one, le vacanze in Sardegna, il capodanno e tutto il resto, ho cancellato ieri SMS in cui mi
dice ti amo, ma cosa ho vissuto di vero?
Arrivo all'epilogo, il giorno dopo, (io sono stato a casa dal lavoro per tutta la settimana....anzi a letto) lei è pure un po' incazzata, non sa più se mi ama, dice
che probabilmente non la amo più nemmeno io, che PDM (di cui non è innamorata per niente...lui si invece) le ha dato quella vicinanza affettiva che io non le do più.
Insomma ora vi scrivo da quel letto da cui lei mi aveva pescato, ricordate, si? che è a casa dei miei genitori.
Lei è a casa nostra, siamo in pausa di riflessione. Tuttavia nonostante tutto, lei continua a cercarmi, sms e telefonate, a cui io rispondo.
Dalla mia vecchia cameretta, sono qui ad aspettare, non so cosa. A volte che mi passi il dolore del tradimento, a volte che lei mi dica che mi ama, a volte di morire,
a volte di svoltare pagina.....non lo so, oggi dopo più di due anni di analisi, mi sento più forte, ma questo dolore è un acido che brucia lo stomaco.
Oggi è San Valentino, ma l'amore che tanti festeggiano felici e pieni di speranza, e di cui, purtroppo sono ancora intriso, mi ha ucciso. Io sono morto e se e quando
supererò questa cosa non sarò più quello di prima.
Vi saluto e abbraccio tutti quelli che, come me, oggi piangono e sono terrorizzati dal domani. A cui chiedo almeno che mi dicesse cosa fare.
p.s. PDM (che per chi non l'avesse capito è l'acronimo di Pezzo Di Merda) è sposato ha una bimba ed oggi, probabilmente, starà festeggiando tranquillamente il san
valentino con la moglie, mandando sms alla mia ex.
Baci