Ciao a tutti ragazzi,
Ho ricevuto tantissime risposte, e sarebbe troppo dispendioso rispondere a tutti personalmente.
Non sapete quanto mi faccia stare meglio condividere con voi questo, davvero è un fardello che mi porto dentro e che condividere anche anonimamente su un forum mi da un grande sollievo.
Ovviamente, c'è chi dice dimentica, chi dice lascia, ma anche chi saggiamente dice che bisogna un attimo riflettere e pensarci anziché sparare soluzioni.
Io credo che come qualcuno saggiamente dice, devo un attimo aspettare.
Per prima cosa devo ritrovare me stesso, poi provare a ritrovare la relazione, e poi vedere se con essa arriva l'attrazione sessuale.
E credo che sia stato molto frainteso quando ho menzionato "il parere degli altri". Quello che mi preoccupa non è il parere degli altri, ma il parere che ho di me stesso nei loro confronti.
Oggi abbiamo un altro po' parlato. Ieri notte le ho detto di raccogliere le idee e di dirmi perché l'ha fatto.
Oggi mi ha detto che da una parte era totalmente "inconscia" di ciò che stava facendo, fino alla crisi che l'ha portata poi a chiudere la relazione (durata di fatto un mese e mezzo, con una "pausa natalizia" in mezzo), quasi non si rendesse conto che non fosse possibile avere due relazioni, quasi come se fosse normale avere più relazioni indipendenti l'una dall'altra.
Sostiene che la spiegazione che si è data a se stessa è che essendo fidanzata con me da quando aveva 15 anni, è ceduta alla avance di un altro uomo perché sia attratta emotivamente che sessualmente. Non avendo visto niente del mondo al di fuori di me, si è buttata in questa relazione che lei definisce surreale (aveva 21 anni, non 23 come qualcuno aveva scritto).
Dopo qualche incontro (4, sostiene), ha deciso di tagliare la relazione, perché aveva capito che in un altro uomo non trovava né personalmente né sessualmente qualcosa che non trovasse già in me.
Sostenendo che fosse troppo spaventata di finire la nostra relazione per qualcosa che non sarebbe mai dovuto succedere, ha deciso di non dirmelo lì per lì.
E sul perché me l'abbia detto adesso, sostiene che visto che conviviamo da un anno, si sente pronta ad avere una famiglia con me, e non voleva farlo senza la massima sincerità sulla nostra relazione. Sostiene che in passato non pensava al futuro, non pensava saremmo stati insieme tutta la vita, mentre adesso sì, e vuole farlo nella sincerità.
Non c'entra niente il significato religioso, come qualcuno diceva, non siamo credenti e, quando ne parlavamo, parlavamo sempre di matrimonio civile con divisione dei beni.
Come dicevo, al momento devo ritrovare me stesso.
Ero sempre convinto di essere io "quello furbo" tra i due, e mi sono fatto fregare sotto il naso. Non riesco a perdonarmelo. Ovviamente in passato ci sono stati sempre alti e bassi, persone da cui le dicevo di guardarsi e persone che ignoravo, ma questa cosa non l'ho mai sospettata neanche lontanamente. Tra l'altro stavo cercando di ricostruire la storia, e tutto è successo a cavallo di un magnifico viaggio di capodanno trascorso a fare l'amore in continuazione e nella più grande serenità, uno dei momenti più alti della nostra relazione.
Devo prima capire chi sono, e se riesco ad accettare ciò.
Poi posso provare ad accettare lei e quello che è. Perché è vero, lei è la stessa ragazza con cui ero in vacanza fino a due giorni fa, il suo corpo è lo stesso, ed anche i suoi comportamenti.
Devo capire solo se è vero che la donna di 25 anni che ho davanti non ha niente a che vedere con quella ragazza di 21 anni che ha fatto quella cagata.
Grazie a tutti e scusate ancora se vi rubo del tempo e non vi rispondo singolarmente.