Sono stato tradito, nel passato. Ed adesso?

stany

Utente di lunga data
coerenzah! con i valori morali esterni: devo fare una famiglia (=ci sposiamo) e non voglio essere puttana davantiaddio
Insomma....la classica ipocrisia del buon cattolico (avendo citato tu il matrimonio e dio).
Con beneficio d'inventario (che gradirai), circa le "corresponsabilità" del nostro nel proprio tradimento,si evidenzia l'egoismo della tipa: il primo nell'azione del tradimento (come per tutti i traditori) , anche se si possono individuare enne attenuanti ; il secondo atto d'egoismo consiste nell'averlo confessato,e proprio in un contesto più vincolante per la eventuale decisione radicale di chiudere ,da parte di lui.Anch'io ho avuto la sensazione che la confessione potesse avere la finalità,anche inconscia,di farsi lasciare. Due azioni e due momenti dilazionati nel tempo che certamente non hanno come presupposto il benessere dell'altro!
Se l'incontrollabile esigenza di verità fosse genuinamente tale,allora le due domande che qualcuno qui , ha ritenuto basilari,da farsi a lei,sarebbero:
A) Perché hai tradito?
B) Perché hai confessato (a distanza di anni)?
 
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JON

Utente di lunga data
Comunque, pensare di accompagnarsi per la vita con un santo/a è una pretesa alquanto assurda. Convincersi poi che sia possibile farlo con qualcuno che ha fatto del suo per indebolire questa illusione è un impresa non da poco e non per tutti.

In questi casi si possono invertire le condizioni e darsi una nuova illusione con qualcun altro che si ritiene la persona giusta. A prescindere da chi sia questa, la propria convinzione è il catalizzatore più potente. Meglio aprirsi a nuove prospettive quando possibile.
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Io posso anche cavarmela e uscirne con ossa rafforzate, ma se sono figa io tipo fenice che rinasce dalle proprie ceneri perché devo ringraziare lo stronzo che mi ha dato fuoco?
:D

Al massimo ringrazio me stessa. Che a volte un po' di autocelebrazione non guasta.

Mah. Per me è un po' come dire che la merda porta fortuna dopo che l'hai pestata. Consolatorio e propedeutico al continuare a camminare senza paura.

Io, se posso scegliere, preferisco continuare ad avere le scarpe pulite.
ti dirò, io a sta cosa di riuscire a crescere senza soffrire ci credo fino a un certo punto. Ma mica perché sia un fan della sopportazione, ci mancherebbe. Però se riesco ad avere una sicurezza in me stesso costruita principalmente su un tot di sfide e sfighe superate invece che, come tanti, su un patetico accrocco fatto di morale comune e vita vissuta per sentito dire, lo devo comunque ad una vita sentimentale vissuta da assaltatore della Marina. Nel senso, io di gente che ha vissuto senza particolari scossoni, stando con la stessa persona dalla culla alla bara e godendosi piccoli gesti e quotidianità invece di grandi passioni ne conosco tanta. Forse gli manca la prospettiva, forse gli manca l'intelligenza di capire una serie di passaggi, forse alla fine se non ci sbatti il muso quei passaggi è proprio impossibile capirli.
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Insomma....la classica ipocrisia del buon cattolico (avendo citato tu il matrimonio e dio).
Con beneficio d'inventario (che gradirai), circa le "corresponsabilità" del nostro nel proprio tradimento,si evidenzia l'egoismo della tipa: il primo nell'azione del tradimento (come per tutti i traditori) , anche se si possono individuare enne attenuanti ; il secondo atto d'egoismo consiste nell'averlo confessato,e proprio in un contesto più vincolante per la eventuale decisione radicale di chiudere ,da parte di lui.Anch'io ho avuto la sensazione che la confessione potesse avere la finalità,anche inconscia,di farsi lasciare. Due azioni e due momenti dilazionati nel tempo che certamente non hanno come presupposto il benessere dell'altro!
Se l'incontrollabile esigenza di verità fosse genuinamente tale,allora le due domande che qualcuno qui , ha ritenuto basilari,da farsi a lei,sarebbero:
A) Perché hai tradito?
B) Perché hai confessato (a distanza di anni)?
Ma quale ipocrisia? Mi stiamo esattamente davanti alla prova provata di quello che ho sempre sostenuto io. Cioè che un tradimento comincia a fare i danni soltanto nel momento in cui viene rivelato.
Allora, partendo dalla doverosa premessa che io pure non credo nella buona fede di lei, per cui o si è cagata sotto all'idea che qualcosa uscisse La dov'è il paese è piccolo e la gente mormora, oppure che volesse farsi lasciare perché ormai con le palle trifolate. Però, se per caso mi sbagliassi e la ragazza avesse avuto davvero uno scrupolo di coscienza, con la sua confessione ha indubbiamente squarciato il velo di segreti e bugie che accompagna e nasconde il tradimento, e secondo me protegge anche l'integrità degli ignari traditi. Perché adesso il nostro caro Giovanni quanto ci metterà a fidarsi della prossima? Ci riuscirà mai a fidarsi la prossima? Diventerà un fottuto bastardo relativista con delle crepe in fondo all'anima mai sanate fino in fondo? E se tutto sommato si rialzasse dalla fine dell'innocenza essendo una persona peggiore di prima non sarà forse colpa della rivelazione del tradimento piuttosto che del tradimento stesso? Ai posteri l'ardua sentenza, ovviamente.
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Comunque, pensare di accompagnarsi per la vita con un santo/a è una pretesa alquanto assurda. Convincersi poi che sia possibile farlo con qualcuno che ha fatto del suo per indebolire questa illusione è un impresa non da poco e non per tutti.

In questi casi si possono invertire le condizioni e darsi una nuova illusione con qualcun altro che si ritiene la persona giusta. A prescindere da chi sia questa, la propria convinzione è il catalizzatore più potente. Meglio aprirsi a nuove prospettive quando possibile.
Liberamente tradotto con "sono tutte zoccole, ma meglio stare con una zoccola furba che con una zoccola scema?" :rotfl:
 

Mat78

Utente di lunga data
21 anni cavolo,21 anni....
Praticamante coetanea di mia figlia che di cazzate ne fa una al giorno.
Mi sembra già tanto che questa ragazza a 21 anni si sia sentita un peso simile per quell'esperienza che ha vissuto.
Non dico sia un bel gesto il tradimento ma ha anche dimostrato di vivere male con quel segreto .
21 anni hai la capacità di pensare e capire cosa è giusto e cosa è sbagliato. Per lo stato sei maggiorenne a 18 anni con tutti gli obblighi legali. A 21 anni sei una donna non una bambina. Continuo a trovare insopportabile cercare qualsiasi appiglio per giustificare il tradimento. Capisco che ormai qui in Italia abbiamo la bruta abitudine di considerarli fino a 30 anni ed oltre non come uomini e donne ma come ragazzini, ma è completamente sbagliato.
 

danny

Utente di lunga data
Mi sa che se la caccia di casa,quella ad essere messa peggio all'estero ,da sola,è lei.

Io non ci vedo del marcio,non ci vedo lo scaricare la patata bollente.Io ci vedo una maldestra sincerità ,forse come quasi tutti i traditori è inconsapevole della reale portata dell'evento.Magari sperava in una specie di prescrizione del reato,ma non ha calcolato che se per lei ad oggi quel fatto è morto e sepolto,per lui è riesumare un cadavere in putrefazione.La vista e l'olfatto gli potrebbero essere insopportabili.
Da un lato questa sua inconsapevolezza di cosa sarà ora lei, agli occhi di lui ,mi fa pena.
Se prima aveva un peso da portarsi dietro,ora si darà schiaffi per non aver taciuto,perché leggere negli occhi della persona amata quel genere di disprezzo o di schifo ,immagino sia devastante.
Mi concentrerei però di più sui motivi che lei adduce al tradimento .Se è una facile al cedere all'adulazione e ti racconta che c'è cascata perché lui la corteggiava......beh,non è molto confortante .Ma a 20 anni si può essere molto diversi da come si sara da adulti.

Quoto.
 

danny

Utente di lunga data
ma quale indulgenza? un tunnel senza uscita fatto di frustrazioni e di salti sulla sedia ogni volta che esci da sola o torno dieci minuti dopo? l'amico nostro non ha la struttura concettuale per reggere lei. poche palle. e lei evidentemente non lo vede obiettivamente se ha ritenuto di confessare.
Dagli tempo.
E' ancora sotto shock.
Il fatto che lei abbia deciso di confessare può anche essere visto (sforzandosi...) in maniera positiva, ovvero il desiderio - sicuramente portato avanti in maniera maldestra - di impostare una relazione sulla trasparenza. Poi possiamo non essere d'accordo su questo, sicuramente.
Lei dovrebbe conoscerlo bene, avrebbe dovuto immaginare la sua reazione...
 
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Skorpio

Utente di lunga data
Cioè... o sei egoista o sei scemo.
Diciamo che la "notizia" slegata dal "bisogno" di chi mi informa di quella "notizia" a me dice poco per non dire nulla...

C'è chi in questo contesto potrebbe chiedere:
Ma era biondo?
Ma quante volte?
Ma c'è l'aveva lungo?
Etc.. etc...

Io chiederei semplicemente: perché mi informi adesso e a cose finite di tutto questo?
 

danny

Utente di lunga data
Ciao a tutti ragazzi,
Ho ricevuto tantissime risposte, e sarebbe troppo dispendioso rispondere a tutti personalmente.
Non sapete quanto mi faccia stare meglio condividere con voi questo, davvero è un fardello che mi porto dentro e che condividere anche anonimamente su un forum mi da un grande sollievo.

Ovviamente, c'è chi dice dimentica, chi dice lascia, ma anche chi saggiamente dice che bisogna un attimo riflettere e pensarci anziché sparare soluzioni.

Io credo che come qualcuno saggiamente dice, devo un attimo aspettare.
Per prima cosa devo ritrovare me stesso, poi provare a ritrovare la relazione, e poi vedere se con essa arriva l'attrazione sessuale.

E credo che sia stato molto frainteso quando ho menzionato "il parere degli altri". Quello che mi preoccupa non è il parere degli altri, ma il parere che ho di me stesso nei loro confronti.

Oggi abbiamo un altro po' parlato. Ieri notte le ho detto di raccogliere le idee e di dirmi perché l'ha fatto.

Oggi mi ha detto che da una parte era totalmente "inconscia" di ciò che stava facendo, fino alla crisi che l'ha portata poi a chiudere la relazione (durata di fatto un mese e mezzo, con una "pausa natalizia" in mezzo), quasi non si rendesse conto che non fosse possibile avere due relazioni, quasi come se fosse normale avere più relazioni indipendenti l'una dall'altra.
Sostiene che la spiegazione che si è data a se stessa è che essendo fidanzata con me da quando aveva 15 anni, è ceduta alla avance di un altro uomo perché sia attratta emotivamente che sessualmente. Non avendo visto niente del mondo al di fuori di me, si è buttata in questa relazione che lei definisce surreale (aveva 21 anni, non 23 come qualcuno aveva scritto).
Dopo qualche incontro (4, sostiene), ha deciso di tagliare la relazione, perché aveva capito che in un altro uomo non trovava né personalmente né sessualmente qualcosa che non trovasse già in me.

Sostenendo che fosse troppo spaventata di finire la nostra relazione per qualcosa che non sarebbe mai dovuto succedere, ha deciso di non dirmelo lì per lì.

E sul perché me l'abbia detto adesso, sostiene che visto che conviviamo da un anno, si sente pronta ad avere una famiglia con me, e non voleva farlo senza la massima sincerità sulla nostra relazione. Sostiene che in passato non pensava al futuro, non pensava saremmo stati insieme tutta la vita, mentre adesso sì, e vuole farlo nella sincerità.
Non c'entra niente il significato religioso, come qualcuno diceva, non siamo credenti e, quando ne parlavamo, parlavamo sempre di matrimonio civile con divisione dei beni.

Come dicevo, al momento devo ritrovare me stesso.
Ero sempre convinto di essere io "quello furbo" tra i due, e mi sono fatto fregare sotto il naso. Non riesco a perdonarmelo. Ovviamente in passato ci sono stati sempre alti e bassi, persone da cui le dicevo di guardarsi e persone che ignoravo, ma questa cosa non l'ho mai sospettata neanche lontanamente. Tra l'altro stavo cercando di ricostruire la storia, e tutto è successo a cavallo di un magnifico viaggio di capodanno trascorso a fare l'amore in continuazione e nella più grande serenità, uno dei momenti più alti della nostra relazione.
Devo prima capire chi sono, e se riesco ad accettare ciò.

Poi posso provare ad accettare lei e quello che è. Perché è vero, lei è la stessa ragazza con cui ero in vacanza fino a due giorni fa, il suo corpo è lo stesso, ed anche i suoi comportamenti.
Devo capire solo se è vero che la donna di 25 anni che ho davanti non ha niente a che vedere con quella ragazza di 21 anni che ha fatto quella cagata.

Grazie a tutti e scusate ancora se vi rubo del tempo e non vi rispondo singolarmente.
:up:
 

danny

Utente di lunga data
Ciao a tutti ragazzi,
Ho ricevuto tantissime risposte, e sarebbe troppo dispendioso rispondere a tutti personalmente.
Non sapete quanto mi faccia stare meglio condividere con voi questo, davvero è un fardello che mi porto dentro e che condividere anche anonimamente su un forum mi da un grande sollievo.

Ovviamente, c'è chi dice dimentica, chi dice lascia, ma anche chi saggiamente dice che bisogna un attimo riflettere e pensarci anziché sparare soluzioni.

Io credo che come qualcuno saggiamente dice, devo un attimo aspettare.
Per prima cosa devo ritrovare me stesso, poi provare a ritrovare la relazione, e poi vedere se con essa arriva l'attrazione sessuale.

E credo che sia stato molto frainteso quando ho menzionato "il parere degli altri". Quello che mi preoccupa non è il parere degli altri, ma il parere che ho di me stesso nei loro confronti.

Oggi abbiamo un altro po' parlato. Ieri notte le ho detto di raccogliere le idee e di dirmi perché l'ha fatto.

Oggi mi ha detto che da una parte era totalmente "inconscia" di ciò che stava facendo, fino alla crisi che l'ha portata poi a chiudere la relazione (durata di fatto un mese e mezzo, con una "pausa natalizia" in mezzo), quasi non si rendesse conto che non fosse possibile avere due relazioni, quasi come se fosse normale avere più relazioni indipendenti l'una dall'altra.
Sostiene che la spiegazione che si è data a se stessa è che essendo fidanzata con me da quando aveva 15 anni, è ceduta alla avance di un altro uomo perché sia attratta emotivamente che sessualmente. Non avendo visto niente del mondo al di fuori di me, si è buttata in questa relazione che lei definisce surreale (aveva 21 anni, non 23 come qualcuno aveva scritto).
Dopo qualche incontro (4, sostiene), ha deciso di tagliare la relazione, perché aveva capito che in un altro uomo non trovava né personalmente né sessualmente qualcosa che non trovasse già in me.

Sostenendo che fosse troppo spaventata di finire la nostra relazione per qualcosa che non sarebbe mai dovuto succedere, ha deciso di non dirmelo lì per lì.

E sul perché me l'abbia detto adesso, sostiene che visto che conviviamo da un anno, si sente pronta ad avere una famiglia con me, e non voleva farlo senza la massima sincerità sulla nostra relazione. Sostiene che in passato non pensava al futuro, non pensava saremmo stati insieme tutta la vita, mentre adesso sì, e vuole farlo nella sincerità.
Non c'entra niente il significato religioso, come qualcuno diceva, non siamo credenti e, quando ne parlavamo, parlavamo sempre di matrimonio civile con divisione dei beni.

Come dicevo, al momento devo ritrovare me stesso.
Ero sempre convinto di essere io "quello furbo" tra i due, e mi sono fatto fregare sotto il naso. Non riesco a perdonarmelo. Ovviamente in passato ci sono stati sempre alti e bassi, persone da cui le dicevo di guardarsi e persone che ignoravo, ma questa cosa non l'ho mai sospettata neanche lontanamente. Tra l'altro stavo cercando di ricostruire la storia, e tutto è successo a cavallo di un magnifico viaggio di capodanno trascorso a fare l'amore in continuazione e nella più grande serenità, uno dei momenti più alti della nostra relazione.
Devo prima capire chi sono, e se riesco ad accettare ciò.

Poi posso provare ad accettare lei e quello che è. Perché è vero, lei è la stessa ragazza con cui ero in vacanza fino a due giorni fa, il suo corpo è lo stesso, ed anche i suoi comportamenti.
Devo capire solo se è vero che la donna di 25 anni che ho davanti non ha niente a che vedere con quella ragazza di 21 anni che ha fatto quella cagata.

Grazie a tutti e scusate ancora se vi rubo del tempo e non vi rispondo singolarmente.
:up:

Mi sembra tu abbia le idee molto chiare.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Sono convinta che in coppie legate profondamente ,non immuni comunque da alti e bassi,sia molto difficile tenere per se una cosa così forte.
Sembra che anche mio marito cercasse di dirmelo perché non era sicuro di poter vivere benissimo con un segreto simile.
A mezze parole ha fatto trasparire questo genere di disagio misto a paura.
Ingenuamante forse cercano la consolazione ed il conforto da chi lo ha sempre dato.
O semplicemente si viene assaliti dalla paura che in tempi anche lontani,per qualche scherzo del destino la cosa salti fuori.
In un forum lessi la storia di un uomo la cui moglie venne contattata dopo 5 anni dal marito di una donna con la quale ebbe un'avventura .Il marito durante una ricerca casuale del pc trovó una mail inequivocabile della moglie al suo amante datata 5 anni prima.Il fedifrago era disperato e quasi non ricordava più quella donna,la moglie chiese la separazione.
Può sempre saltare fuori qualcosa ,nel caso di giovannirossi frequentano anche gli stessi giri prima universitari ed ora lavorativi,non è così difficile che possa saltare fuori dalla bocca di qualcuno,specie quando si annunciano le nozze .....
Però mi pare di ricordare che la tua situazione fosse diversa, Mistral..

Lui confessò "in itinere" ... È una prospettiva diversa

È come se io oggi ti confessassi che 5 anni fa ero pieno di chiodi e in mano agli usurai, ma tu non ti sei accorta di nulla e oggi è tutto finito e siamo tornati a essere liberi e senza debiti

Oppure ti confessassi che OGGI sono pieno di debiti, e ho appuntamento con l'usuraio x l'ora di cena

È un po' diverso... :cool:
 

danny

Utente di lunga data
21 anni cavolo,21 anni....
Praticamante coetanea di mia figlia che di cazzate ne fa una al giorno.
Mi sembra già tanto che questa ragazza a 21 anni si sia sentita un peso simile per quell'esperienza che ha vissuto.
Non dico sia un bel gesto il tradimento ma ha anche dimostrato di vivere male con quel segreto .
:up:
 
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