Guarda che c'è tanta gente che sta dove non vuole stare ma ci sta lo stesso per valutazioni di sostentamento.
Ho una amica che si separerebbe domani, se il farlo non comportasse un impoverimento non indifferente per tutti.
E il pensiero dei figli è legato anche a questo.
In due si offrono maggiori opzioni anche ai figli.
E' un sacrificio.
Di sè.
Ed è anche uno scegliere il male minore.
Io non lo condivido moltissimo, ma sono anche in una posizione economica che non mi da particolari pensieri.
E non ne avrei neanche se avessi figli.
Ma so che da questo punto di vista sono una privilegiata.
E che il mondo non è così.
Certi legami sono catene anche dal punto di vista economico. A volte solo dal punto di vista economico.
Serve anche saper riconoscere le catene che si portano, serenamente, per poterle gestire e, quando possibile trovare alternative.
Semplicemente a volte non ci sono alternative a portata di mano.
Vero, ma ci sono situazioni e situazioni. Da genitore pensi ai figli, e sei costretto a pensarci anche da partner. Il loro bene e' essenziale, anche quando non coincide con il tuo. Ma per poter resistere ci devono essere dei presupposti alla base e la volonta' di entrambi - se non piu' di costruire - almeno di alimentare.
Altrimenti la scelta di non andarsene diventa una prigione, e in gabbia ci si incattivisce, si invecchia perdendo un pezzo ogni giorno. E in questo caso le alternative vanno trovate. Una alternativa, magari non comoda c'e' sempre.