Emergenza Covid-19

stany

Utente di lunga data
Sembrano i nazisti. E dietro ai vecchi ci sono i portatori di handicap (vedi: https://www.ilgiornale.it/news/coro...lie-chi-salvare-disabili-rischio-1846270.html). Ma non credo sia nazismo, almeno mi vengono altre valutazioni.
Avevo letto un non ricordo neppure più cosa (un articolo, una pagina di un libro di storia...) che raccontava del valore dei vecchi nelle case, mi pareva si parlasse della mezzadria, vecchi che vivevano in casa con "i giovani" (non persone da cui allontanarsi), e come non fosse un ruolo di decadimento (anche se non escludo che pure ai tempi che qualcuno si augurasse che crepasse il vecchio), si elencava a proposito le varie occupazioni e l'importanza di esse. Diverso era il portatore di handicap, una vera disgrazia, non parliamo poi del pazzo. Le cose sono cambiate con il corso della storia, almeno nel nostro paese, l'abbandono della campagna, ect.
Oggi i vecchi devono mascherarsi, non possono mostrarsi vecchi, altrimenti sono monnezza, e solo il fatto che debbano mascherarsi (mettici pure i vari filtri nei selfie che van tanto di moda o corse pazze da estetisti) per essere riconosciuti come persone a me dice qualcosa. Non c'è più una funzione atta alla loro età, se non quella di fare i nonni. Produrre e consumare, questa è la fascia importate. E questa realtà odierna è talmente radicata che non riusciamo più ad immaginarci niente di diverso.
@Lara3 aveva accennato agli orti... bella immagine si. Mi vengono in mente le costruzioni che nell'ultimo anno sto vedendo nel mio paese, stan venendo su come funghi, si compra su un rendering. La cosa che ho notato è che spesso ci mettono verde attorno nel rendering, poi totalmente assente e impossibile per struttura da inserire (tipo non puoi piantare un albero nel tuo micro giardino fake perchè sotto c'è il garage).
Ci sono ragazzi giovani che fanno dei video in cui usano i loro nonni come fossero dei pagliacci per fare video che fanno girare ad amici. Mi è capitato di vederne qualcuno. Io l'unica volta che mi son permessa, a 6 anni, di scherzare con mia nonna paterna ho preso tante di quelle botte da non dimenticarlo più. Io scherzavo eh, era un gioco, ma per mio padre avevo mancato di rispetto a chi lo dovevo portare. E oggi questo lo capisco. Capisco che non potevo trattare una persona anziana che mi voleva bene come un passatempo, non avendo cura della sua età e di quello che dovevo io a lei per esistere.
E potrei continuare. Sembrano tutte cose sconnesse ma se si traccia la linea tra una e l'altra di forma la realtà. Quella che oggi chiamiamo realtà.
E cosa rallenta la formazione di questa realtà? I vecchi.
Pure se è vero che molti non mollano l'osso, e che han fatto tante puttanate negli anni passati.

Qualche tempo fa @Arcistufo ha usato un termine, forse l'avevo pure già scritto, che mi ha fatto molto riflettere. Noi parliamo di natura, e poi parliamo di umanità, parola che nel nostro dizionario ha un significato ben preciso. Ma se le mettiamo insieme viene fuori la natura umana.
Il protocollo ministeriale è un salvacondotto per per la coscienza di chi deve decidere su chi salvare: il giovane sano, il vecchio sano, o il vecchio già malato....E non solo; È la copertura dello stato sul rischio che qualche familiare ,calmatasi la situazione, denunci soggettivamente il responsabile dell'intensiva ,o del p.s. Prova a denunciare lo stato!
E senza codifica che certifichi il da farsi, il buon senso lo suggerisce ugualmente, eh!
 
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Marjanna

Utente di lunga data
Ho capito, ma che c'entra il picco con il livello di incazzatura dei bergamaschi o dei calabresi

Era un discorso di intendersi sul termine "picco"
Perchè "il picco" in quelle zone l'hanno già vissuto, nei termini in cui l'ho recepito io (ossia muori a casa perchè qua siamo full), anche se non è che ora ne siano fuori.
Poi sai c'è tanta gente che potrebbe rientrare nelle categorie da non salvare, collegandomi agli ultimi messaggi, magari un diabetico come mio cugino, insulinodipendente ma che è riuscito a figliare e che lavora nella ditta del fratello da anni, che grazie a questo (che un poco di occhio di riguardo lo tiene) conduce una vita normalissima. Non credo sua moglie reagirebbe così facilmente al fatto che lui sia messo nella classifica dei sacrificabili, poichè fino al giorno prima era in quella dei normali nonostante la patologia. Moltiplica questo per mille persone e salta fuori che se mi cambi la realtà, io ti cambio in risposta.

Il protocollo ministeriale è un salvacondotto per per la coscienza di chi deve decidere su chi salvare: il giovane sano, il vecchio sano, o il vecchio già malato....E senza codifica che certifichi il fa farsi, il buon senso lo suggerisce ugualmente, eh!
Decidere chi salvare in caso di emergenza è diverso dal dire non è emergenza (è solo un'influenza tranqui andate pure a fare l'APE) perchè tanto muoiono solo i vecchi. Si parlava di questo.
 

danny

Utente di lunga data
Io ho capito che per picco si intende maggior numero di persone che arrivano in ospedale con necessità di essere intubate (o comunque seguite perchè presentano una sintomatologia seria). Quindi alcuni non verranno neppure presi in considerazione. Come è già capitato a Bergamo/Brescia. Il punto in cui le strutture sanitarie saranno messe a dura prova.
Il punto più alto di una curva a cui segue una rapida flessione, in quanto il virus ha incontrato la maggior parte della popolazione suscettibile, per cui ha difficoltà a insediarsi in nuovi individui.
Questo normalmente.
Nella nostra situazione il picco è falsato dai quarantenati. È un picco artificiale, che si riferisce solo alla parte della popolazione con cui il virus può entrare in contatto lasciando da parte il resto.
In questo ultimo caso una riapertura anzitempo a tutta la popolazione porterebbe nuovamente la curva a crescere, a differenza del primo caso in cui la curva è ormai discendente.
Io trovo infatti inutile disquisire del picco nella nostra situazione. Noi dobbiamo arrivare a zero contagi per almeno un mese (OMS) per poterci ritenere fuori dal virus e in ogni caso restare a frontiere chiuse fino a quando la situazione non sarà stabilizzata anche nel resto del mondo.
 

danny

Utente di lunga data
Io chiedo perchè non capisco proprio, ma davvero eh? Non sto scherzando

Saremo in 30 in tutta Italia a non capire, che ti devo dire
In ogni caso il picco ha senso se riferito a un'area omogenea, non a tutta Italia, che tale non è.
Ha senso parlare di picco nella Bergamasca, per esempio, anche se come ho detto prima è solo un picco ipotetico perché vi sono comunque restrizioni.
Se lasciassimo circolare il virus senza restrizioni invece avremmo rapidamente un picco abbastanza omogeneo su tutto il territorio italiano, per arrivare alla fine a trovare dopo qualche mese una popolazione di sopravvissuti in cui il virus non avrebbe più effetto.
Avremmo una quantità di morti devastante, ma sicuramente i superstiti potrebbero tornare alla vita di prima.
 

stany

Utente di lunga data
Decidere chi salvare in caso di emergenza è diverso dal dire non è emergenza (è solo un'influenza tranqui andate pure a fare l'APE) perchè tanto muoiono solo i vecchi. Si parlava di questo.
"Muoiono solo i vecchi" può essere una comunicazione sociale errata, becera , ancorché non corrispondente al vero; oppure una rilevazione statistica , per studiare il fenomeno, basata su presupposti anch'essi parziali e discutibili.

"Decidiamo chi salvare" rappresenta l'urgenza, l'emergenza, l'immanenza.

Sono due piani diversi; la prima è comunicazione, la seconda è azione!
 

danny

Utente di lunga data
Attenzione.....Stefano Montanari non è laureato in medicina, ma in farmacia (farmacologia).
Non esiste una cattedra di nanopatologia..... E di questo i detrattori del dottor Montanari si fanno forza per attaccare le sue ricerche.
Non più tardi dell'altro ieri ho risposto ad una dottoressa laureata in medicina che poi ho scoperto essere estetica, che insieme ad altri Medici hanno denunciato Montanari per le divulgazioni delle proprie ricerche,le quali ingenererebbero il panico nella popolazione.
La comunità scientifica ufficiale è compatta Nello stroncare la figura del dottor Montanari e i suoi studi.
Io lo seguo da almeno quando ci fu l'annosa polemica del microscopio con Beppe Grillo.
È chiaro che la comunità scientifica non lo vede di buon occhio e che , come per molti altri soggetti che studiano alternativamente rispetto al cliché istituzionale lo si voglia squalificare ,a partire dal fatto che non abbia il titolo di studio giusto.
Come se si volesse chiedere la laurea in ingegneria a Leonardo da Vinci.
A me è arrivato lo stesso video da uno scrittore terrapiattista che crede che il virus sia un complotto per limitare le libertà nel mondo. Sarebbe anche un mio amico, ma gentilmente gli ho detto che sono un cumulo di cazzate.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Il punto più alto di una curva a cui segue una rapida flessione, in quanto il virus ha incontrato la maggior parte della popolazione suscettibile, per cui ha difficoltà a insediarsi in nuovi individui.
Questo normalmente.
Nella nostra situazione il picco è falsato dai quarantenati. È un picco artificiale, che si riferisce solo alla parte della popolazione con cui il virus può entrare in contatto lasciando da parte il resto.
In questo ultimo caso una riapertura anzitempo a tutta la popolazione porterebbe nuovamente la curva a crescere, a differenza del primo caso in cui la curva è ormai discendente.
Io trovo infatti inutile disquisire del picco nella nostra situazione. Noi dobbiamo arrivare a zero contagi per almeno un mese (OMS) per poterci ritenere fuori dal virus e in ogni caso restare a frontiere chiuse fino a quando la situazione non sarà stabilizzata anche nel resto del mondo.
Appunto per quello parlo di picco legato a quanto potranno seguire i nuovi casi nei vari ospedali, specialmente al nord dove sono già pieni.
Non possono contenere il virus, stanno tentando di contenere che ad alcune persone venga negata la possibilità di cure. Quello è il picco, ed è per quello che ci hanno chiesto di stare a casa, e hanno battuto sul "state a casa", perchè se le persone fossero andate a zonzo sarebbe stata sicura l'impossibilità di dare una possibilità di cura a tutti, che è una possibilità di vita.
Prossimamente verranno dati farmaci ai primi sintomi di virus se non ho capito male, farmaci contro l'artrite reumatoide, contro la malaria, forse pure l'Avigan, da prendere a casa, senza portare la persona in ospedale. Intanto ci mettono un tappo, poi quello che potranno essere gli effetti tra anni non lo sappiamo. Nel frattempo mettono in piano di arrivare ad un vaccino. Poi apriranno le stalle e tutto saranno contenti di tornare alla "normalità", e di tornare a guadagnarsi uno stipendio.
 

danny

Utente di lunga data
Brava Lara. E' il dato che anche a me risulta più inquietante.
Mia moglie ha impiegato due mesi per uscire da una polmonite interstiziale, e non era stata neppure intubata, ovvero riusciva comunque a respirare da sola.
La gravità della polmonite da covid nelle forme più acute rende necessaria l'assistenza respiratoria.
Se non disponibile per tempo, si muore.
Si esce quando si riesce a respirare da soli, sperando di non aver avuto danni permanenti, ma come si può comprendere il ritorno a una vita normale è lungo.
 

danny

Utente di lunga data
Purtroppo anche senza sintomi puoi continuare a risultare positivo
Io rientro tra i malati . E non lo sono. E sento tanti come me che purtroppo al tampone di controllo risultano positivi quindi non guariti. Io devo ancora essere chiamata per il controllo. E chissà quanti come me
Ma sono persone che stanno bene
Io credo che nei dati ci sia un po’ di confusione
Ma tu comunque eri stata mandata in ospedale per dei sintomi riconducibili al Covid, non eri asintomatica.
Il fatto che fortunatamente i tuoi anticorpi abbiano evitato il peggioramento della malattia è un dato statistico, alla fine.
Utile e vantaggioso per te, ma non ai fini valutativi generali.
Si sa che un buon 80/90% guarisce tranquillamente.
 

danny

Utente di lunga data
Ed anche adesso i dati cinesi hanno questo alto numero di positivi che sembrano “non si decidano di guarire o di morire”. E loro hanno il problema da più di un mese prima di noi.
Io i dati cinesi non li prenderei neppure in considerazione.
Non mi sembrano più credibili.
 

stany

Utente di lunga data
A me è arrivato lo stesso video da uno scrittore terrapiattista che crede che il virus sia un complotto per limitare le libertà nel mondo. Sarebbe anche un mio amico, ma gentilmente gli ho detto che sono un cumulo di cazzate.
Non esiste la certezza assoluta , né in un senso né nell'altro.
Il fatto stesso che un virus venga manipolato dall'uomo lascia aperta qualunque interpretazione; anche se ci dicono che non sopravviverebbe fuori da un laboratorio.
E di laboratori , solo in USA ce ne sono circa 1500.
La stessa questione del 5G lascia perplessi se consideriamo che proprio a Bruxelles,una delle due sedi del Parlamento europeo, le autorità del posto abbiano rigettato l'ipotesi di installare le centraline di questa nuova tecnologia.,nella quale la Cina è all'avanguardia.
Di solito quando c'è fumo c'è anche un poco di arrosto.
 

Marjanna

Utente di lunga data
"Muoiono solo i vecchi" può essere una comunicazione sociale errata, becera , ancorché non corrispondente al vero; oppure una rilevazione statistica , per studiare il fenomeno, basata su presupposti anch'essi parziali e discutibili.

"Decidiamo chi salvare" rappresenta l'urgenza, l'emergenza, l'immanenza.

Sono due piani diversi; la prima è comunicazione, la seconda è azione!
Diciamo la stessa cosa. Ma la prima è quella che ha portato in molti a continuare ad uscire nonostante fosse stato detto che i giovani potevano essere asintomatici, quindi infettare nonni o genitori. Errata o becera, non ha fatto "paura" alla popolazione, e di un virus dovresti avere paura. Poi l'han detto medici in ogni canale comunicativo e la frase era una rassicurazione per gli altri. Probabilmente han fatto male i conti, credevano di riuscire a gestire i malati, poi quando han visto che non era così han cambiato tiro "weee aspettate che qua non muoiono solo i vecchi". Quanto siamo andati avanti a sentire che tutti avevano patologie regresse? Persino sul ragazzo di 37 anni, sportivo e sano, qualcuno ci ha ricamato su dicendo che i sportivi infondo non son sani... con varie spiegazioni.
 

isabel

Utente di lunga data
Il fungo in questione ha bisogno di passare dentro il sistema digestivo di un uccello per riprodursi, la formica infettata che si arrampica sullo stelo probabilmente sarà mangiata da qualche uccello....
Ci sono vermi che infettano dei vertebrati divorandoli da dentro.
Ma tanto noi ci abbiamo quelli del mulino bianco che ci raccontano come la natura sia buona e bucolica.
Il lavoro nei campi è fatica, primariamente, un tempo era fatica bestiale.
E li fuori c'è un mondo perlopiù ostile, il mondo è un posto pericoloso.
Ma aspetta che mi taccio, il realismo è spesso tacciato di pessimismo e non è di moda.
Basta frequentarla un poco la natura per accorgersi che può essere terrificante.
Terrificante e meravigliosa.
Basta un temporale in quota, lontano da un rifugio, per sentirsi d'un colpo distanti anni luce dal mulino bianco.
La natura bucolica e patinata è una favola scialba.

Non è uno sguardo pessimista. Io vedo uno sguardo non annebbiato, vivo.
 

danny

Utente di lunga data
Appunto per quello parlo di picco legato a quanto potranno seguire i nuovi casi nei vari ospedali, specialmente al nord dove sono già pieni.
Non possono contenere il virus, stanno tentando di contenere che ad alcune persone venga negata la possibilità di cure. Quello è il picco, ed è per quello che ci hanno chiesto di stare a casa, e hanno battuto sul "state a casa", perchè se le persone fossero andate a zonzo sarebbe stata sicura l'impossibilità di dare una possibilità di cura a tutti, che è una possibilità di vita.
Prossimamente verranno dati farmaci ai primi sintomi di virus se non ho capito male, farmaci contro l'artrite reumatoide, contro la malaria, forse pure l'Avigan, da prendere a casa, senza portare la persona in ospedale. Intanto ci mettono un tappo, poi quello che potranno essere gli effetti tra anni non lo sappiamo. Nel frattempo mettono in piano di arrivare ad un vaccino. Poi apriranno le stalle e tutto saranno contenti di tornare alla "normalità", e di tornare a guadagnarsi uno stipendio.
Stanno rallentando la diffusione del virus.
Lo fanno compatibilmente con le esigenze economiche.
Non hanno chiuso Bergamo quando era necessario perché sarebbe costato di più di Codogno farlo, non stanno chiudendo la Lombardia per la stessa ragione.
Teoricamente ci vorrà molto tempo per uscirne fuori ma in questa maniera si ha modo di curare più persone, in attesa di un vaccino o di una eventuale cura.
Io temo che ai primi disordini, magari al Sud, si decida invece una riapertura su tutta Italia. Per noi sarebbe devastante.
Non dimentichiamo nel supporto alle rivolte quello delle mafie che potrebbero fare pressione per poter ritornare ai traffici con i volumi precedenti.
 

giorgiocan

Utente prolisso
Di solito quando c'è fumo c'è anche un poco di arrosto.
No, magari sono io con la sigaretta.
Non mi capacito di questa necessità di complotto: davvero suona così spaventoso che una cosa del genere possa accadere e basta, considerato che ci si "preparava" a un possibile evento di questo tipo da decenni?

Poi, ammetto che ai tempi dell'11/09 sono stato affascinato anche io dalla lotteria complottista: mi sembrava che gli Stati Uniti non potessero essere stati fregati così semplicemente. E invece guarda un po' adesso.
 

danny

Utente di lunga data
Da quello che mi sembra di aver capito, la Cina pare esserne uscita.
Poi con i milioni di lavoratori schiavi di cui dispone, in un mese pareggia il bilancio.

Sul secondo neretto io ancora non mi capacito: erano al corrente della pericolosità del virus da dicembre.

Ora, il netturbino con la terza elementare (o mia nonna analfabeta di 100 anni) oggi sa benissimo che un qualsivoglia virus, una volta in circolazione, nel giro di un mese diventa inevitabilmente pandemia. E lo stesso netturbino, dovesse ricapitare tra due o dieci anni, senza aver mai letto nemmeno un bugiardino in vita sua, avrà comunque un'idea ben chiara sul rischio e sulle dinamiche di trasmissione del virus. Tra l'altro prima ancora che il covid arrivasse in Italia, sapevano benissimo quale fosse la sua pericolosità.

Ancora peggio per tutti gli altri stati occidentali, come la Spagna e l'America che oggi sono messi peggio di noi, nonostante l'effetto cinese prima, e italiano dopo.

In pratica è come se fossero rimasti tutti tranquilli e sereni a puntare il dito verso l'asteroide in collisione con la terra esclamando: oohhh che bello!
E dopo: dite che dovevamo distruggerlo prima della collisione?

O sono davvero meno preparati dello spazzino con la terza elementare, oppure viene per forza di cose da pensare male.
In tutti gli stati la reazione è stata la medesima.
Ho contatti con amici all'estero che mi raccontano lo stesso scenario italiano.
Forse è una reazione normale.
La negazione. Si sceglie sempre lo scenario più ottimistico.
 
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