Adolescenti e vaccino

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Stessa identica esperienza. Malattia diversa ma stessa rispsota sputata.
Mi fece un male sentire questa cosa.
Perché tradotta significa: non saranno mai veloci quanto serve a te. Rassegnati.
Rassegnazione che arrivò al terzo specialista che mi diede simile risposta.
Della malattia mi è rimasto impresso nella carne il senso di impotenza che provavo.
Il sapere che nn si poteva fare niente ed ancora peggio il sapere che lui aveva capito.
All'ennesimo giro di medicine inutili, ricordo che mi disse: le prendo perché fanno più bene a voi che a me.
Una badilata sulle gengive mi avrebbe fatto meno male


Esattame te come la penso io.
Poi, pur se scateni qualche problema genetico a lungo termine, fra gli almeno 50enni, ma ha tanto importanza sapere che fra 30 anni ci possono essere conseguenze?



Qualche giorno fa, amica di spiaggia.
Ci si rivede più o meno ogni anno.
Mi dice ti posso abbracciare/baciare ?
Tanto siamo vaccinati.
Io, mi scosto e replico: mi sa che nn hai capito bene come funziona la cosa...
Conclusione, mi saluta a malapena.
Praticamente mi ignora.
Mia moglie dice che fondamentalmente io sono un animale asociale che approfitta della situazione per liberarsi di tutti quei contatti fisici per me fastidiosi.
.
Non so se sei asociale ma pur rispettando le idee di tutti avrei faticato a mantenere un rapporto simile al precedente. Ma io sono molto sociale e come ho scritto non abbracciare o baciare per me è davvero un limitare il mio rapporto con l’altro. Ammetto che ci resto male quando vedo reazioni come la tua. Più che altro non mi sento corrisposta
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Più che secondo me secondo le persone che conosco che si sono ammalate e ne sono più o meno guarite. A sentir loro quelli che hanno sofferto tanto, tipo il fioraio del paese di mia mamma, dicono Che augurano a nessuno una sofferenza così atroce ma ora che sanno cos’è lo temono meno, oppure tipo due delle mie collaboratrici, anche loro ammalatesi in forma lieve ma negativizzate dopo 7 tamponi, dicono che è tutta una montatura ma niente di che.
Io che non lo conosco perché non ho avuto contatti diretti, pur avendo avuto nella mia vita tre polmoniti, di cui l’ultima nel 2018, lo temo parecchio. Quindi se medici che sicuramente ne sanno più di me che faccio un altro mestiere mi suggeriscono di assumere un farmaco che mi da buone probabilità di soffrire meno nel caso dovessi ammalarmi, ben venga.
Poi, chi vivrà vedrà.
Di mio ho già una patologia genetica che mi obbliga ad assumere un farmaco a vita, quindi so già di non campare a lungo. 🙂
Sì, scusami, Ho scritto male.

In quel "secondo te" avevo messo dentro un "tu pensi che pensino". :)

E' naturale, in effetti quello che descrivi.
Dopo aver incontrato quel che fa paura, nel concreto e non nell'anticipazione della mente, se si sopravvive, lo si relativizza.

Il punto, probabilmente, è il COME lo si relativizza.

Se tenendo come punto di riferimento se stessi e generalizzando a partire da se stessi facendone un paradigma di riferimento (tipo quella dei 7 tamponi che racconti) oppure inserendolo in un quadro il più ampio possibile.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Non so se legg


Non sono sicuro che leggi quello che scrivi: "sappiamo che l’efficacia del vaccino (prima e seconda dose, dati dell’Istituto superiore di sanità) nel proteggere una singola persona dall’infezione si attesta intorno all’88,5%."
Una singola persona dall'infezione, non gli altri dalla trasmissione che quella singola persona può perpetrare..

la variazione di un virus quando incontra un vaccino, ma anche una qualsiasi condizione ambientale, chimica o esterna che possa limitarne l'esistenza, è una cosa normale e segue l'evoluzione.

Comunque no problem, e la chiudo definitivamente qua perchè quando si sragiona tirando in ballo "omacci cattivi" e minchiate del genere non ha molto senso continuare a discutere.
Un grande abbraccio a tutti (ovviamente simbolico vista la pandemia;)) , vaccinati, vaccinandi e non.
Ho letto anche io a riguardo.

E' una cosa che, non essendo preparata, non comprendo fino in fondo.

Una amica, che non ha intenzione di vaccinarsi, mi ripete che dagli studi emerge che vaccinare durante una pandemia non è per niente una buona idea.

Io ho letto diverse opinioni a riguardo.
Mi è "piaciuta" quella di Crisanti a riguardo.
Quando afferma che il vaccino non sarà risolutivo, se preso come unico rimedio al contenimento e all'abbattimento.

Lui sottolinea che vaccinare poche centinaia di migliaia di persone è un discorso, vaccinarne miliardi un altro.
E che la velocità a cui si sta andando è troppo lenta.

D'altro canto, è la prima volta che sperimentiamo una situazione come questa, in cui abbiamo possibilità di raccogliere dati, osservare, ricercare e verificare strada facendo. Non è mai successo nella storia dell'umanità.

Il fatto che due terzi del mondo non è toccato dal vaccino è un bel casino.
Unito al fatto che un terzo si stia vaccinando con l'obiettivo di ridurre la trasmissibilità, e non di eradicare il virus (per una questione di mezzi, intendo. Questi vaccini riducono e ora come ora non c'è altro a disposizione.) probabilmente amplificherà il casino.

Questa cosa, che è stata fra l'altro recentemente richiamata dall'ordine dei medici, non è considerata, almeno nei fatti dai paesi occidentali.

E io sono piuttosto propensa a pensare che ne pagheremo le conseguenze.
Non solo per questa situazione, in ogni caso.
E' proprio lo stile occidentale che si sta rivelando autolesionista, a mio parere.

E questo è un altro dei motivi per cui le robe della collettività mi fanno parecchio ridere.

Però, in quello che ho letto sono piuttosto concordi nel sostenere che già ridurre la trasmissibilità e quindi la mutabilità è una strada che non si può non percorrere.

L'alternativa sarebbe lasciare campo totalmente libero alle mutazioni che naturalmente avverranno.

E questo va a confliggere con la sostenibilità della nostra società. Economica. Politica. Di aggregazione.

Ridurre infezione e trasmissibilità, per quanto ho capito, è un modo per prender tempo.
Per non ritrovarsi con gli ospedali che vomitano pazienti e per continuare a fare.

Un po' come diceva l'oncologo a mio padre.

La mia sensazione resta che, come scrivevo, la pubblicità al vaccino così come è stata fatta probabilmente permette goal a breve termine.
Qui da noi.

Ma se resta l'unica soluzione, e visto l'andamento temo che sarà così, si rivelerà comunque un casino.

E ne vedremo ancora delle belle.

Personalmente, in modo molto individualistico, mi rassicura il pensiero di proteggermi almeno un po' dall'infezione e il pensiero di tentare di evitarmi ingressi in ospedale, visto come stanno messi.

Non vedo per niente bene il fatto che la medicina territoriale non sia stata migliorata. E questa era una delle condizioni di un buon funzionamento della campagna vaccinale.

Di base credo che affrontare il discorso solo da un punto, spezzettando il problema crei disinformazione.
Credo che servirebbe un punto di vista biopsicosociale.
Che però non è assunto, ora come ora.
 
Ultima modifica:

spleen

utente ?
In questo quadro, la nostra vita, così come la conosciamo è una illusione.

siamo fondamentalmente un ammasso di cellule a servizio dell'evoluzione.
Un esperimento evolutivo.


Tutto il resto lo abbiamo creato noi nella narrazione di noi stessi.
La nostra potenza. La vita eterna. La Vita e la Morte. La nostra sapienza.
sono fondamentalmente illusioni di cui ci nutriamo per spiegarci l'inspiegabile.
Mancuso ha scritto una cosa che mi ha colpito molto: La storia dell' uomo e della sua cultura assomiglia molto ad un tentativo della materia di prendere coscienza di se stessa.
Dell' autocoscienza del mondo animale e di quello vegetale come per il resto sappiamo poco o nulla. L'esigenza di autocoscienza potrebbe essere inutile o perlomeno un corollario di quello che non sappiamo ma mi piace pensare che abbia ragione, perchè in qualche modo ci carica tutti di uno scopo e di un motivo alla nostra esistenza.
Autocostruito? OK!
Ma mi piace pensarlo, per amore di conoscenza e di comprensione perlomeno.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Mancuso ha scritto una cosa che mi ha colpito molto: La storia dell' uomo e della sua cultura assomiglia molto ad un tentativo della materia di prendere coscienza di se stessi.
Dell' autocoscienza del mondo animale e di quello vegetale come per il resto sappiamo poco o nulla. L'esigenza di autocoscienza potrebbe essere inutile o perlomeno un corollario di quello che non sappiamo ma mi piace pensare che abbia ragione, perchè in qualche modo ci carica tutti di uno scopo e di un motivo alla nostra esistenza.
Autocostruito? OK!
Ma mi piace pensarlo, per amore di conoscenza e di comprensione perlomeno.
Bello il primo grassetto!! Grazie!

Secondo grassetto...sono ottimista :)

Credo, che l'uomo in un qualche modo provi a spingersi "in alto", che poi io identifico nel profondo.
Verso il soffio di spiritualità che percepisce intorno a lui.

...non so se è il mio ottimismo a pensarlo.

Personalmente, guardarmi nell'ottica di ammasso di cellule comunque destinato alla morte, mi porta sollievo.
Sentirmi materia...mi relativizza, mi alleggerisce.

Poi non so spiegarlo bene...è la sensazione che provavo in alto, in montagna, circondata da vento e rocce, da sola...sentirmi lì in mezzo.
Era come una doccia interiore.

Quanto a piante e animali, concordo, non sappiamo nulla.
Ed in ogni caso, noi partiamo sempre da ciò che abbiamo definito.
Quindi ci sfugge tutto quello che fuori dalle nostre definizioni.

E' affascinante :)
 

kikko64

Utente Incasinato
Tutto sta nella "novità" di questo vaccino, che non permette ogettivamente di avere riscontri nel lungo periodo (per dire, altri vaccini li ho fatti, e fatti fare a mio figlio, pur sapendo che un minimo margine di rischio c'era :), ma le percentuali di rischio più o meno le conoscevo, e non mi hanno certo fatta desistere :). In prima persona, ho fatto i vaccini più disparati). Qui che riscontri abbiamo che vadano oltre qualche mese? Nessuno :)

Certo che no, non voglio mica la morte di nessuno, ci mancherebbe. Però prima di tutto vengo IO e chi mi sta più caro al mondo, mio figlio. Il quale per ora dai vaccini non è nemmeno toccato :)
Dire che i vaccini a base RNA siano delle "novità" non è scientificamente molto corretto. Con l'epidemia di SARS del 2002-2004 fu messo a punto, testato ed approvato un vaccino a base RNA contro il ceppo virale del coronavirus SARS-CoV-2 (parente stretto del covid-19 attuale) che poi non venne utilizzato in massa per l'arrestarsi naturale della pandemia (che infettò poco più di 8000 persone in 29 paese e ne uccise 744 - fonte OMS).
Per questo motivo, oltre che per il valore degli investimenti nella ricerca e del numero enorme di centri di ricerca coinvolti senza precedenti, il vaccino a base RNA per il covid-19 è stato sviluppato e testato in tempi relativamente brevi (circa 8 mesi) seguendo comunque l'iter di approvazione SENZA derogare dai protocolli standard.
Quindi parlare OGGI di vaccini "sperimentali" mi sembra un poco azzardato, soprattutto tenendo conto che i vaccinati sono quasi 4 MILIARDI (in meno di un anno) e nessuna "sperimentazione" della storia umana ha mai avuto un campione di queste dimensioni.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Costituzione della R.I.

Art. 16.

Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche.
Ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo gli obblighi di legge.


Il bene della salute pubblica è prevalente sulla libertà individuale di muoversi.

Sorprendente, vero?
Per limitare il diritto a spostarsi in realtà occorre una legge e non un dpcm. Il vaccino covid per essere obbligatorio deve prevedere il diritto al risarcimento danni in caso di nesso tra vaccino e danno. Non vuol dire niente se si tratta di pochi casi.

Il bene della salute pubblica non è preminente, tanto che senza legge nessuno può essere obbligato ad un trattamento sanitario senza consenso.
Nessuna sorpresa
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Oggi mi azzardo a rispondere.
l'art. 32 della nostra bellissima Costituzione così dispone (soprattutto il secondo comma):

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.

Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.


Ogni articolo delle Costituzione infatti ha la conclusione “se non stabilito dalla legge” e a sorvegliare che le leggi non vadano contro i principi fondamentali c’è la Corte Costituzionale. Mai la Corte Costituzionale ha trovato incostituzionale nessun obbligo vaccinale. E ci mancherebbe altro, visto che, oltre che l’integrità del cittadino, va tutelata la salute pubblica.
Quindi potrebbe anche essere istituito l’obbligo vaccinale per tutti o per categorie.
Non è stato fatto per diversi ordini di ragioni. Innanzitutto inizialmente non ve ne erano dosi sufficienti per tutti e poi nemme una organizzazione per consentire una vaccinazione di massa.
Politicamente il governo ha preferito la scelta. Questo ha fatto emergere come la maggioranza dei cittadini desiderasse essere vaccinata.
È ovvio che, finché non vi è obbligo, ci sarà chi non lo farà.
Ognuno ha le sue ragioni, ci sono anche persone che proprio non possono, allergiche che rischiano la pelle anche al ristorante.
Quello che mi irrita un po’ è l’argomento ”non è sufficientemente testato”. Sia perché non è del tutto vero, perché ha seguito l’iter previsto, solo in tempi brevi, sia perché è una affermazione che tratta chi si vaccina da cavie.
Ed essere considerata una cavia, tonta che non si pone domande, un po’ mi irrita.
In altri tempi avrei avuto anche reazioni poco educate.
Ripeto. L'obbligo prevede il risarcimento del danno accertato. Che è il solo motivo per cui non c'è l'obbligo
 

Brunetta

Utente di lunga data
Dire che i vaccini a base RNA siano delle "novità" non è scientificamente molto corretto. Con l'epidemia di SARS del 2002-2004 fu messo a punto, testato ed approvato un vaccino a base RNA contro il ceppo virale del coronavirus SARS-CoV-2 (parente stretto del covid-19 attuale) che poi non venne utilizzato in massa per l'arrestarsi naturale della pandemia (che infettò poco più di 8000 persone in 29 paese e ne uccise 744 - fonte OMS).
Per questo motivo, oltre che per il valore degli investimenti nella ricerca e del numero enorme di centri di ricerca coinvolti senza precedenti, il vaccino a base RNA per il covid-19 è stato sviluppato e testato in tempi relativamente brevi (circa 8 mesi) seguendo comunque l'iter di approvazione SENZA derogare dai protocolli standard.
Quindi parlare OGGI di vaccini "sperimentali" mi sembra un poco azzardato, soprattutto tenendo conto che i vaccinati sono quasi 4 MILIARDI (in meno di un anno) e nessuna "sperimentazione" della storia umana ha mai avuto un campione di queste dimensioni.
Uela! Ben tornato! 🤗🥰
Poi ti leggo
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ripeto. L'obbligo prevede il risarcimento del danno accertato. Che è il solo motivo per cui non c'è l'obbligo
Capisco. Non perché sia probabile il danno, ma insopportabile il contenzioso.
 

Ulisse

Utente di lunga data
Non so se sei asociale ma pur rispettando le idee di tutti avrei faticato a mantenere un rapporto simile al precedente. Ma io sono molto sociale e come ho scritto non abbracciare o baciare per me è davvero un limitare il mio rapporto con l’altro. Ammetto che ci resto male quando vedo reazioni come la tua. Più che altro non mi sento corrisposta
La cosa che più mi da fastidio è chi parla toccandoti.
Io cerco di mettere fra noi sempre una distanza maggiore del suo braccio ma in un modo o nell'altro ci riescono sempre.
Una volta in auto, guidavo ed avevo dietro il massimo esponente di questa simpatica abitudine.
Mi parlava a 30 cm dall'orecchio toccandomi e picchiettandocmi costantemente la spalla.
Quella 50ina di km furono i più lunghi di sempre.
Mi sarà venuta qualche deformazione alla spina dorsale a furia di inarcarmi verso il finestrino.
Se ci penso ora, a distanza di anni, mi viene ancora il nervoso da tirargli un cazzotto in testa 😁
 

spleen

utente ?
La cosa che più mi da fastidio è chi parla toccandoti.
Io cerco di mettere fra noi sempre una distanza maggiore del suo braccio ma in un modo o nell'altro ci riescono sempre.
Una volta in auto, guidavo ed avevo dietro il massimo esponente di questa simpatica abitudine.
Mi parlava a 30 cm dall'orecchio toccandomi e picchiettandocmi costantemente la spalla.
Quella 50ina di km furono i più lunghi di sempre.
Mi sarà venuta qualche deformazione alla spina dorsale a furia di inarcarmi verso il finestrino.
Se ci penso ora, a distanza di anni, mi viene ancora il nervoso da tirargli un cazzotto in testa 😁
Dipende da chi ti tocca e cosa ti sta dicendo.... 😁
 

Ulisse

Utente di lunga data
Credo sia una risposta razionale e logica.
Ci ho pensato a lungo, e ci penso pure ora, spesso.
Ma certo.
La loro risposta l'ho sempre e da subito ritenuta perfetta nella sua spietatezza.
Nessuna falsa speranza fornita ma solo un chiara e cruda esposizione della situazione.
Ero io che, emotivamente coinvolto, cercavo un appiglio che loro non mi hanno mai negato ma nemmeno, giustamente, fornito.
Questo, ovviamente, miracoli a parte.

In tutta onestà, la cosa che mi ha fatto più riflettere, dopo, è stato come ha affrontato la malattia e nn quanto mi hanno detto.

Mi sono sempre considerato migliore di lui.
Su tutto e per tutto.
Come ogni generazione, mi ritenevo migliore di quella precedente e più scaltra e furba della successiva.
Quando in una discussione ritenevo, a torto o ragione, di non esser seguito ...beh, troncavo ritenendo fatica sprecata continuare.
Ovviamente, ritenevo le mie capacità di affrontare le avversità e difficoltà qualche ordine di grandezza superiore alle sue.

Poi ho visto la malattia.
Il suo evolversi e le tremende limitazioni che porta in aggiunta ogni santo giorno.
Ho visto la dignità di affrontare tutto senza mai un cazzo di lamento.
Nemmeno uno.
Mai sentito dire perché a me o imprecato contro la mala sorte.
Mai.
Ma nn era rassegnazione.
Non saprei definire cosa. Non sono bravo con le parole.
Ma non gli ho mai visto negli occhi la rassegnazione.
O almeno mai colta.

Ha accettato tutte le cure e quando si era arrivati agli psicofarmaci per stordire mi chiese solo di fermarli perché almeno preferiva essere lucido e godersi (se ha senso questo termine...) Ogni singola parola scambiata con noi.

Io, mi conosco, nn riuscirei a sopportare manco 1/10 di quello che ho visto.
Che sicuramente è 1/100 di quello che ha provato.

Ne sono uscito ridimensionato come uomo.
Nel senso della consapevolezza di quale sia la mia reale dimensione, delle mie fragilità e dei miei limiti.

L'ho presa come ultima lezione che questa volta ho seguito come un alunno diligente ma con il rammarico tipico dell'alunno miope che capisce il valore del suo insegnante solo all'esame di maturità.
Quando le vie si stanno irreversibilmente separando.
 

Lara3

Utente di lunga data
Skorpio, puoi portate tutti i dati oggettivi che vuoi, ma ci sarà sempre il 'sordo' che ti dice "si, però...". Io evito di perderci tempo proprio; in ospedale abbiamo gente quasi intubata che ancora dice che il coronavirus non esiste, per cui quello che leggiamo qui è proprio il meno ;)
Sempre di più nei vari paesi si concedono libertà maggiori ai vaccinati ed inoltre il certificato Covid viene sempre di più richiesto al lavoro. Lo trovo giusto ed era prevedibile.
Niente di nuovo in questo mondo: qualche tempo fa i malati di TBC mica andavano in giro ad infettare a piacimento a destra e manca.
L’interesse della collettività prevale sui singoli interessi.

Mah.... Io certamente di verità in tasca, o la bacchetta magica, non ce l'ho 🤷‍♀️ , però è da tempo che dico che partirei con i dati alla mano, ad iniziare sui morti. Statistiche e percentuali, ovviamente. Che le restrizioni che hanno colpito tutti, più o meno, sono dovute al collasso del sistema sanitario, che non si riesce ad implementare (per ragioni sulle quali ora non entro). Diamo per buono (o meglio assodato) che i posti letto siano insufficienti per curare tutti, e che i vari lockdown et similia scattino proprio per evitare l'inadeguatezza del SSNL. Che farei? dati alla mano,lavorerei sulle fasce deboli, quelle che per intenderci non soltanto necessitano di più cure di tipo ospedaliero, ma anche quelli che ben più di altri rischiano CONCRETAMENTE di lasciarci le penne, nel caso in cui contraggano la malattia. E in quei casi avrei fatto partire anche restrizioni, che (almeno credo) sarebbero state senza dubbio meglio recepite come tutele.
Questo anche in ragione del fatto che sovente gli anziani non hanno necessità di dover andare al lavoro (quindi possono anche ragionevolmente stare più "abbottonati" a casa). E anche in considerazione che (io almeno la ragiono così) se percepissi una seria probabilità di morire (vale a dire se guardassi all'età in rapporto al numero di tutti i decessi che ci sono stati), io il vaccino lo avrei fatto.

Certamente, questo sistema avrebbe presupposto meno cotillons (con il risultato che ad oggi non si sa ancora bene come si possano ammalare malgrado il vaccino), meno nonni al ristorante (in situazioni particolarmente a rischio) perché muniti di green pass (e pazienza se poi muoiono di covid) e più assistenza. Che sarebbe significato da un lato far capire loro il rischio, e dall'altro (senza nascondere loro il fatto che le conseguenze di un vaccino mai usato siano sconosciute, o conoscibili solo strada facendo) mostrare la riduzione delle morti nelle fasce di popolazione più debole. Implementando le precauzioni. Invece ad oggi hai il green pass, e pertanto tutti a cena ammassati col nonno. Io ci faccio anche un pò di sarcasmo su, in realtà a questa idea sono demoralizzata. Che dire? Sarei partita dai morti, certamente.

Una società funziona se ci sono regole condivise, certamente. Io, pur non condividendo la scelta fatta, la rispetto e soprattutto mi ci adeguo. Attualmente, ci sono restrizioni per chi non è vaccinato. Le rispetterò. Non accetto, invece, che mi si dica che metto a rischio la società in cui vivo "facendo come faccio". Et voilà, la colpa :)
Eh, no. La società ad oggi mi permette di SCEGLIERE. E io semplicemente scelgo. Me stessa anzitutto, e ci mancherebbe! Ne ho già purgate abbastanza in punto covid, mi manca solo di trovarmi con danni che al momento non posso sapere tra magari qualche anno, se ti dicessi cosa ha fatto la società "per me" (che sono single, non ho il culo al caldo con un bello smart working e non lo posso avere, e non riesco nemmeno a trovare il modo per ritrovare un lavoro, date le quarantene a cui sono stata sottoposta, chiusure varie, eccetera eccetera. Che non contesterei, se mi risarcissero :D, e come me tutte le cd. "partite IVA" ), ti metteresti a ridere :) . Non mi lamento eh. Però insomma, non sono nemmeno io il primo pensiero per la società, a quanto pare :D. Come si suol dire "io speriamo che me la cavo", facendo leva soprattutto su di me :)

Comunque - dicevo - il non vaccinarsi è una scelta, lecita, e consentita da chi ci governa. Per il momento, almeno, mi risulta ancora così.
« Gli anziani non hanno necessità di andare al lavoro « ??
Ma hanno vinto la lotteria dell’INPS ?
Ma se la gran parte degli anziani sono vaccinati, perché imporre loro delle restrizioni ?

Questo a mio parere sfugge o viene volutamente ignorato da chi decide di non vaccinarsi.
La libertà di decidere per se stessi è un punto assolutamente inamovibile, ci mancherebbe, ma questo fino a quando nn ledeqquella altrui.

Se vuoi fare a casa tua la pipì nel lavandino sei liberissimo di farla
Ma la propria libertà finisce quando inizia quella degli altri.
Quindi, a casa mia, pisci nella tazza o te la trattieni.

Che il vaccino aiuti le persone ed in generale la battaglia contro questa pandemia almeno su questo credo ci troviamo tutti.
Se nn altro perché lo dicono i numeri che riportano un netto calo dei ricoverati e fra questi un alta percentuale è fra i non vaccinati.

Io pure ho avuto ed ho paura ma ho fatto le due dosi e se sarà necessario anche la terza o l'ennesima.
Sulla paura ha preso il sopravvento la razionalità dei numeri e la preoccupazione di non tutelare al meglio i familiari anziani e quelli che nn possono farlo.
Ed ovviamente la possibilità di morire.
Ma non tanto per me, io sono un fatalista ateo al quadrato per il quale la morte è solo finire di campare e stop. Chiudibgli occhi e diventi cibo per vermi.
Ma per mio figlio a cui non vorrei dare nessun dolore e che vorrei seguire ed aiutare finché ne ho la forza.

Mi fa rammarico (rabbia) pensare che nn vaccinarsi, a prescindere da tutti i ragionamenti dietro, vanifichi parzialmente i rischi che mi sono preso massimizzando per chi non lo fa i vantaggi.
E non mi dilungo sui motivi perche già ampiamente discussi.

Se poi discriminare con il green pass significa disincentivare l'astensione dai vaccini mediante restrizioni sociali e lavorative allora ben venga.
👍
 

Foglia

utente viva e vegeta
« Gli anziani non hanno necessità di andare al lavoro « ??
Ma hanno vinto la lotteria dell’INPS ?
Ma se la gran parte degli anziani sono vaccinati, perché imporre loro delle restrizioni ?
Come al solito, è bene partire dai dati, questi sono aggiornati al 21 luglio 2021, che non è esattamente oggi, ma diciamo che fa lo stesso:

Caratteristiche dei pazienti deceduti positivi all'infezione da SARS-CoV-2 in Italia (iss.it)

" L’età media dei pazienti deceduti e positivi a SARS-CoV-2 è 80 anni (mediana 82, range 0-109, Range InterQuartile - IQR 74-88). Le donne decedute sono 55.247 (43,5%). L’età mediana dei pazienti deceduti positivi a SARS-CoV-2 è più alta di oltre 35 anni rispetto a quella dei pazienti che hanno contratto l’infezione (età mediane: pazienti deceduti 82 anni – pazienti con infezione 46 anni)."

Boh.... il tuo pensiero, politicamente corretto senz'altro, è quello che ha adottato pure il nostro governo in questi giorni, e malgrado questi dati. Vale a dire che se hai il green pass puoi andare ovunque, anche in mezzo a sagre affollate (ove non annullate per problemi operativi di controllo dei green pass stessi, vedi Viareggio mi sembra. Ehm..... diciamo che al come effettuare i controlli nessuno del Governo ha veramente pensato :D, ma tant'è :) ), e non importa se chi ci va è un nonno ottantenne. A me inquieta, ma il governo ci sta dicendo che se è vaccinato può, e al limite si ammalerà in forma non letale. Che devo dire? La campagna dei vaccini - da noi come altrove - sta funzionando così, ed evidentemente ha fatto presa sui giovani, i quali in punto uscite non vorranno certamente essere da meno rispetto ai loro nonni! :)
Quindi chi ci governa è perfettamente in linea con il tuo pensiero: perché imporre restrizioni a chi muore (vabbé, ma questo è un dettaglio!!!!! :D)? Speriamo che possano continuare ad usufruire della (almeno per i più sicuramente meritata) pensione. Che no, non è una vincita alla lotteria (anche se non nascondo che penso che per me un domani lo sarà, ma non rileva ai fini di questa discussione). Penso (così chiarisco) che - al di là di frizzi, lazzi, cotillons delle cene al chiuso in luoghi affollati cui potrà accedere l'ottantenne (ma io no! :) . Come in certi posti i cani: oramai funziona così. Dobbiamo dichiarare se siamo a posto con i vaccini, come chi ti vende il cane dichiara quelli già effettuati.... ), dicevo, al di là di tutto questo, pensando a cose un pò più serie, gli anziani al lavoro non ci devono andare. Muoiono certamente di più, avrebbero meno ragioni di stare in luoghi affollati (penso a mezzi pubblici, ma comunque anche promiscui come lo sono la gran parte dei luoghi di lavoro). Cose che quelli che hanno necessità di lavorare per campare non possono evitare: e d'altro canto in quelle fasce di età - esclusi i portatori di patologie - la mortalità non è che non esiste (e lo sottolineo per bene) ma, numeri alla mano, è ben diversa!
Ma chi ci governa e a cui diamo tanta fiducia sta facendo credere che "basta il vaccino", non importa il resto. Sei un ottantenne vaccinato? You can! Per parte mia, avrei senz'altro adottato altre campagne di sensibilizzazione al problema, e senz'altro eviterei di trascurare i problemi di chi lavora, e quelle pensioni agli anziani, le paga anche. Al contempo tutelando chi muore, da un punto di vista ovviamente statistico. Credo che quei grafici parlino chiaro. Poi, se si vuol negare l'evidenza..... Sperem che il vaccino funzioni bene :)
 

Brunetta

Utente di lunga data
Come al solito, è bene partire dai dati, questi sono aggiornati al 21 luglio 2021, che non è esattamente oggi, ma diciamo che fa lo stesso:

Caratteristiche dei pazienti deceduti positivi all'infezione da SARS-CoV-2 in Italia (iss.it)

" L’età media dei pazienti deceduti e positivi a SARS-CoV-2 è 80 anni (mediana 82, range 0-109, Range InterQuartile - IQR 74-88). Le donne decedute sono 55.247 (43,5%). L’età mediana dei pazienti deceduti positivi a SARS-CoV-2 è più alta di oltre 35 anni rispetto a quella dei pazienti che hanno contratto l’infezione (età mediane: pazienti deceduti 82 anni – pazienti con infezione 46 anni)."

Boh.... il tuo pensiero, politicamente corretto senz'altro, è quello che ha adottato pure il nostro governo in questi giorni, e malgrado questi dati. Vale a dire che se hai il green pass puoi andare ovunque, anche in mezzo a sagre affollate (ove non annullate per problemi operativi di controllo dei green pass stessi, vedi Viareggio mi sembra. Ehm..... diciamo che al come effettuare i controlli nessuno del Governo ha veramente pensato :D, ma tant'è :) ), e non importa se chi ci va è un nonno ottantenne. A me inquieta, ma il governo ci sta dicendo che se è vaccinato può, e al limite si ammalerà in forma non letale. Che devo dire? La campagna dei vaccini - da noi come altrove - sta funzionando così, ed evidentemente ha fatto presa sui giovani, i quali in punto uscite non vorranno certamente essere da meno rispetto ai loro nonni! :)
Quindi chi ci governa è perfettamente in linea con il tuo pensiero: perché imporre restrizioni a chi muore (vabbé, ma questo è un dettaglio!!!!! :D)? Speriamo che possano continuare ad usufruire della (almeno per i più sicuramente meritata) pensione. Che no, non è una vincita alla lotteria (anche se non nascondo che penso che per me un domani lo sarà, ma non rileva ai fini di questa discussione). Penso (così chiarisco) che - al di là di frizzi, lazzi, cotillons delle cene al chiuso in luoghi affollati cui potrà accedere l'ottantenne (ma io no! :) . Come in certi posti i cani: oramai funziona così. Dobbiamo dichiarare se siamo a posto con i vaccini, come chi ti vende il cane dichiara quelli già effettuati.... ), dicevo, al di là di tutto questo, pensando a cose un pò più serie, gli anziani al lavoro non ci devono andare. Muoiono certamente di più, avrebbero meno ragioni di stare in luoghi affollati (penso a mezzi pubblici, ma comunque anche promiscui come lo sono la gran parte dei luoghi di lavoro). Cose che quelli che hanno necessità di lavorare per campare non possono evitare: e d'altro canto in quelle fasce di età - esclusi i portatori di patologie - la mortalità non è che non esiste (e lo sottolineo per bene) ma, numeri alla mano, è ben diversa!
Ma chi ci governa e a cui diamo tanta fiducia sta facendo credere che "basta il vaccino", non importa il resto. Sei un ottantenne vaccinato? You can! Per parte mia, avrei senz'altro adottato altre campagne di sensibilizzazione al problema, e senz'altro eviterei di trascurare i problemi di chi lavora, e quelle pensioni agli anziani, le paga anche. Al contempo tutelando chi muore, da un punto di vista ovviamente statistico. Credo che quei grafici parlino chiaro. Poi, se si vuol negare l'evidenza..... Sperem che il vaccino funzioni bene :)
O la pensione è meritata e allora fare notare che è pagata dai lavoratori, oppure è un peso per i lavoratori e allora gli anziani dovrebbero ripagare standosene a casa.
Guarda Foglia, su questa questione hai tuoi timori, perfettamente legittimi (io ho paura a salire e soprattutto scendere da una sedia, quindi capisco che ognuno può avere paura di qualsiasi cosa) ma stai cercando di razionalizzarli con risultati irrazionale. Ormai sono state vaccinate tre miliardi di persone. Fai pace con il fatto che non siano tutti imbecilli. Qualcuno,in possesso dei tuoi stessi dati e di media cultura e intelligenza sarà arrivato a conclusioni diverse e che puoi accettare?
Comunque le statistiche provano che sono molte le persone che finiscono al pronto soccorso perché cadute da una sedia.
 
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