Non so se legg
Non sono sicuro che leggi quello che scrivi: "
sappiamo che l’efficacia del vaccino (prima e seconda dose, dati dell’Istituto superiore di sanità) nel proteggere una singola persona dall’infezione si attesta intorno all’88,5%."
Una singola persona dall'infezione, non gli altri dalla trasmissione che quella singola persona può perpetrare..
la variazione di un virus quando incontra un vaccino, ma anche una qualsiasi condizione ambientale, chimica o esterna che possa limitarne l'esistenza, è una cosa normale e segue l'evoluzione.
Comunque no problem, e la chiudo definitivamente qua perchè quando si sragiona tirando in ballo "omacci cattivi" e minchiate del genere non ha molto senso continuare a discutere.
Un grande abbraccio a tutti (ovviamente simbolico vista la pandemia

) , vaccinati, vaccinandi e non.
Ho letto anche io a riguardo.
E' una cosa che, non essendo preparata, non comprendo fino in fondo.
Una amica, che non ha intenzione di vaccinarsi, mi ripete che dagli studi emerge che vaccinare durante una pandemia non è per niente una buona idea.
Io ho letto diverse opinioni a riguardo.
Mi è "piaciuta" quella di Crisanti a riguardo.
Quando afferma che il vaccino non sarà risolutivo, se preso come unico rimedio al contenimento e all'abbattimento.
Lui sottolinea che vaccinare poche centinaia di migliaia di persone è un discorso, vaccinarne miliardi un altro.
E che la velocità a cui si sta andando è troppo lenta.
D'altro canto, è la prima volta che sperimentiamo una situazione come questa, in cui abbiamo possibilità di raccogliere dati, osservare, ricercare e verificare strada facendo. Non è mai successo nella storia dell'umanità.
Il fatto che due terzi del mondo non è toccato dal vaccino è un bel casino.
Unito al fatto che un terzo si stia vaccinando con l'obiettivo di ridurre la trasmissibilità, e non di eradicare il virus (per una questione di mezzi, intendo. Questi vaccini riducono e ora come ora non c'è altro a disposizione.) probabilmente amplificherà il casino.
Questa cosa, che è stata fra l'altro recentemente richiamata dall'ordine dei medici, non è considerata, almeno nei fatti dai paesi occidentali.
E io sono piuttosto propensa a pensare che ne pagheremo le conseguenze.
Non solo per questa situazione, in ogni caso.
E' proprio lo stile occidentale che si sta rivelando autolesionista, a mio parere.
E questo è un altro dei motivi per cui le robe della collettività mi fanno parecchio ridere.
Però, in quello che ho letto sono piuttosto concordi nel sostenere che già ridurre la trasmissibilità e quindi la mutabilità è una strada che non si può non percorrere.
L'alternativa sarebbe lasciare campo totalmente libero alle mutazioni che naturalmente avverranno.
E questo va a confliggere con la sostenibilità della nostra società. Economica. Politica. Di aggregazione.
Ridurre infezione e trasmissibilità, per quanto ho capito, è un modo per prender tempo.
Per non ritrovarsi con gli ospedali che vomitano pazienti e per continuare a fare.
Un po' come diceva l'oncologo a mio padre.
La mia sensazione resta che, come scrivevo, la pubblicità al vaccino così come è stata fatta probabilmente permette goal a breve termine.
Qui da noi.
Ma se resta l'unica soluzione, e visto l'andamento temo che sarà così, si rivelerà comunque un casino.
E ne vedremo ancora delle belle.
Personalmente, in modo molto individualistico, mi rassicura il pensiero di proteggermi almeno un po' dall'infezione e il pensiero di tentare di evitarmi ingressi in ospedale, visto come stanno messi.
Non vedo per niente bene il fatto che la medicina territoriale non sia stata migliorata. E questa era una delle condizioni di un buon funzionamento della campagna vaccinale.
Di base credo che affrontare il discorso solo da un punto, spezzettando il problema crei disinformazione.
Credo che servirebbe un punto di vista biopsicosociale.
Che però non è assunto, ora come ora.