E rischiamo di incappare in uno di loro nel cammin di nostra vita.
Ma il fattore "te la cerchi" lo abbiamo completamente espunto dalla nostra esistenza?
Mi spiego meglio prima che le carampane inizino a vederci rosso.
Lo stato è una cosa, la persona un'altra.
Lo stato deve giudicare correggere punire ed educare. Coi tempi suoi e le procedure sue.
La persona ha una vita sola, che può essere irrimediabilmente rovinata da un atto di violenza, e nel nostro sistema è quasi sempre costretta a delegare allo stato la risposta alle violenze subite.
Tutta la sega mentale nasce dal fatto che noi ci continuiamo a immedesimare nello stato, che non può funzionare come una persona.
E lo stato ci ha completamente disabituati a gestire la violenza che è inevitabilmente parte della nostra vita. Non ci ha insegnato ad evitarla, a prevenirla, a difenderci, a contrattaccare.
E non lo ha mai fatto perché per lo stato è molto più facile gestire una massa di pecore piuttosto che di individui indipendenti.
È proprio un problema di facilità di gestione.
A me non ha mai aggredito nessuno non perché io sia una specie di Godzilla armato fino ai denti ma perché certe situazioni le ho sempre evitate.
Non mi sono lasciato abbindolare da chi mi voleva raccontare che il mondo è un giardino della Disney, mi sono abituato al fatto che la violenza esiste e ho imparato a gestirla.
Ho imparato a difendermi, a intervenire e sta cosa si vede anche senza fare nulla.
Mia figlia quando sale sul tatami con me sa perfettamente che potrebbe rimediare un occhio nero da papà, ma non è che papà ti vuole meno bene. È allenamento alla vita. È sapere che non la potrò proteggere per sempre. E che quando sarò morto il poliziotto potrebbe non arrivare.
Quindi, lo stato insegnasse il politicamente corretto, io insegno a evitare le situazioni, a defilarsi e attaccare quando serve.
La deescalation è una tecnica. Ma non andare la sera alla stazione o vedere su internet se la zona è sicura prima di andare ad una festa, o prendere un taxi invece di mangiare un sushi in più e andare con i mezzi la notte, è una tecnica pure quella.
Lo stato fa benissimo a dire che una donna non se lo cerca mai. Ragiona ex post. La mia risposta come individuo è diversa. Io devo prevenire, perché poi non c'è mediazione
Spero si capisca il ragionamento.
Ma sai che non so se mi convince questa teoria?
Io ho smesso di avere ansia, quando ho rinunciato al controllo. Quando ho accettato la casualità dell'esistenza e la necessità di continui adattamenti, ho iniziato a sentirmi forte.
Quindi se ti arriva un pugno in faccia lo gestisci con il flusso dei chakra?
Sicuro? io ho paura di un sacco di cose, ma di solito agisco comunque, il che richiede coraggio. Che coraggio richiede non avere paura di nulla?
È una condizione mentale.
La paura nasce dall'incertezza.
Io quando so, calcolo.
Quando non so, sto fermo ma non è che sto all'ombra e tremo. Mi attivo e agisco.