danny
Utente di lunga data
No, perché se ti incazzi per le corna vuol dire che il patto è ancora in essere.Ah no??
La violazione non è la rottura.
Il patto esiste eccome.
E' sulla base di quel patto che agisci, scegli, decidi.
No, perché se ti incazzi per le corna vuol dire che il patto è ancora in essere.Ah no??
Io ho detto quello che faccio e penso ioNon è proprio così.
Ma non apriamo un altro filone.
Si, io li seleziono a fini di matrimonio.Alcuni sono più animali di altri.
Io semplicemente rifiuto la semplificazione, non nego la biologia.
Dipende di cosa si parlaSpesso il non capire viene usato per giustificare il non accettare.
Solita scusa o tiritere di parole già fatte e dette.Mi fa sorridere. Tu sei la dimostrazione vivente (anche io) che non siamo monogami.
E parli per omelie di chiesa.
A me se il mio lui andasse con un’altra basta che non lo so e che non faccia mancare attenzioni in casa.
Del resto anche io ho fatto così a suo tempo.
E siamo tutti felici.
Il punto è che molto spesso non sai e, quindi, non puoi capire 'che non devi per forza vivere ogni emozione fino in fondo per sapere dove porta' semplicemente perché non sai dove porta, non ne conosci le conseguenze perché non le hai mai sperimentate sulla tua pelle e su quella della persona che ti è vicina e quindi, pensi, supponi, immagini le reazioni e le conseguenze ma rimangono sempre qualcosa di astratto ed ipotetico.Finalmente parliamo di gestione e non solo di meccanismi! Perché la chimica non si spegne, ma si può ascoltare e a volte anche contraddire. Come si fa a non fare danni? Credo che la risposta stia nella distanza tra impulso e azione: più spazio metti lì in mezzo, più margine di libertà ti lasci. È come quando ti viene voglia di mandare un messaggio a mezzanotte a chi non dovresti: lo scrivi, lo rileggi, poi ti chiedi: domani mattina mi farà stare meglio… o peggio? Gestire la chimica, alla fine, forse significa accettare che non tutto ciò che desideriamo ci fa bene, e non tutto ciò che ci fa bene è giusto da inseguire, serve ascolto, più che analisi, serve memoria, per riconoscere le vecchie trappole che si travestono da nuove possibilità. E serve una certa umiltà, quella che arriva con l’età, quando capisci che non devi per forza vivere ogni emozione fino in fondo per sapere dove porta. A volte il vero atto d’amore, per sé e per l’altro, è scegliere di non inseguire il benessere immediato, ma quello che resta dopo.
Considerarlo un vetro o uno specchio d'acqua è una valutazione del tutto soggettiva.Eh no, la riconciliazione l'ha posto in essere ugualmente, anche perché il patto è stato violato, non rotto.
Non è un vetro che quando è rotto non si rimette in sesto, è una superficie d'acqua in cui butti un sasso.
Altrimenti avremmo deciso insieme per una coppia aperta.
Il patto è un accordo tra due soggetti.Considerarlo un vetro o uno specchio d'acqua è una valutazione del tutto soggettiva.
Per me, ad esempio, è un vetro.
Gaia?Ma lei stessa è monogama
Dire che la violazione non è la rottura è comodo, e in parte vero, ma non raccontiamoci favole: se getti un sasso nello stagno, l’acqua si richiude, sì… ma non è più la stessa. La superficie liscia non torna. E tu lo sai, solo che decidi di nuotarci ancora dentro, con quel "brivido" in più sulla pelle.No, perché se ti incazzi per le corna vuol dire che il patto è ancora in essere.
La violazione non è la rottura.
Il patto esiste eccome.
E' sulla base di quel patto che agisci, scegli, decidi.
non è roba scritta dalla demenza artificiale, vero?Il processo di innamoramento dal punto di vista chimico, dei neurotrasmettitori è noto: il ruolo delle endorfine, della dopamina, della serotonina etc. in quella fase, è volto a produrre
BENESSERE
Noi stiamo bene, ci attacchiamo a una persona, proviamo desiderio per lei, vogliamo stare con lei.
Ma quanto dura?
E' un processo che ha una scadenza, stimata in circa tre anni, dopodiché il nostro cervello comincia progressivamente a tornare alla normalità.
Ma è proprio nel calo FISIOLOGICO di questi neurotrasmettitori che emergono sintomi inediti:
ansia, tristezza, a causa del calo di dopamina e ossitocina
irritabilità e disturbi del sonno per il calo di serotonina
Il calo di dopamina porta a sensazioni simili a quelle della depressione, il calo di ossitocina porta a una minor fiducia nell'altro, quello di serotonina rabbia.
Dal punto di vista neurochimico il processo di "crisi" che sopraggiunge nella coppia dopo un certo numero di anni è quindi sicuramente definito.
Nel mondo reale invece le persone arrivano impreparate a questo cambiamento non comprendendone le origini e attribuendolo alla coppia.
introducendo il concetto di CRISI
Le coppie aumentano il tasso di insoddisfazione, di litigiosità, di ansia, mentre al contempo cala il desiderio, l'attività sessuale e ovviamente il
BENESSERE
Il tradimento, ho osservato a livello statistico, si inserisce in questa fase, ed è volto a ricercare stimolazioni neurochimiche che riportino alla condizione di benessere.
Ma, contrariamente a ciò che si pensa, non è sintomatico di una condizione di reale incompatibilità col partner. Chi tradisce non lascia, infatti, perché nella coppia ritrova ben altri stimoli, che potremmo sintetizzare nel concetto di "stabilità".
Quando la coppia entra invece in una vera crisi irreversibile? Quando anche la "stabilità" viene meno. A quel punto NON si tradisce, perché non è nemmeno possibile ottenere sensazioni adeguate di benessere da un'eventuale relazione esterna, ma se se ne hanno ancora le forze e le possibilità, si lascia.
Allora scrivete giuste le cose altrimenti non si capisce e si da per vero quanto scritto sopra.La tua risposta fa intendere che il marito di @Lostris l'abbia lasciata perché ha scoperto un tradimento. Visto che io e te sappiamo bene la storia, direi che lasciare intendere questo è sbagliato.
E @Etta che mette like, non sapendo assolutamente nulla, ti dà la misura di quanto quel post è stato frainteso
O magari lo e’ pure lei d’altronde siamo appunto su questo forum non su 4 ristoranti.Sono cornuto io come lo è tuo marito, amen, non può essere un problema dichiarare di avere o mettere le corna su un forum di tradimenti.
Il patto è un accordo tra due soggetti.
Uso un esempio: io affitto una casa con regolare contratto. L'inquilino non mi paga.
Io non sono autorizzato in virtù di questa violazione del contratto a non pagare le spese condominiali, il riscaldamento centralizzato e le imposte allo Stato Italiano.
Continuerò a farlo proprio in virtù dell'esistenza di quel contratto, e ovviamente agirò nei confronti dell'inquilino moroso per ciò che concerne le sue competenze.
Io non sono autorizzato a tradire se vengo tradito per la stessa ragione, perché se ho preso un impegno e pretendo che l'altro lo rispetti devo fare altrettanto.
Ovviamente posso io rompere il patto decidendo di lasciare oppure istituendone uno nuovo accordandomi con il coniuge per una coppia aperta.
In questo senso sono assolutamente d'accordo. Come con l'inquilino moroso, mica gli puoi tagliare gas, luce, acqua se le bollette sono disgraziatamente intestate a te, ma un bello sfratto non glielo leva nessuno.Il patto è un accordo tra due soggetti.
Uso un esempio: io affitto una casa con regolare contratto. L'inquilino non mi paga.
Io non sono autorizzato in virtù di questa violazione del contratto a non pagare le spese condominiali, il riscaldamento centralizzato e le imposte allo Stato Italiano.
Continuerò a farlo proprio in virtù dell'esistenza di quel contratto, e ovviamente agirò nei confronti dell'inquilino moroso per ciò che concerne le sue competenze.
Io non sono autorizzato a tradire se vengo tradito per la stessa ragione, perché se ho preso un impegno e pretendo che l'altro lo rispetti devo fare altrettanto.
Ovviamente posso io rompere il patto decidendo di lasciare oppure istituendone uno nuovo accordandomi con il coniuge per una coppia aperta.
e poi aspetti, aspetti, aspetti...In questo senso sono assolutamente d'accordo. Come con l'inquilino moroso, mica gli puoi tagliare gas, luce, acqua se le bollette sono disgraziatamente intestate a te, ma un bello sfratto non glielo leva nessuno.
Ma certo che lo penso. E non c'è neppure mia di male nel riconoscere, eventualmente, in sé aspetti "patologici".Tu l’hai detto.
Quanto meno ci provi a sfrattarlo. L'alternativa è non fare nulla sperando che cambi qualcosa spontaneamente o perché gli fai vedere quanto sei buono e comprensivoe poi aspetti, aspetti, aspetti...
Le conosci tutte tu..Il punto è che molto spesso non sai e, quindi, non puoi capire 'che non devi per forza vivere ogni emozione fino in fondo per sapere dove porta' semplicemente perché non sai dove porta, non ne conosci le conseguenze perché non le hai mai sperimentate sulla tua pelle e su quella della persona che ti è vicina e quindi, pensi, supponi, immagini le reazioni e le conseguenze ma rimangono sempre qualcosa di astratto ed ipotetico.
E questo prescinde dall'età e ha magari a che fare con l'esperienza, la sensibilità e l'intelligenza.
Se la storia finisce per esaurimento, e senza che nessuno se ne sia accorto, magari riuscirai pure a raccontarti che l'hai saputa gestire, che quel messaggio a mezzanotte in realtà non ha fatto male a nessuno.
Che è vero solo e solamente nella misura in cui nessuno se n'è accorto (da sempre sostengo che il tradimento non esiste se non viene scoperto).
Alla mia frequentazione, la sposata, molto di recente ho dovuto raccontare di mie questioni familiari che richiedono parecchia cautela e che mi hanno dato parecchie preoccupazioni, unita ad una frase della mia ex moglie che, sparando nel mucchio, ha indicato lei come mia possibile 'frequentazione' (un like su FB).
Bene, quando le ho fatto presente il quadro della situazione, cioè le mie questioni familiari e quella frase, la sua risposta è stata 'e noi, quindi ?'
Quindi, cocca bella, forse non ti è chiaro che se ho altri cazzi, anche parecchio preoccupanti e impegnativi, l'ultima cosa alla quale penso è il 'noi'.
E che, se a quei cazzi ci aggiungi quell'allusione della mia ex, forse non ti è chiaro che, siccome sei tu quella sposata, non è da escludere che alla mia ex possa pure girarle di metterti nei guai.
Questo perché la signora non sa 'gestire la chimica' poichè non ha mai, ed è evidente, affrontato le possibili conseguenze della scoperta di un tradimento, visto che, tra i due, quello più preoccupato parevo essere io e non lei.