Crisi di coppia fisiologica e tradimento

ologramma

Utente di lunga data
Mi fa sorridere. Tu sei la dimostrazione vivente (anche io) che non siamo monogami.
E parli per omelie di chiesa.
A me se il mio lui andasse con un’altra basta che non lo so e che non faccia mancare attenzioni in casa.
Del resto anche io ho fatto così a suo tempo.
E siamo tutti felici.
Solita scusa o tiritere di parole già fatte e dette.
Io non metto in dubbio cosa ho e hai fatto , solo che penso se lo facesse mia moglie sarei contento ?
E su non rimpallare palla solo per non dire che vissero tutti felici e contenti perché è una colossale baggianata
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Finalmente parliamo di gestione e non solo di meccanismi! Perché la chimica non si spegne, ma si può ascoltare e a volte anche contraddire. Come si fa a non fare danni? Credo che la risposta stia nella distanza tra impulso e azione: più spazio metti lì in mezzo, più margine di libertà ti lasci. È come quando ti viene voglia di mandare un messaggio a mezzanotte a chi non dovresti: lo scrivi, lo rileggi, poi ti chiedi: domani mattina mi farà stare meglio… o peggio? Gestire la chimica, alla fine, forse significa accettare che non tutto ciò che desideriamo ci fa bene, e non tutto ciò che ci fa bene è giusto da inseguire, serve ascolto, più che analisi, serve memoria, per riconoscere le vecchie trappole che si travestono da nuove possibilità. E serve una certa umiltà, quella che arriva con l’età, quando capisci che non devi per forza vivere ogni emozione fino in fondo per sapere dove porta. A volte il vero atto d’amore, per sé e per l’altro, è scegliere di non inseguire il benessere immediato, ma quello che resta dopo.
Il punto è che molto spesso non sai e, quindi, non puoi capire 'che non devi per forza vivere ogni emozione fino in fondo per sapere dove porta' semplicemente perché non sai dove porta, non ne conosci le conseguenze perché non le hai mai sperimentate sulla tua pelle e su quella della persona che ti è vicina e quindi, pensi, supponi, immagini le reazioni e le conseguenze ma rimangono sempre qualcosa di astratto ed ipotetico.
E questo prescinde dall'età e ha magari a che fare con l'esperienza, la sensibilità e l'intelligenza.

Se la storia finisce per esaurimento, e senza che nessuno se ne sia accorto, magari riuscirai pure a raccontarti che l'hai saputa gestire, che quel messaggio a mezzanotte in realtà non ha fatto male a nessuno.
Che è vero solo e solamente nella misura in cui nessuno se n'è accorto (da sempre sostengo che il tradimento non esiste se non viene scoperto).

Alla mia frequentazione, la sposata, molto di recente ho dovuto raccontare di mie questioni familiari che richiedono parecchia cautela e che mi hanno dato parecchie preoccupazioni, unita ad una frase della mia ex moglie che, sparando nel mucchio, ha indicato lei come mia possibile 'frequentazione' (un like su FB).
Bene, quando le ho fatto presente il quadro della situazione, cioè le mie questioni familiari e quella frase, la sua risposta è stata 'e noi, quindi ?'

Quindi, cocca bella, forse non ti è chiaro che se ho altri cazzi, anche parecchio preoccupanti e impegnativi, l'ultima cosa alla quale penso è il 'noi'.
E che, se a quei cazzi ci aggiungi quell'allusione della mia ex, forse non ti è chiaro che, siccome sei tu quella sposata, non è da escludere che alla mia ex possa pure girarle di metterti nei guai.

Questo perché la signora non sa 'gestire la chimica' poichè non ha mai, ed è evidente, affrontato le possibili conseguenze della scoperta di un tradimento, visto che, tra i due, quello più preoccupato parevo essere io e non lei.
 
Ultima modifica:

hammer

Utente di lunga data
Eh no, la riconciliazione l'ha posto in essere ugualmente, anche perché il patto è stato violato, non rotto.
Non è un vetro che quando è rotto non si rimette in sesto, è una superficie d'acqua in cui butti un sasso.
Altrimenti avremmo deciso insieme per una coppia aperta.
Considerarlo un vetro o uno specchio d'acqua è una valutazione del tutto soggettiva.
Per me, ad esempio, è un vetro.
 

danny

Utente di lunga data
Considerarlo un vetro o uno specchio d'acqua è una valutazione del tutto soggettiva.
Per me, ad esempio, è un vetro.
Il patto è un accordo tra due soggetti.

Uso un esempio: io affitto una casa con regolare contratto. L'inquilino non mi paga.
Io non sono autorizzato in virtù di questa violazione del contratto a non pagare le spese condominiali, il riscaldamento centralizzato e le imposte allo Stato Italiano.
Continuerò a farlo proprio in virtù dell'esistenza di quel contratto, e ovviamente agirò nei confronti dell'inquilino moroso per ciò che concerne le sue competenze.

Io non sono autorizzato a tradire se vengo tradito per la stessa ragione, perché se ho preso un impegno e pretendo che l'altro lo rispetti devo fare altrettanto.

Ovviamente posso io rompere il patto decidendo di lasciare oppure istituendone uno nuovo accordandomi con il coniuge per una coppia aperta.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
No, perché se ti incazzi per le corna vuol dire che il patto è ancora in essere.
La violazione non è la rottura.
Il patto esiste eccome.
E' sulla base di quel patto che agisci, scegli, decidi.
Dire che la violazione non è la rottura è comodo, e in parte vero, ma non raccontiamoci favole: se getti un sasso nello stagno, l’acqua si richiude, sì… ma non è più la stessa. La superficie liscia non torna. E tu lo sai, solo che decidi di nuotarci ancora dentro, con quel "brivido" in più sulla pelle.
Perché il patto non è fatto di vetro, certo. È fatto di fiducia, che ha la brutta abitudine di ricostruirsi spesso male e ricordare tutto abbastanza bene
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Il processo di innamoramento dal punto di vista chimico, dei neurotrasmettitori è noto: il ruolo delle endorfine, della dopamina, della serotonina etc. in quella fase, è volto a produrre
BENESSERE

Noi stiamo bene, ci attacchiamo a una persona, proviamo desiderio per lei, vogliamo stare con lei.

Ma quanto dura?

E' un processo che ha una scadenza, stimata in circa tre anni, dopodiché il nostro cervello comincia progressivamente a tornare alla normalità.

Ma è proprio nel calo FISIOLOGICO di questi neurotrasmettitori che emergono sintomi inediti:

ansia, tristezza, a causa del calo di dopamina e ossitocina
irritabilità e disturbi del sonno per il calo di serotonina

Il calo di dopamina porta a sensazioni simili a quelle della depressione, il calo di ossitocina porta a una minor fiducia nell'altro, quello di serotonina rabbia.

Dal punto di vista neurochimico il processo di "crisi" che sopraggiunge nella coppia dopo un certo numero di anni è quindi sicuramente definito.
Nel mondo reale invece le persone arrivano impreparate a questo cambiamento non comprendendone le origini e attribuendolo alla coppia.
introducendo il concetto di CRISI

Le coppie aumentano il tasso di insoddisfazione, di litigiosità, di ansia, mentre al contempo cala il desiderio, l'attività sessuale e ovviamente il

BENESSERE

Il tradimento, ho osservato a livello statistico, si inserisce in questa fase, ed è volto a ricercare stimolazioni neurochimiche che riportino alla condizione di benessere.

Ma, contrariamente a ciò che si pensa, non è sintomatico di una condizione di reale incompatibilità col partner. Chi tradisce non lascia, infatti, perché nella coppia ritrova ben altri stimoli, che potremmo sintetizzare nel concetto di "stabilità".

Quando la coppia entra invece in una vera crisi irreversibile? Quando anche la "stabilità" viene meno. A quel punto NON si tradisce, perché non è nemmeno possibile ottenere sensazioni adeguate di benessere da un'eventuale relazione esterna, ma se se ne hanno ancora le forze e le possibilità, si lascia.
non è roba scritta dalla demenza artificiale, vero?
 

Etta

Utente di lunga data
La tua risposta fa intendere che il marito di @Lostris l'abbia lasciata perché ha scoperto un tradimento. Visto che io e te sappiamo bene la storia, direi che lasciare intendere questo è sbagliato.
E @Etta che mette like, non sapendo assolutamente nulla, ti dà la misura di quanto quel post è stato frainteso
Allora scrivete giuste le cose altrimenti non si capisce e si da per vero quanto scritto sopra.

Sono cornuto io come lo è tuo marito, amen, non può essere un problema dichiarare di avere o mettere le corna su un forum di tradimenti.
O magari lo e’ pure lei d’altronde siamo appunto su questo forum non su 4 ristoranti.
 

hammer

Utente di lunga data
Il patto è un accordo tra due soggetti.
Uso un esempio: io affitto una casa con regolare contratto. L'inquilino non mi paga.
Io non sono autorizzato in virtù di questa violazione del contratto a non pagare le spese condominiali, il riscaldamento centralizzato e le imposte allo Stato Italiano.
Continuerò a farlo proprio in virtù dell'esistenza di quel contratto, e ovviamente agirò nei confronti dell'inquilino moroso per ciò che concerne le sue competenze.
Io non sono autorizzato a tradire se vengo tradito per la stessa ragione, perché se ho preso un impegno e pretendo che l'altro lo rispetti devo fare altrettanto.
Ovviamente posso io rompere il patto decidendo di lasciare oppure istituendone uno nuovo accordandomi con il coniuge per una coppia aperta.

Una relazione non è un contratto d'affitto, con clausole da rispettare a prescindere da tutto.
Dal mio punto di vista, la rottura del patto di fedeltà libera automaticamente l’altra parte da qualsiasi obbligo: non si è tenuti a rispettare un impegno che non si è stati i primi a violare.
Per chiarire, uso un paragone: immaginiamo due nazioni legate da un trattato di alleanza e non aggressione. Se una delle due decide di denunciare l'accordo e magari avvia anche manovre ostili al confine, l’altra non è certo obbligata a rispettare un trattato che è già stato infranto.
Poi, in seguito, le due nazioni possono accordarsi come meglio credono.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Il patto è un accordo tra due soggetti.

Uso un esempio: io affitto una casa con regolare contratto. L'inquilino non mi paga.
Io non sono autorizzato in virtù di questa violazione del contratto a non pagare le spese condominiali, il riscaldamento centralizzato e le imposte allo Stato Italiano.
Continuerò a farlo proprio in virtù dell'esistenza di quel contratto, e ovviamente agirò nei confronti dell'inquilino moroso per ciò che concerne le sue competenze.

Io non sono autorizzato a tradire se vengo tradito per la stessa ragione, perché se ho preso un impegno e pretendo che l'altro lo rispetti devo fare altrettanto.

Ovviamente posso io rompere il patto decidendo di lasciare oppure istituendone uno nuovo accordandomi con il coniuge per una coppia aperta.
In questo senso sono assolutamente d'accordo. Come con l'inquilino moroso, mica gli puoi tagliare gas, luce, acqua se le bollette sono disgraziatamente intestate a te, ma un bello sfratto non glielo leva nessuno.
 

Nicky

Utente di lunga data
Tu l’hai detto.
Ma certo che lo penso. E non c'è neppure mia di male nel riconoscere, eventualmente, in sé aspetti "patologici".
Ma non spiega tutto e tutti
Una parte del ragionamento di @danny la condivido, nel senso che l'innamoramento è una forza potente e può accadere anche se sei legato a qualcuno e anche se lo ami e non c'è un motivo di crisi.
Alcuni tradimenti nascono anche così, perché non governiamo tutto. .
Non sono però d'accordo nel fatto che nei rapporti lunghi non possano sorgere altre emozioni che comunque sono intense, d'amore non solo nel senso che ci guardiamo Netflix insieme.
E penso che in questi casi, salvo problemi personali, sia anche poco inclini a lasciare spazio alle emozioni di altri innamoramento.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
e poi aspetti, aspetti, aspetti...
Quanto meno ci provi a sfrattarlo. L'alternativa è non fare nulla sperando che cambi qualcosa spontaneamente o perché gli fai vedere quanto sei buono e comprensivo
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Il punto è che molto spesso non sai e, quindi, non puoi capire 'che non devi per forza vivere ogni emozione fino in fondo per sapere dove porta' semplicemente perché non sai dove porta, non ne conosci le conseguenze perché non le hai mai sperimentate sulla tua pelle e su quella della persona che ti è vicina e quindi, pensi, supponi, immagini le reazioni e le conseguenze ma rimangono sempre qualcosa di astratto ed ipotetico.
E questo prescinde dall'età e ha magari a che fare con l'esperienza, la sensibilità e l'intelligenza.

Se la storia finisce per esaurimento, e senza che nessuno se ne sia accorto, magari riuscirai pure a raccontarti che l'hai saputa gestire, che quel messaggio a mezzanotte in realtà non ha fatto male a nessuno.
Che è vero solo e solamente nella misura in cui nessuno se n'è accorto (da sempre sostengo che il tradimento non esiste se non viene scoperto).

Alla mia frequentazione, la sposata, molto di recente ho dovuto raccontare di mie questioni familiari che richiedono parecchia cautela e che mi hanno dato parecchie preoccupazioni, unita ad una frase della mia ex moglie che, sparando nel mucchio, ha indicato lei come mia possibile 'frequentazione' (un like su FB).
Bene, quando le ho fatto presente il quadro della situazione, cioè le mie questioni familiari e quella frase, la sua risposta è stata 'e noi, quindi ?'

Quindi, cocca bella, forse non ti è chiaro che se ho altri cazzi, anche parecchio preoccupanti e impegnativi, l'ultima cosa alla quale penso è il 'noi'.
E che, se a quei cazzi ci aggiungi quell'allusione della mia ex, forse non ti è chiaro che, siccome sei tu quella sposata, non è da escludere che alla mia ex possa pure girarle di metterti nei guai.

Questo perché la signora non sa 'gestire la chimica' poichè non ha mai, ed è evidente, affrontato le possibili conseguenze della scoperta di un tradimento, visto che, tra i due, quello più preoccupato parevo essere io e non lei.
Le conosci tutte tu..🤣
 
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