Non fare mancare niente

Brunetta

Utente di lunga data
che la classe media sta scomparendo è una cosa vera...non è un'allucinazione...sto parlando di quelle persone che fino al 2000 diciamo che non erano considerati ricchi ma che vivevano benissimo senza avere tanti pensieri...i figli non erano un problema a livello economico e ci si poteva permettere anche degli extra che rendevano la vita piacevole...adesso effettivamente molti extra sono dovuti scomparire o quantomeno se vai una sera fuori a cena non ti compri il maglioncino che ti fa l'occhiolino in vetrina...se andiamo a guardare c'è stata una forte contrazione per quanto riguarda il vestiario che permette di fare andare avanti bene i ristoranti...sono state fatte delle scelte...mentre prima andavi al ristorante con la maglia nuova adesso ti accontenti di quello che hai nell'armadio e vai a mangiare fuori ma entrambi non rientrano nel badget familiare.
Rimpiangiamo il consumismo sfrenato?
 

Brunetta

Utente di lunga data
La discussione è deviata perché, se parliamo di cosa che un genitore desidera non far mancare ai figli, siamo tutti d'accordo che siano vitto, un tetto, l'istruzione e le cure mediche.
Ma per spiegare perché le persone hanno delle ragioni per avere dubbi sulla propria capacità di garantire a lungo termine queste cose ai figli, non si può prescindere da ciò che è andato storto negli ultimi anni.
Non siamo tutti d’accordo.
Nessuno ha detto vitto, tetto, istruzione e cure mediche, finora.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Intanto, io non ho mai detto che fossero benestanti. Ho detto che mio padre è ex dipendente statale, militare per l'esattezza, ora in pensione. Ha fatto la carriera che si è meritato, missioni, anche. Gli piaceva e gli manca tantissimo il suo lavoro. Quello che intendevo dire è che, pur potendo, ogni tanto, concedersi qualcosa in più, non l'hanno fatto. Perché non ne avevano la mentalità.
Militare non è un dipendente statale come gli altri dipendenti statali. Rischia di più, guadagna di più, soprattutto ufficiale.
È la mentalità che è cambiata e fa considerare cose che rendono la vita degna di essere vissuta, cose che per la generazione dei tuoi genitori erano superflue e che non avevano, non sentendone la mancanza.
Sono d’accordo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma che male c'era a vivere bene?
Tu lo consideri vivere bene. Altri lo considerano alimentare il desiderio in modo parossistico.
Se, quando si deve liberare l’armadio, si trovano molti capi indossati una sola volta o due, forse si è acquistato troppo?
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Tu lo consideri vivere bene. Altri lo considerano alimentare il desiderio in modo parossistico.
Se, quando si deve liberare l’armadio, si trovano molti capi indossati una sola volta o due, forse si è acquistato troppo?
Secondo te io quindi dovrei essere contenta del fatto che il potere di acquisto del mio stipendio sia andato a farsi benedire perché almeno la gente consuma meno? Ti rendi conto che il mercato così andrà sempre peggio e che di conseguenza i posti di lavoro saranno sempre meno? Ci stiamo impoverendo tutti e non è una bella cosa per nessuno....a parte per gli abitanti dell'Olimpo.
 

Nicky

Utente di lunga data
Tu lo consideri vivere bene. Altri lo considerano alimentare il desiderio in modo parossistico.
Se, quando si deve liberare l’armadio, si trovano molti capi indossati una sola volta o due, forse si è acquistato troppo?
Neppure a me piace il consumismo, anche perché in termini ambientali ha un impatto devastante.
Però le persone hanno tanti vestiti, perché oggi una maglietta costa 5 euro. I vestiti, in passato, avevano un costo molto più alto e anche una qualità maggiore; per questo le persone ne compravano pochi.
Da questo punto di vista, posso anche considerare positivo che le persone smettano di acquistare dieci magliette a cinque euro, se questo fosse per tornare a spendere di più per pochi capi di qualità.
Ma a me sembra che le persone possano comprarsi meno magliette da cinque euro e basta, non poche magliette da 100 euro che durano nel tempo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Secondo te io quindi dovrei essere contenta del fatto che il potere di acquisto del mio stipendio sia andato a farsi benedire perché almeno la gente consuma meno? Ti rendi conto che il mercato così andrà sempre peggio e che di conseguenza i posti di lavoro saranno sempre meno? Ci stiamo impoverendo tutti e non è una bella cosa per nessuno....a parte per gli abitanti dell'Olimpo.
Questo modo di rispondere è quello che si dice “fare il processo alle intenzioni.”
Io sto cercando di capire cosa si intende per indispensabile o necessario o gradevole.
Mi pare palese che più soldi si hanno, più si può spendere. Avere consumi è una cosa che fa piacere.
Ma non c’entra nulla con il ragionamento che cerco sempre di fare e che non viene ascoltato.
Io credo che si debbano chiedere condizioni di lavoro sempre migliori e sicurezza di lavoro e servizi pubblici dignitosi per tutti.
Mi fa piacere, soprattutto dopo la pandemia, vedere le città vivaci con la gente al ristorante e i bar pieni e le località di vacanze con tante persone che si godono una vita piacevole.
Ma questo non significa non voler fare una minima riflessione storica su ciò che si considera importante nel tempo e constatare che un certo tenore di vita era determinato da scelte politiche che hanno determinato reddito pubblico.
E magari si può riflettere su cosa sia davvero importante.
Tu stessa hai detto che compi scelte e preferisci pagare il ristorante e spendere meno in abbigliamento. Quindi hai una scala di consumi che scegli in base a ciò che ti dà piacere o sollievo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Neppure a me piace il consumismo, anche perché in termini ambientali ha un impatto devastante.
Però le persone hanno tanti vestiti, perché oggi una maglietta costa 5 euro. I vestiti, in passato, avevano un costo molto più alto e anche una qualità maggiore; per questo le persone ne compravano pochi.
Da questo punto di vista, posso anche considerare positivo che le persone smettano di acquistare dieci magliette a cinque euro, se questo fosse per tornare a spendere di più per pochi capi di qualità.
Ma a me sembra che le persone possano comprarsi meno magliette da cinque euro e basta, non poche magliette da 100 euro che durano nel tempo.
Ma chi comprava una o due magliette da 100€ (ovviamente fatti conti necessari) nella generazione dei tuoi genitori o nonni?
Io ho un collega quasi sessantenne che ha visto la prima macchina fotografica a dieci anni, grazie a parenti che erano emigrati a Milano. Lui ora è un bravi fotografo dilettante.
Riesci a immaginare i consumi?
 

Nicky

Utente di lunga data
Ma chi comprava una o due magliette da 100€ (ovviamente fatti conti necessari) nella generazione dei tuoi genitori o nonni?
Io ho un collega quasi sessantenne che ha visto la prima macchina fotografica a dieci anni, grazie a parenti che erano emigrati a Milano. Lui ora è un bravi fotografo dilettante.
Riesci a immaginare i consumi?
Ma di che epoca parliamo? Perché tra i miei nonni, che hanno vissuto in tempo di guerra, e mia mamma c'è molta differenza. Mia madre si faceva fare due o tre abiti/completi a stagione. Io poi ho vissuto il periodo prima del fast fashion, per quanto in casa mia ci fosse buon senso, compravamo abiti di marca, non spendevamo meno di ora.
 

cinquanta+uno

Utente di lunga data
Secondo te io quindi dovrei essere contenta del fatto che il potere di acquisto del mio stipendio sia andato a farsi benedire perché almeno la gente consuma meno? Ti rendi conto che il mercato così andrà sempre peggio e che di conseguenza i posti di lavoro saranno sempre meno? Ci stiamo impoverendo tutti e non è una bella cosa per nessuno....a parte per gli abitanti dell'Olimpo.
La diminuzione del potere di acquisto del tuo stipendio non c'entra niente con il diminuire gli acquisti. allora indebitati per tenere alti i consumi.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma di che epoca parliamo? Perché tra i miei nonni, che hanno vissuto in tempo di guerra, e mia mamma c'è molta differenza. Mia madre si faceva fare due o tre abiti/completi a stagione. Io poi ho vissuto il periodo prima del fast fashion, per quanto in casa mia ci fosse buon senso, compravamo abiti di marca, non spendevamo meno di ora.
La tua famiglia era decisamente benestante.
 

Nicky

Utente di lunga data
La tua famiglia era decisamente benestante.
Non dico di no, ma lavoravano in due e sono partiti senza aiuti e senza casa.
Hanno costruito tutto da soli, con il loro lavoro e amministrando bene le entrate, senza sprechi, ma vivevamo con tranquillità.
Io se non avessi avuto quello che ho ricevuto da loro non sarei riuscita ad avere lo stesso tenore di vita.
Forse per questo a me sembra che ci siamo impoveriti.
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Questo modo di rispondere è quello che si dice “fare il processo alle intenzioni.”
Io sto cercando di capire cosa si intende per indispensabile o necessario o gradevole.
Mi pare palese che più soldi si hanno, più si può spendere. Avere consumi è una cosa che fa piacere.
Ma non c’entra nulla con il ragionamento che cerco sempre di fare e che non viene ascoltato.
Io credo che si debbano chiedere condizioni di lavoro sempre migliori e sicurezza di lavoro e servizi pubblici dignitosi per tutti.
Mi fa piacere, soprattutto dopo la pandemia, vedere le città vivaci con la gente al ristorante e i bar pieni e le località di vacanze con tante persone che si godono una vita piacevole.
Ma questo non significa non voler fare una minima riflessione storica su ciò che si considera importante nel tempo e constatare che un certo tenore di vita era determinato da scelte politiche che hanno determinato reddito pubblico.
E magari si può riflettere su cosa sia davvero importante.
Tu stessa hai detto che compi scelte e preferisci pagare il ristorante e spendere meno in abbigliamento. Quindi hai una scala di consumi che scegli in base a ciò che ti dà piacere o sollievo.
Io stavo bene prima quando non dovevo scegliere...il mazzo che ci facciamo durante la settimana è lo stesso che ci facevamo prima con l'aggravante che qualche anno fa almeno il fine settimana ti potevi rilassare e magari potevi goderti i frutti del tuo lavoro...adesso i weekend lo si passa a fare i conti per arrivare a fine mese...ecco che bel guadagno abbiamo fatto...ed io tutto questo miglioramento nelle condizioni lavorative non lo vedo...quindi come si dice becchi e bastonati.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non dico di no, ma lavoravano in due e sono partiti senza aiuti e senza casa.
Hanno costruito tutto da soli, con il loro lavoro e amministrando bene le entrate, senza sprechi, ma vivevamo con tranquillità.
Io se non avessi avuto quello che ho ricevuto da loro non sarei riuscita ad avere lo stesso tenore di vita.
Forse per questo a me sembra che ci siamo impoveriti.
Ma credo che sia una illusione immaginare una curva sempre ascendente. Altrimenti, in tre generazioni saremmo tutti ricchi. Magari!
Anch’io mi sono impoverita rispetto alla mia famiglia. Mio padre aveva una piccola industria e in prossimità della fine della sua vita eravamo benestanti. Ma siamo partiti poveri e ho imparato a considerare i consumi da benestanti molto piacevoli, ma non importanti. Io poi statale, sposata con uno statale non mi sono mai potuta permettere nemmeno un giorno nell’albergo in cui ero stata con la famiglia di origine. Ma non mi manca. Ho provato e so che fa parte del superfluo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io stavo bene prima quando non dovevo scegliere...il mazzo che ci facciamo durante la settimana è lo stesso che ci facevamo prima con l'aggravante che qualche anno fa almeno il fine settimana ti potevi rilassare e magari potevi goderti i frutti del tuo lavoro...adesso i weekend lo si passa a fare i conti per arrivare a fine mese...ecco che bel guadagno abbiamo fatto...ed io tutto questo miglioramento nelle condizioni lavorative non lo vedo...quindi come si dice becchi e bastonati.
Ma io ho detto che ci sono stati miglioramenti delle condizioni lavorative? 😳
Solo che non si può lottare contro chi ti ha fatto credere che sei un collaboratore e siete pari.

 

perplesso

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Staff Forum
la sinistra negli ultimi 30 anni?:ROFLMAO::ROFLMAO::ROFLMAO: Imparo che Berlusconi è di sinistra, quindi, così come Renzi :ROFLMAO::ROFLMAO::ROFLMAO::ROFLMAO:
premesso che Silvio è stato un socialista craxiano mai rinnegato, sostenere che la sinistra negli ultimi 30 anni si sia occupata dei diritti dei lavoratori e non dei diritti cosmetici, significa non aver vissuto in Italia,nè forse su questo pianeta
 

Nicky

Utente di lunga data
Ma credo che sia una illusione immaginare una curva sempre ascendente. Altrimenti, in tre generazioni saremmo tutti ricchi. Magari!
Anch’io mi sono impoverita rispetto alla mia famiglia. Mio padre aveva una piccola industria e in prossimità della fine della sua vita eravamo benestanti. Ma siamo partiti poveri e ho imparato a considerare i consumi da benestanti molto piacevoli, ma non importanti. Io poi statale, sposata con uno statale non mi sono mai potuta permettere nemmeno un giorno nell’albergo in cui ero stata con la famiglia di origine. Ma non mi manca. Ho provato e so che fa parte del superfluo.
Ascendente no, non discendente è diverso, perché crea una sensazione di instabilità e di insicurezza. Oggi devo comprare meno magliette e va beh, ma la mia aspettativa di dover rinunciare a ben altro che le magliette. E io lo vedo proprio dietro l'angolo.
 
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