Pentimento e poi tentazione

Brunetta

Utente di lunga data
Ma io sono una brava persona perchè così mi è stato insegnato dai miei genitori ma soprattutto perchè voglio esserlo.
E se mi tradisce, nonostante tutto, posso disperarmi ma non posso darmi del coglione perchè mi sono comportato secondo i miei valori.
Come dice @Brunetta rimango coerente.
Questo fa si che l'autostima non vada sotto i piedi.
Questo fa si che invece di pensare che IO ho fatto qualcosa di sbagliato, lei sia stata una deficiente e che rimpiangerà di aver perso un uomo buono che crede nei suoi valori.
Perchè dovrei cambiare il mio essere a seconda di come si comportano gli altri con me?
Però molti di noi hanno la sindrome del bravo bambino, più frequentemente della brava bambina.
Genitori che hanno avuto una relazione problematica con i figli, creano dentro i figli una insicurezza che li porta, poi nel corso della vita, ad assecondare le persone da cui vorrebbero essere amati. Queste persone vanno oltre il fare ciò che sembra giusto, accettano relazioni in cui vengono frustrati o addirittura vessati, nella illusione (inconscia) che in quel modo verranno amati o almeno non verranno abbandonati. Quando ciò avviene può scattare il ribaltamento dell’atteggiamento e da brava bambina, diventare la ragazza cattiva che va dappertutto. Hai presente il modo di dire?
Perché viene così diffusa nei social quella frase idiota e che non si capisce cosa significhi in concreto?
 
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Brunetta

Utente di lunga data
Aggiungo che negli altri è più facile vederlo.
Quante volte qui abbiamo letto di una cugina, una amica, una vicina di casa che si vede con stupore restare nonostante sia evidente che viene trattata di merda?
A volte si aggiunge, con un po’ di disprezzo, la constatazione che lavorativamente non si dà da fare per trovare un lavoro più remunerativo per uscire da quella situazione e ci butta il carico di giudicarla pigra, oltre che imbelle.
Si fa così perché per empatia (sembra paradossale, ma è così) ci si mette nei suoi panni e si pensa “ma con il cavolo che io resterei! Piuttosto andrei a lavare le scale!” Così parliamo al 99% dì qualcosa che non abbiamo mai fatto e aggiungendo un pizzico di classismo, sentendoci la Ferragni.
Ma la nostra empatia non arriva a capire che della storia affettiva di quella persona non sappiamo proprio niente.
Non riusciamo a immaginare a quali vessazioni affettive sia stata soggetta fin da neonata per diventare quella brava bambina che cerca di essere abbastanza brava da non riprovare quel dolore dell’abbandono.
 

danny

Utente di lunga data
Non è del tutto vero Danny. Uno mica tradisce solo se mancano queste cose. Tu puoi essere la migliore casalinga del mondo ma poi il marito incontra una della quale perde la testa ( casalinga o meno ) e addio fedeltà.
Ecco, esattamente.
Allora datemi una ragione che non sia la paura di essere scoperti per non dare sfogo ai personali desideri e non tradire.
 

danny

Utente di lunga data
Capisco che è un discorso paradossale. Lo è vero?!
Ma il punto errato è porre il tradimento nelle mancanze o no del tradito. Ovvero che sia nel tradito e nel rapporto con lui la radice di una insoddisfazione che predispone al tradito. Questo discorso rimane nel confronto tra tradito e amante.
Ma, come ha detto @Very00 (qualcosa di illuminante lo ha detto) lo stesso traditore si stupisce, nel caso la traditrice, di provare attrazione al punto di diventare una ossessione per qualcosa a cui non si aveva nemmeno mai pensato che avrebbe potuto gradire.
È come il caso degli antidolorifici oppioidi negli Stati Uniti. Persone che mai avrebbero pensato di farsi di eroina, in seguito a una prescrizione medica, si sono ritrovati tossici e anche a delinquere da tossici.
Esiste la possibilità di un “incontro fatale” con chi ti tocca punti sensibili (come i recettori per le sostanze psicotrope) che nemmeno sapevi di avere.
Per questo il tradito guarda l’amante e pensa “quella roba lì? Nemmeno lo avrei mai considerato“.
Come “Cheyenne” in C’era una volta il West che finisce ammazzato dal personaggio interpretato da Ferzetti “Ciuf ciuf”.
Guarda che gli oppioidi li hanno prescritti anche a me
E non sono diventato tossico.
 

Brunetta

Utente di lunga data

danny

Utente di lunga data
Ma io sono una brava persona perchè così mi è stato insegnato dai miei genitori ma soprattutto perchè voglio esserlo.
E se mi tradisce, nonostante tutto, posso disperarmi ma non posso darmi del coglione perchè mi sono comportato secondo i miei valori.
Come dice @Brunetta rimango coerente.
Questo fa si che l'autostima non vada sotto i piedi.
Questo fa si che invece di pensare che IO ho fatto qualcosa di sbagliato, lei sia stata una deficiente e che rimpiangerà di aver perso un uomo buono che crede nei suoi valori.
Perchè dovrei cambiare il mio essere a seconda di come si comportano gli altri con me?
Se ti picchiano quindi subisci senza reagire perché pensi sia sbagliato picchiare?
O ti adegui alle necessità e alla situazione mutata?
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Warlock...
Essere una brava persona, questo intendo dire.
Non dare modo alcuno alla donna con cui stai di lamentarsi.
Dividersi i lavori di casa, occuparsi dei figli, fare del buon sesso attento anche alle esigenze di lei. Ascoltare e aiutare.
Essere tutto quello di cui le donne si lamentano. Curarsi, vestirsi bene, essere anche belloccio.
E scoprire poi che ti tradiscono con uno che è esattamente quell'uomo di cui si lamentano.
È strano, eh?
E mica è successo solo a me.
Infatti, è capitato pure a me. Ed a un sacco di altre persone che conosco.

Ti domandi perché essere stato corretto, rispettoso ed innamorato ti sia valso l'appellativo di partner "bravo" al quale "si può rimproverare nulla" ed essere stato "sostituito" con qualcuno che, invece, pensa esclusivamente agli aspetti ludici (principalmente propri) di una relazione che, spesso, ha solo in superficie (quando c'è) un velo di sentimento ma, in realtà, una gran voglia di piacere, apparire e godere, che è fine a stessa, quando comporta la volontà di mantenere la relazione ufficiale e lasciare intatta l'apparenza, reputazione, stato sociale, bla, bla...

Già, perché quasi sempre non si vuole che l'amante diventi partner ufficiale, ma semplicemente avere partner ufficiale + amante. E lo stesso amante segue la medesima logica, non volendo lasciare il proprio partner ufficiale. Due egoismi belli e buoni.

Questo porta a riflettere sul concetto espresso da @ToyWoman, che se sei fatto in un certo modo (o ti scopri di esserlo) e soffri nel rientrare nei "ranghi" o nella gabbia contrattuale che hai accettato, devi poter seguire la tua inclinazione (naturale), fregartene delle regole e fare ciò che più ti fa piacere, però farlo con accortezza per non farti scoprire (avvertenza che in tanti hanno fatto a @Very00).

Quella idea che non si deve pregiudicare il partner tradito e, se ci sono, i figli e, dunque, bisogna fare di tutto per ... non essere scoperti, a mio modo di pensare, è una colossale ipocrita balla. Diventa aberrazione mentale quando si sostiene che lo si fa per non fare soffrire gli altri.
Nella realtà, per come la vedo io, rimane un miserabile gioco d'azzardo esistenziale, che pure contribuisce ad elevare il tasso di adrenalina della relazione extra, e che spesso crea dipendenza mentale (nel senso che ci si sguazza fino a cancellare i sensi di colpa).

Vuoi fare sesso o l'amore con un altro partner o con molti partner ? Bene, è nel tuo diritto naturale, a prescindere dalla tua età. Sei cresciuto, consapevole e libero/a di fare il tuo comodo egoisticamente. Liberissimo. Ma o non ti sposi o lasci il partner che tradisci. Te ne vai materialmente fuori della coppia a farlo.

In subordine, avvisi il partner tradito e chiedi se vuole rimanere accanto a te a nuove condizioni. E devi accettare, senza fiatare, se il partner tradito decide di far saltare il rapporto di coppia nell'immediato o successivamente (se si vuole mantenere un'ipocrita unità familiare per i figli) a sua discrezione.

Nella vita è legittimo sbagliare o cambiare idee, sempre, ma ci si deve assumere le proprie responsabilità. Non tirare la pietra e nascondere la mano ....
 
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danny

Utente di lunga data
Quello che sto cercando di dire è che l'uomo sceglie sempre la condizione più vantaggiosa.
Cosa c'è di vantaggioso nell'essere fedeli?
O brave persone?
Essere a posto con la coscienza.
E cosa significa esattamente?
Sentirsi migliore degli altri che non lo sono?

Mancano i vantaggi.
E non lo dico da infedele. Lo dico da persona tradita.
Quali vantaggi ho avuto? Materiali, morali, di stima pubblica...?
Manco mi si dice dovrei avere una dignità.
E allora?
 

Warlock

Utente di lunga data
Aggiungo che negli altri è più facile vederlo.situazioni di vita che le portano a cambiare
Quante volte qui abbiamo letto di una cugina, una amica, una vicina di casa che si vede con stupore restare nonostante sia evidente che viene trattata di merda?
A volte si aggiunge, con un po’ di disprezzo, la constatazione che lavorativamente non si dà da fare per trovare un lavoro più remunerativo per uscire da quella situazione e ci butta il carico di giudicarla pigra, oltre che imbelle.
Si fa così perché per empatia (sembra paradossale, ma è così) ci si mette nei suoi panni e si pensa “ma con il cavolo che io resterei! Piuttosto andrei a lavare le scale!” Così parliamo al 99% dì qualcosa che non abbiamo mai fatto e aggiungendo un pizzico di classismo, sentendoci la Ferragni.
Ma la nostra empatia non arriva a capire che della storia affettiva di quella persona non sappiamo proprio niente.
Non riusciamo a immaginare a quali vessazioni affettive sia stata soggetta fin da neonata per diventare quella brava bambina che cerca di essere abbastanza brava da non riprovare quel dolore dell’abbandono.
Per quello ritengo che la famiglia sia importante.
Che ti dia dei valori.
Che prima di sposarsi e fare figli bisogna riflettere 10000 volte.
Certo poi non si può sapere come andrà, anche le persone migliori possono avere situazioni di vita che le portano a cambiare ma le basi su chi scegliere dovrebbero essere ben ponderate e compatibili.
Nei primi post che ho scritto a @Very00 , chiedevo se i genitori non l'avessero dissuasa ad avere un figlio così giovane.
Poi si è scoperto che il padre l'aveva abbandonata per un'altra donna in età prepuberale.
E, probabilmente inconsciamente, con il tipo delle foto, lei fantasticava una nuova vita ricalcando le azioni del padre ma pensando di fare meglio non abbandonando comunque la prole.
Quindi i genitori dovrebbero veramente valutare che l'imprinting dato ai figli potrebbe fare danni enormi
 

Brunetta

Utente di lunga data
Guarda che gli oppioidi li hanno prescritti anche a me
E non sono diventato tossico.
Hai capito il ragionamento?
Poi io lo semplifico, per molti casi, con quella che io definisco la “sindrome Carmencita” (ribadisco che la definisco io, senza alcuna autorevolezza, per spiegarmi in modo sintetico, così come dicevo della Scavolini e @Foglia del pigiama).
In cosa consiste la “sindrome di Carmencita”? Nel piacere di una donna di incontrare un uomo che la considera donna da conquistare. Questo la fa sentire speciale fra tutte. Beh mica fa schifo!
Potrei anche @bravagiulia75 definirla con Vasco la sindrome “Ti prendo e ti porto via” . Sentirsi la prescelta è molto erotico, vedi @ladyred.
 

danny

Utente di lunga data
Hai capito il ragionamento?
Poi io lo semplifico, per molti casi, con quella che io definisco la “sindrome Carmencita” (ribadisco che la definisco io, senza alcuna autorevolezza, per spiegarmi in modo sintetico, così come dicevo della Scavolini e @Foglia del pigiama).
In cosa consiste la “sindrome di Carmencita”? Nel piacere di una donna di incontrare un uomo che la considera donna da conquistare. Questo la fa sentire speciale fra tutte. Beh mica fa schifo!
Potrei anche @bravagiulia75 definirla con Vasco la sindrome “Ti prendo e ti porto via” . Sentirsi la prescelta è molto erotico, vedi @ladyred.
Beh, è peggio sentirsi l'escluso.
Quindi questo è un vantaggio del tradire.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Ma come si fa essere a proprio agio a parlare di sesso con maschi con cui non fai sesso?
A me sembra, anche da quello che si legge qui, ma non soltanto, che "non esser a proprio agio" parlando di sesso sia un qualcosa che non riguarda con chi fai sesso ma la propria sessualità.

Non mi sembra che nei matrimoni, generalizzo, ci sia poi questo gran parlare chiaro della propria sessualità.
E che sia diffuso il tacere alcuni aspetti, legati a vergogne, timori del giudizio oppure anche alla semplice conoscenza dei propri desideri.

"non sapevo che a mia moglie piacesse prenderlo in culo! con l'amante ha fatto questo o quello! mio marito è andato con una che non pensavo neanche gli potesse piacere!" ...com'è, tutta 'sta gente si è improvvisamente risvegliata a se stessa e ai propri desideri?
 

Warlock

Utente di lunga data
Ecco, esattamente.
Allora datemi una ragione che non sia la paura di essere scoperti per non dare sfogo ai personali desideri e non tradire.
perchè amo profondamente il mio partner e non vorrei mai dare un dolore immenso solo per sfogare le mie voglie?
Perchè, per fortuna ci siamo evoluti dal regno animale, abbiamo un'intelletto e una coscienza e una'intelligenza che ci fa ragionare e decidere se seguire l'istinto oppure resistere?
Cazzo c'è gente che riesce a disintossicarsi dall'eroina e io non riesco a resistere ad un pelo di figa?
Ma allora invece di sedermi a tavola mi metto a mangiare le crocchette col cane
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Interessante questo punto di vista, non ci avevo mai pensato...
Allora è proprio più manipolatrice di quello che sembra....
Mi spiego meglio, fa sembrare una cosa che non fa piacere a lei (la rinuncia) come se invece fosse una punizione per me... Ho una moglie geniale... D'altronde scelgo sempre il meglio :sneaky:

Però, seriamente, è una cosa che mi fa meditare molto.
Grazie
La manipolazione è una caratteristica specie specifica.
Poi c'è chi ha talento, è innegabile! ;) 🤭

Davvero non avevi mai pensato che non facendo un pompino a te, è anche lei che rinuncia a farti un pompino??
 

Brunetta

Utente di lunga data
Infatti, è capitato pure a me. Ed a un sacco di altre persone che conosco.

Ti domandi perché essere stato corretto, rispettoso ed innamorato ti sia valso l'appellativo di partner "bravo" al quale "si può rimproverare nulla" ed essere stato "sostituito" con qualcuno che, invece, pensa esclusivamente agli aspetti ludici (principalmente propri) di una relazione che, spesso, ha solo in superficie (quando c'è) un velo di sentimento ma, in realtà, una gran voglia di piacere, apparire e godere, che è fine a stessa, quando comporta la volontà di mantenere la relazione ufficiale e lasciare intatta l'apparenza, reputazione, stato sociale, bla, bla...

Già, perché quasi sempre non si vuole che l'amante diventi partner ufficiale, ma semplicemente avere partner ufficiale + amante. E lo stesso amante segue la medesima logica, non volendo lasciare il proprio partner ufficiale. Due egoismi belli e buoni.

Questo porta a riflettere sul concetto espresso da @ToyWoman, che se sei fatto in un certo modo (o ti scopri di esserlo) e soffri nel rientrare nei "ranghi" o nella gabbia contrattuale che hai accettato, devi poter seguire la tua inclinazione (naturale), fregartene delle regole e fare ciò che più ti fa piacere, però farlo con accortezza per non farti scoprire (avvertenza che in tanti hanno fatto a @Very00).

Quella idea che non si deve pregiudicare il partner tradito e, se ci sono, i figli e, dunque, bisogna fare di tutto per ... non essere scoperti, a mio modo di pensare, è una colossale ipocrita balla. Diventa aberrazione mentale quando si sostiene che lo si fa per non fare soffrire gli altri.
Nella realtà, per come la vedo io, rimane un miserabile gioco d'azzardo esistenziale, che pure contribuisce ad elevare il tasso di adrenalina della relazione extra, e che spesso crea dipendenza mentale (nel senso che ci si sguazza fino a cancellare i sensi di colpa).

Vuoi fare sesso o l'amore con un altro partner o con molti partner ? Bene, è nel tuo diritto naturale, a prescindere dalla tua età. Sei cresciuto, consapevole e libero/a di fare il tuo comodo egoisticamente. Liberissimo. Ma o non ti sposi o lasci il partner che tradisci. Te ne vai materialmente fuori della coppia a farlo.

In subordine, avvisi il partner tradito e chiedi se vuole rimanere accanto a te a nuove condizioni. E devi accettare, senza fiatare, se il partner tradito decide di far saltare il rapporto di coppia nell'immediato o successivamente (se si vuole mantenere un'ipocrita unità familiare per i figli) a sua discrezione.

Nella vita è legittimo sbagliare o cambiare idee, sempre, ma ci si deve assumere le proprie responsabilità. Non tirare la pietra e nascondere la mano ....
Però sei partito da una considerazione psicologica e hai concluso con una considerazione etica.
Ma i bisogni psicologici (è constatazione, non approvazione) sono più forti dei principi etici.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Quello che sto cercando di dire è che l'uomo sceglie sempre la condizione più vantaggiosa.
Cosa c'è di vantaggioso nell'essere fedeli?
O brave persone?
Essere a posto con la coscienza.
E cosa significa esattamente?
Sentirsi migliore degli altri che non lo sono?

Mancano i vantaggi.
E non lo dico da infedele. Lo dico da persona tradita.
Quali vantaggi ho avuto? Materiali, morali, di stima pubblica...?
Manco mi si dice dovrei avere una dignità.
E allora?
Certo avresti dovuto essere amato.
Non ha funzionato.
Ma c’è chi è bravo per amarsi, non per essere amato.
 
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